Recensione LG Gram Style: il portatile più bello del mondo?

7 months ago 141

LG propone un nuovo modello della serie Gram, che però ha dalla sua non solo il peso piuma, ma anche un certo "style", andando a insidiare XPS 13 Plus sul trono di portatile più bello del mondo. Ma l'estetica in un notebook vale solo fino a un certo punto, e allora vediamo di che pasta è fatto questo nuovo, grande LG, nella nostra recensione di Gram Style 16Z90RS.

La confezione di LG Gram Style non è affatto in tono con l'eleganza del portatile. Classico cartone, senza alcun tocco di colore, né accessori di alcun tipo. Un punto in più per l'ambiente, uno in meno per lo stile, il che è quasi ironico visto il nome del portatile (ma è meglio così).

1.216 grammi sul piatto della nostra bilancia. Il biglietto da visita della serie Gram rimane immutato, e realizzare un 16 pollici così leggero non è certo facile, tanto più che questa volta c'è anche il vincolo del design a complicare le cose, con delle ampie superfici in vetro che di certo il loro peso l'hanno aggiunto.

Le altre superfici sono in plastica bianca, tra l'altro molto piacevole al tocco, ma ci viene da chiederci se non si potesse lavorare di più sui materiali, magari con qualche lega magnesio/alluminio, che già ha dimostrato altrove le sue ottime doti di resistenza e leggerezza.

LG lo chiama "design olografico", visto che cambia in base alla luce e all'angolazione. L'ispirazione è quella dell'aurora boreale, ma nella pratica i colori principali sono due: rosa e azzurro, con varie gradazioni di entrambi. Non chiedeteci cosa questi colori abbiano in comune, forse è un modo per accontentare sia il pubblico maschile che quello femminile, o forse ci stiamo solo ragionando troppo.

Inutile negare che, appena preso in mano LG Gram Style, abbiamo subito pensato a XPS 13 Plus, perché i due notebook sono accomunati dall'ampia superficie liscia sotto alla tastiera, che nasconde al suo interno anche il touchpad. A parte questo elemento però i due portatili sono abbastanza diversi, ciascuno con il suo stile caratteristico.

Del modello di LG abbiamo apprezzato le due strisce LED luminose che delimitano fisicamente lo spazio vero e proprio del touchpad. Si accendono non appena lo sfiorate, e si spengono poco dopo: un tocco di classe delicato e utile allo stesso tempo, assente sull'XPS.

Buona infine la dotazione di porte: due Thunderbolt 4, una USB-A ultra compatta (vedi foto) e un lettore di microSD, oltre al jack audio. 

La tastiera è il primo elemento dove Gram Style differisce nettamente dall'XPS 13 Plus. Nel notebook di Dell infatti avevamo tasti a filo della scocca, senza separazione tra uno e l'altro, e una riga di pulsanti soft-touch per i tasti funzione. Una soluzione decisamente avveniristica, con le sue scomodità, che LG non si è evidentemente sentita di prendere ad esempio, ma ciò non significa che il risultato sia perfetto.

LG Gram Style 16, visto lo spazio a disposizione, adotta infatti un tastierino numerico a destra della tastiera, e per non rimpicciolire i tasti di quest'ultimo, LG ha scelto di dotarlo di sole 3 colonne. Questo significa che il suo pulsante invio è in basso a destra, in una posizione non comune e un po' sacrificata.

I tasti in generale sono inoltre fin troppo lisci e non sagomati, tanto che le dita ci scivolano un po' troppo sopra.

Il layout è invece ok, con le frecce direzionali che hanno diverse seconde funzioni per spostarsi nel testo. Unica stranezza è il tasto di accensione incavato, che sembra indicare ci sia un lettore di impronte digitali, quando invece ne è privo.

La retroilluminazione, chiara con tasti bianchi, non è delle più efficaci, come potrete immaginare già da questa premessa. Quando ce n'è davvero bisogno, cioè in una stanza pressoché buia, è sufficiente per vedere bene i tasti, ma produce comunque un effetto "halo", di contorno dei tasti, che non è esattamente piacevole alla vista.

Il touchpad sembra enorme a prima vista, ma di fatto la sua larghezza va dal margine sinistro della barra spaziatrice fino a sfiorare la freccia a sinistra. Il problema, come forse avrete intuito da questa descrizione, è che risulta centrato rispetto alla larghezza del portatile e non rispetto alla barra spaziatrice. In poche parole è decentrato rispetto alla posizione che comunemente terrete per scrivere, e ovviamente è un peccato.

Questo è un errore tipico dei portatili con tastierino numerico, che per fini anche estetici e di simmetria a volte preferiscono posizionare il touchpad centrale;ma in un notebook come questo, dove i suoi confini sono di fatto invisibili, è due volte un peccato, anche perché non è impossibile che il trackpad reagisca accidentalmente alla presenza del palmo della mano durante la scrittura.

Fatto salvo per questo particolare, che proprio piccolo non è, il suo funzionamento è molto buono, e l'effetto del finto clic è restituito bene sulla punta delle dita, la scorrevolezza è fantastica, e le gesture vengono riconosciute correttamente. Abbiamo inoltre apprezzato il modo sottile in cui LG ha scelto di illuminarne in bordi, per rendere più chiari i suoi confini.

LG Gram Style 16Z90RS non è il vostro tipico notebook configurabile: va preso così com'è. E come è? - direte voi. Eccolo!

  • Schermo: 16'' OLED 3.200 x 2.000 pixel, 16:10, 120Hz, tempo di risposta 0,2 ms
  • CPU: Intel Core Core i7-1360P
  • RAM: 16 GB LPDDR5 a 6000 MHz
  • Memoria interna: 1 TB SSD NVMe M.2 PCIe Gen4
  • Webcam: full HD + IR
  • Connettività wireless: Wi-Fi 6, Bluetooth 5.1
  • Porte: 2x Thunderbolt 4, USB-A 3.2 Gen 2, microSD, jack audio
  • Batteria: 80 Wh
  • Peso: 1.216 grammi
  • OS: Windows 11 Home

Dotazione quindi piuttosto completa, che ovviamente non poteva includere una grafica discreta, ma che non disdegna l'adozione di un ampio pannello OLED che giustamente è uno dei fiori all'occhiello di questo portatile (ok che sia leggero e compatto, ma quale sarebbe stato il senso di aver uno schermo grande se fosse stato "brutto"?).

LG ha scelto di adottare un processore Intel di 13ma generazione, quindi aggiornatissimo, ma di serie P, probabilmente più per amore della scheda tecnica che non per una reale esigenza, come vedremo a breve. L'unica "stranezza" è la presenza di Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.1, laddove molti concorrenti odierni sono ormai passati a Wi-Fi 6E e Bluetooth (almeno) 5.2. Non è un dramma, ma è comunque una piccola carenza che col tempo probabilmente potrebbe farsi sentire.

Riguardo le porte, considerando l'ampiezza dei suoi fianchi, forse ci stava aggiungere qualcosa, tanto più che l'alimentazione si prende una delle due USB-C, lasciandone solo una a disposizione dell'utente.

Abbiamo appena detto che il display è uno dei fiori all'occhiello di questo portatile e non dicevamo per dire. Non è solo perché si tratta di un pannello OLED (che di certo non guasta), ma anche perché abbiamo una finitura opaca (una rarità per un OLED, perché un pelo di brillantezza la sacrifica, a vantaggio però della leggibilità), un elevato refresh di 120Hz (peccato che non sia dinamico, ma qui è anche un po' colpa di Windows) e un'elevata luminosità che supera i 600 nit di picco in HDR (con oltre 500 nit costanti su tutto il pannello).

Abbiamo anche il pieno supporto allo spettro di colore DCI-P3, unito a una discreta calibrazione di fabbrica, che rendono lo schermo adatto anche per usi professionali, e qui nuovamente l'assenza di finitura lucida assicura una riproduzione dei colori ottimale.

Manca il supporto touch, ma è una cosa mutuamente esclusiva con le altre scelte effettuate da LG, che ci sentiamo di sposare in pieno. Del resto un portatile leggero come questo è pensato per l'uso in movimento, e come tale la preferenza accordata all'attenzione antiriflesso è da lodare.

  Zenbook S 13 OLED LG Gram Style Framework Laptop 13
3DMark (night raid) 15.875 14.780 17.900
PCMark 10 5.240 5.268 5.240
Procyon 4.030 (photo) / 2.500 (video) 4.150 (photo) / 2.350 (video) 4.360 (photo) / 2.315 (video)
Cinbench R23 1.700 (single) / 7.000 (multi) 1.635 (single) / 8.400 (multi) 1.660 (single) / 10.500 (multi)
CrystalDisk lettura 6.480 MB/s 7.095 MB/s 5.110 MB/s
CrystalDisk scrittura 4.450 MB/s 6.445 MB/s 4.000 MB/s

Abbiamo accennato prima al fatto che la scelta di una processore Intel serie P non è stata forse la più azzeccata, e dai benchmark qui sopra è chiaro perché. Il notebook di ASUS monta infatti un i7-1355U, mentre gli altri due (la recensione del Framework arriverà a breve) hanno lo stesso i7-1360P, e due cose balzano subito all'occhio:

  • Le prestazioni di ASUS ed LG sono sovrapponibili nella maggior parte degli scenari, sia secondo PCMark10 Extendend (tanti test vari di produttività, creazione di contenuti multimediali e gaming) che secondo Procyon (Photoshop + Lightroom classic e Premiere Pro), e ciò a dispetto della maggior potenza che potrebbe avere il 1360P.
  • Framework spinge di più di LG sul fronte grafico, è evidente da 3DMark, e anche nei test sulla CPU multi-core il vantaggio è netto. Questo significa che l'implementazione del 1360P di LG è un po' "castrata", ma c'è una ragione.

Tutti i processori di Intel delle ultime generazioni lasciano infatti molto più margine di personalizzazione ai vari produttori, che possono di fatto sceglierne il TDP, ed LG ha preferito un approccio conservativo.

In modalità massime prestazioni (ce ne sono 4 tra cui scegliere, tramite combo fn+Q) alla CPU possono arrivare fino a 43 Watt per pochi secondi, e 28 Watt a regime; questo in teoria, perché poi, già dopo meno di un minuto, il consumo energetico totale della CPU non supera i 19 Watt, e tale limite di potenza si fa più sensibile con il passare del tempo, portando l'assorbimento a 16 Watt dopo mezz'ora di stress test al 100%.

Ciò assicura temperature contenute (80° circa sui core, e meno di 40° superficialmente), un sistema stabile e ovviamente cerca di contenere i consumi, dato che siamo ben al di sotto delle potenze che l'i7-1360P è in grado di gestire (pensate che in teoria non dovrebbe mai scendere sotto i 20 Watt...). Proprio per questo motivo però sarebbe stato meglio scegliere direttamente un 1355U, visto che comunque l'approccio conservativo su un portatile del genere ci sta, e allora è inutile insistere sulla scheda tecnica.

Questa convinzione è poi ulteriormente rafforzata dal fatto che anche il portatile di Framework, che pure spinge di più sul processore rispetto a quello di LG, non riesce certo a staccare quello di ASUS nei test con le applicazioni, perché un conto sono i numeri di un singolo benchmark, ma poi nella pratica tanti fattori diversi concorrono alla resa di un applicativo complesso come Premiere o altri software simili.

In generale la serie P ci è finora sempre sembrata un po' la meno riuscita nelle ultime generazioni di Intel: chi tiene di più all'autonomia fa bene a scegliere un serie U, conscio poi del fatto che non rinuncerà a chissà quante performance, e chi invece voglia il massimo delle prestazioni deve andare su un serie H. In medio, in questo caso, non c'è molta più virtus. Scusate per questa piccola digressione generale, ma i portatili in oggetto si prestavano bene a un commento del genere.

L'autonomia di LG Gram Style è buona, tanto più che abbiamo anche uno schermo a risoluzione molto elevata e la carta dei 120 Hz di refresh da giocare. Di nuovo, forse un 1355U sarebbe stato la scelta migliore in questo senso, ma vedendo quanto è stato "castrato" il 1360P forse non avrebbe comunque fatto una grandissima differenza; anche se, riflettendo sull'alta capacità della batteria che c'è a bordo, è chiaro che il consumo qui sia meno ottimizzato che non nei concorrenti di cui sopra.

In ogni caso questi sono i valori raggiunti da PCMark10:

  • Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità, 60Hz): 14 ore e 30 minuti 
  • Gaming (massime prestazioni, massima luminosità, 60Hz): 2 ore 40 minuti
  • Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - prestazioni bilanciate, luminosità 25/100, 60Hz): 11 ore e 30 minuti
  • Video: (prestazioni bilanciate, luminosità 50/100, volume 25/100, 60Hz): 9 ore e 35 minuti

Le fatidiche 8 ore lavorative si vanno quindi, con refresh a 60Hz e luminosità bassina, che però potrebbe non essere sufficiente in molte situazioni.

Il 25/100 di questo portatile non è infatti particolarmente luminoso, tanto che per avere una visione confortevole dovrete passare spesso intorno a 40-50, con conseguente maggiore consumo. Se poi volete anche tenere il refresh fisso a 120Hz, ecco che altri 40-50 minuti in meno li farete.

Insomma, in caso di trasferta, dovrete stare voi attenti a come utilizzate lo schermo, oltre che il portatile in generale, o rischierete di trovarvi più a secco del previsto. Le capacità per fare bene comunque ci sono, vanno solo sapute sfruttare.

Piccola nota finale sull'alimentatore da 65 Watt: è molto compatto, quasi quanto quello di uno smartphone, ma ha un'ampia presa schuko che lo ingrandisce più del necessario.

L'esperienza d'uso di LG Gram Style è buona, perché è il classico notebook che non ha marcati punti deboli che in qualche modo la vadano a compromettere, eppure non riusciamo a liberarci del tutto dalla sensazione che avrebbe potuto essere ancora migliore, e senza grossi cambiamenti.

I fondamentali infatti ci sono: l'avvio rapido, l'ottimo bilanciamento del peso che permette di aprirlo con estrema facilità con un dito (anche un po' troppa: cerniere un pelo più rigide non sarebbero un difetto), il rapido riconoscimento del volto, e la bellissima sensazione al tocco dell'ampia superficie in vetro sotto la tastiera.

Proprio la combo tastiera / touchpad, come abbiamo già visto, necessiterebbe però di qualche ritocco, ed essendo due elementi essenziali per interagire col portatile un po' si fanno sentire. Il display abbiamo detto che è ottimo, ma non ha la banale comodità della luminosità automatica. Le prestazioni in generale ci sono, ma dal punto di vista software un po' di pulizia in più non avrebbe guastato. Piccole cose insomma.

LG ha infatti un po' abbondato nei software pre-installati, dato che troviamo uno dedicato ad aggiornamenti, backup e ripristino, uno per la configurazione del portatile con dozzine di opzioni (4 modalità energetiche sono anche troppe, ad esempio), uno per "monitorare le attività sospette quando l'utente si allontana", uno con il solo manuale del PC e un altro a parte per LG ThinQ, l'hub per la smart home dell'azienda.

Ah e poi abbiamo anche LG Glance che usa continuamente la webcam per rilevare la presenza dell'utente e permette di configurare varie opzioni di per videoconferenze e digital wellness. 

In tutto ciò ci è piaciuto l'audio, che non è il più forte mai sentito (anzi, il volume massimo è fin troppo basso) ma ha il pregio di essere molto pulito, presente a tutte le frequenze e con una discreta dinamica. Non siamo "MacBook - level" ma in un portatile Windows è sopra la media.

Come tutti i portatili con un i7 dall'11ma generazione in poi, ci si può anche giocare un po', ma come abbiamo visto LG non permette di tenerlo a lungo al massimo dei giri. Questo vuol dire che potrete sì giocare a Fortnite, Overwatch 2 e altri giochi di questo livello, ma con dettagli al minimo e risoluzione full HD (se non meno), se volete avere un framerate stabile di almeno 60 fps.

Il vantaggio sono le ventole abbastanza silenziose e la temperatura superficiale mai problematica, ma forse è meglio fare una partita a Marvel Snap, piuttosto che troppi sparatutto 3D.

LG Gram Style 16Z90RS è stato lanciato a ben 2.199€, un prezzo decisamente troppo elevato per ciò che ha da offrire. Per fortuna è già sceso, fino a sfiorare i 1.700€; nel momento in cui stiamo scrivendo lo troviamo su Amazon a 1.799€, che comunque non sono pochi.

La vera ragione per comprare questo portatile sta nel display, più che nel "design iconico" (che senz'altro ha inciso sul prezzo finale, purtroppo): trovare un altro 16 pollici con un peso così contenuto e una portabilità del genere non è facile. Per chi abbia spesso esigenza di spostarsi col proprio portatile e voglia avere il massimo spazio a schermo disponibile si tratta senz'altro di una combinazione difficile da battere; per tutti gli altri ci sono senz'altro modelli più convenienti (raccolti magari nella nostra pagina sui migliori notebook).

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

LG Gram Style

Con Gram Style LG punta a fare due volte centro, sia sul profilo del peso che su quello del design. E ci riesce anche bene, aggiungendo un display molto ampio e ben leggibile in ogni situazione. Vanno però smussati un po' i bordi, in senso figurato, con qualche software di troppo e con tastiera e touchpad non impeccabili. Peccato poi per il prezzo un po' troppo elevato, complice forse anche un processore che non era del tutto necessario.

Sommario

Benchmark e Temperature 8

Voto finale

LG Gram Style

Pro

  • Bello e ampio display
  • Design unico
  • Peso piuma, come da tradizione
  • Autonomia da tutto il giorno (con un minimo di attenzione)

Contro

  • Touchpad decentrato e tastiera liscia
  • Processore limitato rispetto al suo massimo
  • Prezzo un po' elevato
  • Qualche porta in più non guastava

Nicola Ligas

Nicola Ligas Ciao, sono Nicola Ligas, e sono caporedattore di SmartWorld.it. Mi piace credere che il mio lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Se non mi trovate a scrivere qui, probabilmente sto pensando di farlo. Oppure sto giocando con mio figlio.

Read Entire Article