Laptop gaming con RTX 4090
Torniamo a parlare di ERAZER, la linea gaming di Medion, un'azienda tedesca di elettronica di consumo fondata nel 1983 che dal 2011 fa parte della scuderia Lenovo. Dopo avervi mostrato in azione il Major X10, un laptop gaming davvero particolare dotato di scheda video Intel, passiamo a un dispositivo ancora più peculiare. Si chiama ERAZER Beast X40 e, come suggerisce il nome, si tratta di una vera bestia. Viste le caratteristiche e il prezzo di vendita sembra quasi più una sorta di "vulgar display of power" più che un dispositivo in grado di risultare appetibile a una vasta platea di acquirenti, ma a un marchio come quello gaming di casa Medion servono anche espedienti come questo per mettersi in mostra e dimostrare di che pasta sono fatti.
Unboxing ERAZER Beast X40
Quella su cui abbiamo messo le mani non è la confezione di vendita del Beast X40, di conseguenza non possiamo dirvi molto altro sul suo contenuto. Ciò che possiamo dirvi è che con l'acquisto sono inclusi 3 mesi di Game Pass Ultimate, l'abbonamento di Microsoft che consente accesso immediato a un'ottima libreria di titoli, alcuni perfetti per stressare sin da subito la RTX 4090 mobile di cui è dotato l'X40. Non ci sono comunque coupon o simili: sarà sufficiente aprire l'app Xbox per far apparire il pop-up per il riscatto di 3 mesi di abbonamento. Ovviamente all'interno troverete alimentatore e cavo di alimentazione.
MEDION ERAZER Beast X40 è realizzato con un mix di alluminio e policarbonato di buona qualità. Per la precisione troviamo piastre superiori e inferiori in alluminio. La sezione che ospita tastiera e touchpad, la cornice dello schermo e i bordi laterali sono invece in plastica. Il retro presenta una lunga feritoia dedicata al raffreddamento attivo.
Dalle fessure si intravedono le due ventole che si occupano del grosso del lavoro. Altre feritoie le troviamo sui due lati e sul bordo posteriore. Gli sfiati, insomma, non mancano, e come se non bastasse sempre sul bordo posteriore troviamo gli agganci per il sistema di raffreddamento a liquido.
Non mancano ovviamente anche tutta una serie di dettagli gaming a impreziosire il tutto, come il logo LED ERAZER sul coperchio (che tra l'altro è molto ben visibile anche da spento) e dye strisce traslucide retro-illuminate sulle griglie posteriori. Queste ultime però non sono molto luminose, e difficilmente risultano visibili mentre usate il portatile. La tastiera ovviamente è retro-illuminata, e a differenza della maggior parte dei laptop, non si tratta di una illuminazione a zona. Ci torno nel paragrafo dedicato.
Buona la scelta di porte: sul bordo sinistro troviamo una USB-A 3.2 e un doppio jack audio, sul lato destro due USB-A 3.2 Gen 2 e uno slot per le SD, e sul retro un Ethernet, un HDMI 2.1 (ottimo quindi) e l'unica porta USB-C di cui è dotato il portatile di ERAZER.
Quest'ultima è un po' scomoda sul retro, soprattutto se ci volete collegare un hub o qualcosa di simile.
La webcam è una full HD da 2 megapixel (meglio delle 720p che troviamo ovunque). La qualità non è sconvolgente, e per ottenere un risultato quanto meno buono dovrete affiancargli un faretto dedicato. E non c'è né uno switch fisico né una combinazione da tastiera per oscurarla. Se non altro però la placca frontale dove trova spazio la webcam ospita anche un sensore a infrarossi dedicato, utile per lo sblocco con il volto tramite Windows Hello.
Il peso è notevole, 2,86 kg, ma bisogna comunque mettere le cose in prospettiva. Già l'X10 da 16" arrivava a 2,5 kg. Qui si sale a 17", e c'è da tenere di conto della scheda video più grande, del sistema di raffreddamento più complesso e della tastiera meccanica, tutte cose che aumentano il valore finale.
E poi a ben pensarci stiamo pur sempre parlando di un sistema gaming dotato di RTX 4090 (seppur nella versione mobile) che può essere trasportato con uno sforzo minimo. Ovvio che non si tratti di un dispositivo lavorativo da avere sempre con sé. Ai 2 chili e 80 ci dovete aggiungere anche 800 grammi di alimentatore. Purtroppo per alimentare processori e schede video top di gamma servono alimentatori del genere. A livello di solidità strutturale non ci sono grosse criticità da evidenziare, anzi: mi è parso anche più solido di molti altri. La parte su cui si poggiano i polsi non flette, e la tastiera risulta solidissima e inflessibile. Infine, venendo al look, ci sono sì dei dettagli gaming, ma non sono così prominenti da rendere il tutto troppo vistoso. Anzi, la parte frontale opaca è quasi elegante, se non fosse che trattiene molto le impronte.
La tastiera nasce dalla collaborazione con CHERRY.
Va da sé che si tratta di una tastiera meccanica! Non è la prima volta che ne troviamo una su un laptop gaming, ma fa sempre piacere vedere qualche valida alternative a quelle classiche. Si tratta ovviamente di switch meccanici dal profilo ribassato. Non è specificato, ma dovrebbe trattarsi di switch rossi lineari, i più classici tra quelli prodotti da CHERRY. Serve comunque un po' più di forza del solito per la pressione dei tasti, ma il feedback è decisamente migliore e più soddisfacente. Si digita che è un piacere, e sentire il ritorno cliccoso dello switch meccanico dà una certa soddisfazione. Bisogna ammettere però che il rumore è bello deciso, e se per qualche motivo decidete di usare il vostro Beast X40 in un ambiente affollato, state sicuri che tutti si gireranno a guardarvi mentre scrivete. Il layout è ISO ITA, un dettaglio non da poco considerato che si tratta di un formato in uso solo da noi.
Significa che Medion tiene al nostro mercato, anche su prodotti di nicchia come questo. Non solo: si tratta di una tastiera dotata di tastierino numerico dedicato.
Come già accennato, la sezione frontale che ospita tastiera e touchpad non ha flessioni né altre debolezze strutturali. Di conseguenza anche poggiando tutto il peso sul portatile in scrittura si percepisce la solidità del dispositivo. La retro-illuminazione non è a zone, un pro di non poco conto. Dall'app dedicata, che si chiama ERAZER Control Center, potete creare pattern di retro-illuminazione personalizzati colorando ogni singolo tasto del colore che volete. Ci sono ovviamente anche vari effetti predefiniti che potete scegliere sempre dal software.
Buono anche il touchpad: è gigantesco, e si lascia usare senza problemi. Certo, su un laptop gaming lascia il tempo che trova, ma in certe situazioni può comunque tornare utile. Per capire al volo se è abilitato o disabilitato ci sono due piccoli LED negli angoli superiori.
Del Beast X40 di ERAZER esistono varianti in cui sostanzialmente cambia solo la scheda video. Noi abbiamo testato la più potente:
- Schermo principale: 17'' QHD+ (2.560 x 1.600 pixel, 16:10) IPS, 240 Hz, NVIDIA G-Sync, 336 nit di picco senza Color Enhancement (da CalMAN), 440 nit di picco con Color Enhancement
- CPU: Intel Core i9-13900HX
- GPU: NVIDIA GeForce RTX 4090, 16GB GDDR6 VRAM
- RAM: 32 GB DDR5-4800 (espandibile fino a 64)
- Archiviazione: 2 TB SSD M.2 NVMe PCIe 4.0
- Webcam: 1080p@30fps con IR per Windows Hello
- Porte: 2 x USB-A 3.2 Gen 2, 1 x USB-A 3.2, 1 x USB-C 3.2 con Thunderbolt 4, 1 x HDMI 2.1, 1 x RJ45 Ethernet, 1 x slot microSD, 1 x Audio combo
- Connettività: Intel Wi-Fi 6 AX201, Bluetooth 5.1
- Batteria: 99,8 Wh a 4 celle con alimentatore da 350W
- Dimensioni: 38,3 x 27,2 x 3,3 cm
- Peso: 2,86 Kg
- OS: Windows 11 Home
- Altro: tastiera meccanica con switch CHERRY MX a basso profilo
Difficile trovare di meglio: processore più potente tra quelli di attuale generazione, scheda video più potente tra le RTX della serie 40 mobile (dotata tra l'altro di 16 GB di GDDR6 VRAM), 32 GB di RAM DDR5 a 4.800 MHz e ben 2 TB di SSD (2 x E18-1TB-PHISON-SSD-B47R) anche discretamente veloci.
La RAM è espandibile fino a 64 GB grazie a uno slot aggiuntivo.
La batteria è una 99 Wh, ovvero la più grande possibile nel panorama dei portatili. L'alimentatore arriva a ben 350 Wh, anche perché deve alimentare due mostri energivori come la RTX 4090 e l'i9 di tredicesima generazione.
Schermo al top: un bel 17" QHD+ IPS che arriva a ben 240 Hz. E c'è l'ausilio del G-SYNC di NVIDIA: in combinazione con la potenza della scheda video riuscirete insomma a sfruttare a dovere anche i 240 Hz. E vista l'ampiezza dello schermo quasi perde di senso prendere un monitor esterno: ne avete uno bello ampio a disposizione, coadiuvato tra l'altro da una discreta tastiera meccanica.
Lo schermo, come detto poco fa, è uno dei fiori all'occhiello di questo dispositivo, e ci conferma quanto di buono avevamo già visto sul Major X10. C'è anche da dire che l'esperienza d'uso è molto simile a quella dei display dei Lenovo Legion.
Il che non è un male, è giusto per ricordarvi che Medion fa parte del gruppo Lenovo. Tornando allo schermo del Beast X40, si tratta di un 17 pollici opaco (un BOE NE170QDM-NZ1) con rapporto di forma 16:10. La risoluzione raggiunge i 2.560 x 1.600 pixel (QHD+ quindi) ed è soprattutto la frequenza di aggiornamento a risultare golosa: 240 Hz. Si può anche scegliere il refresh rate intermedio a 120 Hz, o attivare una modalità dinamica che si adatta a 120 o 240 Hz a seconda di ciò che riproducete. C'è anche il supporto a G-Sync: di conseguenza la scheda video è perfettamente sincronizzata con lo schermo, e in gioco si vede eccome. Le cornici sono ridotte, e di conseguenza anche le dimensioni del laptop non sono così generose (per un 17").
Manca purtroppo una vera scheda tecnica del dispositivo che ci dia informazioni specifiche sullo schermo. Il tempo di risposta oscilla tra i 7 e i 10 ms, non buonissimo in ottica di gaming competitivo (e qui tiriamo nuovamente in ballo gli 0,2 ms dello schermo del Raider GE67 che sono una gran bella eccellenza), ma comunque nella media.
Buona la luminosità di picco, che arriva a circa 340 cd/m². Da Medion Control Center si ha accesso anche a Display Settings, un tab da cui si può attivare il così detto Color Enhancement. Con quello attivo, e con i colori della così detta Vibrant Mode, si arriva anche a superare i 400 cd/m².
Il rapporto di contrasto è pari a 1.000:1, e l'angolo di visione, pari a 178°. Diciamo quindi che riuscireste a usarlo anche all'esterno senza grosse difficoltà, magari attivando la Vibrant Mode.
Vediamo anche la calibrazione di fabbrica: delta E di 1,1 in scala di grigio e 1,16 sui colori, ottimi valori quindi. Per quanto riguarda lo spettro si raggiunge il 100% dello spazio sRGB. A seguire l'analisi CalMAN a riprova di quanto appena detto.
Cambia tutto andando a scegliere impostazioni diverse dal Medion Control Center: troviamo anche una Photo Mode, una Video Mode e una Cinema Mode. E se siete sufficientemente intraprendenti, potete creare voi il vostro profilo d'uso modificando manualmente i parametri.
Razer Blade 16 | MSI Raider GE67 HX | ERAZER Beast X40 | |
3DMark (Port Royal) | 13550 | 8300 | 13000 |
PCMark 10 | 12000 | 11240 | 12160 |
GeekBench 5 single-core | 2010 | 1920 | 2000 |
GeekBench 5 multi-core | 20100 | 16900 | 20500 |
GeekBench 5 GPU | 210000 | 149000 | 220000 |
Procyon | 8200 (video) | 8460 (video) | 8600 (video) |
Cinebench R23 | 2000 (single) / 28700 (multi) | 1890 (single) / 20470 (multi) | 2000 (single) / 28300 (multi) |
CrystalDisk lettura | 8400 MB/s | 6630 MB/s | 7030 MB/s |
CrystalDisk scrittura | 8000 MB/s | 5000 MB/s | 5000 MB/s |
L'unica vera pietra di paragone per il Beast X40 è il Razer Blade 16 che abbiamo provato con mano all'uscita delle RTX serie 40 versione mobile. Il 16 pollici di Razer condivide con l'ERAZER buona parte della sua scheda tecnica, e infatti i risultati ottenuti sono molto, molto simili. Con la sottile differenza che da noi è praticamente impossibile acquistare il Blade 16, mentre il Beast X40 c'è ed è anche dotato di tastiera layout ITA, ma sto divagando. Nella tabella ho incluso anche uno dei dispositivi più potenti tra quelli della precedente generazione hardware: l'MSI Raider GE67 HX. Fa comodo vederli paragonati anche per vedere il salto generazionale: si passa da un i9 di dodicesima generazione a uno di tredicesima, e da una RTX 3080 Ti a una RTX 4090, e i valori lo confermano. L'unico punto su cui forse si poteva fare meglio era il modello di SSD, che poi è lo stesso che avevamo già provato sul Major X10: senza dubbio veloce, ma c'è chi fa di meglio.
E vista la fascia di prezzo, aspettarsi il meglio è lecito.
Per quanto riguarda i consumi, durante il gaming e con la modalità Turbo attivabile dall'ERAZER Control Center, si arriva alla bellezza di 175W per la GPU e 150W per la CPU. Ecco quindi spiegato il perché dell'alimentatore da 350W. Ci sarebbero anche da 330W, ma tanto vale abbondare. Le temperature sono ovviamente alte. Con Furmark e Prime95 attivi, pensati per stressare rispettivamente GPU e CPU, si arriva a toccare 87° costanti (con un picco a 94°) per quanto riguarda l'i9-13900HX e 82° per la RTX 4090. C'è chi fa di peggio comunque, e qui può anche entrare in gioco il fattore "raffreddamento a liquido". Con il sistema di raffreddamento a liquido collegato la GPU perde circa 10/12°. Può sembrare poco, ma non lo è, soprattutto su lunghe sessioni di gioco. Peccato che lo stesso sistema non influisca in alcun modo sul processore. Per sicurezza abbiamo effettuato più test, sia con Prime95 che con Cinebench, ma con e senza sistema di raffreddamento collegato le temperature sono rimaste identiche.
Dando un'occhiata ai teardown del portatile sembrava che il tubo attraverso cui passa l'acqua di raffreddamento attraversasse sia GPU che CPU, invece è solo la GPU che ne guadagna in freschezza.
Carino il funzionamento del sistema di raffreddamento a liquido. Si tratta di uno scatolotto a cui collegare l'alimentatore. Con un cavetto dedicato poi si collega il dispositivo al laptop, in modo da alimentarli entrambi contemporaneamente (da qui probabilmente l'alimentatore da 350 invece che da 330). Il sistema va poi riempito manualmente con acqua distillata e collegato al portatile tramite un aggancio magnetico che non richiede nessun tipo di abilità o conoscenza pregressa. L'unico difetto da sottolineare è che il tubo, quando lo collegate o lo scollegate, perde un po' d'acqua. Non è un grosso problema, se lo sapete in anticipo. Il dispositivo ha anche una bella dose di LED RGB per dare un ulteriore tocco di luce e di gaming alla vostra scrivania. C'è da mettere in conto un po' di rumore aggiuntivo: c'è una ventola all'interno del dispositivo, che ovviamente gira a tutta potenza quando stressate il PC.
Tutto molto bello, ma stiamo parlando comunque di una spesa aggiuntiva di 250€. Che sono tanti, ma visto quanto costa il Beast X40 di listino sono quasi "bruscoletti".
Buone le temperature esterne. Dove si poggiano i polsi, durante il gaming si raggiungono i 25°. Salendo verso lo schermo si arriva anche a 44°, ma sulla tastiera la temperatura è inferiore (intorno ai 35°). Valori insomma nella media, che avevamo già riscontrato anche su altri portatili gaming. Merito anche della dissipazione, che espelle aria neanche troppo calda dai lati e dal retro.
La dotazione di cui dispone questo Beast X40 di ERAZER rende l'esperienza di utilizzo davvero buona. Come dicevo nella recensione del Major X10, alcuni lettori vedendo il marchio Medion potrebbero essere presi da scetticismo. Nonostante si tratti di un marchio storico legato tra l'altro a Lenovo, in Italia è sicuramente meno diffuso di tanti altri, ma non per questo dovreste temere di trovarvi di fronte a un prodotto poco curato e performante.
Tutt'altro.
Lo schermo è ottimo: ampio, con un refresh rate altissimo e personalizzabile dal Medion Control Center. La tastiera meccanica è un ulteriore plus che è difficile trovare su altri dispositivi, e anche il touchpad si lascia usare senza far sentire troppo la mancanza del mouse. Il peso è sicuramente più elevato della media, e tra portatile e alimentatore si arriva praticamente a 3 chili e mezzo. Certo è che è difficile trovare tutta questa potenza e un display da 17" in un corpo più compatto e leggero di questo. E il paragone con i MacBook Pro ha senso fino a un certo punto, visto che si parla di macchine gaming. A livello di produttività vanno poi evidenziati anche la webcam a 1080p, anche se la resa non è poi così soddisfacente, e lo slot per le SD.
Sul fronte rumore siamo in linea con altri prodotti gaming. Le ventole, con la modalità Turbo attiva e in pieno test FurMark, raggiungono i 40/45 dB frontali (50 dB sul retro).
Valori nella media, che come al solito ci suggeriscono di dotarci di un paio di cuffie per giocare.
Il già citato ERAZER Control Center è un po' più rifinito di quello che avevamo visto sul Major X10. Forse si tratta di una versione differente viste le diverse opzioni per la retro-illuminazione della tastiera e quelle aggiuntive per il raffreddamento a liquido. Si può in ogni caso mettere mano a un bel po' di parametri:
-
- General Settings: qui troviamo una lunga serie di Quick Switch, ovvero funzioni da abilitare o disabilitare rapidamente. Tra queste ci sono quelle che gestistcono il WinLock, il NumPad e anche altre piuttosto importanti come il Display Mode. Quest'ultimo serve a decidere se la GPU deve essere usata in modo dinamico (ovvero alternare GPU integrata alla RTX 4090) o se usare solo la GPU dedicata.
- Performance: qui possiamo scegliere se impostare la Office Mode, che fa un uso morigerato delle ventole, la Balance Mode, per un uso dinamico delle ventole, o la Turbo Mode, per spingere al massimo le performance del PC. Qui si può anche creare una modalità d'uso Custom, personalizzando a mano energia, temperatura massima delle componenti, velocità delle ventole e tanti altri parametri. Ovviamente anche ERAZER ne consiglia l'utilizzo solo a utenti esperti. Sempre dal tab Performance si ha accesso al tab dedicato al sistema di raffreddamento a liquido, da cui si può decidere il colore dei LED della ventola del box e controllare che tutto sia connesso a dovere.
- Light Settings: da qui regoliamo retro-illuminazione della tastiera e i suoi parametri, creiamo pattern personalizzati e gestiamo anche gli altri LED.
- Battery: qui, oltre a consultare carica residua (un po' inutile), si può decidere come regolare la ricarica. C'è ad esempio la Stationary Mode, pensata se decidete di usare il portatile in una postazione fissa sempre collegato a corrente. Sostanzialmente impedite la ricarica completa della batteria, allungandone la vita.
- Display Settings: ve ne ho già parlato nella sezione dedicata allo Schermo.
- Device Information: un pannello che riepiloga l'hardware che si trova a bordo. Da System Monitor si ha accesso anche a temperature e percentuale d'uso dei componenti.
Gli speaker se la cavano discretamente.
Il volume al 100% non è altissimo, ma se non altro non presenta grosse distorsioni o altre problematiche, e riesce nell'intento di non far percepire più di tanto il rumore delle ventole in azione. Le casse hanno lo stesso posizionamento visto sul Major X10: due fessure sui lati destro e sinistro molto vicini all'utente. La resa audio nasce dalla collaborazione con Nahimic, di cui troviamo il software dedicato da cui regolare voce, bassi, acuti e vari profili d'utilizzo da selezionare.
Lato gaming, ovvero il punto focale di un laptop del genere, ecco i risultati che abbiamo ottenuto con un mix di giochi tra cui alcuni FPS, giochi di azione, di corsa e online.
- A Plague Tale: Requiem - QHD+ con dettagli Ultra e Ray Tracing attivo (tutto al massimo) senza ausilio di upscaling si gioca intorno ai 50 fps. Attivando il DLSS su Qualità e il Frame Generation garantito dalla serie 40 si gioca intorno ai 100 fps, con picchi anche superiori ai 120 fps.
- Cyberpunk 2077:
- Per volerci male abbiamo fatto girare il benchmark con Ray Tracing al massimo, con il nuovo Path Tracing per il miglioramento della simulazione della luce, dettagli Ultra, il tutto senza l'ausilio del DLSS e del Frame Generation esclusivo della serie 40. Il gioco in tal caso viene riprodotto a una media di 21 frame al secondo. Si tratta di un caso di utilizzo estremo e insensato. Già con DLSS su qualità e Frame Generation attivo, a parità di impostazioni (incluso quindi il nuovo Path Tracing) si arriva a una media di 65 fps. Impostando il DLSS su Prestazioni Ultra si arriva addirittura a 140 fps. Anche questo però è un caso d'uso estremo: non ha senso perdere così tanto nella qualità d'immagine, non è uno sparatutto competitivo.
- Infine abbiamo disattivato il Path Tracing per vedere come se la cava anche a confronto con quanto riusciva a fare la RTX 3080 Ti senza l'ausilio del Frame Generation. Con RTX ON, dettagli Ultra, DLSS su Qualità, Frame Generation attivo e risoluzione QHD+, si arriva a una ragguardevole media ai 102 fps. A parità di impostazioni e senza Frame Generation, la 3080 Ti si fermava a 49 fps.
- F1 22 - QHD+, dettagli massimi, ray tracing disattivato: media fps 230. Attivando il ray tracing si ha comunque una media encomiabile di ben 99 fps. A parità di impostazioni, quindi con ray tracing al massimo, e con l'ausilio di DLSS Qualità e Frame Generation, si arriva a ben 190 fps di media. Insomma, non solo le prestazioni sono buone, ma si riesce anche a godere dei 240 Hz dello schermo!
- Forza Horizon 5 - QHD+ con impostazioni Estreme, Ray Tracing elevato, senza l'ausilio di upscaling, 104 fps di media nella modalità Benchmark. Davvero niente male. Attivando il DLSS su Qualità e attivando anche il Frame Generation si sale a 163 fps. E bisogna ammettere che con il DLS Qualità non si nota deterioramento dell'immagine, il che è un gran valore aggiunto!
- Redfall: nella nuova esclusiva Microsoft la RTX 4090 di cui è dotato il Beast X40 riesce con dettagli al massimo, Ray Tracing attivo, DLSS su Qualità e Frame Generation, a garantire una media di circa 160 frame al secondo. Purtroppo la versione PC è ancora un po' instabile, e ogni tanto si riscontrano cali significativi. Questo nonostante i driver NVIDIA aggiornati.
- Marvel's Spider-Man Miles Morales - QHD+, preset Super, Ray Tracing Super, DLSS su Qualità e Frame Generation attivo si raggiungono i 160/170 fps durante i volteggi fra i grattacieli e i 130 fps durante le scazzottate più concitate, con un bel po' di poteri Venom attivi. Un gran bel vedere e un gran bel giocare insomma. Disattivando DLSS e Frame Generation ci si muove a circa 80 fps durante i volteggi e tra i 60 e i 70 fps durante i combattimenti.
- Overwatch 2 - QHD+, qualità grafica Ultra, upsampling disattivato, 103° FOV, si oscilla tra i 180 e i 220 fps in gioco. Un valore ottimo, che con qualche accortezza può arrivare a 240 punti in modo da sfruttare al massimo gli Hz offerti dal display.
Performance al top, almeno per quanto riguarda il panorama dei portatili gaming. E ci mancherebbe, vista la presenza della RTX 4090. Da non sottovalutare in tal senso la possibilità di attivare il Frame Generation, ovvero il DLSS 3 esclusivo della serie 40. Nel caso non aveste ancora approfondito l'argomento vi rimandiamo al nostro articolo dedicato. In ogni caso, la RTX 4090 permette al Beast X40 di sfruttare a dovere i 240 Hz dello schermo QHD+. Questo si traduce non solo in un'ottima qualità dell'immagine, ma anche in una fluidità "burrosissima". Non scordiamoci che c'è anche il supporto a NVIDIA G-Sync. Insomma, una gran bella macchina per giocare che al momento non sembra temere nemmeno i titoli più pesanti al massimo delle impostazioni consentite.
La batteria da 99 Wh è la più grande consentita su un dispositivo portatile. Ciò nonostante, visti i componenti particolarmente potenti di cui è dotata, l'autonomia non è certo spaziale.
Se non altro riesce a stare dietro a certi concorrenti non del tutto gaming (come l'MSI Creator Z17) e a fare meglio anche di alcune macchine gaming. Vediamo i valori registrati da PCMark 10:
- Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità): 7 ore e mezzo
- Gaming (massime prestazioni, massima luminosità): 1 ora e 10 minuti
- Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - luminosità a 25, modalità auto): 5 ore e 35 minuti
Nel test gaming il risultato è nella media, ma non si può pretendere molto, considerato anche il display QHD+ a 240 Hz, la luminosità al massimo e l'uso della GPU senza l'ausilio dell'alimentatore. Discreto quello Modern Office, a riprova che, in caso di emergenza o di spostamenti ad esempio in treno o in aereo, ci si riesca a lavorare senza per forza dover sfoderare 800 grammi di alimentatore.
Il prezzo è gargantuesco, ma non ci aspettavamo niente di diverso.
D'altronde se già nel 2022 un portatile con la RTX 3080 Ti arrivava a costare 4,699€, come poteva uno con RTX 4090 nel 2023 costare meno? Beh, in realtà di listino costerebbe meno: qualcosa come 4.500€. E volendo c'è anche la variante con RTX 4080, che costa un migliaio di euro meno. Si parla comunque di cifre altissime, affrontabili da chi non ha problemi di budget e che abbia voglia di farsi una macchina gaming portatile senza compromessi. Si trovano anche su Amazon, ma non sono venduti né spediti dal noto ecommerce.
La variante con RTX 4080 si trova anche da Euronics. In teoria ci sarebbe anche il sistema di raffreddamento a liquido (prezzo di listino circa 250€), ma al momento non lo abbiamo trovato su nessuno store italiano.
Recensione ERAZER Beast X40 - Foto dal vivo
Recensione ERAZER Beast X40 - Foto dal vivo
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Giudizio Finale
ERAZER Beast X40
ERAZER Beast X40 è un portatile gaming concreto. Non ci sono troppi fronzoli gaming o chissà quali effetti pirotecnici a livelli di LED o di software, ma offre comunque alcune caratteristiche che, in combinazione con una delle migliori schede tecniche in circolazione, lo rende piacevole da utilizzare su base giornaliera e al top per il gaming. Certo, il prezzo è proibitivo, ed è bene ribadire che a conti fatti si tratta di un vero e proprio "vulgar display of power". Ciò nonostante, Medion gli ha impresso una cura al dettaglio davvero niente male.
Sommario
Benchmark e Temperature 10
Voto finale
ERAZER Beast X40
Pro
- Schermo al top
- Scheda tecnica ancora più al top
- Tastiera meccanica
- Esperienza d'uso solida
- Raffreddamento a liquido opzionale
- 3 mesi di Game Pass Ultimate
Contro
- Prezzo esagerato
- 3,5 kg di peso da portarsi in spalla
- Webcam sotto tono
- Tempo di risposta dello schermo
- 1000€ di differenza tra le varianti con 4080 e 4090
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.