Abbiamo avuto la possibilità di provare il sogno di ogni PC gamer: il Razer Blade 16, un portatile non disponibile ufficialmente in Italia, con all'interno una serie di soluzioni hardware da capogiro. Parliamo della GPU NVIDIA GeForce RTX 4090 con 16 GB di VRAM GDDR6, affiancata da un processore Intel Core i9-13950HX 24-core, con 32 GB di RAM DDR5, ed un display mini LED dual-mode, in grado di regalare 240Hz in risoluzione nativa FHD+ o 120Hz in UHD+ (previo riavvio). Abbiamo la vostra attenzione?
Scheda Tecnica
Partiamo con le presentazioni, ovvero il portatile oggetto della prova. Questa non sarà infatti tanto una recensione del notebook in sé, che come tutti i portatili Razer non è in vendita in Italia, quanto della RTX 4090 per Laptop al suo interno, coadiuvata comunque da un comparto hardware al vertice assoluto del mercato odierno.
- Schermo: 16'' UHD+ (3.840 x 2.400 pixel) a 120Hz o FHD+ (1.920 x 1.200 pixel) a 240Hz, 500 nit, 100% DCI-P3, G-Sync, tempo di risposta <3ms
- CPU: Intel Core i9-13950HX
- GPU: NVIDIA RTX 4090 con 16GB GDDR6
- RAM: 32 GB DDR5
- Archiviazione: 2x 1 TB SSD NVMe PCIe 4.0
- Webcam: 1080p@30fps
- Porte: 3x USB-A 3.2 Gen 2, USB-C 3.2 Gen 2, Thunderbolt 4, HDMI 2.1, lettore SD, jack audio combo
- Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2
- Batteria: 95 Wh con alimentatore da 330 Watt
- Peso: 2.525 grammi
- OS: Windows 11 Home
Oltre ad avere CPU e GPU di punta di Intel e NVIDIA, Razer Blade 16 vanta anche un particolare display a mini LED, che supporta due risoluzioni native con refresh rate diversi.
Per passare da una all'altra, tramite il software synapse, è necessario un ravvio del sistema, ma in questo modo potrete scegliere l'ambiente migliore a seconda del contenuto: FHD+@240Hz per i giochi, e 4K@120Hz per la creazione di contenuti, o anche sempre in ambito ludico, laddove la grafica abbia più importanza della fluidità, perché del resto non tutti i giochi devono essere frenetici. E come vedremo a breve, di potenza ce n'è abbastanza per accontentare i due mondi.
Benchmark e Temperature
La macchina di Razer è uno dei portatili più potenti che ci siano in commercio, e questo lo abbiamo capito. Tutti i test che abbiamo eseguito sono pertanto "lo stato dell'arte" al momento, e sono stati condotti in modalità Boost, tramite il software Razer Synapse, che fornisce un TDP fino a 110 Watt alla CPU, ed un TGP che può arrivare fino a 175 Watt (l'alimentatore GaN 330 Watt).
In tutto ciò potreste pensare che le ventole facciano lo stesso rumore di un aereo in decollo, ma non è così. Sono sì, ovviamente, sempre presenti sotto stress, ma a pochi centimetri dalla tastiera il rumore è intorno ai 45db, cioè un valore anche sotto la media. Il merito andrà anche al sistema di raffreddamento di Razer (c'è anche una camera di vapore), ma va anche alla RTX, che come già accennato consuma meno a parità di prestazioni.
Durante uno stress test con Speed Way di 3DMark (20 cicli), il sistema ha mostrato una grandissima costanza di rendimento. La temperatura della GPU a regime è praticamente inchiodata sui 78°, e parliamo di una condizione sostenuta di particolare stress, difficile da ricreare anche per un gioco moderno, con un carico sulla GPU fisso al 100% ed il clock altrettanto costante a 1.620MHz. Il framerate medio è stato di 50 fps, con oscillazioni molto contenute, che anche nel caso peggiore non scendevano sotto i 46 fps.
Piuttosto costante anche la temperatura del processore, sui 97°, segno comunque che viene portato quasi al limite.
E sempre rimanendo su 3DMark, riportiamo anche i risultati di Speed Way (5620) e Time Spy (19.075). Giusto per darvi un po' di termini di paragone, una RTX 3080Ti (nello specifico su MSI Creator Z17) otteneva rispettivamente 2.420 e 9.700 punti, qui siamo al doppio. GeekBench 5 GPU è un po' più cauto, con un aumento "solo" del 40%: 210.000 punti, contro i circa 150.000 di una RTX 3080Ti. Ed il ray tracing? Il test Port Royal, sempre di 3DMark, fa registrare 13.550 punti, contro gli 8.300 che sono il massimo valore che abbiamo ottenuto da una RTX 3080Ti: oltre il 60% in più da una generazione all'altra. NVIDIA non scherzava insomma quando diceva che si tratta del più grande incremento di sempre tra una generazione e la precedente.
Ma la cosa che più ci ha colpito è stata la grande costanza di rendimento, con successive ripetizioni dei medesimi benchmark tutte su punteggi molto simili, con scarti nell'ordine delle decine tra una prova e la successiva.
Non stresseremo mai abbastanza quanto questo fosse inusuale sulle generazioni precedenti, segno ulteriore (tra le altre cose) di quanto le nuove RTX abbiano fatto per migliorare le proprie performance per Watt, che si traducono quindi anche in un rendimento più predicibile.
DLSS
Ormai da anni NVIDIA porta avanti due sviluppi che potremmo definire paralleli: da una parte nuove GPU, logicamente più potenti delle precedenti (e magari anche meno energivore a parità di prestazioni), e dall'altra tecniche che permettano di aumentare a prescindere il conteggio degli fps, cone il DLSS, guinto alla versione 3 con le nuove RTX serie 4000. E quanto è grande la differenza con il DLSS 2, presente sulle RTX serie 3000? Sensibile.
Facendoci aiutare da 3DMark possiamo infatti testare le varie versioni del DLSS, sulla medesima scheda, e come vedete a parità di risoluzione e di qualità del DLSS, abbiamo un aumento di oltre 30 fps. È la differenza che c'è tra un gioco fluido ed uno che potrebbe essere scattoso, e tutto semplicemente abilitando un flag nelle impostazioni dei titoli supportati, senza rinunciare a nulla in termini di qualità grafica (notate che i test sono stati fatti tutti con DLSS su qualità ed in 4K).
La frame generation del DLSS 3 aiuta inoltre in tutti quei casi (non il nostro) in cui il collo di bottiglia potrebbe essere rappresentato dal processore, consentendovi di avere ulteriori frame laddove la potenza di calcolo della CPU non riuscirebbe a starvi dietro. È quindi un ottimo modo per aggiornare un sistema un po' vecchio, senza dover cambiare per forza anche il processore assieme alla scheda grafica.
CPU
E visto che proprio alla CPU abbiamo accennato, non possiamo omettere l'apporto dato in tutto questo dall'i9-13950HX. 2.050 punti in single-core e 28.700 in multi-core su Cinebench R23: il doppio del MacBook Pro 16 M2 Pro. Anche GeekBench 5 concorda: 2.010 in single-core e 20.100 in multi-core sono nuovamente sufficienti a far mangiare la polvere a chiunque, anche alla precedente generazione di Intel. Ed anche qui con punteggi molto simili tra loro, per il quale il plauso va anche a Razer, che non ha solo schiaffato l'hardware migliore del momento dentro ad un portatile, ma lo ha anche saputo raffreddare a dovere.
Gaming
Fin qui tutto bene quindi, ma come si traduce tutto ciò quando poi andiamo a giocare? Ecco un po' di esempi presi da alcuni titoli AAA, provati in varie condizioni di qualità/risoluzione, in modo che sia facile non solo evidenziare le differenze tra una modalità e l'altra, ma anche paragonarle a sistemi diversi.
Abbiamo scelto 3 titoli molto diversi tra loro, che vanno a sfruttare più o meno bene le tecnologie messe a disposizione da NVIDIA, e questo si traduce in frame rate anche molto diversi, e non da ultimo in un'esperienza di gioco molto diversa.
Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077 è un esempio di "gioco virtuoso", quello cioè che sfrutta tutti i più moderni ritrovati della grafica per offrire un'esperienza visiva senza compromessi. Dal ray tracing al DLSS 3, le impostazioni di Cyberpunk sono ricche di opzioni che permettono di scalare molto la qualità del gioco, a seconda della macchina sulla quale andrete ad eseguirlo.
Abbiamo impostato infatti i preset grafici su Ultra, e la pesantezza del ray tracing è evidente dalla tabella sottostante: disattivandolo, e lasciando invariate tutte le altre impostazioni, il frame rate raddoppia in 4K (un po' meno in full HD). Al contempo è chiaro anche l'apporto benefico del DLSS 3 con frame generation, che a sua volta può anche triplicare il frame rate con qualità bilanciata (che non è nemmeno la massima). In pratica giocare con DLSS 3 e ray tracing vi regala sempre maggiore fluidità che non senza DLSS e senza ray tracing; avrete una qualità visiva nettamente superiore e con il doppio dei frame (se non di più). Una vera vittoria per il DLSS!
FHD+ 240Hz | UHD+ 120Hz | |
No DLSS + ray tracing ultra | 65 | 20 |
NO DLSS + no ray tracing | 105 | 43 |
DLSS 3 equilibrata + ray tracing ultra | 174 | 68 |
DLSS 3 equilibrata + no ray tracing | 206 | 85 |
Call of Duty Modern Warfare 2
CoD è una via di mezzo. L'apporto benefico del DLSS è evidente, sia in full HD che in 4K, ma non si tratta ancora di DLSS 3 e non ci sono impostazioni precise per il ray tracing. Su un sistema potente come quello in prova, potremmo anche concederci il lusso di togliere il DLSS (ma perché rischiare qualche calo di frame rate!); su macchine meno potenti invece, volendo giocare in qualità video "estrema", come nei preset che abbiamo usato, diventa praticamente obbligatorio.
E qualora il gioco supportasse il DLSS 3, le cose non potranno che migliorare.
FHD+ 240Hz | UHD+ 120Hz | |
No DLSS + qualità estrema | 147 | 69 |
DLSS equilibrata + qualità estrema | 181 | 106 |
Red Dead Redemption 2
RDR2 è il cattivo esempio, quello da non seguire. È l'unico dei 3 giochi che abbiamo preso ad esempio che non è andato oltre la risoluzione QHD+ (non c'è proprio stato verso di forzare il 4K dalle impostazioni del gioco), ed il contributo del DLSS nel suo caso è davvero irrilevante, quantomeno sul frame rate (può comunque, ad esempio, ridurre il flickering, ma non è una cosa evidente in questo caso). Difficilmente cambierà molto in futuro, ma è guardando i titoli precedenti che si capisce quanto invece potrebbe migliorare la fluidità anche di un gioco "datato" come questo.
Purtroppo infatti ormai l'hardware non basta più, ci vuole anche il supporto software alle tecnologie su cui sono basate le nuove schede grafiche, o il loro beneficio non sarà così evidente come in caso contrario. Chiaro poi che avere questi frame rate con il gioco al massimo della qualità sia comunque notevole, ma rimane il rimpianto per quanto migliore avrebbe potuto essere l'esperienza.
FHD+ 240Hz | QHD+ 120Hz | |
No DLSS | 120 | 107 |
DLSS | 121 | 124 |
Produttività
In tutto ciò non va sottovalutata la sfera produttiva di un portatile del genere. Su PCMark10 Extended abbiamo totalizzato quasi 11.000 punti, ma è più interessante andare ad analizzare anche i sotto punteggi che questo benchmark fornisce, con 11.375 punti proprio sulla sfera "produttività": è il valore più alto che abbiamo mai registrato su un portatile, superiore anche all'MSI Raider GE67, ovvero il portatile più potente che abbiamo recensito (i9-12900HX + RTX 3080Ti + 64GB RAM).
Ulteriori conferme della bontà in ambito lavorativo di una soluzione del genere vengono anche da altri test, anche se sarebbe più corretto dire "lavorativo professionale", dato che siamo in una sfera dove solo chi faccia un uso molto avanzato di certi applicativi noterà la differenza. Il benchmark Procyon su Premiere Pro ha fatto registrare un punteggio superiore ad 8.200, nuovamente sul podio dei migliori di sempre.
Tutte le GPU Ada Lovelace hanno inoltre il supporto hardware per l'encoding video in AV1, contrariamente alla precedente generazione che supportava solo il decoding ma non l'encoding.
Questo introduce quindi non solo un boost di prestazioni durante l'encoding, ma permette appunto di sfruttare un codec già di per sé molto più efficiente dell'H.264, che non a caso NVIDIA ha impiegato anche nell'ultima versione del suo servizio di cloud gaming, GeForce Now, per aumentare la qualità dello streaming risparmiando al contempo banda. I miglioramenti si vedono anche in H.265, grazie ai dual encoder presenti sulla RTX 4090 (anche sulla 4080), che di fatto dimezzano i tempi rispetto alla 3080 Ti.
In tutto ciò una nota di merito va anche al processore, che con i suoi 24 core (8 ad alte performance e 16 ad alta efficienza) e 32 thread riesce a dare quell'ulteriore spinta in più che chi ha bisogno di grande potenza di elaborazione non potrà non apprezzare. Del resto portatili del genere, nati senz'altro per soddisfare le esigenze dei videogiocatori, possono rivelarsi altrettanto validi per un content creator, sfruttando soprattutto i driver Studio di NVIDIA, ottimizzati per applicazioni di software house quali Adobe o Autodesk.
Considerazioni finali
Generazione dopo generazione, NVIDIA ha continuato a migliorare tutto il migliorabile, e con le GPU ADA Lovelace setta nuovi standard, non solo in termini di prestazioni, ma anche di consumi, che in ambito mobile sono altrettanto importanti.
La tecnologia Max-Q, giunta alla quinta generazione, beneficia adesso del DLSS 3, di una maggiore efficienza dell'architettura, di memorie GDDR6 ultra-low voltage, e di una ottimizzazione ulteriore rispetto alla passata versione. Questo ha portato non solo al più grande salto di performance tra una generazione e l'altra, ma anche a consumi più ridotti, che possono arrivare fino ad un terzo, a parità di prestazioni.
In termini monetari tutto ciò costa 4.300$, e la certezza di avere ventole sempre accese, ma soprattutto regala sì grandi prestazioni, ma che restano comunque indietro rispetto a sistemi desktop equivalenti, sia in termini di hardware che di costo. La domanda che un gamer potrebbe quindi porsi è se valga la pena investire in un portatile del genere o meno, ma del resto il fatto che ci sia una scelta per l'utente non può essere un male di per sé, e se c'è una cosa che NVIDIA ha dimostrato è di non lasciare indietro nessun segmento di mercato nel quale l'azienda si è cimentata in questi anni, nemmeno quello cloud.
Con la RTX 4090 per Laptop NVIDIA ha calato un asso pigliatutto. Prestazioni rispetto alla generazione precedente anche raddoppiate, DLSS 3 quasi magico nell'aumentare il frame rate (e non solo), e tutto a misura di portatile, cioè senza aumentare i consumi rispetto al passato, anzi diminuendoli a parità di prestazioni. Il dubbio da porsi può essere semmai su un altro livello: a chi serve tanta potenza in mobilità? Perché farsi un notebook gaming così caro e non un Desktop, risparmiando magari qualcosa? Per fortuna però, la libertà di scelta per il consumatore non è mai stata un male, vero?
Pro
- Salto generazionale impressionante
- Temperature sotto controllo
- DLSS 3 superbo
Contro
- Consumi elevati
- Prezzo elevato
- Il gioco vale la candela?
Nicola Ligas Nicola è caporedattore su SmartWorld.it, e per questo motivo è odiato da tutti. I colleghi. Gli piace credere che il suo lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Ma non ai colleghi. Nel tempo libero cerca di complicare la sua vita, con nuovi progetti che non ha mai tempo di realizzare. Per fortuna. Dei colleghi.