Recensione Kzzi Z98: questa tastiera meccanica ha un display, un hub USB e un look... particolare!

6 months ago 113

A meno che non passiate il vostro tempo a studiarvi store cinesi e simili a caccia di tastiere meccaniche davvero strane, è davvero difficile che conosciate questa KZZI Z98. Ce l'ha proposta lo store MechKeys di cui vi ho già parlato in alcune recensioni sempre qui sulle pagine di SmartWorld. Il design non è certo per tutti, ma la tastiera in questione ha qualche asso nella manica davvero niente male. Scopriamola insieme.

Nessuna sorpresa di rilievo nella coloratissima confezione della Kzzi Z98. Oltre alla tastiera troviamo un copri-tastiera in plastica trasparente, un cavo USB-C dello stesso colore della tastiera lungo 180 cm, uno strumento unico per rimuovere tasti e switch meccanici, frecce direzionali sostitutive di colore azzurro e un cartoncino che funge da manuale d'uso.

Kzzi Z98 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato 98% composta da 94 tasti. C'è quindi il tastierino numerico, ma manca l'isola dei tasti che solitamente troveremmo sopra le frecce direzionali. Queste ultime sono incastonate tra la sezione sinistra della tastiera e il tastierino di destra. Print, Del, End, Home, PgUp sono associati a combinazioni di tasti presenti nel tastierino stesso. La tastiera di Kzzi ha altre particolarità: in alto a destra c'è un display con pulsante fisico e selettore, mentre sulla parte sinistra c'è persino un hub USB con due porte, una USB-A, l'altra USB-C.

Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il  tasto invio è più piccolo, e la u accentata (ù), se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto lungo posto subito sopra invio. Anche lo SHIFT di sinistra è diverso dal solito, ben più lungo e quindi anche più facile da premere. Cambia anche lo zero del tastierino numerico, più piccolo per far sì che ci sia spazio per le frecce direzionali.

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT, anche se non è specificato se Dye-Sub o Double Shot. Sono comunque più resistenti degli ABS e meno soggetti a trattenere impronte e sudore.  Non sono shine-through, di conseguenza la retro-illuminazione non illumina lettere, simboli e numeri. Il colore dei tasti riprende in parte quello della scocca.

La maggior parte di essi è celeste con stampe bianche; altri sono celeste chiaro sempre con stampe bianche; altri ancora sono gialli con stampe giallo scuro. Alcuni tasti hanno anche stampe laterali per far sì che siano sempre note scorciatoie utili, come banalmente anche quella per ciclare tra i dispositivi collegati in Bluetooth. Le lettere sono ben visibili e più grandi della media, in linea con i keycap a marchio AKKO e simili.

Il profilo dei tasti è il KSA, ovvero un profilo che tecnicamente avrebbe inventato Keychron. Si tratta di un SA (ovvero molto curvo e molto alto) ridisegnato e ottimizzato per risultare ancora più ergonomico. E in effetti l'ho trovato molto comodo! Nella foto seguente il profilo della Kzzi 98.

Gli switch della Kzzi Z98 sono i TTC Venus. Sono switch meccanici a 5 pin di tipo lineare, dotati di una forza di attuazione di 45 gf, di una distanza di attuazione di 1,8 mm e di una corsa totale di 3,8 mm.

Sono garantiti per 100 milioni di pressioni. Davvero particolare la loro struttura che, a detta di TTC, ricorda un mattoncino LEGO. Hanno uno stelo trasparente classico, una molla rivestita in argento che scorre lungo un percorso più lungo degli switch classici (6 mm contro i 5,2 mm soliti), un diffusore di luce (filtra sia dallo stelo che dal diffusore), base in policarbonato trasparente e contatti sempre placcati argento. Non sono affatto male! Il feeling è molto simile ai lineari rossi classici, con una distanza di attuazione e una corsa totale leggermente più brevi (0,2 mm). Più che altro è il suono a risultare gradevole, anche grazie alle accortezze costruttive che può vantare la Z98 in questione. Ecco una clip audio della Kzzi Z98 con switch TTC Venus in fase di digitazione!

Buoni gli stabilizzatori. Si tratta di un classico modello a piastra con steli protetti da paratie anti-polvere. Il rumore è ottimo, e non ci sono particolari risonanze o suoni metallici che potrebbero indurvi a cambiarli.

La barra spaziatrice si distingue al solito maggiormente dagli altri tasti dotati di stabilizzatori, ma il suono complessivamente non è così malvagio, anzi. Nelle fessure della barra spaziatrice ci sono degli inserti in schiuma per migliorare la resa sonora.

La PCB è compatibile con switch a 3 pin o 5 di tipo MX. Ogni slot è dotato di LED orientato verso nord, ma c'è da dire che lo switch con fondo e stelo trasparenti e diffusore di luce fa sì che l'illuminazione quasi circondi tutto il tasto. Al termine di questo paragrafo trovate lo schema costruttivo diffuso dalla stessa Kzzi. Sotto scocca superiore, tasti e switch troviamo una piastra in policarbonato traslucido ammortizzata grazie a guarnizioni in cotone insonorizzante. Si tratta quindi di una gasket mount: la piastra è chiusa a sandwich tra le due sezioni che compongono la scocca, e risulta ammortizzata e in grado di ridurre il suono anche grazie alle suddette guarnizioni che proteggono le estremità che rimangono chiuse nella scocca.

Subito sotto la piastra troviamo uno strato fonoassorbente in schiuma PORON, un pad in IXPE che ricopre la PCB, la PCB, un ulteriore strato di schiuma sottilissimo sotto la PCB per silenziare i socket, un riempimento in silicone per la scocca inferiore e la batteria.

La scocca esterna è in policarbonato di buona qualità. E soprattutto, è plastica lavorata in modo diverso dal solito, ma ci torniamo su nella prossima sezione di questa recensione. Lo smontaggio richiede la rimozione di varie viti sul retro (phillips classiche), oltre ovviamente alla rimozione di tasti e switch. Le dimensioni sono pari a 392 x 152 x 42 mm. Per confronto, ci sono delle TKL che sono poco più corte di questa. Il peso ammonta a 1.060 grammi.

Non ci sono LED di stato per il semplice motivo che il display in alto a destra serve anche a indicare l'eventuale pressione di CapsLock, NumLock e simili. Lo schermo TFT di base indica anche livello della batteria, data e ora.

Peccato che senza il software ufficiale, che non sono riuscito a trovare in alcun modo (sigh), non si riesca a sincronizzare l'hardware della tastiera in modo da mostrare data e ora corretti. Un vero peccato, perché dal display si gestiscono un sacco di cose. Con la levetta a destra si selezionano i sotto menu, come quello per la retro illuminazione, per la modalità di connessione o per la scelta di layout (Windows o macOS), e con il pulsante a sinistra si conferma la selezione. Anche sulle funzioni dello schermo ci tornerò nel paragrafo dedicato (Funzionalità). La batteria integrata è da 3.750 mAh. Lato connettività, Kzzi Z98 può essere utilizzata in tre modi: cablata, grazie al cavo USB-C in dotazione (o qualsiasi altro cavo), via Bluetooth 5.0, e anche via Wi-Fi tramite l'apposito ricevitore USB alloggiato nella stessa sezione frontale che ospita le porte USB. Si possono connettere fino a 5 dispositivi: uno via cavo, tre via Bluetooth e uno via Wi-Fi.

Si passa poi da uno all'altro usando il display. Quando avete selezionato la modalità Bluetooth poi si usano le combinazioni FN + 1, 2 e 3 per passare fra i tre dispositivi così connessi. Per quanto riguarda il polling rate, in modalità cablata dovrebbe ammontare a 1.000 Hz, ma non è specificato da nessuna parte. Per quanto riguarda la compatibilità, potete collegarla senza problemi a Windows, macOS e dispositivi mobili tramite Bluetooth. Il passaggio tra la modalità d'uso Windows e quella macOS è gestita sempre tramite display.

La porta USB-C è libera da ostacoli, e di conseguenza potete usare anche i cavi personalizzati più bizzarri in circolazione. E in più questa Kzzi Z98 offre anche un comodo hub USB! Ci sono due porte aggiuntive, una USB-C e una USB-A. Tornano utili banalmente per inserirci chiavette USB o ricevitori di altre periferiche, quali mouse, cuffie o controller. Davvero comodo! Ovviamente l'hub funziona solo se usate la tastiera in modalità cablata.

Estetica, costruzione ed ergonomia

Kzzi Z98 è disponibile in tante varianti di colore su MechKeys: RedWhite, Blackberry, Lemon Sea Salt (la protagonista di questa recensione), Matcha e Carbernet Sauvignon. Ognuna ha scocca e tasti di colore diverso. Vediamoli nella gallery sottostante.

Inutile dire che a livello di estetica non è certo adatta a tutti. Praticamente tutte le colorazioni, a eccezione forse di quella RedWhite, sono pensate per risultare vistose e originali. E non sono solo i colori a rendere la Z98 particolare. Le scocche presentano angoli e bordi stondati. Non ci sono angoli netti, e anche la sezione che ospita il display presenta un incurvatura dolce che lo circonda interamente. Di lato ci sono degli inserti speciali, e per quanto possa sembrare che la scocca sia colorata in modo uniforme, c'è in realtà una sorta di gradiente di colore che la rende più chiara o più scura a seconda della zona in cui si trova.

Per ottenere questo effetto la scocca è stata anche trattata con i raggi UV Non è insomma la solita tastiera meccanica, quanto basta per allontanare chi cerca qualcosa di classico e per attirare chi è invece in cerca di qualcosa di diverso, originale ed estremamente vistoso.

A riguardo della qualità costruttiva, per quanto Kzzi possa risultare un marchio poco conosciuto (o del tutto sconosciuto), c'è da dire che al prodotto in questione è stata impressa tanta cura. È facile da smontare e all'interno ci sono così tante soluzioni fonoassorbenti che il suono in digitazione è piacevole e ricercato. Vista la sua natura gasket mount e la piastra in policarbonato, la tastiera tende a flettere se sollecitata, ma in scrittura o anche durante gli utilizzi più concitati non si percepiscono debolezze strutturali o altri difetti.

Buona la retro-illuminazione. I tasti non lasciano passare la luce dei LED, ma i colori chiari e la brillantezza degli stessi LED aiutano comunque a vedere un minimo anche in situazioni di scarsa luminosità.

Questo anche grazie ai particolari switch di TTC dotati di light diffuser. Non aspettatevi al solito miracoli: al buio completo è comunque difficile distinguere i tasti.

Sul retro ci sono 4 piedini in silicone. Il grip è buono anche per via del peso della tastiera. Ci sono anche 4 sostegni per rialzare la struttura e scriverci a due inclinazioni in più (4° e 8° circa), oltre a quella base. Anche i rialzi sono dotati di piedini in silicone per garantire lo stesso grip.

Look particolare, caratteristiche tecniche davvero niente male, ottime sonorità e qualità costruttiva, ma all'atto pratico come si comporta? Più che degnamente! La combinazione di switch lineari e tasti KSA si lascia usare che è un piacere, facendo sì che la tastiera sia comoda da usare, permettendovi al contempo di mantenere un'ottima velocità di digitazione. Visti gli switch lineari aspettatevi qualche errore di battitura, ma non troppi di più della media.

Ci ho messo un attimo ad abituarmi a scrivere con la Kzzi Z98, e al solito l'ho usata per scrivere questa recensione per intero e anche per qualche sessione di gaming a Starfield e Fallout 4 (sì, sono in fase Bethesda, NdR). Non è certo una tastiera gaming, ma per il gioco casuale può essere usata senza grossi drammi. Buono il fatto che ci siano i rialzi posteriori per usarla a inclinazioni diverse da quelle di base. Non ho sentito la necessità di un poggiapolso, anche perché il profilo KSA è leggermente più basso dell'SA standard. Occhio ovviamente al layout ANSI USA: richiede un po' di rodaggio, ma una volta padroneggiato potreste persino preferilo a quello ISO classico.

Kzzi Z98 avrebbe un software proprietario per rimappare i tasti e per sincronizzare il display e l'hardware integrato con il vostro sistema. Peccato che, come già accennato, non sia riuscito in alcun modo a trovarlo.

Di conseguenza non sono riuscito a sfruttare appieno la tastiera, se non appunto basandomi su ciò che fa out-of-the-box.

Di base la tastiera è già programmata con varie scorciatoie. Alcune le vedete osservando i tasti, viste le stampe laterali che permettono di avere sempre sottocchio le funzioni secondarie. Fn + i tasti funzione ad esempio svolgono le classiche funzionalità che troviamo sulle tastiere dei notebook: avvio di software, gestione di contenuti multimediali e così via. Il tastierino numerico in combinazione con Fn sopperisce alla mancanza dell'isola dei tasti solitamente presente sopra le frecce direzionali. Il resto delle combinazioni è indicato sul cartoncino che funge da manuale, che però è in cinese e richiede l'uso di Google Translate con la modalità fotocamera.

E il display? Prima di tutto va specificato che la tastiera, una volta accesa, mostra sullo schermo la lingua cinese. Anche senza l'ausilio di Google Translate navigando nei menu si trova quello dedicato al cambio lingua (lo si riconosce dall'icona): da qui potete impostare la lingua inglese in modo da capire cosa state facendo.

Una volta aggiustata la lingua, dal display potrete gestire i dispositivi connessi, cambiare layout tra Windows e macOS, modificare gli effetti di luce, impostare colori singoli per tutti i LED della tastiera, regolare luminosità e velocità degli effetti e trasformare il selettore in un bilanciere del volume. Niente di trascendentale, ovvio, ma è più comodo gestirli con un feedback visivo che a forza di combinazioni da tastiera. Ci sarebbe anche una GIF (di base ce n'è una di Kzzi), ma anche questa si può cambiare solo tramite il software ufficiale.

Il voto finale è per via della teorica impossibilità a rimappare il tutto e creare eventuali macro. Teorica sì, perché il software ci sarebbe anche, ma se è così difficile da reperire è come se non ci fosse. Un vero peccato.

La batteria è una 3.750 mAh. Sulla carta garantisce circa 30 ore di autonomia con tutti i LED accesi al massimo della luminosità.

Praticamente è la classica settimana lavorativa, viste le eventuali ore in cui risulta spenta grazie alle politiche di standby che disattivano tutto. Spegnendo i LED si arriva anche a un mese di lavoro. Sono valori piuttosto standard che caratterizzano un po' tutte le tastiere meccaniche. Se dovete usarla in trasferta tenete spenti i LED, o comunque riducetene la luminosità.

Il prezzo non è dei più contenuti: si parla di 159,99$ a cui dovete aggiungerci un minimo di 21$ per pagare tasse e spedizione. Al cambio attuale sono circa 170€. Mettiamola così: ci fosse stato il software il prezzo sarebbe maggiormente giustificato. Stiamo pur sempre parlando di una tastiera 98% con triplice modalità di connessione dotata di display navigabile, hub USB, tante accortezze a livello costruttivo e un'ottima usabilità. La trovate, nel caso fosse di vostro interesse, sullo shop MechKeys, dove potete pagarla anche con PayPal. Se è il vostro primo acquisto potete inserire il coupon MECHKEYS5 per ottenere un 5% di sconto sul prezzo della tastiera (non su tasse e spedizione quindi).

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Se non fosse per il software praticamente impossibile da reperire, Kzzi Z98 sarebbe una gran bella tastiera meccanica. Certo, ci sono due scogli: il layout ANSI USA e il look particolare e decisamente non per tutti i palati. Al netto di questo però offre caratteristiche al top: triplice modalità di connessione, PCB con socket hot-swappable, tante soluzioni fonoassorbenti, switch di qualità, hub USB con doppia porta, schermo navigabile e in generale una qualità che non invidia nulla ai marchi più blasonati.

Sommario

Caratteristiche tecniche 9

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Pro

  • Hot-swappable, keycap PBT
  • Ottimi switch TTC
  • Senza fili via Bluetooth o Wi-Fi
  • Display navigabile con tante funzioni
  • Hub USB con ben due porte

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Prezzo alto
  • Software quasi impossibile da trovare
  • Look non per tutti
  • Confezione povera

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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