MEDION ERAZER Major X10 con grafica Intel
ERAZER è la linea gaming di Medion, un'azienda tedesca di elettronica di consumo fondata nel 1983 che probabilmente avrete già sentito nominare. Quello che forse non sapete è che da agosto 2011 la quota di maggioranza è detenuta da Lenovo, e infatti in questo ERAZER Major X10 l'influsso della linea Legion si intravede. E non si tratta solo del primo portatile di ERAZER che testiamo, ma è anche il primo dotato di Intel Arc in versione mobile. Sulla carta tutto molto interessante, ma all'atto pratico come si è comportato? Scopriamolo insieme!
Unboxing ERAZER Major X10
La confezione dell'ERAZER delude, se non fosse per un fattore che c'è l'ha fatta rivalutare. Al suo interno troviamo laptop e alimentatore, ma in generale ci si trova di fronte ad una confezione realizzata in modo troppo economico per la fascia di prezzo del prodotto. Se non altro troviamo un coupon di Intel davvero, davvero prezioso: riscattando il codice su un sito ad-hoc di Intel si ottengono una chiave di gioco di Call of Duty: Modern Warfare 2 del 2022, una chiave di Gotham Knights, una di Ghostbusters: Spirts Unleashed, un codice con credito da spendere in Vampire: Blood Hunt e 3 codici per programmi di creatività a scelta tra PowerDirector 365, Topaz Gigapixel AI, X Split, Video Pro X14 e D5 Render.
MEDION ERAZER Major X10 è realizzato con un mix di alluminio e policarbonato di buona qualità. Sia il coperchio che la scocca superiore, quella che ospita tastiera e touchpad per intenderci, sono in alluminio.
La scocca inferiore, che ospita una griglia d'aerazione davvero, davvero ampia, è invece in policarobato, così come la cornice frontale che circonda lo schermo e altre componenti della scocca. La griglia sul retro è coadiuvata da tutta un'altra serie di fori sui fianchi e nel bordo posteriore. Ci sono alcuni dettagli di natura gaming che saltano all'occhio: sul coperchio posteriore c'è il logo di ERAZER illuminato a LED, affiancato da linee geometriche della scocca stessa. Di lato, dove inizia lo schermo, il portatile assume un profilo a croce anch'esso illuminato a LED, e ovviamente nel pacchetto non poteva mancare una tastiera retro-illuminata a 4 zone. Se uno vuole "confondersi tra la folla" può comunque spegnere tutti i LED ed ottenere così un portatile che, tutto sommato, sa anche essere elegante.
Discreta la scelta di porte: sul bordo sinistro USB-A 3.2 Gen 2 e jack audio da 3,5 mm; sul bordo destro 2 USB-C 3.2 Gen 2 (inclusa una DisplayPort) e una USB-A 3.2 Gen 2; sul bordo posteriore invece alimentazione, RJ45 Ethernet, un'altra USB-A 3.2 (anche se Gen 1) e una HDMI 2.0.
Manca purtroppo un lettore di SD, e non ci sono sistemi di autenticazione che usino Windows Hello come banalmente una webcam con sensore a infrarossi o un lettore di impronte digitale. La webcam c'è, ed è una classica 720p senza lode e senza infamia. Non c'è nulla però per oscurarla, né uno switch fisico né una combinazione da tastiera.
Il peso si fa sentire, ed è addirittura leggermente superiore ad altri portatili gaming della concorrenza. Si parla di 2,5 kg, a cui ci dovete aggiungere un alimentatore non proprio compatto da 760 grammi. Pesante sì, ma anche sufficientemente solido. C'è giusto una leggera flessione del coperchio superiore (quello ricoperto in metallo) che comunque è palese solo quando lo schermo è aperto. La piastra che ospita tastiera e touchpad invece flette meno di altri dispositivi, e anche in scrittura non si notano punti deboli o appunto più flessibili di altri.
La scocca posteriore suona leggermente a vuoto, ma è anche perché c'è un po' di spazio in più per favorire la dissipazione. Per qualche motivo le cerniere dello schermo permettono di inclinarlo a 180°. Non essendo un dispositivo touch screen né tanto meno un convertibile ha senso fino a un certo punto, ma se non altro sapete che potrete inclinarlo di quanto vorrete senza problemi. Il look nel complesso ricorda alcuni portatili della linea Legion, ma come vi ho già detto all'inizio Medion è legata a doppio filo a Lenovo, e di conseguenza si può anche permettere di prendere ispirazione.
La tastiera è in versione completa. A destra troviamo quindi un classico tastierino numerico, coadiuvato da tutti i tasti classici quali Stamp, Ins, Canc, Fine e simili. Una scelta strana quello di dotarlo di tastierino, visto che sulla carta si tratterebbe di un portatile gaming.
Le frecce direzionali sono staccate dal resto e collocate leggermente in basso rispetto a tutto il resto dei tasti. Anche questa una scelta peculiare, stavolta a livello estetico, ma che può avere il suo perché per identificarla meglio al tatto. Il layout è un classico ISO ITA, non scontato però visto che il marchio è di origine tedesca. Il feedback in scrittura è un po' diverso dal solito, e a dirla tutta l'ho apprezzato: i tasti hanno una corsa leggermente più lunga della media, e c'è un feedback bello deciso con un rimbalzo bello deciso. Non siamo ovviamente ai livelli di portatili dotati di tastiere meccaniche, ma quella di cui è dotata è comunque da annoverare tra i punti a favore di questo dispositivo.
Come già accennato, la scocca che ospita tastiera e touchpad non presenta inflessioni particolari, e infatti in scrittura non flette mai e il suono rimane uniforme sia a destra che al centro e a sinistra.
La retro-illuminazione è a 4 zone: non è quindi personalizzabile più di tanto, ma è comunque possibile decidere i colori delle 4 zone e impostare effetti pre-impostati di vario genere.
Senza lode e senza infamia il touchpad: modesto nelle dimensioni, si lascia usare nelle situazioni in cui manca un mouse a portata di mano senza troppi drammi. Il click è estremamente classico, e la superficie è quasi del tutto premibile (giusto la striscia superiore non si preme). Diciamo che nel complesso tastiera e touchpad possono essere usati senza grossi problemi anche per produttività di medio livello. Considerato lo schermo, di cui vi parlerò a breve, ha anche senso utilizzare quanto offerto direttamente dal laptop e non appoggiarsi a periferiche terze.
In Italia si trovano due configurazioni dell'ERAZER Major X10 di Medion: una con 16 GB di RAM e una con 32 GB, e attenzione, si tratta di RAM DDR5 a 4.800 MHz! Purtroppo mi è capitata sotto mano quella con 16 GB, che poi è quella che si trova su Amazon (o da Euronics).
Ecco la scheda tecnica del portatile testato:
- Schermo principale: 16'' QHD (2.560 x 1.640 pixel, 16:10) IPS, 165 Hz, 430 nit
- CPU: Intel Core i7-12700H
- GPU: Intel Arc A730M, 12GB GDDR6 VRAM
- RAM: 16 GB DDR5-4800
- Archiviazione: 1 TB SSD M.2 NVMe PCIe 4.0
- Webcam: 720p@30fps
- Porte: 2 x USB-A 3.2 Gen 2, 1 x USB-A 3.2, 2 x USB-C/DP 3.2 Gen 2, 1 x RJ45 Ethernet a 1 Gbps, 1 x HDMI 2.0, 1 x jack audio 3,5 mm
- Connettività: Wi-Fi 6E AX, Bluetooth 5.2
- Batteria: 80 Wh 4 celle con alimentatore da 300 Watt
- Peso: 2,5 Kg
- Dimensioni: 265 x 359 x 31 mm
- OS: Windows 11 Home
Nella scheda tecnica salta fuori una delle particolarità di questo Major X10: la GPU Intel! A bordo troviamo una Intel Arc A730M dotata di 12 GB di memoria GDDR6 dedicata. È il primo portatile che proviamo con una GPU di Intel, e la curiosità era tanta. È ovviamente da paragonare a portatili gaming dotati di RTX 3050 o 3060, ma ci torniamo a breve. La CPU è ovviamente sempre di Intel: si tratta di un ottimo i7-
12700H già testato su altri laptop. Ottima, come già accennato, la presenza di RAM DDR5 a 4.800 MHz accompagnata da 1 TB di SSD. C'è anche un ulteriore slot vuoto nel caso voleste ampliare la memoria interna con un altro SSD.
La batteria è una modesta 80 Wh, più piccola quindi di portatili che addirittura pesano meno. Non si spiega la presenza dell'alimentatore da ben 300 Wh: la ARC A730M consuma tra gli 80 e i 120 W, a cui di dovete aggiungere un centinaio di W consumati dalla CPU. Per essere da 300W non pesa moltissimo (sui 700 g), ma considerati i 2,5 kg del laptop risparmiare qualcosina almeno su quel fronte non avrebbe guastato.
Molto bene lo schermo, un ampio 16" IPS QHD+ (2.560 x 1.600 pixel) a ben 165 Hz. Per sfruttare i 165 Hz però tocca scendere un po' a compromessi su dettaglio grafico e risoluzione.
Tutto sommato niente male, ma ci sono due problemi: il prezzo e la GPU.
Avere un'alternativa allo strapotere di NVIDIA o anche alle GPU di AMD non ci fa che piacere. Più concorrenza c'è nel mercato e più la cosa può andare a vantaggio del consumatore. Le prestazioni però non sono del tutto adeguate alla fascia di prezzo in cui si colloca questo notebook.
Lo schermo è uno dei fiori all'occhiello di questo dispositivo. Si tratta di un 16 pollici IPS opaco prodotto da AUO (codice B160QAN03.H) in 16:10. La risoluzione raggiunge i 2.560 x 1.600 punti e la frequenza di aggiornamento addirittura i 165 Hz. Ottima l'ampiezza della diagonale, e il tutto non incide neanche troppo sulle dimensioni del laptop. Le cornici sono sufficientemente ridotte, e complessivamente si lascia guardare che è un piacere. Sulla carta uno schermo davvero al top per il gaming, anche se, come già accennato, si arriva magari a sfruttare i 165 Hz ma non la risoluzione massima, a meno di non scomodare giochi non proprio recentissimi.
Ottimo che da Windows si possa impostare anche una modalità di refresh rate dinamico che varia automaticamente da 85 a 165 Hz. Nulla vieta poi di passare ai 60 Hz per risparmiare qualcosina in autonomia.
Manca purtroppo una vera scheda tecnica del dispositivo che ci dia informazioni specifiche sullo schermo. Il tempo di risposta è pari a circa 6 ms, non buonissimo (siamo ancora scioccati dagli 0,2 ms dello schermo del Raider GE67), ma comunque nella media. Ottime la luminosità di picco, che arriva ad una ragguardevole media di 385 cd/m² (con picchi di 480), il rapporto di contrasto, pari a 1.230:1, e l'angolo di visione, pari a 178°. Diciamo quindi che riuscireste ad usarlo anche all'esterno senza grosse difficoltà, cosa che non si può certo dire di tutti i portatili (e non solo quelli gaming). C'è anche il supporto all'HDR, attivabile direttamente dalle impostazioni di Windows. Non ci sono però certificazioni particolari, anche perché, come già accennato, manca una scheda tecnica esaustiva.
Vediamo anche la calibrazione di fabbrica: delta E di 1,9 in scala di grigio e 1,6 sui colori. Per quanto riguarda lo spettro si raggiungono i seguenti valori: 76% AdobeRGB, 75% DCI-P3 e 100% sRGB. Non ci sono opzioni per scegliere gli spazi di colore o altre modalità d'uso del display, ma comunque i valori registrati non sono affatto male. A seguire l'analisi CalMAN a riprova di quanto appena detto.
Lenovo Legion 5 Pro | MSI Creator Z16 | ERAZER Major X10 | |
3DMark (Port Royal) | 6420 | 3720 | 4630 |
PCMark 10 | 9296 | 7912 | 8780 |
GeekBench 5 single-core | 1420 | 1610 | 1740 |
GeekBench 5 multi-core | 7340 | 8700 | 10903 |
GeekBench 5 GPU | 123000 | 88500 | 67764 |
Procyon | 6440 (photo) / 5500 (video) | 7400 (photo) / 5100 (video) | 6250 (photo) / 5200 (video) |
Cinebench R23 | 1400 (single) / 13000 (multi) | 1555 (single) / 11650 (multi) | 1770 (single) / 14400 (multi) |
CrystalDisk lettura | 6750 MB/s | 6630 MB/s | 6625 MB/s |
CrystalDisk scrittura | 4700 MB/s | 4673 MB/s | 4961 MB/s |
Difficile trovare una vera e propria pietra di paragone per questo ERAZER Major X10. La presenza di una GPU così unica lo mette in competizione, come accennato, con dispositivi dotati di schede NVIDIA quali le 3050 e le 3060. Per la verità però non ce ne sono capitati molti per le mani, e nel nostro database di test quelli forse più azzeccati erano l'MSI Creator Z16, un ottimo dispositivo dotato di RTX 3060 e Intel Core i9-11900H, e un Lenovo Legion 5 Pro che spinge un po' di più sul fronte GPU con una RTX 3070.
E c'è da dire che il Major X10 si è difeso discretamente, anche perché il processore di cui è dotato è superiore a quello in dotazione ai due dispositivi citati. Abbiamo però avuto problemi con i valori registrati da CrystalDisk. Per qualche motivo l'SSD da 1 TB di cui è dotato, ovvero un Phison E18-1TB-PHISON-SSD-B47R che, sulla carta, dovrebbe addirittura raggiungere i 7.000 MB/s in lettura. C'è chi effettuando test sullo stesso SD è arrivato almeno a 5.000 MB/s, mentre il nostro per qualche motivo si ferma con CrystalDiskMark intorno ai 1.700. Idem dicasi con AS SSD. C'è probabilmente qualche problema legato alle rilevazioni, nulla di cui preoccuparsi.
Per quanto riguarda i consumi, durante il gaming e con la modalità Turbo attivabile dall'ERAZER Control Center, si arriva a 120W per la GPU e 75W per la CPU. Volendo la CPU da sola arriva ad un picco di 120W.
Tutto questo a riconferma di quanto abbiamo detto sull'alimentatore del PC: 300W sono anche troppi. Le temperature della CPU sono alte, così come registrato in altri test legati agli Intel di dodicesima generazione. Sotto sforzo si raggiungono gli 87°, e le temperature massime raggiunte sfiorano i 98°. La GPU sotto sforzo si ferma intorno ai 72° in gioco, mentre con FurMark si arriva ad un picco di 74°. Non malissimo quindi.
Buone le temperature esterne. Dove si poggiano i polsi, durante il gaming si raggiungono i 25°. Salendo verso lo schermo si arriva anche a 44°, ma sulla tastiera la temperatura è inferiore (intorno ai 35°). Valori insomma nella media. Merito anche della dissipazione, che espelle aria neanche troppo calda dai lati e dal retro.
Che dire dell'esperienza di utilizzo? Non è affatto male. So già che alcuni lettori vedendo il marchio Medion avranno pregiudizi legati al genere di portatili prodotti dal marchio finora.
La linea ERAZER però è composta da prodotti ben più curati e appartenenti a fasce di prezzo completamente diverse. E questo Major X10 conferma quanto appena detto.
Lo schermo è fantastico, e usarlo durante la giornata è davvero fantastico. La tastiera, come accennato, si difende egregiamente, e anche il touchpad tutto sommato si fa usare. Un po' elevato il peso, ma pensare che fino a qualche anno fa c'erano laptop da 13" che pesavano quanto questo dà da pensare. Comunque tra portatile e alimentatore siamo sui 3,2 kg, un peso sopportabile con uno zaino apposta. Vista la presenza di una GPU dedicata e di un design che, tutto sommato, non è poi così aggressivo, il Major X10 può essere usato anche come compagno di lavoro. Peccato per l'assenza di un slot SD, che comunque non risulta utile a tutti e che può essere aggiunto con dongle compatti. Stona forse di più la webcam solo 720p: in un portatile uscito nel 2022, anno in cui le videochiamate sono all'ordine del giorno in diversi contesti lavorativi, sarebbe meglio spingersi verso il full HD.
Sul fronte rumore siamo in linea con altri prodotti gaming. Le ventole, con la modalità Turbo attiva e in pieno test FurMark, raggiungono i 4.400 RPM e i 45/50 dB frontali (55 dB sul retro). In realtà in una situazione di gaming normale siamo intorno ai 40/45 dB sulla parte frontale, mantenendo una distanza normale dallo schermo. In ogni caso, per giocare è come al solito consigliato equipaggiarsi con un paio di cuffie.
Il già citato ERAZER Control Center permette di passare fra tre modalità d'uso: Ufficio, Gaming e Turbo. Tornano utili nel caso vogliate risparmiare qualcosa in autonomia riducendo un po' le prestazioni del sistema. Ci sono anche altri due tab, uno dedicato alla gestione di tutti i LED del portatile (tastiera, LED laterali e logo sul retro) e uno con altre impostazioni:
- Attivazione/disattivazione tasto Windows
- Attivazione ventole al massimo della velocità
- Attivazione della ricarica tramite USB anche a computer spento
- Display Filter: Standard, Notte, Eyeshield
Non ci sono quindi dei veri e propri profili colore da selezionare, quanto più delle modalità da attivare di sera o durante il lavoro. Tutte cose però che si possono fare agilmente anche da Windows 11.
Gli speaker, come accennato, se la cavano discretamente. Il volume al 100% non è altissimo, ma se non altro non presenta grosse distorsioni o altre problematiche. Con le ventole al massimo si riesce comunque a sovrastarne il suono, ma come già detto, usare un paio di cuffie aiuta. Curiosa la posizione delle casse: sono in due fessure nei lati destro e sinistro, molto vicini all'utente quindi. Tra l'altro la resa audio nasce dalla collaborazione con Nahimic, di cui troviamo il software dedicato da cui regolare voce, bassi, acuti e vari profili d'utilizzo da selezionare.
Lato gaming, che poi è quello che ci interessa su una macchina del genere, ecco i risultati di alcuni videogiochi, tra cui il sempre pesantissimo Cyberpunk 2077:
- A Plague Tale: Requiem - QHD+ con dettagli Ultra e Ray Tracing attivo 20 fps di media, è sufficiente disattivare le ombre Ray Tracing per salire sopra i 40 fps stabili. Attivando l'ottimizzatore di risoluzione e impostandolo su prestazioni ultra si arriva sopra i 50 fps stabili.
- Call of Duty: Modern Warfare 2:
- QHD+, Dettagli Massimi, upscaling variabile (tra 2.560 x 1.600 a 1.632 x 1600), 51 fps di media nella modalità Benchmark.
- QHD+, Dettagli Massimi, senza upscaling, 43 fps di media nella modalità Benchmark.
- Full HD+, Dettagli Massimi, senza upscaling, 61 fps di media nella modalità Benchmark.
- Cyberpunk 2077:
- QHD+, dettagli Ultra, senza upscaling né Ray Tracing: media fps 50 punti.
- F1 22 - QHD+, dettagli massimi, ray tracing disattivato: media fps 68. Attivando il ray tracing si scende ad una media di 28 fps.
- Forza Horizon 5 - QHD+ con impostazioni Estreme, Ray Tracing elevato, senza l'ausilio di upscaling, 55 fps di media nella modalità Benchmark. In Full HD+ si raggiungono invece 66 fps.
- Marvel's Spider-Man Miles Morales - QHD+, preset Super, upscaling disattivato, ray tracing off, ci si muove in gioco tra i 50 e i 60 fps. Attivando il ray tracing con ombre medie il frame rate è dimezzato. In Full HD+ ci si muove invece tra i 60 e gli 80 fps (sempre con upscaling e ray tracing su off).
- Overwatch 2 - QHD+, qualità grafica Ultra, upsampling disattivato, 103° FOV, si raggiunge una media di 100 fps in gioco, con picchi di 120 fps. Scendendo a qualità Super si raggiungono anche i 140 fps. Con qualche impostazioni si riescono a sfruttare appieno i 165 Hz dello schermo.
Tutto sommato niente male! Ovviamente si deve fare a meno del ray tracing (attivandolo si hanno dei drop di frame rate anche piuttosto consistenti) e trovare giochi con il supporto all'XeSS (il DLSS di Intel) non è poi così banale, ma le performance, con un po' di accuratezza nella scelta dei settaggi, non sono poi così malvagie. Durante i test è emerso tra l'altro che il passaggio dal QHD al full HD non sempre fa cambiare così drasticamente le performance, per cui è quasi meglio cercare una serie di impostazioni degne a risoluzione massima che sperare di ottenere un boost di fps scendendo al Full HD+.
È anche vero che ci sono dei problemi da riportare. I driver Intel mancano ancora di stabilità, tant'è che non tutti i giochi funzionano alla prima. Abbiamo anche visto a schermo problemi di avvio legati all'incompatibilità della GPU, visto che non tutti supportano al 100% le schede video di Intel.
Inoltre il computer non sempre riesce a passare dalla grafica integrata, l'ottima Intel Iris Xe, alla GPU discreta, la Arc A730M. Ad esempio in Overwatch 2 non ci capacitavamo di come non si riuscisse a superare i 70 fps a dettagli medi con l'ausilio di upscaling. In realtà il gioco non riconosceva la Arc A730M sfruttando invece la grafica integrata (che tutto sommato ci permetteva di giocare senza grossi drammi!). Con driver più recenti, e dopo l'ultimo aggiornamento di Overwatch 2, siamo riusciti anche a superare i 140 fps con preset Super. E ancora non ho tirato in ballo Intel Arc Control, l'overlay di Intel per la gestione delle Arc che, a dirla tutta, serve davvero a poco. Ci sarebbe da attivare anche un interessante overlay di gioco con vari dati sulla GPU, se non fosse che tra i dati visualizzati manca forse quello più importante: il frame rate.
C'è anche un video di Linus che dovreste vedervi se avete intenzione di provare con mano le Arc di Intel.
La batteria da 80 Wh non è tra le più grandi in circolazione, ma si difende comunque. Non siamo di fronte a valori stellari, ma si tratta di un portatile gaming, ovvero di una categoria di prodotti che non sono certo famosi per la loro autonomia. Vediamo i valori registrati da PCMark 10:
- Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità): 8 ore
- Gaming (massime prestazioni, massima luminosità): 1 ora
- Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - luminosità a 25, modalità auto): 5 ore e 10 minuti
Una nota sul test Modern Office: mi ero dimenticato di disattivare i LED, e non solo quelli della tastiera, ma anche quelli laterali e il logo sul retro. Con qualche accortezza insomma si può arrivare tranquillamente a fare anche ben più di 5 ore di lavoro medio senza dover ricaricare la batteria.
Nel test gaming il risultato è scarso, ma non si può prentendere molto, considerato anche il display QHD+ a 165 Hz, la luminosità al massimo e l'uso della GPU senza l'ausilio dell'alimentatore.
Il prezzo è uno dei veri difetti di questo dispositivo, soprattutto per quanto riguarda questa configurazione dotata di 16 GB di RAM. Si parla di quasi 1.600€, per la precisione 1.593€. Spendendo meno si recuperanno modelli magari dotati di display inferiori ma di GPU quali la RTX 3060; a parità di prezzo si trova addirittura qualcosa con la RTX 3070. Anzi, è la stessa ERAZER a fare concorrenza a questo modello con laptop quali il Deputy P30 dotato di RTX 3060, stesso ottimo processore, display QHD da 15,6", 16 GB di RAM e 1 TB di SSD.
È un vero peccato, perché questo stesso portatile con una scheda NVIDIA sarebbe risultato sicuramente più appetibile. Difficile dare fiducia ad Intel se i prezzi sono questi, soprattutto considerata l'assenza del Ray Tracing, del supporto al DLSS (ben più diffuso dell'XeSS), e la possibile instabilità dei driver o il mancato supporto da parte dei giochi.
Con questo non vi sto dicendo che è inusabile: nei giochi si difende, e anche nella produttività sa il fatto suo. Dico solo che si tratta di 1.600€ per un portatile che, a livello di GPU, fa comunque peggio di altri che costano talvolta addirittura meno. Il discorso cambierebbe se si trattasse della versione da 32 GB di RAM DDR5. C'è chi erroneamente ha riportato che il prezzo dell'Major X10 dotato appunto di 32 GB di RAM è equivalente a circa 1.560€. La realtà dei fatti è che quella variante si trova ad esempio in Svizzera da MediaMarkt a 1.619€ con tastiera QWERTZ, ma non in Italia.
Se non altro la presenza della scheda Intel Arc fa sì che ci sia il buono di cui vi parlavo all'inizio con 3 videogiochi e altri codici da riscattare. È un coupon sufficientemente prezioso, che vi permette tra l'altro di godervi sin da subito titoli recenti senza spendere ulteriormente.
Recensione ERAZER Major X10 - Foto dal vivo
Recensione ERAZER Major X10 - Foto dal vivo
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Giudizio Finale
ERAZER Major X10
Mettiamo un attimo da parte il prezzo. ERAZER Major X10 si presenta con uno schermo al top, con una buona dotazione di porte, una tastiera e un touchpad che si lasciano usare, una scheda tecnica niente male (i7-12700H, 16GB DDR5, SSD 1 TB) e una GPU, la Intel Arc A730M, in grado di offrire prestazioni nella media. Fin qui tutto ok, ma finché non calerà un po' di prezzo, rendendo l'acquisto di un'alternativa allo strapotere di NVIDIA più contenuto e di conseguenza più goloso, difficilmente riuscirà a fare breccia nel cuore degli utenti. Ed è davvero un peccato, perché se l'X10 avesse avuto una RTX 3060 sarebbe stato molto più facile da consigliare.
Sommario
Unboxing ERAZER Major X10 6
Benchmark e Temperature 8
Voto finale
ERAZER Major X10
Pro
- Schermo al top
- Discreta scelta di porte
- Scheda tecnica niente male
- Esperienza d'uso solida
- Coupon con giochi e software incluso
Contro
- Prezzo elevato
- Alimentatore fin troppo grande
- Autonomia
- Intel Arc convince ma non del tutto
- Webcam 720p
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.