Apple ha rinnovato completamente MacBook Air. Nuovo design, nuovo chip: è un nuovo portatile in tutto e per tutto. Eppure, al contempo, non è così diverso dal precedente modello.
Classica confezione stile Apple, sticker a tono inclusi, per MacBook Air M2: portatile, cavo USB-C / MagSafe in tessuto in tinta con la scocca, alimentatore da 35 Watt (contro i 30 del precedente Air M1) con due porte USB-C, in modo da poter ricaricare un secondo dispositivo assieme al MacBook.
Il colore che abbiamo provato è una novità: si chiama Galassia (starlight) ed è quello consigliato tra le due nuove tinte (l'altra è mezzanotte - midnight), perché non trattiene le impronte (al contrario di midnight) ed è un buon mix tra oro e argento, portando una ventata di nuovo, non pacchiano.
Non c'è mai niente da obiettare sulla qualità costruttiva dei MacBook, tanto più quando subiscono un redesign ampiamente annunciato e voluto dal popolo come questo. Personalmente non sono un fan delle nuove linee di MacBook Air, perché troppo vicine a quelle dei MacBook Pro 14 e 16; avrei preferito qualcosa di più originale, distintivo, come del resto era stato finora MacBook Air.
C'è da dire però che il nuovo portatile di Apple è effettivamente davvero sottile: un XPS 13 Plus riesce ad eguagliarlo solo nel suo punto meno spesso, ed un MacBook Pro 14 con lo schermo sollevato è spesso quanto l'Air da chiuso. Probabilmente il fatto di non essere più spiovente lo fa sembrare meno sottile, ed aver allargato un po' la diagonale del display lo rende più profondo. La morale è che, sovrapposto ad un MacBook Pro 14, non è poi tanto più piccolo come impronta, come testimoniano le foto qui sotto.
E già che siamo a parlare di MacBook Pro, citiamo subito l'altro particolare che accomuna i due notebook: il notch. All'inizio lo noterete, dopo un po' non ci farete più caso, e in generale non dà problemi (tranne nelle rare eccezioni in cui può darne, soprattutto con qualche software dai molti menu). Il punto è che la sua presenza è un'ulteriore segno di carenza di personalità per MacBook Air 2022, che si appiattisce su un design che bene o male abbiamo già visto nella serie Pro.
Venendo al peso, l'ago della nostra bilancia si è fermato a 1.234 grammi, un po' meno dei 1.270 del precedente modello, ma non saranno certo 36 grammi a fare la differenza. Fatto sta che, per i canoni del 2022, un peso del genere non può essere considerato "piuma".
Sparisce però la caratteristica griglia laterale per gli speaker, che adesso sono nell'intercapedine fra tastiera e display, una scelta dettata probabilmente da vincoli dimensionali, che non compromette la qualità dell'audio.
Novità sul fronte delle porte: abbiamo il gradito ritorno del MagSafe, che libera così le USB-C dall'onere della ricarica. USB-C che però sono sempre entrambe sul lato sinistro, sempre un po' troppo vicine, e sempre solo due. Sul fianco destro c'è spazio solo per il jack audio, che per fortuna resiste.
L'utilità di un dongle non è insomma del tutto esclusa, ma del resto era impensabile che Apple potesse mettere sull'Air tutte le porte introdotte sui Pro 14 e 16: è anche una questione di equilibrio della line-up, una cosa della quale un modello come questo, sospeso un po' a metà, deve tenere conto, volente o nolente.
C'era un perché se, nel 2008, il MacBook Air si chiamava MacBook Air. Questo perché è venuto un po' meno nella riedizione odierna, che avrebbe potuto tranquillamente avere un altro nome; anzi, forse sarebbe stato anche meglio, almeno non ci saremmo lamentati della sua perdita di identità.
MacBook Air M2 vs Dell XPS 13 Plus
MacBook Air M2 vs Dell XPS 13 Plus
MacBook Air M2 vs MacBook Pro 14
MacBook Air M2 vs MacBook Pro 14
Squadra che vince non si cambia. Su tastiera e trackpad non c'è davvero nulla da dire rispetto al precedente modello. Molto buona la tastiera, con tanto di touch ID sempre affidabile, ottimo il trackpad, soprattutto se personalizzerete le gesture con programmi intramontabili come better touch tool. La concorrenza con Windows però non è stata a guardare, e il distacco che Apple aveva in questo ambito un tempo si sta assottigliando.
Il MacBook Air M2 che abbiamo provato non è il modello base, bensì quello con GPU a 10 core ed SSD da 512 GB. Saprete già delle polemiche a causa della minore velocità della variante con 256 GB di storage, che in effetti Apple avrebbe dovuto indicare chiaramente in fase di ordine. Si può in un certo senso dire che il "vero modello base" del nuovo MacBook Air 2022 sia in effetti quello con 512 GB di archiviazione, ma questo è un altro discorso. Per adesso limitiamoci a riassumere le specifiche del modello in prova.
- Schermo: 13,6'' IPS (2.560 × 1.664 pixel, 224 ppi), 500 nit
- CPU: Apple Silicon M2 con 10 core grafici
- RAM: 8 GB
- Memoria interna: 512 GB
- Webcam: 1080p@30fps
- Connettività wireless: Wi-Fi ax, Bluetooth 5.0
- Porte: MagSafe 3, 2x USB-C 4, jack audio
- Batteria: 52,6 Wh (caricabatterie da 35W a doppia porta)
- Peso: 1.234 grammi
- OS: macOS 12.4 Monterey
Rispetto al precedente MacBook Air M1, al netto del chip, abbiamo un display un po' più grande e più luminoso, ed il supporto ad un maggiore quantitativo di RAM (24 GB contro 16). La webcamb diventa inoltre una gradita full HD, e c'è anche la reintroduzione del MagSafe, che non cambia però le altre porte disponibili.
Nessuna novità sul tema connettività wireless, mentre aumenta appena la batteria: da 50 a 52,6 Wh. Al netto del processore, non è certo una rivoluzione, ma del resto nessuno se la aspettava. O no?
Ci sarebbe molto da dire sul display del MacBook Air M2, perché in realtà c'è poco da dire. La prima cosa che tutti noteranno è l'introduzione del notch, della quale personalmente stento ancora a capire li perché, all'interno del quale trova alloggiamento una webcam che finalmente diventa full HD. Per il resto, però, il pannello è praticamente identico.
La risoluzione passa da 2.560 × 1.600 pixel a 2.560 × 1664 pixel, mentre la diagonale passa da 13,3 a 13,6 pollici, ed infatti i ppi scendono da 227 a 224. Di fatto non noterete differenza alcuna nella qualità del display, sempre dotato di ampia copertura P3 e di True Tone per l'ottimizzazione in base alla temperatura di colore ambientale.
L'unica cosa che cambia, e che qualche differenza potrebbe fare, è la luminosità: da 400 a 500 nit. In situazioni di luce intensa è un aiuto che non guasta, ma che non noterete certo su base quotidiana. Di fatto è il display che già c'era sul MacBook Pro 13, col notch e una diagonale appena maggiore. Bene, ma non certo rivoluzionario.
MacBook Air M2 | MacBook Air M1 | XPS 13 Plus | |
GeekBench 5 single-core | 1880 | 1700 | 1740 |
GeekBench 5 multi-core | 8700 | 7420 | 10700 |
GeekBench 4 GPU | 20000 | 32500 | 21.100 |
Cinbench R23 | 1605 (single) / 8700 (multi) | 1500 (single) / 7500 (multi) | 1638 (single) / 11800 (multi) |
CrystalDisk lettura | 2800 MB/s | 3453 MB/s | 6800 MB/s |
CrystalDisk scrittura | 2400 MB/s | 2670 MB/s | 5100 MB/s |
È arrivato M2, ed è il capostipite di una nuova serie di SoC che non mancherà di fare meraviglie, vista la bonta degli M1. Ma di quanto è migliore rispetto al precedente modello? Lo potete vedere a spanne anche qui sopra: almeno un 15% sulla CPU, oltre il 35% sulla GPU (dipende poi da quanti core ha quest'ultima) e poi c'è anche il nuovo neural engine, e l'encoding e deconding in ProRes del Media engine, che fa una grande differenza in termini di playback ed esportazione di contenuti video di questo tipo.
C'è anche l'inevitabile throttling, perché questa è e rimane una macchina senza ventole, pertanto se a freddo avrete certi punteggi, non dovete meravigliarvi di perdere anche un 20% di performance sotto stress. È un problema? No, anche perché parliamo comunque di prestazioni di tutto rispetto, che garantiscono comunque di soddisfare le esigenze di computing della maggior parte degli utenti.
Cinebench supera anche gli 8.700 punti a freddo, cala intorno agli 8.000 dopo 10 minuti e dopo un'ora arriva intorno a 7.000 e bene o male lì si assesta. Come vedete la forbice è abbastanza ampia, ma non è che poi vi lasci a piedi una volta surriscaldatosi. Giusto per fare un paragone, il precedente Air M1 faceva 7.500 punti a freddo.
In tutto ciò le temperature superficiali rimangono anche buone: sulla tastiera non si arriva mai ad un punto di fastidio, stando poco sopra i 40°. La base del notebook diventa ovviamente più calda, ma non oltre i 50°.
Il punto è semplicemente che chi abbia bisogno di una macchina in grado di reggere carichi intensi molto a lungo, dovrà per forza di cose guardare altrove: è una discriminante molto semplice, che valeva anche in passato, se ci pensate bene. Non c'è un giusto ed uno sbagliato: c'è solo il notebook più adatto alle esigenze di ciascuno, e per quanto questo MacBook Air venga incontro ai bisogni di molti, non può farlo per tutti.
E sia chiaro poi che nel frattempo la concorrenza non è stata a guardare. I nuovi Intel di 12ma generazione (vedi XPS qui sopra), ma lo stesso vale per i Ryzen serie 6000, hanno prestazioni nettamente superiori non solo agli M2, ma anche a buona parte degli M1 Pro e Max (ci sono troppe variabili in gioco per fare un paragone unico.
Apple rimane però indubbia regina delle performance per Watt: è questo che le permette di avere una macchina fanless, come Air M2, che si comporta comunque così bene. E pensate che per poter sfruttare a pieno l'M2 basta una singola ventolina come quella presente nell'ultimo MacBook Pro 13: non certo il più raffinato ed elaborato dei sistemi di dissipazione del calore!
Un capitolo a parte lo meriterebbe la GPU dei nuovi M2. Tenete conto che il modello che abbiano noi in prova ha 10 core, mentre l'Air M1 ne aveva 7. Anche a parità di numero di core comunque, M2 ha la mano vincente, e nettamente. Ma ciò che forse stupisce di più è il paragone con la grafica Xe di Intel, staccata nettamente. Quando Apple afferma la sua leadership in questo ambito i numeri sembrano darle ragione, la pratica però è un po' diversa.
Se parliamo di gaming in ambito MacBook il paragone con Windows è impari, e qui non c'è GPU che tenga. E per quanto riguarda il supporto software in generale, non è detto che quel 50% in più che evidenzia GeekBench 5 sia così visibile. Premiere Pro continua a performare meglio sull'XPS, tanto per fare un paragone. Senz'altro Final Cut sarà la scelta preferenziale per chi abbia un Mac, ma in quel caso non possiamo fare paragoni. Sopratutto però, l'impiego intensivo di una GPU in molti casi comprende anche quello della CPU, ed in questo caso il throttling diventa ancor più penalizzante.
Insomma, per quanto la scheda grafica di M2 sia senz'altro degna di nota, forse non è questo il MacBook in grado di incoronarla, al netto di tutto un discorso software che poi andrebbe valutato caso per caso, piuttosto che genericamente con un benchmark.
Quando uscì MacBook Ari M1 a fine 2020 la sua esperienza d'uso era sconvolgente. Le detti un provocatorio 10 perché era qualcosa che difficilmente avevate mai provato prima. Potenza, silenzio, autonomia, il tutto condito con i cavalli di battagli di Apple (tastiera, trackpad e un display consistente ed affidabile).
Ebbene, un anno e mezzo dopo, quell'esperienza d'uso non è più così rivoluzionaria, e di questo sono contento, perché vuol dire che il mondo del mobile computing ha fatto dei bei passi avanti. Rimane però, in buona parte, una esclusiva di MacBook Air M2, perché difficilmente troverete altrove un notebook con un'autonomia così elevata, delle prestazioni generalmente così buone, e che sia anche fanless. Questi tre tratti, tutti assieme, non sono facili da coniugare, e solo Apple ci riesce a pieno.
Detto ciò, non c'è sostanziale differenza, in termini proprio di esperienza d'uso, tra MacBook Air M2 ed il precedente M1. L'autonomia è paragonabile, il silenzio è sempre quello, e la potenza in più che offre M2 si c'è, ma ve ne accorgerete davvero nell'uso quotidiano? Perché la retorica risposta è no.
Per di più "il contorno" è sostanzialmente lo stesso: tastiera e trackpad invariati, display appena più grande e più luminoso. La sostanza però non cambia.
MacBook Air M2 è il notebook ideale per chiunque non abbia esigenze particolari. Ha la potenza che serve per lo studio, il lavoro e lo svago, vi pemette di gestire meglio i video ProRes catturati col vostro iPhone, e da questo punto di vista diventa ancora più a tutto tondo, ma ha gli stessi identici limiti del vecchio modello. Le maggiori performance che tira fuori valgono solo sul breve periodo, quindi chiunque avesse esigenze quotidiane di lunghe sessioni di carico sul sistema, dovrà comunque rivolgersi a sistemi non fanless.
È abbastanza visibile il miglioramento operato sulla webcam, del quale non ci lamenteremo di certo, ma che difficilmente potrà spostare l'ago della bilancia. L'audio invece, che non ha più la griglia laterale ma esce in pratica indirizzato verso lo schermo, è meno presente sui bassi, ma ha dei medio/alti davvero cristallini, anche a volume massimo, senza distorsioni.
È insomma l'ennesimo esempio della cura per il dettaglio di Apple, ma un esempio che i proprietari di MacBook Air M1 già conosceranno, e che difficilmente potrà per loro rappresentare motivo di un upgrade dal vecchio modello. E badate che questo non vale sempre. Chi avesse comprato il precedente MacBook Pro 13 M1, all'uscita dei modelli da 14 e 16 pollici, ne aveva eccome di ragioni per aggiornare (potenza, porte, display erano tutti su un altro livello)!
MacBook Air M2 è insomma il miglior Air di sempre, senza se e senza ma. Se sia anche quello "da comprare" è però tutto un altro discorso.
L'autonomia di MacBook Air è sempre fantastica. È uno dei pochi portatili che praticamente vi garantisce di coprire tutta la giornata lavorativa, e non è inusuale riuscire a farne anche un paio (o quasi), con un carico di lavoro abbastanza leggero.
Personalmente ho sempre superato le 10 ore, navigando su Chrome con almeno 15 schede sempre aperte, Telegram sempre attivo, e gli occasionali Photoshop, Word, ed Excel. Sotto stress il portatile consuma ovviamente di più, ma il fatto di andare in throttling è un "vantaggio" per l'autonomia, perché comunque calando le prestazioni del processore calano anche i consumi. Sotto carico massimo non arriverete comunque a 4 ore di autonomia, ma a cosa (chi) serve tenere un MacBook Air al 100% per 4 ore?
L'unica cosa alla quale stare attenti magari sono i vari alimentatori, che variano col modello scelto. Con MacBook Air M2 base avrete un alimentatore da 30 Watt a singola porta USB-C; con la versione con GPU a 10‑core e 512GB di archiviazione avrete invece un caricabatterie da 35 Watt con due porte USB-C (opzionale con 20€ in più); per chi voglia la ricarica più rapida possibile c'è l'alimentatore da 67 Watt a singola porta (sempre 20€ in più). Una giostra che sinceramente, per 20 euro di differenza su un portatile da oltre 1.500 euro, Apple poteva evitare.
MacBook Air M2 parte da 1.529€ contro i 1.159€ del precedente modello (ora rincarato a 1.229€). 370 euro di differenza al lancio. Aggiungeteci il fatto che il modello base ha un SSD più lento di quello dell'Air M1, e di fatto siete già a 1.759€ per la variante con 512 GB di archiviazione, che per molti versi può essere considerata la vera "versione base" di MacBook Air M2. Ci lamentavamo del prezzo di XPS 13 Plus, e lo stesso vale per Apple.
Come tutti i modelli un po' a metà, questo Air anziché accontentare tutti rischia di scontentarli: non è così economico come il precedente, che rimane la nostra prima scelta, ma al contempo le performance del Pro 13 sono superiori (o meglio, costanti) ed i Pro 14 e 16 sono lontani, sia come prestazioni, che come display e I/O.
Di fatto MacBook Air M2 è un MacBook Air per chi non si accontenta, per chi voglia qualcosa di più su tutti i fronti, pur sapendo che l'esperienza d'uso resta quella, senza radicali cambiamenti, e che il rapporto qualità/prezzo non è più a suo vantaggio.
Del resto Apple non aveva troppi margini di manovra. I prezzi e le specifiche della sua line-up erano già lì, sotto gli occhi di tutti, ed in questo senso è riuscita a confezionare un nuovo pezzo del puzzle che si incastra alla perfezione nel mosaico. La vera domanda semmai è: per quanti?
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Giudizio Finale
MacBook Air M2
Il miglior MacBook Air di sempre. Non è retorica, è la verità. Schermo più grande e più luminoso, processore di ultima generazione, autonomia impareggiabile, e un design rinnovato, ma un po' già visto. MacBook Air M2 regalerà gioie ai suoi proprietari, anche se ha un po' perso "la magia" del precedente modello. L'esperienza d'uso è infatti rimasta pressoché inalterata, tanto che chi abbia il vecchio Air M1 non troverà particolari ragioni per passare a questo nuovo modello. E chi non ne abbia nessuno potrebbe essere senz'altro attirato dal prezzo più conveniente di M1. I figli mediani sono sempre i più bistrattati, nevvero?
Sommario
Benchmark e Temperature 8.5
Voto finale
MacBook Air M2
Pro
- Nuovo design
- Schermo più grande e luminoso
- Autonomia sempre stellare
- Apple M2
Contro
- Design già visto
- Solo due USB-C
- Prezzo
- Throttling (inevitabile)
Nicola Ligas Nicola è caporedattore su SmartWorld.it, e per questo motivo è odiato da tutti. I colleghi. Gli piace credere che il suo lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Ma non ai colleghi. Nel tempo libero cerca di complicare la sua vita, con nuovi progetti che non ha mai tempo di realizzare. Per fortuna. Dei colleghi.