Recensione MSI Raider GE67 HX: il vostro nuovo PC desktop è in realtà un laptop?

2 years ago 233

Il laptop gaming più potente

MSI Raider GE67 HX è uno dei prodotti di punta della lineup di portatili gaming di casa Micro-Star International. A livello hardware era davvero difficile fare meglio di così. D'altronde la concorrenza è sempre più agguerrita e MSI non poteva fare altro che andare all-in con un prodotto del genere. Ma come se la cava all'atto pratico? E a chi è rivolta una macchina del genere? Scopriamolo insieme.

Unboxing MSI Raider GE67 HX

Sfortunatamente la confezione dell'MSI Raider GE67 HX non lascia intuire la natura premium del prodotto. All'interno troviamo il laptop, il generoso (per usare un eufemismo) alimentatore da 330 W e la manualistica del caso. Nient'altro.

MSI Raider GE67 HX è realizzato con un mix di alluminio e policarbonato di buona qualità. Sia il coperchio che la scocca superiore, quella che ospita tastiera e touchpad per intenderci, sono in alluminio. La scocca inferiore, che tra l'altro presenta un design inedito lanciato da MSI, è invece in plastica, così come altre componenti come il coperchio della cerniera. Sul coperchio si notano anche il logo MSI inciso a laser e il classico Drago in rilievo. Poi non è gaming senza LED RGB, ma MSI per questo modello ha scelto una soluzione particolare che, devo ammettere, non mi dispiace: una lunga barra LED protetta da un coperchio in policarbonato trasparente che tra l'altro contribuisce a rendere l'illuminazione uniforme e gradevole.

Sui fianchi e ul retro troviamo un totale di 4 fori per l'aerazione, e anche il retro, caratterizzato dal nuovo design termico, contribuisce alla dissipazione. Ai lati c'è un'ottima scelta di porte, tra cui anche un lettore di SD che non troviamo su modelli equivalenti della concorrenza. Non ci sono invece alcune caratteristiche che troveremmo altrove come un eventuale lettore di impronte digitali sul tasto di accensione o uno switch per oscurare la webcam. Per quest'ultima c'è da premere una combinazione di tasti (FN+F4) per disabilitarla lato software.

Il peso si fa sentire, anche se è perfettamente in linea con la concorrenza (anzi, anche un po' meno): 2,38 kg. Occhio però che quando siete in trasferta dovete portare con voi anche 1,1 kg di alimentatore. In generale comunque è un laptop bello solido, senza apparenti debolezze strutturali e senza particolari flessioni della scocca.

lenovo legion 7i gen 7 tastiera

La tastiera è realizzata da SteelSeries, tant'è che si nota sulla scocca il simbolo del marchio di accessori gaming.

Non si tratta di un adesivo, ma di un logo incastonato nella scocca stessa. È una tastiera dotata di feedback piuttosto classico, con corsa breve e rumorosità contenuto. Ci sono però due cose da sottolineare: l'assenza del tastierino numerico, che di per sé non è neanche un male visto che si tratta di un laptop gaming, e il particolare layout utilizzato da sempre da MSI. Si tratta di una sorta di incrocio tra il nostro ISO e l'ANSI USA, probabilmente pensato per rendere quanto più universale possibile il prodotto. Ci sono quindi le lettere accentate al posto giusto, ma il tasto Invio è piccolo e la ù accentata è il tasto posto subito sopra Invio. Lo Shift di sinistra inoltre è molto più lungo, ed è assente il tasto a fianco di Z per il maggiore e il minore. Se siete abituati alle tastiere di tipo ANSI non avrete problemi.

Altrimenti vi ci vorrà un po' di "assestamento".

Non si notano difetti o particolari flessioni nell'utilizzo della tastiera. In scrittura è uniforme, sia nel rumore che appunto nella resistenza offerta dalla scocca inferiore.

Discreta la retroilluminazione della tastiera, che rende ben visibili i tasti e, soprattutto, utilizzabili anche con poca luce. Per la gestione degli effetti c'è l'app SteelSeries GG, che prevede una piccola selezione di pattern di retro-illuminazione e la possibilità di crearne di propri. Sempre da GG si può gestire anche l'illuminazione della barra LED frontale.

Il touchpad è modesto, nelle dimensioni e nelle performance. Molto duro da premere fino in fondo, se la cava discretamente in quanto a sensibilità e utilizzo. Peccato appunto che le dimensioni siano molto contenute, ma stiamo, come già detto, parlando di un portatile gaming. Vorrei però tornare sull'argomento nella sezione dedicata all'esperienza di utilizzo.

Il sito italiano di MSI propone due configurazioni del Raider GE67HX.

Quella base monta una RTX 3070Ti con 8 GB di memoria GDDR6 dedicata, 32 GB di RAM DDR5, i7-12800HX e 1 TB di SSD. La versione che ho testato invece è la più potente. Ecco la scheda tecnica:

  • Schermo principale: 15,6'' QHD (2.560 x 1.440 pixel, 16:9) OLED, 240 Hz, 320nit, tempo di risposta di 0,2 ms, G-SYNC.
  • CPU: Intel Core i9-12900HX
  • GPU: NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti con 16GB GDDR6
  • RAM: 2x 32 GB DDR5-4800
  • Archiviazione: 2 TB SSD M.2 NVMe PCIe 4.0
  • Webcam: 1080p@30fps
  • Porte: 1x Thunderbolt 4, 1x USB 3.2 Gen2 C/DP, 1x USB 3.2 Gen2 A, 2x USB 3.2 Gen1 A, 1x Ethernet a 2,5 Gbps, 1x SD, 1x HDMI 2.1 (8K@60Hz, 4K@120Hz), 1x Mini DisplayPort
  • Connettività: Wi-Fi 6E AX, Bluetooth 5.2
  • Batteria: 99,9 Wh 4 celle con alimentatore da 330 Watt
  • Peso: 2,38 Kg
  • Dimensioni: 267 x 358 x 23 mm
  • OS: Windows 11 Home

Il modello in questione è uno dei migliori, se non il migliore, di casa MSI. Ci sarebbe l'MSI Titan GT77, dotato di schermo 17", tastiera meccanica e altre piccole differenze, ma a livello hardware si tratta del top del top.

La GPU, con la tecnologia MSI OverBoost, può raggiungere i 175W di potenza con 55W dedicati invece alla CPU.

Ad accompagnare GPU e CPU al top (almeno per quanto riguarda il mondo dei laptop), troviamo 64 GB di RAM DDR5 (letteralmente un overkill), 2 TB di SSD, e uno schermo OLED davvero, davvero fantastico. Ottima anche la dotazione di porte, tra cui figurano USB-A, USB-C e, per una volta tanto, anche un lettore di schede SD che strizza palesemente l'occhio ai creatori di contenuti.

Da notare anche la batteria è di capacità massima, visto che oltre i 100 Wh non si va, e una webcam full HD adatta alle videochiamate e, perché no, anche allo streaming, a patto di dotarsi di un sistema di illuminazione ad-hoc. Meglio di così insomma era difficile fare.

Anche per quanto riguarda lo schermo, MSI Raider GE67 HX va letteralmente all-in. Il rapporto di forma è un classico 16:9 racchiuso in un altrettanto classico 15,6", ma stiamo parlando di un pannello OLED QHD a 240 Hz.

E il bello è che grazie alla RTX 3080 Ti che troviamo a bordo è anche facile sfruttarlo a dovere, raggiungendo tranquillamente i 240 frame al secondo con diversi titoli anche in QHD utilizzando di conseguenza lo schermo al refresh rate massimo. Da sottolineare, sempre in ambito gaming, il ragguardevole tempo di risposta di 0,2 ms: a livello di schermo insomma MSI riesce a fare meglio anche della concorrenza.

Lo schermo vanta certificazione VESA DisplayHDR True Black 600. La luminosità massima non è così elevata: si arriva intorno ai 370 nit, anche se dalle nostre rilevazioni siamo arrivati intorno ai 320. Finché lo usate per giocare al chiuso non avrete problemi. Purtroppo l'utente non ha controllo sul refresh rate dello schermo: dalle impostazioni di Windows 11 si può passare dai 240 Hz di default a 60 Hz, ma non c'è nulla a livello software che regoli in automatico il valore per risparmiare un po' di batteria.

A dir poco ottimi gli angoli di visione.

Vediamo anche la calibrazione di fabbrica: delta E di 3,4 in scala di grigio e 2,52 sui colori. Per quanto riguarda lo spettro si raggiungono i seguenti valori: 94% AdobeRGB, 98% DCI-P3 e 98% sRGB. C'è però da dire che a bordo troviamo anche la tecnologia True Color di MSI che permette di personalizzare la resa del display. Proprio dal tab True Color in MSI Center si possono scegliere i vari spazi di colore o le modalità d'uso Giocatore, Anti-Blu, Ufficio e Film. C'è anche un tab in MSI Center pensato per la cura dell'OLED. A seguire l'analisi CalMAN a riprova di quanto appena detto.

  ROG Zephyrus Duo 16 Lenovo Legion 7i MSI Raider GE67 HX
3DMark (Port Royal) 7915 8260 8300
PCMark 10 10100 11224 11236
GeekBench 5 single-core 1637 1890 1917
GeekBench 5 multi-core 10520 15700 16860
GeekBench 5 GPU (RTX) 146200 147000 149000
Procyon 8350 (photo) / 6505 (video) 9797 (photo) / 7407 (video) 9876 (photo) / 8457 (video)
Cinbench R23 1611 (single) / 14650 (multi) 1870 (single) / 21600 (multi) 1893 (single) / 20464 (multi)
CrystalDisk lettura 6750 MB/s 6630 MB/s 6625 MB/s
CrystalDisk scrittura 4700 MB/s 4673 MB/s 4961 MB/s

Non potevamo che confrontare la piccola belva di MSI con due pezzi da novanta che abbiamo recensito in queste ultime settimane: il Legion 7i di Lenovo e l'ASUS ROG Zephyrus Duo 16. MSI supera entrambe le macchine in praticamente tutti i test.

C'è però da dire che lo scarto tra il modello di Lenovo e quello di MSI non è così sostanziale. D'altronde entrambi condividono la stessa GPU e lo stesso processore.

Più sensato quindi il confronto con lo Zephyrus che vanta una CPU di casa AMD. I valori parlano chiaro: come già sottolineato in passato, i processori Alder Lake spingono molto di più, a discapito però della potenza richiesta (e delle temperature). Per quanto riguarda i consumi, durante il gaming e con la modalità Extreme Performance attivabile da MSI Center, si arriva a 165W per la GPU e 55W per la CPU. Volendo la CPU da sola arriva ad un picco di 150W. Le temperature però, come ogni Intel i9 che si "rispetti", arrivano anche a sfiorare i 90°. Quindi sì, le temperature in tal senso sono alte, ma con questo hardware e in un contesto mobile come quello dei laptop è difficile fare di meglio.

Nonostante i consumi, e nonostante le temperature di CPU e GPU, la dissipazione è tale da non scaldare più di tanto la superficie dove normalmente ci si appoggia per giocare.

Questo anche grazie al nuovo design termico del retro, che contribuisce comunque allo sfiato dell'aria calda, e alle varie soluzioni di dissipazione interna implementate da MSI. Ci sono due ventole (più grandi che in passato), 7 heatpipe allargate e un pad termico a cambiamento di fase per il processore.

Il polso, quando la mano sinistra è in posizione WASD, poggia sull'alluminio della scocca, che rimane bello fresco nonostante il PC spinga sull'acceleratore. Anche sulla tastiera, dove il calore ovviamente è più accentuato, la situazione non si fa mai insopportabile. Si notano ovviamente temperature più alte nella fascia vicino al monitor e nelle sezioni laterali e posteriori dove il PC sfiata il calore.

Che dire dell'esperienza di utilizzo? Visto che a livello hardware non si fa mancare nulla, il nuovo Raider di MSI vanta prestazioni al vertice in praticamente qualsiasi campo, valorizzate da uno schermo che riesce a dare il meglio di sé in tutti gli ambiti (lavorativo, gaming, multimediale).

Il peso tutto sommato vi permette anche di portarlo con voi senza gravare troppo sulla schiena (fino a qualche anno fa c'erano 13" gaming che pesavano quanto questo), ma purtroppo, come vedremo anche nella prossima sezione della recensione, non potrete contare su un'autonomia che magari trovereste su prodotti più da "lavoro". Questo forse stona un po' con l'ottica "Creator" che magari trasmette la presenza di uno slot per schede SD e la webcam full HD.

Tra i lati negativi c'è ovviamente da sottolineare la rumorosità delle ventole, che per ovvie ragioni è particolarmente alta. Frontalmente siamo in un intorno di 40 db sotto carico massimo, sul retro si raggiungono invece valori più alti (anche intorno ai 60 db). Per giocare insomma servono un paio di cuffie (c'è il jack audio combo), anche se gli speaker di cui è dotato a livello massimo (o quasi) di volume riescono a superare il suono delle ventole.

Se non siete soli in casa mentre giocate però tenete di conto che vi sentiranno chiaramente gli altri membri della famiglia.

MSI Center si è rivelato un ottima utility di gestione del PC, con tantissime opzioni e strumenti per gestire un più che discreto numero di parametri, tra cui anche quello di attivare l'uso esclusivo della GPU. Per la gestione dell'audio troviamo anche qui nahimic (lo troviamo anche sui laptop Lenovo). Gli speaker, come accennato, se la cavano discretamente anche con le ventole al massimo, ma non vi aspettate una resa in grado di sostituire casse esterne (o un buon paio di cuffie).

Lato gaming, che poi è quello che ci interessa su una macchina del genere, ecco i risultati di alcuni videogiochi, tra cui il sempre pesantissimo Cyberpunk 2077:

  • 150 fps medi su Overwatch 2 in QHD con dettagli massimi
  • 75 fps medi in Marvel's Spider-Man in QHD con dettagli massimi e ray tracing massimo, senza l'ausilio di DLSS
  • 49 fps medi in Cyberpunk 2077 in QHD con dettagli massimi, ray tracing massimo, e DLSS su qualità nella modalità benchmark. Valori confermati anche in gioco, dove il frame rate non scende mai sotto i 40 fps
  • 83 fps medi in Forza Horizon 5 in QHD, con dettagli massimi, no DLSS, nella modalità benchmark. Valori confermati anche in game, dove con cielo sereno si raggiungono anche i 100 fps, mentre in piena tempesta di sabbia si naviga tra i 79 e gli 84 fps
  • Per Call of Duty: Modern Warfare 2 abbiamo provato vari casi:
    • QHD, Dettagli massimi, DLSS Bilanciato, 122 fps nella modalità Benchmark. In gioco (anche se dipende molto dalla mappa) a parità di settaggi si arriva tranquillamente anche intorno ai 144 fps.
    • Senza DLSS lo stesso Benchmark restituisce 82 fps di media, mentre in game ci si muove tra gli 80 e i 100 fps. Niente male quindi.

Facile insomma trovare anche impostazioni che, con l'ausilio del DLSS, riescano a sfruttare appieno i 240 Hz offerti dal display OLED.

Su Call of Duty, uscito da pochissimo su PC, già con DLSS bilanciato e senza mettere mano alle impostazioni si arriva a 140 fps. Con qualche accortezza è facile arrivare a 240 fps, e vi assicuro che la differenza si sente, soprattutto sugli sparatutto in prima persona. Non saremo insomma al pari delle perfomance di un PC desktop dotato di scheda, si fa per dire, equivalente (RTX 3080 Ti), ma è difficile chiedere di meglio ad un dispositivo portatile del genere.

Chi è abituato a PC Desktop e chi si assembla PC potrebbe odiarmi per quanto sto per dire, ma una macchina del genere sembra quasi pensata per sostituire proprio un PC fisso di casa, essendo al contempo un portatile un minimo "tuttofare". Il grosso vantaggio è che se volete giocare in trasferta portarlo con sé è semplice, e il bello è che non si sente nemmeno la mancanza di un monitor esterno, visto che ci troviamo di fronte ad un OLED QHD a 240 Hz.

Anzi, viste le performance di quest'ultimo è quasi un peccato affiancargli un monitor che non sia un top di gamma.

Per questo Raider GE67, MSI ha impiegato la batteria più grande possibile. Sull'autonomia però proprio non ci siamo. Già i valori di PCMark 10 non facevano ben sperare:

  • Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità): 5 ore e mezzo
  • Gaming (massime prestazioni, massima luminosità): 1 ora e un quarto
  • Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - luminosità a 25, modalità auto): 2 ore e mezzo

Anche all'atto pratico, l'autonomia non soddisfa affatto. Usandolo con schermo al 25% di luminosità e a 60 Hz, con tastiera retro-illuminata, barra LED sempre accesa, e un uso misto di messaggistica, redazione di articoli (compreso questo), visione di alcuni contenuti multimediali e poco altro si arriva a circa 4 ore di lavoro. Si riesce a risparmiare qualcosina disattivando magari gli effetti di illuminazione (o al più calandone la luminosità), ma non pensate di fare molto di più.

È anche vero che un dispositivo del genere non è fatto per stare senza alimentazione. Si tratta di un laptop gaming che, come sottolineano benchmark e test gaming, dà il meglio di sé proprio in quell'ambito. E anche le performance di montaggio video o foto-editing, confermate dai risultati di Procyon, sono a dir poco ottime, tutti casi d'uso che richiedono obbligatoriamente l'uso dell'alimentatore da 330W.

Il prezzo è ovviamente fuori scala. Sommate l'inflazione che sta colpendo tutta l'elettronica di consumo ai componenti al top che troviamo a bordo, e forse capirete il perché del prezzo di listino pari a 4.699€. Tra l'altro si tratta dello stesso identico prezzo del Lenovo Legion 7i, che però vanta 32 GB di RAM in meno, 1 TB di spazio su disco in meno ed un display non OLED e non a 240 Hz. Detta così riusciamo a giustificare un po' meglio la cifra richiesta da MSI, ma si parla comunque di investimeni gargantueschi che in pochi si potranno permettere.

Per chi volesse spendere meno (ma comunque tanto) c'è anche la variante dotata di processore i7-12800HX e di GPU RTX 3070Ti con 8GB GDDR6 di memoria dedicata a circa 3.200€. Entrambi i laptop sono disponibili su Amazon Italia con spedizione rapida.

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Giudizio Finale

MSI Raider GE67 HX

MSI Raider GE67 HX è una macchina capace di erogare il meglio delle performance gaming in ambito laptop. Buona la scelta di porte che permette di usarlo anche come dispositivo da lavoro, comprensiva di uno slot SD e di USB-A e C di vario tipo. Davvero stupendo il display OLED a 240 Hz, probabilmente uno dei migliori, se non il migliore, che potreste sperare di trovare su un laptop. Peccato che l'autonomia non sia un granché: non si può pretendere molto in tal senso da un dispositivo pensato prevalentemente per il gaming, ma anche con il semplice lavoro di ufficio potreste durare davvero poco senza sfruttare l'enorme alimentatore da 330W.

Sommario

Unboxing MSI Raider GE67 HX 5.5

Benchmark e Temperature 10

Voto finale

MSI Raider GE67 HX

Pro

  • Le migliori performance in ambito laptop
  • Display OLED a 240 Hz fantastico
  • Solido, barra LED frontale
  • Tante porte, compreso slot SD

Contro

  • Prezzo elevato
  • Rumoroso durante il gaming
  • Alimentatore enorme
  • Autonomia sottotono

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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