Recensione NZXT Capsule Mini: gran microfono in un minuscolo spazio vitale

Microfono

• Diagramma polare: cardioide
• Risoluzione: 24-bit/48 kHz
• Frequenza: 100 hz - 10 kHz
• Dimensioni: 99 x 185,4 x 99 mm
• Peso: 544,3 grammi (su base standard)

Braccio

• Dimensioni: 55,2 x 64 x 774,2 mm
• Peso: 777 grammi
• Regolazione: 120° - 210° (a seconda del punto di giunzione)

Non appena si prende in mano il NZXT Capsule Mini, si nota e apprezza subito l'estrema leggerezza del microfono. Si presenta come un cilindro nero per buona parte in plastica (di fattura non sorprendente), la cui parte frontale ospita una manopola per la regolazione del volume: le cuffie possono essere collegate all'apposito jack audio, posto sul fondo, per ascoltare la registrazione in tempo reale, con zero latenza.

Inoltre, cliccando la manopola, si mette il microfono in muto, con il LED frontale che diventerà rosso (da bianco) per segnalarlo.

Il supporto sul quale si poggia è in metallo, con base gommata. Non è regolabile in altezza, ma è possibile inclinare il microfono per migliorarne la posizione. Si fissa saldamente con delle viti nella filettatura, quindi basta sfilarle per montarlo sul braccio, come già detto in precedenza.

Per quanto il prodotto sia commercializzato ed ideato per i gamer, in realtà il design è minimale e pulito. Contribuiscono al minimalismo ovviamente anche le dimensioni ridotte, che offrono non solo possibilità maggiori di trasporto, ma pure, banalmente, una migliore visione frontale. Piccolo è anche il braccio, il quale dispone di comode canaline per nascondere il cavo.

Quando si avvita il microfono al braccio, si può notare come il tutto sia predisposto per il montaggio a sinistra, almeno se si installa il morsetto difronte a sé: una volta completamente avvitato, infatti, la zigrinatura sarà rivolta verso il fronte solo se montato, appunto, a sinistra.

Il motivo è presto detto: il braccio non è totalmente regolabile, ed ogni punto di giuntura può ruotare in maniera limitata.

Come detto, NZXT Capsule Mini è un microfono a condensatore plug and play: ciò significa che basta collegarlo tramite il cavo USB / USB-C per essere immediatamente riconosciuto da Windows, così da farlo funzionare senza alcun problema con Discord, Teamspeak, Skype e qualsiasi altro software di registrazione vi venga in mente.

La struttura frontale ospita un filtro anti-pop integrato, col quale il microfono filtra molto bene l'aria emessa dai suoni plosivi (le lettere P e B).

Non avrete la necessita di acquistare spugne o supporti anti-pop esterni, perché quello integrato fa il suo dovere: potreste averne bisogno solo se lo tenete molto vicino alla bocca.

La qualità della registrazione è buona, assolutamente paragonabile a quella di altri modelli a condensatore più blasonati: la voce è calda, limpida, corposa, appena metallica ma non troppo, ed in generale ho solo ricevuto apprezzamenti durante le mie sessioni di prova con amici. Il microfono di NZXT è in grado di catturare l'audio fino a 24-bit/48 kHz, la medesima risoluzione di registrazione del Blue Yeti per intenderci. C'è un pelino di rumore bianco quando si sta in silenzio nel momento in cui si registra in modalità grezza, ma basta un minimo di riduzione a livello software per eliminarlo del tutto.

Purtroppo l'unico pattern di registrazione è quello classico a cardioide, utilizzato dalla maggior parte dei microfoni. Ciò significa, in soldoni, che registra quel che avviene frontalmente in maniera chiara e limpida.

Ho apprezzato, come detto, la possibilità di poter mettere il muto al volo con il clic della manopola, con il LED rosso che comunica il blocco della registrazione.

Per quanto riguarda il gain (o guadagno), cioè l'amplificazione della sensibilità del segnale catturato del microfono, è possibile personalizzarlo attraverso l'applicazione NZXT Cam, la stessa vista per altri prodotti dell'azienda. Non ne ho sentito il bisogno, poiché il suono era già sufficientemente dettagliato senza dover intervenire sull'applicazione, che è comunque molto spoglia: oltre al gain, ci sono le opzioni per modificare il volume e il sidetone, cioè il ritorno in cuffia della vostra voce, null'altro.

Di seguito potete trovare una registrazione grezza della mia voce con gain a metà, senza alcuna post produzione, eccetto nelle battute finali.

Invece qui sotto c'è un altro test di registrazione, sempre con gain a metà, ma leggermente ripulito via Audacity.