Non è la prima volta che vi parlo dei prodotti di casa LOFREE. Stavolta però non si tratta di una tastiera meccanica: LOFREE TOUCH PBT è un mouse davvero speciale che eredita però proprio dalle tastiere una particolarità di cui vi parlerà a breve. E a renderlo unico nel suo genere ci sono anche altre caratteristiche, come il suo design retro decisamente particolare e la presenza di un piccolo display. Vi ho incuriosito abbastanza? Spero di sì! Ecco la recensione completa.
Unboxing LOFREE TOUCH PBT
La piccola ma elegante confezione del LOFREE TOUCH non riserva grosse sorprese. Oltre al mouse e a un bollino di certificazione (con data di controllo di qualità da parte di un addetto) troviamo una scatolina che ospita un cavo in corda per l'uso in modalità cablata e la ricarica. Il ricevitore USB è incastonato nel mouse stesso. Ci sarebbe anche un piccolo manuale, ma è solo in cinese. Peccato.
Video
Nel seguente video vi mostro alcuni degli ultimi modelli di tastiere meccaniche che ho ricevuto per le review, e ci sono anche circa 5 minuti di filmato dedicati proprio al LOFREE TOUCH PBT Wireless Mouse.
Mettiamo subito in chiaro una cosa: LOFREE TOUCH non è un mouse gaming. Nulla vieta di usarlo per giochi "casual" o single player, ma se cercate qualcosa di più performante o con funzionalità specifiche questo è quanto di più lontano ci sia.
Vediamo le caratteristiche tecniche, così posso entrare nel dettaglio:
- Sensore: PAW3805, 4.000 DPI regolabile in step di 200 DPI
- Connettività: Wi-Fi 2.4 GHz, Bluetooth 5.0, USB-C
- Pulsanti programmabili: no
- Switch pulsanti principali: non specificato
- Polling rate: 500 Hz
- Cavo: 1,5 m
- Peso: 105 g
- Dimensioni: 108 x 68,5 x 42,5 mm
- Autonomia: fino a 75 ore di uso continuo
- Piedini: PTFE
- Altro: tasti in PBT sostituibili, display
Il sensore è un modesto PAW3805 da 4.000 DPI che può essere regolato con scatti da 200 DPI direttamente dal mouse. L'obiettivo per LOFREE era quello di dotarlo di un sensore che fosse compatibile con quante più superfici possibili (compreso il vetro), ma che non fosse troppo costoso o con performance più orientate al gaming. Non ci sono memoria interna o pulsanti programmabili, né LED o simili. Le dimensioni lo rendono sufficientemente compatto: si parla di 108 x 68,5 x 42,5 mm per un peso complessivo di 105 grammi. Può sembrare molto alto (42,5 mm), ma ci sono modelli che sono addirittura più bombati, come il Clutch GM51 con i suoi 45 mm.
Il peso è nella media: diciamo che LOFREE non ha puntato molto a farlo poi così leggero, ma non essendo un prodotto per il gioco non aveva neanche senso alleggerirlo più di tanto.
Mettiamo da parte la scheda tecnica, anche perché LOFREE TOUCH non lo si acquista certo per le capacità del sensore o per il polling rate. No, TOUCH è un mouse davvero unico. Il look dalle linee retro è meraviglioso, se vi piace il genere, si intende. La cupola è stondata, mentre la sezione frontale presenta linee geometriche più nette ma comunque caratterizzate da angoli stondati. Sul lato sinistro c'è una piccola aletta che vi permette di appoggiare il pollice durante l'utilizzo. Si scorgono anche due pulsanti aggiuntivi: non sono programmabili, e di default servono ad andare Avanti o Indietro (su browser, su altre app scorrono tra i tab). C'è chi sullo shop ufficiale si lamenta del fatto che questi tasti non funzionino su macOS.
In realtà provandolo su un MacBook Pro 14 hanno funzionato correttamente, svolgendo la stessa identica funzione (Avanti, Indietro) che fanno su Windows. Il lato destro presenta unicamente una stampa, una sorta di firma di LOFREE che troviamo anche su altri prodotti del marchio. Sul retro ci sono 4 piedini che offrono una discreta scorrevolezza, oltre a una nicchia che ospita il ricevitore Wi-Fi, uno switch per accensione e spegnimento e un pulsante per passare fra le tre modalità di connettività.
La sezione frontale che ospita tasti e rotellina è unica quanto il resto del mouse. Partiamo da quest'ultima: è una grossa rotella gommata e morbida con scatti decisi e feedback piuttosto classico, sia in rotazione che in pressione. La sezione nera dietro di lei ospita un piccolo display. Sì, c'è anche uno schermo che riporta informazioni essenziali, ovvero autonomia, livello di DPI selezionato e modalità d'uso. Come accennato, per cambiare la connettività si usa il pulsante sul retro, mentre per cambiare i DPI si tiene premuto il tasto lungo e orizzontale posto sul dorso subito dopo il display.
E veniamo ai tasti. Sono praticamente tasti da tastiera meccanica! Sono realizzati in PBT, in modo da essere quanto più resistenti possibili, e sono sostituibili! Già in fase di acquisto potete optare per aggiungere all'acquisto alcuni set di tasti sostitutivi, che riprendono i set completi per tastiera che LOFREE vende sul suo sito. A essere sincero non mi fanno impazzire, ma si tratta di gusti personali. Hanno una forma molto particolare, soprattutto sul fondo dove presentano una curvatura che va a "incastrarsi" sulla sezione che ospita il perno della rotellina. Di conseguenza gli unici tasti compatibili sono quelli venduti da LOFREE stessa. Peccato.
Il feedback dei due pulsanti principali è bello cliccoso e soddisfacente. Non è il rumore che emetterebbe lo switch di una tastiera meccanica, nonostante la presenza di agganci a croce in perfetto stile switch, ma è comunque più deciso di altri mouse. Il tasto sinistro è più lungo, e di conseguenza vanta due agganci.
Grazie anche al doppio aggancio, risulta comunque premibile su tutta la sua superficie. Anche il destro è premibile su tutta la superficie. Sono tra l'altro molto sensibili, e la forza necessaria all'attuazione è davvero poca. Non per questo si commettono errori premendo quando non si vuole.
LOFREE TOUCH è tutt'altro che simmetrico. È progettato con in mente un'utenza destrorsa e di conseguenza i mancini potrebbero trovarlo un tantino scomodo. L'aletta per poggiare il pollice è solo sul fianco sinistro, così come i due pulsanti aggiuntivi per la navigazione su browser.
Le dimensioni che lo caratterizzano non lo collocano in una fascia di grandezza predefinita. È più corto della media ma leggermente più bombato e largo. L'idea era che fosse un mouse sufficientemente portatile, e in effetti a confronto con modelli classici o gaming sembra un po' più piccolo del solito. Considerate però che rispetto ai Logitech da ufficio (quelli da 10/20€) è più grande.
Idem il peso: è più pesante dei mouse classici da ufficio ma non così pesante rispetto ad altri modelli. Gli MX Master ad esempio pesano molto di più.
LOFREE TOUCH mi ha fatto compagnia durante le ultime giornate lavorative. A essere sincero l'ho usato pochissimo in gaming, e solo perché mi ero dimenticato di cambiarlo. Come già detto nulla vieta di usarlo per determinati giochi, ma per i titoli online un minimo competitivi serve qualcosa di decisamente diverso. Come si è comportato quindi lavorativamente parlando? Meglio del previsto! Sì perché a livello estetico mi ha colpito sin dalla prima volta che l'ho visto, ma le forme dei mouse sono un aspetto molto delicato, e favorire l'aspetto a discapito dell'ergonomia può renderlo inutilizzabile. Anche il fatto che sia più corto dei classici mouse di dimensioni medie mi faceva temere il peggio, e invece mi sono ritrovato a usarlo senza riscontrare particolari scomodità.
Anzi, la mano è sufficientemente rilassata, e i tasti, essendo sensibili, favoriscono la pressione lungo tutta la loro superficie, non solo con la punta delle dita, ma con tutto la superficie del dito stesso. Nelle foto promozionali sul sito LOFREE si scorgono mani palesemente femminili, e viste le dimensioni (soprattutto la lunghezza) non dovreste avere problemi a usarlo anche se avete le mani particolarmente piccole.
Quindi sa essere comodo, ma al solito dipende dai vostri gusti ed esigenze. Però, ripeto, per quanto le forme particolari ed estremamente atipiche potrebbero portare a pensare che abbia qualche problema di ergonomia, all'atto pratico LOFREE TOUCH non ha grosse criticità da sottolineare. La scorrevolezza tra l'altro è ottima, e il peso di quasi 100 grammi non si fa sentire in alcuna occasione.
E a livello di qualità costruttiva? Il fatto che abbia i tasti removibili non deve indurvi a pensare che sia più delicato del solito, anzi.
Non sembrano esserci particolari criticità, e anche la cupola del dorso, che sembra quasi poggiata sul resto della struttura, è in realtà ben ancorata e priva di scricchiolii o flessioni. Sembra insomma essere resistente e capace di durare nel tempo, anche grazie ai tasti in PBT che, rispetto a quelli in ABS, trattengono anche meno impronte e sudore. Ammetto poi che si è già fatto il suo bel volo di un metro e ottanta su un pavimento molto poco morbido senza riportare danni, né hardware, né tanto meno estetici. Ovviamente è stato un incidente, di solito non mi metto a volare mouse per testarne la solidità, ma almeno ho avuto riprova della qualità dei materiali.
LOFREE TOUCH PBT Wireless Mouse può essere utilizzato in 3 diverse modalità di connessione: cablato, con il cavo in dotazione o con altri già in vostro possesso, tramite Bluetooth 5.0 o via Wi-Fi 2.4 GHz grazie al ricevitore USB che trovate incastonato sul retro del mouse stesso.
Tra l'altro la nicchiettina per riporlo è anche magnetica, il che vi assicura che non dovrebbe staccarsi per sbaglio durante il trasporto. La cosa ottima non è solo il fatto di poterlo usare in tre modi diversi, ma anche che supporta la connessione contemporanea a più dispositivi. Volendo potete connetterci 4 dispositivi contemporaneamente: uno via cavo, uno via Wi-Fi e due in Bluetooth. Per passare da uno all'altro si può usare il pulsante sul retro, e sul display vedrete in tempo reale il cambio di connessione per capire quale modalità (e quale dispositivo) state usando.
Non c'è purtroppo un software per gestire LOFREE TOUCH Wireless Mouse. Non che serva molto altro, ma la possibilità di riprogrammare i pulsanti laterali avrebbe sicuramente fatto comodo. Per la regolazione manuale dei DPI si fa tutto dal mouse invece: si preme il tasto orizzontale posto dietro lo schermo fino a che non si vede la chiave inglese sul piccolo display.
A questo punto si tiene premuto lo stesso tasto per 3 secondi finché il testo non diventa lampeggiante. A questo punto si muove avanti o indietro la rotella del mouse per fare scatti di 200 dpi in 200 dpi.
Tra le funzionalità non software vi ho anche già parlato della possibilità di cambiare i tasti principali. Grande cosa, ma nella mia mente me la immaginavo ancora meglio, nel senso che se fossero stati tasti universali ci si poteva sbizzarrire sia per quanto riguarda l'estetica che per quanto riguarda l'ergonomia dei tasti stessi. Ci sono tanti profili di tasti, e magari c'è chi si sarebbe trovato meglio con linee più squadrate e basse e altri con linee più alte e stondate. Chissà che LOFREE non ci faccia un pensierino per il futuro!
La batteria integrata gli garantisce circa 75 ore di uso continuato. Considerate che quelli a batterie AA (da ufficio o comunque da portare sempre con sé nello zaino o in borsa) arrivano a oltre 250 ore.
Per essere però un mouse con batteria integrata il valore non è male, e la politica di autosleep implementata da LOFREE (dopo un minuto di inutilizzo va in standby) garantisce giorni e giorni di autonomia. Tutto considerato quindi non è affatto male!
LOFREE TOUCH PBT Wireless Mouse è acquistabile unicamente sul sito ufficiale del marchio. Il prezzo di listino ammonterebbe a 63€, ma essendo spedito dalla Cina c'è da pagare tasse e spedizione, arrivando a un totale di circa 86€. Non è economico: qui si paga prevalentemente l'unicità del prodotto, oltre alle caratteristiche che non troviamo propriamente su tutti i mouse, come il display, i tasti sostituibili e la particolare rotella gommata, oltre alle tre modalità di connessione. Aggiungerci un set di tasti, che comprende 2 coppie di pulsanti sostitutivi, viene a costarvi circa 10€ in più. Inutile anche che mi metta a elencare le alternative che potreste comprare con 90€: basterebbe annoverare uno qualsiasi degli MX Master di Logitech e la partita sarebbe già finita.
Ripeto: non lo si compra per le performance, quanto più per avere un qualcosa che soddisfa anche il nostro senso estetico.
Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.
Giudizio Finale
LOFREE TOUCH PBT
Per quanto LOFREE TOUCH PBT Wireless Mouse punti moltissimo sul lato estetico, ha tanto da offrire anche all'atto pratico. E non parlo solo della possibilità di sostituire i pulsanti frontali in perfetto stile tastiera meccanica: parlo anche delle 3 modalità di connessione, della possibilità di collegare fino a 4 dispositivi, dell'autonomia discreta e della qualità generale del prodotto. Il prezzo non è certo tra i più bassi, ma torna in auge una domanda che vi feci tempo fa: comprereste un prodotto per il design? Se la risposta è sì, e LOFREE TOUCH vi piace, sapete già cosa fare.
Sommario
Unboxing LOFREE TOUCH PBT 6
Caratteristiche tecniche 8
Costruzione ed ergonomia 9
Funzionalità e Software 6
Voto finale
LOFREE TOUCH PBT
Pro
- Tanti pulsanti programmabili, tanti LED
- Linee simmetriche e sinuose
- 3 modalità di utilizzo
- Polling rate fino a 2.000 Hz
Contro
- Confezione povera
- Tasti programmabili solo a sinistra
- Occhio ai LED per l'autonomia
- Prezzo alto
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.