Recensione MacBook Air 15 pollici: le dimensioni (non) contano

1 year ago 324

MacBook Air da 15 pollici era il tassello che mancava alla line-up Apple, che adesso è davvero completa. Ma come si inserisce l'ultimo arrivato in mezzo ai suoi numerosi fratelli? Merita spendere un po' di più solo per avere uno schermo più grande? Ci sono altre differenze?

La risposta a queste e altre annose domande la trovate nella nostra recensione di MacBook Air 15, ma se foste interessati al mondo dei portatili Apple in generale, vi ricordiamo anche la pagina dedicata ai migliori MacBook.

Nessuna novità nella confezione del MacBook Air 15: portatile, alimentatore da 35 Watt con due porte USB-C (in alternativa, in fase di ordine sul sito Apple, potete scegliere l'alimentatore da 70 Watt singola porta senza sovrapprezzo, una soluzione che velocizza decisamente la ricarica), cavo MagSafe in tessuto, e i classici adesivi con la mela. Prima o poi le cose cambieranno, ma per ora vanno anche bene così.

Prendete l'Air da 13 e allargatelo fino a 15 pollici. Di fatto è quello che è successo, perché non ci sono elementi di design distintivi del nuovo MacBook Air 15. Gli speaker rimangono sempre posti sotto la tastiera, non ci sono fori sulla scocca come nei MacBook Pro, le porte sono sempre le stesse (2 USB-C + MagSafe), e le linee del portatile sono indentiche, notch nel display incluso.

Il fatto di essere più grande lo fa forse sembrare un po' più filante, e con i suoi 1.491 grammi di peso è anche relativamente leggero per un 15'', forse anche più di quanto non lo sia l'Air 13 (1.234 grammi) in proporzione.

Per il resto anche qui non c'è nulla di nuovo da segnalare, se non che come sempre la lavorazione del metallo da parte di Apple è scrupolosa, e che MacBook Air, a dispetto del profilo sottile, non presenta alcuna incertezza costruttiva. 

Tastiera e touchpad sono probabilmente l'elemento più costante tra i vari MacBook. La tastiera a membrana è di quelle su cui si scrive velocemente in poco tempo, ha il touch-ID nel tasto di accensione che non perde un colpo, una base di appoggio solida per scrivere senza flessioni, e keycap piatti ma ampi, con un'ottima retroilluminazione, la più modulare che ci sia; giusto le frecce direzionali un po' piccole potrebbero non piacere a tutti, ma per il resto non c'è molto da dire.

Il trackpad è il gold standard da anni: i rivali ne hanno copiato le dimensioni, anche superandole (fin troppo in alcuni casi), ma la precisione e la sensibilità di quello di Apple sono sempre una marcia avanti.

Peccato che lo stesso non si possa dire del software, che non offre novità di alcun tipo sulla personalizzazione e sulle gesture, che potrebbero essere molte più di quelle messe a disposizione da Apple (anche per questo Better Touch Tool, per quanto datata, rientra sempre nelle nostre app raccomandate per Mac).

Il MacBook Air che abbiamo provato non è la variante base, che invece parte con 8 GB di memoria unificata e 256 GB di SSD (quest'ultimo sembra, come ormai "tradizione", più lento della versione da 512 GB). Potete configurare il sistema fino a 24 GB di "RAM" e 2 TB di archiviazione, ma non cambia il processore, Apple M2 con CPU 8‑core, GPU 10‑core e Neural Engine 16‑core, lo stesso che troviamo nel 13 pollici. Riassumendo, questo è il MacBook Air che avevamo in prova.

  • Schermo: 15,3'' IPS (2.880 × 1.864 pixel a 224 ppi), 500 nit
  • CPU: Apple Silicon M2 8-core
  • RAM: 16 GB
  • Memoria interna: 512 GB
  • Webcam: 1080p@30fps
  • Connettività wireless: Wi-Fi 6 ax, Bluetooth 5.3
  • Porte: MagSafe 3, 2x USB-C 4 / Thunderbolt 3, jack audio
  • Batteria: 66,5 Wh
  • Peso: 1.491 grammi
  • OS: macOS 13 Ventura

Hardware quindi praticamente identico al MacBook 13, al punto che anche i ppi del display sono rimasti invariati (la risoluzione è quindi aumentata di quel tanto che bastava a compensare la crescita di diagonale).

Da notare invece la batteria, la cui capacità passa da 52,6 a 66,5 Wh:un bel 26% abbondante in più, che ha ottime ripercussioni sull'autonomia come vedremo poi. Ultimo elemento da sottolineare: la totale assenza di ventole, come ormai prerogativa della serie Air.

La tecnologia del display di MacBook Air 15 è la stessa del 13 pollici. Si tratta di un IPS LED, che supporta a pieno la gamma cromatica P3, e ha una luminosità massima di 500 nit. Inoltre, tramite True Tone, può adattare la sua resa del colore a quella dell'ambiente circostante.

È un po' il display "standard" dei MacBook, che non raggiunge nemmeno lontanamente i picchi di luminosità dei MacBook Pro, dotati di supporto XDR, e nemmeno la loro risoluzione. Pensate ad esempio che il MacBook Pro 14 ha 3.024 × 1.964 pixel, che sono più di questo Air da 15''. Sempre rispetto alla linea pro, manca il ProMotion, ovvero il refresh rate fino a 120Hz, che qui è invece fisso a 60Hz.

Con questo non stiamo dicendo che sia un cattivo display: ha comunque una luminosità, decisamente superiore alla media dei portatili Windows, una gamma colore e una calibrazione invidiabili, e una buona leggibilità nonostante la finitura lucida; però non è il meglio che Apple sia in grado di fare. Ah, e il senso di quell'enorme notch solo per ospitare webcam e sensori di luminosità ancora non lo capiamo, non finché non ci sarà il face ID.

  MacBook Air 13 M2 MacBook Air 13 M1 MacBook Air 15
Cinbench R23 1605 (single) / 8700 (multi) 1500 (single) / 7500 (multi) 1595 (single) / 8578 (multi)
BlackMagic Disk lettura 2800 MB/s 3453 MB/s 3300 MB/s
BlackMagic Disk scrittura 2400 MB/s 2670 MB/s 2970 MB/s

Sul fronte prestazioni siamo a livello "fotocopia" del MacBook Air più piccolo, almeno per quanto riguarda le prestazioni a livello di Apple Silicon; del resto era difficile che le cose andassero diversamente, essendoci lo stesso M2. Cinebench R23 mostra infatti dei punteggi praticamente in linea tra i due modelli, al netto di un minimo scarto che nei benchmark ci sta sempre, ma che è così basso da essere appunto trascurabile.

E che punteggi sono? Buoni, se pensate che li raggiunge un portatile senza ventole (però nello stress test un po' di throttling subentra: dopo mezz'ora il punteggio multi-core è calato a 7500), e se considerate che essere collegati o meno all'alimentazione non influenza minimamente le performance (grande punto di forza degli Apple Silicon!). In linea generale non sono certo valori insuperabili, ma per il target di MacBook Air sono più che adeguati, e anzi permettono grande flessibilità di utilizzo. Inoltre sia chiaro che, anche senza ventole, le temperature non sono un problema: il sistema scala quel tanto che basta a non rendere mai fastidioso l'uso del portatile, che al più diventa tiepido nella parte inferiore in alto.

Rispetto al MacBook Air 13 che abbiamo provato in passato c'è anche un buon miglioramento nella velocità dell'SSD, con lettura e scrittura maggiori, per quanto non certo al vertice della categoria, anche se spesso andare oltre è più un esercizio di stile che un reale beneficio per l'utente medio.

Occhio appunto al modello da 256 GB però, che ha velocità sensibilmente inferiori (30-50% in meno), come riportato da più parti, e che quindi sarebbe da evitare.

Grande è meglio. O almeno così spesso si dice. C'è del vero nel caso di un portatile. Quando ti abitui a lungo a un 13 pollici e poi passi a un 15 ti senti quasi riavere, come se dovessi sforzare di meno la vista. In realtà non è proprio così, ma avete capito il concetto. Questa è l'idea alla base del MacBook Air 15, che non offre nulla di più del 13 pollici da un punto di vista hardware, a eccezione dello spazio a schermo e dell'autonomia, grazie a una batteria sensibilmente maggiorata.

Le chiavi di lettura del nuovo portatile di Apple sono tutte qui, perché come abbiamo visto finora non ci sono altre differenze che in qualche modo stravolgano l'esperienza d'uso.

E per la verità, passare da un 13,6'' a un 15,2'' non è che cambi poi molto: se avevate difficoltà ad affiancare più applicazioni prima le avrete anche dopo, la differenza è che comunque sul 15 pollici c'è più spazio, e questo può comunque fare comodo nel multitasking o anche nella lettura / navigazione, ma non è che vi apra scenari di utilizzo proibitivi sul MacBook più piccolo.

Anche sul fronte dell'autonomia, se da una parte è vero che c'è stato un miglioramento anche sensibile, dall'altra è sempre tutto in funzione dell'utilizzo, e in ogni caso non è che sul 15 pollici possiate fare sempre due giorni pieni. Entrambi i MacBook Air sono portatili che arrivano praticamente sempre in fondo a una giornata lavorativa, ma se volete sconfinare al giorno successivo c'è bisogno di avere dietro un alimentatore in entrambi i casi. E tenete anche conto che il caricabatterie da 35 Watt vi sembrerà particolarmente lento, perché richiede più tempo per una ricarica completa, data la maggiore capacità della batteria.

Sul resto non c'è molto altro da dire. L'audio è sempre quello, cioè si fa largo negli spazi tra un keycap e l'altro (e ad alti volumi un po' perde qualità), la solidità generale, anche su un corpo più ampio, è sempre notevole, e macOS... è sempre macOS!

Ciò significa anche un'altra cosa però, cioè che l'esperienza d'uso è quella buona e consolidata dei MacBook. Parliamo del resto di portatili costruiti con attenzione, con ottimi dispositivi di input, con schermo ben leggibile, che si avviano non appena sollevate lo schermo, sempre silenziosi, freddi, reattivi. Per chi non abbia esigenze particolari e stia lì a misurare le performance al millesimo, MacBook Air 15 è di una piacevolezza rara. Ha un suo prezzo, ma al contempo è anche difficile trovare altri modelli con così poche spigolature.

Abbiamo già visto che la vera differenza tecnica tra i due MacBook Air consiste nella capacità della batteria, che guadagna un buon 26% in più.

Dire che questo si traduca in un'autonomia complessiva aumentata della stessa percentuale è però un po' eccessivo. Anzitutto bisogna considerare che ci sono più pixel da pilotare, e questo un po' influisce, inoltre non abbiamo al momento il vecchio modello per un raffronto diretto.

Detto questo, l'autonomia del MacBook Air da 15 pollici è niente meno che fantastica, potendo fare anche 2 giorni di utilizzo abbastanza blando. Arrivare a fine giornata non è quindi mai un problema, a meno di non mettersi intenzionalmente a stressarlo costantemente; e anche in questo caso si superano agevolmente le quattro ore di utilizzo. Avere con sé un portatile sottile e relativamente leggero, che non necessita di alimentazione per tutto il giorno, è un lusso che tornerà comodo a molti.

Ci vogliono 300 euro in più, rispetto al 13 pollici, per portarsi a casa un MacBook Air 15. Se considerate che l'esperienza d'uso è praticamente quella, non sono proprio pochi.

Bisogna anche aggiungere però che il MacBook Air 13 base ha un processore con meno core sulla GPU (8 anziché 10), e che per pareggiare i conti servono 120 euro, quindi la reale differenza di prezzo, a parità di prestazioni, è di 180 euro.

Con questi 180 euro avrete quindi uno schermo più grande, e un'autonomia maggiore. Il succo è tutto qui. E 180 euro possono essere anche "giusti" per delle differenze del genere. Non è detto però che servano a tutti, ma questo è un altro discorso.

Il problema semmai nasce dal fatto che il MacBook Air 15 consigliato è quello con almeno 512 GB di archiviazione, e questo porta il prezzo a 1.879€. Aggiungeteci magari altri 8 GB di memoria unificata, e siete già a 2.109€, ovvero in pieno terreno del MacBook Pro 14 M1 Pro, che in occasione del recente Prime Day abbiamo visto costare anche molto meno.

Il problema sono insomma, come sempre, i vari upgrade, che hanno un costo relativamente piuttosto elevato, e rischiano di sovrapporre i vari modelli della line-up Apple molto di più di quanto i prezzi di partenza farebbero pensare.

Per fortuna la grande distribuzione prova già a metterci un po' una pezza, ma ci vorranno probabilmente mesi prima di vedere offerte ghiotte come quelle recenti sui MacBook Pro M1; basta non avere fretta.

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Giudizio Finale

MacBook Air 15

MacBook Air 15 è di fatto la versione ingrandita del modello da 13 pollici. Più spazio a schermo, e maggiore autonomia sono i suoi veri distinguo (seppure quest'ultima non è che sia molto maggiore). Per tutto il resto sono macchine identiche. Ecco quindi che è tutta una questione di preferenze personali, più che di mere prestazioni. Che poi, se vi interessano davvero queste ultime, è comunque alla serie Pro che dovete guardare, e l'Air 15 un po' "carrozzato" si avvicina pericolosamente al MacBook Pro 14 (M1 Pro)

Sommario

Benchmark e Temperature 8.5

Voto finale

MacBook Air 15

Pro

  • Bigger is better
  • Autonomia (anche) da 2 giorni
  • Leggero per le sue dimensioni
  • Bel display

Contro

  • Notch ancora non valorizzato
  • Solo due USB-C
  • Prezzo (soprattutto degli upgrade)
  • Throttling (inevitabile)

Nicola Ligas

Nicola Ligas Ciao, sono Nicola Ligas, e sono caporedattore di SmartWorld.it. Mi piace credere che il mio lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Se non mi trovate a scrivere qui, probabilmente sto pensando di farlo. Oppure sto giocando con mio figlio.

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