Recensione Lenovo Yoga Pro 9i Gen 8: LA workstation Intel

1 year ago 321

Lenovo Yoga Pro 9i Gen 8 punta al vertice dei notebook professionali e per content creator, e lo fa con diversi assi nella manica. Quello di cuori è rappresentato... dal "cuore" stesso del portatile: il processore Core™ i9-13905H, praticamente tra i più potenti Intel che possiate trovare in un laptop di questo tipo oggigiorno.

La buona notizia, ve lo anticipiamo, è che Lenovo lo spreme a dovere, ma c'è molto altro da amare in questo Yoga Pro 9i, quindi mettetevi comodi, e godetevi la nostra recensione.

A dispetto di quanto abbiamo detto nell'introduzione sul suo essere "il re della foresta", Lenovo Yoga Pro 9i Gen 8 ha una confezione piuttosto ordinaria, in tinta però col colore del portatile. Al suo interno troviamo il notebook, e un po' di manualistica. L'alimentatore da 170 Watt, come ormai sempre più spesso accade, è confezionato a parte.

Dai notebook premium come questo speriamo sempre in qualcosina di più, ma a onor del vero è una speranza quasi sempre disillusa.

Yoga Pro 9i Gen 8 è realizzato interamente in alluminio, con un profilo stondato ed elegante, e una bella colorazione Tidal Teal (un verde scuro metallizzato), ma c'è anche la variante Storm Grey, più tradizionale.

A dispetto dell'hardware che racchiude al suo interno, l'esterno è quanto più contenuto possibile: solo 17,9 mm di spessore, e un peso che sul piatto della nostra bilancia si è fermato a 2.225 grammi (varia un po' a seconda della configurazione).

Non è certo un peso piuma, ma del resto parliamo di un 16 pollici ultra-carrozzato, quindi non era lecito aspettarsi nulla di diverso.

Il Pro 9i utilizza un 50% di plastica riciclata post-consumo per la stastiera e la stessa percentuali di alluminio riciclato per la cover inferiore. Sono anni che Lenovo è impegnata verso una transizione sempre più green della sua filiera produttiva (CO2 offset disponibile anche per questo prodotto) e dei dispositivi finali, pertanto questi numeri non potranno che aumentare col passare del tempo.

Essendo un portatile dalle dimensioni generose, è piuttosto generosa anche la dotazione di porte, che comprende 2 USB-A, una USB-C, HDMI, SD card e jack audio. La porta di alimentazione è proprietaria, e quindi fuori da questo conteggio. Ad essere sinceri, se avessimo potuto scegliere, avremmo preferito una USB-A e 2 USB-C.

E dato che siamo in tema di lamentele, qualche scricchiolio sulla parte inferiore della scocca, se provate a torcerla, è chiaramente udibile.

Nulla che mini la solidità complessiva, ed è sempre difficile dire quanto queste cose siano o meno limitate al modello in prova, che magari si è già fatto il giro di più di una redazione.

Sempre a proposito della scocca c'è da dire che le traforature sono numerose: sulla parte superiore abbiamo le due griglie laterali per gli speaker, che però troviamo anche nella socca posteriore, sul davanti, mentre sul retro c'è una ben più ampia griglia di ventilazione, come potete apprezzare anche dall'immagine qui sopra.

Quando parli di tastiera i portatili Lenovo sono sempre una garanzia, e l'ultimo Yoga Pro 9i non fa certo eccezione. Troviamo infatti i classici tasti a isola, con corsa da 1,5 mm, lievemente incurvati nella parte inferiore, ben riconoscibili al tocco, che accolgono comodamente tutto il polpastrello. Apprezzabile anche la finitura anti-grasso: i tasti sembrano sempre puliti, a dispetto di altre tastiere sulle quali rimangono più impresse le impronte delle dita.

Nella parte superiore abbiamo i tasti funzione, tra i quali c'è anche una smart key personalizzabile, a cui potete associare azioni diverse per singolo e doppio clic. La presenza del tastierino numerico sacrifica un po' il tasto invio e la ù, entrambi più sottili del normale. Le frecce direzionali laterali sono invece a grandezza regolare, mentre quelle in alto e in basso devono in pratica condividere in due lo spazio di un singolo tasto (questo sì, è un po' fastidioso, soprattutto all'inizio).

A proposito del tastierino numerico, questo è migliore di altri modelli, perché a 4 colonne complete, per quanto con tasti a dimensioni ridotte. 

Buona infine la retroilluminazione, regolabile su due livelli, ma dotata anche di un sistema automatico, che la attiva solo in caso di necessità, liberando l'utente da questa incombenza.

Il touchpad è enorme (15 x 9,5 cm). Come ho detto in altri casi simili, lo è anche troppo.

È così grande infatti da non apportare reali benefici, e anzi, essendo a filo di scocca, può capitare qualche problema di palm rejection. Ho invece apprezzato il fatto che il trackpad sia stato centrato rispetto alla tastiera, e non rispetto alla scocca. Ciò significa che è decentrato, ma la simmetria non vale nulla in confronto all'usabilità maggiore che si ha in questo modo, evitando che la mano vi si appoggi troppo facilmente durante la scrittura.

Lenovo ha approfittato di questo spazio extra per aggiungere alcune gesture: scorrendo verso l'alto/il basso sul lato sinistra del touchpad potete regolare la luminosità dello schermo, mentre dal lato destro il volume di sistema. Sono gesture efficaci solo quando l'app in primo piano è a tutto schermo, e dato che ci sono anche i tasti funzione relativi non sono poi così essenziali (potete proprio disabilitarle dalle impostazioni Lenovo).

Sul sito Lenovo potete configurare il vostro Yoga Pro 9i Gen 8.

Il modello che abbiamo provato è praticamente quanto di più potente possiate desiderare.

  • Schermo: 16'' 3,2K (3.200 x 2.000 pixel) Mini LED, 165Hz, DisplayHDR 1000, Dolby Vision, Touch
  • CPU: Intel Core Core i9-13905H, (6P-core a 2,6/5,4 GHz + 8E-core a 1,9/4,1 GHz), 24MB cache
  • GPU: NVIDIA GeForce RTX 4070 8GB GDDR6
  • RAM: 64 GB LPDDR5x-6400
  • Memoria interna: 1 TB SSD M.2 2280 PCIe Gen4
  • Webcam: 5 megapixel (video in 1440p@30fps) + IR e sensore ToF
  • Connettività wireless: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.1
  • Porte: HDMI 2.1, Thunderbolt 4 (dati, power delivery 3.0, DisplayPort 1.4), 2x USB-A 3.2 Gen1 (una, volendo, always-on), jack audio combo
  • Batteria: 75 Wh
  • Peso: 2.225 grammi
  • OS: Windows 11 Home

Di fronte a una scheda tecnica di questo livello ci sono ben poche obiezioni da fare, dato che tutto è volutamente portato al massimo o quasi, ma qualcosa di migliorabile c'è comunque. Anzitutto, come già osservato, la presenza di una sola USB-C è un po' un peccato, soprattutto perché la porta di alimentazione è proprietaria.

E sempre a questo proposito, la batteria è generosa ma non è la più capiente che possa esserci, dato che il massimo è 100 Wh e qui siamo un 25% sotto. Evidentemente Lenovo avrà fatto i suoi conti in termini anche di peso/autonomia.

Infine, prima che qualcuno lo chieda, la RAM è saldata e non espandibile (con 64 GB c'è poco da lamentarsi). In compenso abbiamo due slot M2 per l'espansione dell'archiviazione.

Nota finale sul fronte audio: c'è un array di quattro microfoni noise-cancelling e 6 speaker (4 x woofer da 2 Watt e 2 tweeter da 1 Watt ciascuno) compatibili Dolby Atmos. Le vostre video chiamate suoneranno bene, vi vedranno bene (ben 1440p di risoluzione massima, sempre che troviate un software che la supporti), e sentirete altrettanto bene.

In tutto ciò non staremo ora a sottolineare la bontà del processore di Intel, a suo agio con i compiti più intensi, dal video editing alla modellazione 3D, perché di benchmark e prestazioni parleremo a breve.

Uno dei fiori all'occhiello dello Yoga Pro 9i è senz'altro il display da 16 pollici mini LED, che ha una luminosità massima di ben 1.200 nit con contenuti in HDR, ed un refresh rate fino a 165 Hz (purtroppo non gestito dinamicamente da Windows, ma c'è una combo di tasti per passare rapidamente da 60 a 165, e viceversa).

Il supporto Dolby Vision assicura una migliore riproduzione dei contenuti HDR compatibili, mentre la certificazione TUV Low Blue Light è lì per ribadire il comfort visivo. 

Il display è lucido, rivestito in vetro, e touch, ma la finitura anti-impronte digitali anche in questo caso funziona abbastanza bene (sebbene, su sfondi scuri, non sia impossibile vederle). La leggibilità è ottima in ogni condizione, grazie anche all'elevata luminosità che raggiunge La copertura dei principali spettri di colore è poi ottimale: 100% DCI-P3 e 100% Adobe RGB assicurano precisione del colore per chiunque abbia queste esigenze.

Come da tradizione Lenovo poi, anche le impostazioni del display sono tutte raccolte sotto l'ombrello di Lenovo Vantage, il software gestionale che è stato proprio recentemente aggiornato graficamente, che permette di avere tutto sotto controllo in un'unica app.

  Yoga Pro 9i Samsung Galaxy Book 3 Ultra MSI Prestige 16 Studio
3DMark (Speedway) 2.810 2.100 1.575
PCMark 10 9.923 9.238 7.468
GeekBench single-core 2.660 2.550 2.550
GeekBench multi-core 14.350 12.950 12.200
GeekBench GPU 110.000 93.000 73.000
Procyon 6.850 (photo) / 6.850 (video) 6.490 (photo) / 5.890 (video) 7.145 (photo) / 2.730 (video)
Cinbench R23 1.950 (single) / 18.600 (multi) 1.973 (single) / 16.550 (multi) 1.905 (single) / 15.000 (multi)
CrystalDisk lettura 6.950 MB/s 6.780 MB/s 7.050 MB/s
CrystalDisk scrittura 2.600 MB/s 4.925 MB/s 5.240 MB/s

Il rivale naturale, tra i notebook che abbiamo già recensito, dello Yoga Pro 9i è il Galaxy Book 3 Ultra di Samsung. Quest'ultimo è infatti dotato di un Intel Core i9-13900H, con 32 GB di RAM e scheda grafica GeForce RTX 4070, una configurazione molto vicina al portatile di Lenovo, che però si conferma vincitore su tutta la linea, con scarti anche non lievi.

Il merito va quindi non solo alla potenza della 13ma generazione di Intel, ma anche all'ingegnerizzazione di Lenovo, che pure in un corpo tanto compatto è riuscita a realizzare una gestione termica ottimale. Potete chiamare tutto ciò Lenovo X Power, una soluzione proprietaria che combina heat pipe, ventole, hardware e software per regolare le prestazioni in base allo scenario d'uso.

E che sia tutto merito suo o meno, i risultati si vedono.

Nei test su Premiere Pro ci sono quasi 1.000 punti di distacco tra il notebook di Lenovo e quello di Samsung, un 16% abbondante in più; non parliamo di una vittoria risicata quindi, ma di un distacco netto. Lo stesso vale per PCMark10 Extended, che comprende vari scenari di analisi: anche qui abbiamo un +7% e rotti a favore dello Yoga Pro 9i.

Il terzo incomodo nella tabella qui sopra sta lì anche per mettere le cose in prospettiva. MSI monta infatti un Intel Core i7-13700H con 16 GB di RAM e GeForce RTX 4050. Una configurazione chiaramente inferiore, ma sulla carta si potrebbe pensare che la differenza non sia poi così tanta, invece i benchmark parlano chiaro. Quasi il 33% in più su PCMark10, +78% su 3DMark, e un enorme +150% nei test su Premiere Pro (l'anomalia sono gli oltre 7000 punti del portatile di MSI su Photoshop + Lightroom Classic, che non trovano riscontro nemmeno nel paragone con altri modelli: peccato non averlo più tra le mani per poter ripetere il test).

Lenovo Yoga Pro 9i eroga un PL2 di 115 Watt e un PL1 di 80 Watt, che riesce davvero a mantenere a tempo indefinito, con temperature sui core inferiori ai 90°, mentre la CPU lavora al 100%, con un clock medio intorno ai 3,7 GHz. In questa condizione di stress il sistema è assolutamente stabile e non è nemmeno sotto affanno, riuscendo comunque a essere usabile anche con la CPU a pieno carico. 

Che succede se a questo punto la RTX 4070 passa da 0 al 100%? Ovviamente c'è una redistribuzione della potenza a disposizione, che logicamente non è infinita. La CPU Intel passa a 45 Watt, con conseguente riduzione del clock medio di circa 2 GHz, questo perché la GPU di NVIDIA assorbe 90 Watt mentre lavora al 100%, per un totale di circa 135 Watt a regime, con alimentatore collegato.

Le temperature sono ottime: essendo diminuita la potenza del processore, sui core siamo poco oltre i 70°, mentre la temperatura della GPU è stabile sugli 80°.

 Superficialmente poi non ci sono problemi: la tastiera è sempre sotto i 40° e non c'è mai fastidio alcuno nel toccarla. Solo nella scocca metallica vicino all'alimentazione il calore diventa eccessivo, ma non è una zona che necessiti di contatto alcuno.

Al di là di quello che dicono i numeri, aggiungo una considerazione personale, ma comunque basata su decine e decine di test simili su vari modelli. Ciò che colpisce è l'usabilità di Yoga Pro 9i in ogni situazione. Laddove altre macchine, in situazioni di carico analogo, sono in completa sofferenza, tanto da essere inusabili per qualsiasi cosa al di fuori del benchmark in esecuzione, con Yoga Pro 9i riuscite comunque a spostare dati con il file manager, a navigare un minimo, a fare screenshot, e in generale a utilizzare il PC per le cose più essenziali.

Tramite Lenovo Vantage poi potete anche spingervi più in là.

Siccome, come abbiamo visto, il sistema è stabile anche con carico massimo, e riesce a girare a temperature non critiche, potete eseguire l'overclock di GPU e memoria video per "prestazioni estreme": +200MHz sulla GPU e +400MHz sulla memoria video sono ciò che il software vi consente (al massimo) di aggiungere. Dovrete essere voi a modulare l'overclock sulla base delle vostre esigenze e dei programmi utilizzati, ma se c'è un notebook in grado di reggerlo è senz'altro questo.

C'è una nota a margine da fare sulla velocità di scrittura del disco, che è inferiore alle aspettative. Abbiamo ripetuto i test con altri software, ottenendo sempre risultati in linea con quelli qui sopra. Si è rivelato un handicap negli altri benchmark? No di certo, come avrete già visto, segno anche che estreme velocità sul disco sono utili solo in determinati contesti. Ciò non di meno è una piccola macchia su un curriculum altrimenti perfetto.

Lenovo Yoga Pro 9i non è un campione di autonomia, e nemmeno vuole esserlo. Con una batteria da "soli" 75 Wh e con l'hardware che si ritrova fa anzi tutto quel che può per durare il più possibile. Ecco cosa dicono i test di PCMark10 nelle varie modalità:

  • Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità, 60Hz): 
  • Gaming (massime prestazioni, massima luminosità, 165Hz): 55 minuti
  • Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - prestazioni bilanciate, luminosità 25/100, 60Hz): 6 ore
  • Video: (prestazioni bilanciate, luminosità 50/100, volume 25/100): 6 ore e 15 minuti

Come vedete non sono risultati stellari, però in fondo lavorare per 6 ore con un PC del genere non è male, ed è più che in linea con la concorrenza di questa fascia. E rispetto ai casi dei PC meno potenti, in cui le stime di PCMark10 sono un po' ottimistiche, qui non sono lontanissime dalla realtà, a patto di stare con refresh fisso a 60Hz e una luminosità relativamente bassa.

È sufficiente spingere di più sull'acceleratore però, per vedere l'autonomia calare vistosamente.

L'alimentatore da 170 Watt purtroppo non è dei più leggeri (quasi 400 grammi) e portatili, ma è necessario durante molte trasferte. La buona notizia è che potete abilitare la ricarica rapida, che in un'ora vi porterà quasi al massimo della carica (50% in mezz'ora). Nelle impostazioni ci sono inoltre diverse voci atte a preservare la carica della batteria nel tempo, il che non può certo far male, soprattutto perché questo è il classico portatile che la maggior parte del tempo userete collegato all'alimentazione, quindi non c'è ragione di stressare la batteria più del dovuto.

Ci sono notebook nei quali i numeri non contano, e ci sono quelli in cui fanno la differenza: Yoga Pro 9i è uno di questi ultimi, e i numeri parlano tutti a suo vantaggio. Sì perché se cercate un portatile per il classico trio navigazione, Office e multimedia va bene un po' qualunque cosa sia uscita negli ultimi anni: è probabile che non noterete differenze di prestazioni tra uno e l'altro, nemmeno laddove ci siano.

Ma se volete qualcosa di più, se cercate una workstation da caricare come fosse un desktop fatto e finito, allora in quel caso i numeri vanno guardati più attentamente, e come avrete già visto qui sopra siamo di fronte a un vero purosangue.

Se pensate di lavorare con un notebook sempre usabile anche sotto carico massimo, già solo questo eleva l'esperienza d'uso rispetto alla media, ma poi c'è tutto il contorno che la fa da padrone. Parliamo del display, del quale abbiamo già detto ogni bene, dell'accesso con riconoscimento del volto, che unito allo zero touch login rende il portatile rapido da utilizzare come uno smartphone, delle temperature di utilizzo, sempre confortevoli anche sotto stress, arrivando anche all'autonomia, che non è affatto deludente, tutto considerato.

Anche l'audio è di qualità, sia quello che ascolterete tramite gli speaker con supporto Dolby Atmos, che sebbene non rendano un'eccessiva spazialità hanno comunque una dinamica ampia, ben più della media, e potenza da vendere, sia quello che registrerete tramite il sistema di quattro microfoni con cancellazione del rumore.

E sia chiaro poi che se anche è vero che parliamo di una macchina nata per lavorare, l'aspetto ludico non è affatto da trascurare. I test che abbiamo fatto sono tutti stati eseguiti con il driver studio di NVIDIA, dato che è quello indicato per questo tipo di attività, ma ci abbiamo anche giocato, e con estrema soddisfazione. Yoga Pro 9i ha superato in 3 test 3DMark diversi (Time Spy, Port Royal e Speedway) anche l'MSI Stealth 14, dotato della stessa RTX 4070. Unite questo all'estrema stabilità del sistema della quale abbiamo già parlato, ed è evidente che potete riempire l'SSD anche con qualche gioco, sicuri di poterlo giocare in full HD al massimo dettaglio, o a piena risoluzione con qualche compromesso, magari aiutati dal DLSS, che qui è alla sua massima espressione.

Encomio anche per la webcam, che non solo ha una risoluzione altissima di ben 5 megapixel, che consente di registrare video in 1440p (risoluzione così alta che tanti software di video chiamate/conferenze nemmeno la supportano), ma via software vanta anche alcune soluzioni per migliorare la resa, con una qualità finale delle riprese assolutamente al vertice della categoria, tanto che qualcuno potrebbe pensare di usarla anche per lo streaming, senza bisogno di altro hardware dedicato (soprattutto se poi si trattasse di mostrare solo il volto, in sovrimpressione ad altro contenuto).

E a proposito di Lenovo Vantage, il gestionale dell'azienda per regolare tutte le impostazioni proprietarie del portatile, oltre che per aggiornamenti e assistenza, ancora una volta dobbiamo lodarne la pulizia e il fatto che sia ben organizzato e semplice da usare. Potete anche inserirlo come widget sul desktop o come icona nella barra di Windows accanto all'orologio, e per rendere le cose più immediate ci sono anche una serie di combo da tastiera per cambiare al volo la gestione energetica del PC e il refresh rate del display.

Se cercate insomma una workstation Windows, Lenovo Yoga Pro 9i è una delle scelte migliori che possiate fare al momento, sia in rapporto all'hardware che al software: un connubio raro, che anche per questo merita di essere preso in seria considerazione.

Il prezzo di partenza di Yoga Pro 9i vi stupirà: 1.799€. A questo prezzo non avrete ovviamente la versione "carrozzata" che abbiamo in prova, ma parliamo comunque di un Intel Core i7-13705H, 16 GB di RAM, 1 TB SSD ed RTX 4050 con 6 GB, una configurazione comunque di tutto rispetto per la produttività.

Come sempre poi gli extra si pagano, ma partire così bassi è senz'altro un buon punto di partenza, per l'appunto.

Giudizio Finale

Lenovo Yoga Pro 9i

Con Yoga Pro 9i Lenovo non ha solo preso quanto di meglio Intel abbia da offrire con la sua tredicesima generazione, ma l'ha inserito in un contesto dove tutto lavora all'unisono per un solo scopo: le performance. Prestazioni affidabili, sempre e comunque, e portate al massimo, anche a costo di overcloccare il sistema. Ma non basta, perché Yoga Pro 9i non ha trascurato nulla: dal display touch ad alta risoluzione, alla comoda tastiera, passando per un audio di qualità. Che dobbiate lavorare intensamente, o anche giocare (perché no!), è difficile trovare dei concorrenti con Windows che offrano un pacchetto così completo e soddisfacente. 

Sommario

Benchmark e Temperature 9.5

Voto finale

Lenovo Yoga Pro 9i

Pro

  • Superbo display
  • Processore Intel portato al massimo
  • Prestazioni affidabili in ogni contesto
  • Ottimo connubio software-hardware

Contro

  • Solo una USB-C
  • Qualche scricchiolio nella scocca inferiore
  • Touchpad anche troppo grande
  • Connettore di ricarica proprietario

Nicola Ligas

Nicola Ligas Ciao, sono Nicola Ligas, e sono caporedattore di SmartWorld.it. Mi piace credere che il mio lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Se non mi trovate a scrivere qui, probabilmente sto pensando di farlo. Oppure sto giocando con mio figlio.

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