Nell'anno del trentesimo anniversario della serie ThinkPad, Lenovo lancia due modelli che a loro modo la reinventano, lasciandone però invariato il DNA. Riuscirà il nuovo Z16 ad essere all'altezza delle aspettative?
Lenovo ThinkPad Z16 è realizzato all'insegna della sostenibilità. Ecco quindi che anche la sua elegante confezione è compostabile al 100%, essendo fatta in fibra di canna da zucchero e bambù (ma sarebbe un peccato gettarla via).
Al suo interno però non ci sono sorprese particolari: solo il laptop, perché ovviamente il caricabatterie è incartato a parte, come ormai di moda. Nessuna accessorio, nemmeno un panno per la pulizia. Non avrebbe cambiato alcunché, ma in un modello premium come questo ci sarebbe piaciuto trovare qualche extra.
Per festeggiare i 30 anni della serie ThinkPad, Lenovo non ha solo realizzato un modello celebrativo a tiratura limitata, ma ha anche rinnovato l'intero design della serie, con i nuovi Z16 e Z13. E con il nuovo design, arrivano anche nuovi materiali.
ThinkPad Z16 è il primo del suo genere ad essere realizzato con il 75% di alluminio riciclato post-consumo per la scocca; le casse degli altoparlanti ed il vano batteria sono invece prodotti con il 97% di plastica riciclata post-consumo, ed anche l'alimentatore standard da 65 Watt ha il 95% di plastica riciclata (quello incluso nel nostro modello è un 135 Watt USB-C).
Al netto dei materiali, ci sono tanti cambi di rotta con il passato, ma anche qualche evergreen. La parte superiore è in alluminio grigio, spazzolato lungo il profilo e sul retro dell'anti-notch, ovvero una piccola sporgenza che ora ospita la webcam full HD, unita ai sensori per il riconoscimento del volto e ai 2 microfoni.
La scocca attorno alla tastiera è invece sempre in alluminio ma di colore nero, e composta da "4 moduli": uno che racchiude tastiera e speaker laterali, e tre moduli separati per poggiapolsi e touchpad tattile in vetro. Quest'ultimo è completamente diverso dai modelli precedenti, sia per la tecnologia ForcePad, che permette di premerlo ovunque (in realtà la sensazione di clic è finta, perché la superficie è interamente rigida), che per l'assenza dei tasti sporgenti dedicati al TrackPoint, che ora sono integrati nel touchpad stesso.
Lateralmente abbiamo 3 USB-C, un lettore SD, jack audio e pulsante di accensione (sì, laterale) ed anche uno slot SIM (opzionale), oltre al classico kensington lock.
La base, sempre in colore nero (tutto il portatile è una continua alternanza di argento e nero, che personalmente ho trovato piacevole) è ancorata da solo 4 viti a stella, segno di una facile rimozione della stessa; peccato che la RAM sia saldata.
Il peso complessivo è di poco meno di 1,9 Kg, che è un buon valore se considerate che parliamo di un 16'' realizzato per lo più in metallo. La ragione però è da attribuirsi anche ad una batteria che poteva essere più capiente di così, ma di questo riparleremo in seguito.
A dispetto del nuovo design, rimane la conformità gli standard MIL-STD-810H del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti: 12 test di conformità e oltre 200 controlli di qualità, per garantire che ogni ThinkPad sia robusto e resistente.
La tastiera è da sempre uno dei punti di forza della serie ThinkPad, e Z16 non fa eccezione.
I tasti hanno una corsa di 1,35 mm, lievemente più corta rispetto ai canonici 1,5 mm, ed il tasto control è anche nella posizione giusta (molti ThinkPad del passato avevano ctrl ed fn invertiti: potevate scambiarne le funzionalità dal BIOS, ma la scritta sul tasto rimaneva ovviamente "sbagliata"). A parte questo, c'è un ottimo feedback alla pressione dei tasti, con quella giusta rigidità che non affatica e rende al contempo l'attuazione delle varie chiavi sensibile sul polpastrello.
Il TrackPoint rimane sempre lì al centro, e con un doppio tap su di esso è possibile richiamare un menu per gestire fotocamera, microfono e dettatura vocale Microsoft. Se ne sono andati però i tasti fisici per il TrackPoint, sostituiti da quelli virtuali, per così dire, sul touchpad. La funzionalità del TrackPoint non è però compromessa da questo fatto, ed anzi le linee della tastiera rimangono così più filanti, senza tasti sporgenti.
A fianco delle frecce direzionali è anche presente un lettore di impronte digitali, in una posizione un po' insolita, ma che non dà alcun fastidio. Segnaliamo anche che freccia su e giù sono a metà altezza, ma a doppia larghezza rispetto agli altri tasti.
Buona infine la retroilluminazione, regolabile su due livelli, ma comunque ben visibile su ogni singolo tasto, e dotata di una tinta lievemente ambrata.
A proposito del touchpad, il passaggio al ForcePad è la ciliegina sulla torta che mancava. Tutto è personalizzabile, sia la forza necessaria per il clic che il feedback dato dello stesso, inoltre è ampio a sufficienza per ospitare agevolmente gesture a 4 dita, con i suoi 12 centimetri di larghezza. L'unica cosa che cambieremmo un po' è il feedback aptico, che è sì ben fatto ma un po' troppo "acuto", sia nella senzazione che restituisce sul dito che nella sonorità.
Sono piccolezze, sia chiaro, perché davvero è un'accoppiata di dispositivi di input che difficilmente si trovano su altri portatili Windows.
Sul sito Lenovo Italia sono presenti 3 varianti di ThinkPad Z16, con un hardware anche abbastanza diverso tra di loro. Il modello che abbiamo provato noi è assolutamente il migliore, nonché uno dei business laptop con le migliori specifiche che possiate trovare attualmente sul mercato.
- Schermo principale: 16'' WQUXGA 3.840 x 2.400 pixel, 16:10, OLED
- CPU: AMD Ryzen 9 Pro 6950H
- GPU: AMD Radeon RX 6500M con 4 GB GDDR6
- RAM: 32 GB LPDDR5 6400 MHz
- Archiviazione: 1 TB SSD Samsung M.2 NVMe PCIe 4.0
- Webcam: 1080p@30fps, IR per Windows Hello
- Porte: 2x USB-C 4, USB-C 3.2 Gen 2, lettore SD, jack audio combo, slot SIM
- Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2, LTE
- Batteria: 72 Wh con ricarica a 130 Watt
- Peso: 1,893 Kg
- OS: Windows 11 Pro
ThinkPad Z16 mira chiaramente al vertice, ma c'è comunque qualche piccola osservazione che si può fare qua e là.
Anzitutto le RAM di tipo LPDDR5, per di più saldate, sono un po' un peccato. Non è probabilmente questo un notebook per "smanettoni", ma è un indubbio limite.
Niente porte Thunderbolt (ovviamente, essendo un sistema AMD, ma è poi un dramma?), ma ci sono comunuqe due USB4 (la terza USB-C è esclusa), e niente porte USB-A: un piccolo limite, del quale ha sempre meno senso lamentarsi.
Ultima nota per la batteria: 72 Wh sono tanti, ma si poteva fare di più. Il limite è di 100 Wh, quindi un 33% in più di capacità, del quale soprattutto il modello 4K avrebbe beneficiato. Ovviamente ne avrebbe risentito il peso, che per un 16'' realizzato in metallo è anche piuttosto contenuto. Speriamo però che la futura Gen 2 possa comunque apportare dei miglioramenti in tal senso.
Nota positiva anche per la ricarica, che pur essendo via USB-C (supportato su tutte e 3 le porte), arriva a 135 Watt, ed è quindi anche piuttosto rapida.
Ottimo infine il reparto connettività, con una Wi-Fi che si è rivelata molto affidabile e "ostinata" nel non perdere il segnale, e per di più con la possibilità di avvalersi della connettività LTE per non rimanere mai senza internet.
OLED WQUXGA, ovvero risoluzione superiore al 4K nativo (3.840 x 2.400 pixel), dato che è uno schermo in 16:10. 617 nit di luminosità massima, Dolby Vision, copertura DCI-P3 al 100% in SDR (99,6% per la precisione, secondo il nostro colorimetro), ottima calibrazione di fabbrica, che assicura una grande precisione del colore (anche in scala di grigio, vedi analisi Calman qui sotto) anche per chi abbia esigenze di lavoro.
Ottimi anche gli angoli di visione, e nonostante lo schermo sia lucido i riflessi sono raramente un problema. In più è un touchscreen.
Dobbiamo aggiungere altro? Certo, il refresh rate è limitato a 60Hz, e non c'è un sensore di luminosità per regolare automaticamente la retroilluminazione del display.
Inoltre la luminosità massima è sì elevata, ma per godersi a pieno i contenuti in Dolby Vision ce ne vorrebbe ancora di più. Non parliamo comunque di un televisore da salotto, e stiamo un po' cercando il pelo nell'uovo, perché come schermo per un laptop è tra i migliori che possiate trovare oggigiorno in commercio.
C'è tra l'altro una soluzione software molto intelligente integrata in Lenovo Vantage, che consente di ridurre la luminosità di alcune aree precise dello schermo, sia per risparmiare batteria, che per ostacolare il burn-in. Nello specifico potete "dimmerare" la luminosità della barra delle applicazioni, dello sfondo, e volendo anche in generale di tutto il display, dopo il passaggio di un certo ammontare di tempo definito dall'utente, senza che ci siano state attività in tali aree. Basterà tornare ad interagire con la zona a luminosità ridotta per farla tornare subito ai valori normali.
ThinkPad Z16 | MSI Creator Z16 | Legion 7i | |
3DMark (Time Spy) | 4740 | 6570 | 13525 |
PCMark 10 | 7562 | 7912 | 11224 |
GeekBench 5 single-core | 1560 | 1610 | 1890 |
GeekBench 5 multi-core | 9100 | 8700 | 15700 |
GeekBench 5 GPU | 42400 | 88500 | 147000 |
Procyon | 6000 (photo) / 2840 (video) | 7400 (photo) / 5100 (video) | 9797 (photo) / 7407 (video) |
Cinbench R23 | 1585 (single) / 13650 (multi) | 1555 (single) / 11650 (multi) | 1870 (single) / 21600 (multi) |
CrystalDisk lettura | 6695 MB/s | 6305 MB/s | 6630 MB/s |
CrystalDisk scrittura | 4960 MB/s | 4930 MB/s | 4673 MB/s |
Il Ryzen 9 Pro 6950H è un processore di fascia alta, in grado di competere, ed in molti casi di superare, i pari fascia Intel di 11ma generazione. Lo si vede bene nel confronto con il portatile di MSI, che curiosamente si chiama sempre Z16, dotato di un Core i9-11900H con RTX 3060 Mobile.
I due processori sono testa a testa nel singe-core, ma AMD ha la mano vincente nel multi-core. E la buona notizia è che il ThinkPad Z16 riesce a sostenere a lungo performance elevate. Dopo mezz'ora di test con Cinebench R23 la perdita di punteggio rispetto ad una prova a freddo è nell'ordine del 2-3%, quindi praticamente trascurabile.
Le temperature rimangono sempre molto elevate sotto stress, sulla soglia dei 100°, quasi a cercare il thermal throttling, che però non sopraggiunge in modo penalizzante, con il Ryzen 9 Pro 6950H in grado di girare a tempo indefinito intorno ai 4,2 GHz.
Le temperature superficiali rimangono buone, diventando fastidiose solo nella parte superiore alla tastiera, che supera tranquillamente i 50°; il resto della scocca però non dà mai fastidio, né sulla tastiera, né sui poggiapolsi.
Attenzione però ad un aspetto molto importante: il processore di AMD non mantiene le stesse prestazioni a batteria. Lo stesso test su Cinebench R23 multi-core non arriva ad 8.000 punti, con un calo quindi molto sensibile (oltre il 40%) rispetto alla performance con alimentatore collegato. Peccato, perché gli Intel di 11ma generazione (e successivi) fanno meglio in quanto a costanza di rendimento.
Abbiamo aggiunto al confronto anche il Legion 7i della stessa Lenovo, perché dotato di un processore Intel di 12ma generazione, nello specifico uno dei più potenti, i9-12900HX, che vi dà un po' la misura dei progressi fatti da Intel tra 11ma e 12ma generazione. C'è anche da dire che il Legion 7i è una macchina gaming top di gamma, con un sistema di raffreddamento molto elaborato, che non troveremmo comunque in un laptop come lo Z16, oltre ad essere dotato di una GPU molto più potente, quindi il resto del confronto lascia il tempo che trova.
Da notare anche i valori riportati da Procyon, che è un benchmark specifico per Photoshop/Lightroom Classic (per la parte foto) e Premiere (per i video). Qui AMD è svantaggiata. Indipendentemente da quella che è la "potenza grezza" del processore, Intel riesce a fare meglio semplicemente perché c'è un diverso supporto software dietro. Anche solo il fatto di avere l'encoding hardware sugli Intel è un grande vantaggio con Premiere, ed in maniera simile con gli altri programmi di Adobe.
Al giorno d'oggi le CPU assomigliano sempre più a dei SoC, dove non conta solo la potenza di calcolo, ma tutti i componenti del chip, dei quali i vari software possono o meno avvantaggiarsi per svolgere più velocemente certi compiti, liberando al contempo la CPU. Questo purtroppo complica i paragoni, perché se da una parte quelli che vi diamo sono dei valori assoluti, poi vanno sempre rapportati all'utilizzo che una persona andrà a farne, addirittura al singolo software, cosa che ovviamente complica molto le cose perché diventa impossibile dare una panoramica onnicomprensiva.
Passando al fronte grafico, la RX 6500M si comporta in effetti come una RTX 3050 in termini di performance grezze (infatti la RTX 3060 dello Z16 di MSI la supera), il che significa che con ThinkPad Z16 avrete anche un discreto margine di gaming. Da un Overwatch 2 che con dettagli alti gira in full HD a 110 fps medi, ad un Gotham Knights che si ferma ad 80 fps con dettagli elevati (sempre in full HD), c'è ampio margine per giocare.
L'integrata sul processore di AMD non vi avrebbe mai permesso una cosa simile, offrendo prestazioni di circa il 40% inferiori, e gravando comunque interamente sul sistema, laddove la RX 6500M ha la sua RAM dedicata.
Ovviamente con la GPU al 100% cala la potenza a disposizione della CPU, che scende intorno ai 3,2/3,3 GHz di frequenza, ovvero intorno al base clock, segno comunque di un sistema non in sofferenza. Le ventole in questo caso si fanno sentire di più a livello di rumore, che comunque non supera i 45db a pochi centimetri di distanza dalla tastiera del portatile, senz'altro meno del vostro tipico portatile gaming, tanto che non sono necessarie le cuffie per poter giocare senza fastidi.
Lenovo ThinkPad Z16 entra di diritto nell'Olimpo dei portatili business. Lo fa con un'esperienza completa a tutto tondo: dalla qualità costruttiva, ai materiali impiegati, passando per gli ottimi dispositivi di I/O, che rendono piacevole usarlo in ogni ambito.
Il display è probabilmente la singola cosa che vi colpirà di più fin da subito. Pochi portatili riescono a darvi un colpo d'occhio altrettanto soddisfacente, merito non solo dei neri e del contrasto OLED, ma anche della luminosità e del supporto HDR, che rende giochi e film più brillanti.
Un 16 pollici in 16:10 è poi il massimo odierno dal punto di vista lavorativo, unito all'ottima gestione delle finestre di Windows 11, che consente di sfruttare a pieno il tanto spazio a disposizione, al punto che non rimpiangerete facilmente il monitor della vostra scrivania (anzi!).
E poi con una tastiera così viene voglia di scrivere tutto il giorno, e ve lo dice uno che, in un modo o nell'altro, scrive tutto il giorno.
E ora che c'è anche il ForcePad, e che lo scrolling delle pagine è ancora più rapido grazie al Trackpoint, non c'è quasi più nulla di migliorabile.
Già che parlavo di tastiera ho buttato uno sguardo agli speaker Dolby Atmos: suonano davvero bene, molto puliti, anche a volumi elevati, e quel minimo di spazialità che possono darvi ve lo danno. Rimpiango solo che non abbiano ancora un po' più di bassi, cosa per altro molto difficile da ottenere (soprattutto di qualità) in un portatile.
Pulito è anche il software di Lenovo, che con una sola applicazione vi permette di gestire aggiornamenti, garanzia, e tutte le impostazioni principali del sitema, senza bisogno di 10 software diversi. Lenovo ha saggiamente unito le sue personalizzazioni al risparmio energetico con quelle di Windows, in modo da non avere opzioni duplicate; il rovescio della medaglia è che per modificare le impostazioni di alimentazione di Windows dovrete fare clic destro sull'icona della batteria nella barra delle applicazioni, selezionare "impostazioni di alimentazione e sospensione", e da lì cambiare la modalità risparmio energia: se Microsoft avesse integrato tutto nei toggle rapidi sarebbe stato molto più immediato.
A proposito di software, tra quelli preinstallati segnaliamo i seguenti:
- Glance: una raccolta di utility anche per chi usi un monitor esterno
- Lenovo Pen Settings, per personalizzare l'eventuale stylus da accoppiare al notebook
- Dolby Access, per vari preset audio e video
- Clean Your Device, utile per la pulizia, disabilitando tutti gli ingressi del computer
- Lenovo View, per migliorare la qualità di ripresa della webcam
- TrackPoint Quick Menu, che potete richiamare anche con un doppio tap sul trackpoint, e consente di variare al volo i parametri di fotocamera, microfono, e dettatura vocale Microsoft
E poi sono anche un fan del nuovo design, di questa doppia combinazione di colori, della cura con cui le diverse parti del notebook sono state assemblate, di quanto rapidoi siano lo sblocco col volto e la ripresa dallo standby; insomma, ThinkPad Z16 è uno di quei portatili che viene proprio voglia di usare, anche per i compiti più banali, semplicemente perché è piacevole farlo, ed è sempre pronto ad ubbidire ai vostri comandi.
Non avevo particolari aspettative sull'autonomia, ma non sono rimasto deluso. Sia chiaro: con il mio utilizzo lavorativo (Chrome con 15 schede sempre aperte, Telegram in background, multimedia e fotoritocco ad intervalli per tutto il giorno) faccio circa 6 ore con lumonsità 30/100 e massima efficienza energetica, che comunque consente di lavorare agevolmente per le cose più comuni.
Come testimoniano i tempi di PCMark 10, con un carico più leggero e riducendo la luminosità si può andare anche oltre, ma è più l'eccezione che la regola. Ciò depone comunque a favore del modello full HD, che sarà senz'altro in grado di coprire le canoniche 8 ore lavorative senza troppi sforzi, se questi sono i risultati della versione 4K.
Rimane un po' di rimpianto per la batteria da 72 Wh, visto che con un modello più capiente anche la variante OLED avrebbe potuto rimanere accesa più a lungo. Sarà per la prossima generazione?
- Idle (ScreenPad Plus spento, massimo risparmio energetico, minima luminosità): 15 ore e 30 minuti
- Gaming (ScreenPad Plus acceso, massime prestazioni, massima luminosità): 1 ora e 45 minuti
- Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo, massimo risparmio energetico, luminosità 25/100): 9 ore e 30 minuti
Brutte notizie sul fronte del prezzo, come tutto ultimamente.
Il prezzo di ingresso è di 2.579€, per Ryzen 5 PRO 6650H, 16 GB di RAM, 256 GB SSD, pannello IPS FHD+ e niente grafica discreta, fino ai 4.059€ del modello in prova. Nel mezzo una variante più vicina a quella top, con meno storage e schermo IPS FHD+, a 3.349€.
Non sono i portatili più convenienti di Lenovo, in rapporto prezzo/prestazioni, ma qui c'è altro oltre alle performance da giudicare, ben oltre quello di cui abbiamo parlato: da Microsoft Pluton, all'assistenza Lenovo, passando per la sicurezza a livello enterprise di Lenovo; tutti fattori che, a loro modo, influiscono anche sul prezzo, che non è pensato tanto per il mercato consumer.
Amazon per adesso non aiuta molto con possibili offerte, ma con il passare del tempo ci auguriamo che anche ThinkPad Z16 possa essere protagonista delle nostre quotidiane rassegne.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
Lenovo ThinkPad Z16
ThinkPad Z16 è il business laptop perfetto. Meraviglioso display OLED, piacevolissima tastiera, ottima accoppiata touchpad ForcePad + TrackPoint, audio di qualità, prestazioni elevate per utenti enterprise e non solo, ed in generale tanto, tanto piacere d'uso che le parole non bastano a comprendere: dovreste provarlo. Peccato davvero per il prezzo, che lo precluderà a tanti che l'avrebbero senz'altro amato.
Sommario
Benchmark e Temperature 8.5
Voto finale
Lenovo ThinkPad Z16
Pro
- Eccellente display OLED
- Tastiera, ForcePad e Trackpoint
- Prestazioni consistenti
- Qualità costruttiva
Contro
- Prezzo
- Performance a batteria ridotte
- Autonomia ancora migliorabile
- RAM saldata
Nicola Ligas Nicola è caporedattore su SmartWorld.it, e per questo motivo è odiato da tutti. I colleghi. Gli piace credere che il suo lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Ma non ai colleghi. Nel tempo libero cerca di complicare la sua vita, con nuovi progetti che non ha mai tempo di realizzare. Per fortuna. Dei colleghi.