Recensione OnePlus 11 5G: un sorprendente ritorno al passato | VIDEO
07 Febbraio 2023 2
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A quasi un mese esatto dal lancio in Cina, OnePlus porta il nuovo OnePlus 11 5G anche in Europa e dopo aver avuto modo di provarlo per più di due settimane, siamo pronti a parlarvene. Il modello che ho in test è il 16/256GB che, già ve lo anticipo, è la versione da comprare poiché si fa fregio delle nuove memorie UFS 4.0 anziché delle 3.1 che troverete nella versione 8/128GB. Le specifiche per tutto il resto sono identiche con un SOC Snapdragon 8 Gen 2, un display AMOLED da 6.7" 2K con refresh rate dinamico 1-120Hz e una fotocamera posteriore firmata Hasselblad da 50, 48 e 32Mpx.
Già dopo averlo tolto dalla scatola ho avuto ottime impressioni, un cambio radicale rispetto al OnePlus 10 Pro e 10T, due smartphone che hanno deluso molto le aspettative e che questo nuovo OnePlus 11 cerca di farci "dimenticare". Se vi ho incuriosito almeno un pochino, vi consiglio di continuare a leggere!
QUALIT COSTRUTTIVA E DESIGN
OnePlus 11 5G è disponibile in due colorazioni, Eternal Green e Titan Black, quella che abbiamo noi in prova. Attenzione perché non cambia soltanto il colore poiché la versione Titan ha un retro del telefono che rimanda ai OnePlus del passato con un effetto "sabbia" ben riuscito sia visivamente che al tatto, migliorando il grip senza infastidire anche su medie sessioni di utilizzo e - cosa fondamentale - senza trattenere alcuna ditata.
Ho apprezzato tantissimo la qualità degli assemblaggi e la cura nei minimi dettagli. Pur avendo bordi curvi sia sul vetro frontale, un Gorilla Glass Victus, sia sulla back cover, non troviamo scalettature a ridosso del frame che infastidiscono impugnando lo smartphone. L'oblò delle fotocamere è stato integrato meglio grazie a inserti metallici che lo fanno sembrare un tutt'uno col frame laterale. Proprio all'interno dell'oblò troviamo una trama particolare con scritta Hasselblad in bella vista e verso l'esterno abbiamo una simil ghiera che ci rimanda all'idea di una "vera" fotocamera.
Bene che sia tornato lo switch fisico per passare tra la modalità suoneria, vibrazione e muto ma già vi anticipo che parlando di uno smartphone non compatto (163.1 mm × 74.1mm × 8.53 mm) e non leggero ( 205g) non sarà facile da utilizzare con una sola mano; in qualche occasione ho rischiato senza cover che mi scivolasse via per arrivare alla tendina delle notifiche. Allocati sul frame troviamo il bilanciere del volume, il tasto di accensione, lo speaker principale, il carrellino per le due SIM card, la Type-C 2.0 (male), microfono primario ed uno secondario. Purtroppo OnePlus 11 è certificato soltanto IP54, resistente quindi a spruzzi e polvere: su questa fascia di prezzo si può fare di più.
DISPLAY
Per sbloccare il OnePlus 11 5G possiamo far ricorso al sensore per il riconoscimento delle impronte integrato sotto al display in una buona posizione e dotato di eccellente reattività o altrimenti possiamo fare affidamento anche allo sblocco 2D del volto tramite la selfie camera frontale.
Una volta sbloccato lo smartphone ecco qui che ci troviamo davanti ad un eccellente display AMOLED LTPO3 con risoluzione QHD+, 3216x1440 pixel, a 10Bit e con 525ppi con una copertura di circa il 92% della superficie frontale.
Il pannello ha una luminosità di picco di 1300Nits, 800 di media e può fare affidamento su una velocità di aggiornamento massima a 120Hz, adattiva fino ad 1Hz in modalità Always On Display per consumare il meno possibile. Provengo da iPhone 14 Pro e numeri alla mano ho notato quanto l'AOD di OnePlus consumi meno, mostrandomi spesso anche più informazioni utili grazie alla personalizzazione. Purtroppo escluso l'AOD, l'interfaccia utente e certe applicazioni terze come Instagram e YouTube hanno limiti evidenti con i 120Hz, come vi mostro in video: il risultato è spesso piuttosto frustrante.
Il display, come di base su molti Oppo, è impostato in taratura Vivace ma possiamo scegliere in alternativa quella Naturale, più accurata in sRGB, o Brillante per colori ancora più luminosi e una gamma più ampia. O infine Cinematografica con uno spazio DCI-P3 per una riproduzione cromatica più veritiera.
Come non menzionare anche il supporto al Dolby Vision HDR e all'HDR10+ che purtroppo però ancora non vengono utilizzati su questo OnePlus 11 in app terze come Netflix o Prime Video per citarne due delle più importanti. A dirla tutto il supporto si limita addirittura al FullHD con tutte le certificazioni Widevine L1. Insomma c'è da attendere qualche aggiornamento per sfruttare il pieno potenziale di questo display.
Menzione finale per il sensore di luminosità che sottostima sempre leggermente in interna e spesso ho dovuto correggere alzando manualmente.
SOFTWARE
OnePlus 11 5G è basato su Android 13 con interfaccia utente OxygenOS 13.0. Le patch di sicurezza attualmente sono ferme a dicembre 2022 ma sono sicuro che nei prossimi giorni passeremo direttamente a quelle di febbraio con il lancio ufficiale in Europa. OnePlus ha promesso 4 anni di aggiornamenti alle nuove versioni di Android e 5 anni di patch di sicurezza per questo OnePlus 11: bene anzi molto bene perchè si mette alla pari di Samsung ma ora c'è da migliorare sul tempismo, dato che patch più tempestive potrebbero far ricredere molte persone che si erano allontanate dal brand.
La OxygenOS 13, per quanto ricordi tanto, tantissimo la Color di OPPO è una interfaccia ben fatta, con molte funzionalità personalizzabile a proprio gusto e cosa fondamentale non ha mai crash, freeze o bug anomali. E' una interfaccia che consuma pochissime risorse e il bloatware a bordo è pressoché nullo.
Tra le funzioni terze più comode sicuramente è da menzione quella delle mini app flottanti, davvero ben fatta e con un supporto ampissimo anche alle terze parti. Ottimo anche tutta la suite gaming che però andremo ad analizzare tra poco!
SCHEDA TECNICA
- display: AMOLED 6,7" QHD+, frequenza aggiornamento fino 120Hz, campionamento tocco fino a 1000Hz, schermo-scocca 92%, 525ppi, 1300nit, Corning Gorilla Glass Victus
- sistema di raffreddamento: Cryo-velocity VC Cooling System per dissipazione calore interno (3685 mm2 VC), 5673 mm2 strato di grafene ed una lastra di grafene cristallino dedicata al display.
- processore: Snapdragon 8 Gen 2 (4 nm) - octa-core 1x3,2 GHz Cortex-X3 + 3 Performance Core (2 Cortex A715 + 2 Cortex A710) + 3 Efficency core (Cortex A510)
- GPU: Adreno 740
- memoria
- 8/16 di RAM LPDDR5
- 128GB UFS 3.1/256GB UFS 4.0 interna non espandibile
- sensore impronte digitali: integrato nel display
- connettività: 5G (SA/NSA), WiFi 7, Bluetooth 5.3 LE, NFC, USB-C, GPS, Beidou, Glonass, Galileo, QZSS
- OS: OxygenOS13 con Android 13
- fotocamere:
- anteriore: 16MP Sony IMX471, 5P, 1.0 µm, EIS, Fuoco Fisso, ƒ/2.45
- posteriori:
- 50MP Sony IMX890 principale, 1/1,56", f/1,8, OIS
- 48MP Sony IMX581 ultra grandangolare, 1/2", f/2,2, FOV 115°
- 32MP Sony IMX709 tele, 1/2.74", f/2,0
- batteria: 5.000mAh con ricarica fino a 100W cavo
- dimensioni e peso: 163.1 mm × 74.1mm × 8.53 mm per 205 grammi
PRESTAZIONI e DISSIPAZIONE
OnePlus 11 5G ha una scheda tecnica di peso quando si parla di prestazioni grazie al nuovo SOC basato sullo Snapdragon 8 Gen 2 affiancato da 16GB di ram, nella nostra versione, LPDDR5X 16Bit quad-channel e 256GB di storage UFS 4.0. Come è lecito aspettarsi nell'uso comune come app social, multitasking blando e utilizzo multimediale il telefono non ha il minimo impuntamento e ripensamento. Le nuove animazioni pensate per questo OnePlus 11 scorrono alla vista che è un piacere, ma sarà riuscita OnePlus a domare i soliti drain di batteria e le temperature altissime dei top di gamma Android? Spoiler: si grazie ad un sistema di dissipazione che non è tutta fuffa ma si dimostra veramente efficace.
Per gestire al meglio le temperature, che vi anticipo non hanno superato i 35°C batteria e 40°C SOC con CPU difficilmente sopra i 60°C, Oneplus si è adoperata con una camera di vapore con un area di 3685 mm2, una lastra di 5673 mm2 di grafene ed una lastra ulteriore di grafene cristallino dedicata al display. Di mio sono sempre stato molto restio a tutti questi numeroni ma posso dirvi, dopo aver provato una decina di giochi tra i più pesanti del Play Store (Tower Of Fantasy per citarne uno) che effettivamente il tutto funziona. Lo smarthpone non è mai diventato caldo, al più tiepido sia nel posteriore sia nella zona del display, grazie anche ad un nuovo algoritmo software (Hyperboost Gaming Engine) a gestire le risorse in ambito videogiochi.
AUTONOMIA E RICARICA
A giovare delle temperature basse e dei consumi di base non eccessivi dello Snapdragon 8 Gen 2 è sicuramente la batteria, anzi le batterie dovremmo dire considerando che sono due da 2500mAh per un totale di 5000mAh. Come potete osservare dagli screen non sono mai sceso sotto le 4h30min di display anche in giornate folli, raramente replicabili come 400km di cambi celle in un giorno costantemente in 5g con Android Auto, Spotify, app social varie e utilizzo camera. OnePlus 11 è il classico smartphone che ti metti in tasca la mattina e non hai mai necessità di controllare la percentuale di carica perché sei sempre sicuro di arrivare a sera. Nel caso ci trovassimo di fronte ad una giornata intensa, bastano 15 minuti con il caricatore a 100W per tornare al 75% e 25 minuti per arrivare al 100% di carica.
Purtroppo la ricarica wireless è assente, grave mancanza.
AUDIO E MULTIMEDIALITA'
Oneplus 11 ha un doppio speaker stereo, chiamato Dual “Reality” Speakers che assieme al Dolby Atmos ci permette di godere di una esperienza audiovisiva di tutto rispetto sia tramite gli speaker ma anche attraverso il Bluetooth 5.3. L'audio rimane sbilanciato verso l'altoparlante principale ma decisamente meno dei modelli passati, permettendo una fruizione migliore di contenuti multimediali anche senza ricorrere a cuffiette o speaker esterni.
Proprio restando in tema di audio e bluetooth, come non citarvi le nuove OnePlus Buds Pro 2 che mi stanno accompagnando anche loro da circa due settimane. Le ho trovate decisamente più confortevoli delle precedenti, migliorate a livello di audio grazie ai due driver da 11mm e 6mm e alle varie funzioni software configurabili direttamente dalle impostazioni. Ottima la cancellazione attiva del rumore fino a 45db e i microfoni che mi hanno permesso di conversare per medie-lunghe sessioni di camminata senza stressare troppo l'interlocutore. Il dato che mi ha soddisfatto di più anche in questo caso è stato l'autonomia: più di sei ore e trenta di utilizzo in ascolto musicale ad alto volume, ottimo! Non costano poco, 179€ di listino ma grazie a vari bundle in fase di lancio possono essere un valido "regalo" da affiancare al OnePlus 11!
PARTE TELEFONICA E CONNETTIVITA'
Chiamare con questo OnePlus 11 è stato un piacere, zero problemi col sensore di prossimità e speaker di ottimo livello come anche i microfoni che in situazioni critiche riescono a difendersi più che bene. Alla prova del locale notturno/concertone se l'è cavata egregiamente senza distorsioni, approvato!
Da menzione anche il segnale: nel mio studio (un bunker più o meno) l'iPhone raramente prende Edge e quasi sempre non ha segnale, mentre questo Oneplus non solo è quasi sempre in Edge ma ogni tanto riesce ad agganciare anche il 4G.
FOTO E VIDEO
Oneplus ha puntato molto sul comparto fotografico rinnovando la partnership con Hasselblad ed eliminando ogni traccia di sensori inutili, puntando a soltanto tre camere ma tutte e tre di livello.
Lato hardware, Oneplus 11 5G ha una fotocamera principale con sensore Sony IMX890 da 1/1,56" con risoluzione da 50MP (Quad-Bayer per foto da 12,5MP di base) e apertura f/1,8, un sensore Sony IMX581 da 48MP (Quad-Bayer a 12MP) da 1/2" ed f/2.2 ed infine un Tele per molti criticato perché soltanto 2X Sony IMX709 da 1/2.74" e 32MP con apertura f/2.0.
Partiamo ad analizzare proprio la lente 2x pensata da OnePlus ed Hasselblad come una lente da ritratto, per questo non troppo spinta come lunghezza focale e con un sensore RGBW già visto su Oppo ed altri brand, mirato a migliorare gli scatti in condizione di scarsa luce. Lasciando perdere la scheda tecnica i risultati ci dicono che effettivamente di giorno riusciamo a portarci a casa ottimi scatti per un effetto non sicuramente paragonabile ad una DSLR, ma più che soddisfacente per i social. Al calare delle luci purtroppo la qualità degrada, l'algoritmo software non riesce a stare dietro ai tempi di esposizione ed ISO più alti ed è stato abbastanza facile ottenere foto da scartare. Proprio a livello software c'è una completa mancanza di gestione della modalità ritratto in post, sia in foto che in video come troviamo su iPhone e Pixel per fare un esempio dove possiamo andare a cambiare punto di messa a fuoco, punti luce e quantità di sfocato. Insomma per essere la caratteristica saliente, speravo meglio.
Menzione finale al fatto che la camera tele non sia ancora supportata in ripresa video 4K ma soltanto 1080p, un limite importante per un top di gamma 2023 che speriamo di veder risolto con un aggiornamento software.
Decisamente meglio la ultragrandangolare sia in foto, dove per fare un paragone fa meglio di iPhone 14 Pro, ma soprattutto nei video notiamo la differenza: dove iPhone sovraespone abbondantemente bruciando completamente le alte luci, OnePlus ha una taratura di ombre e luci decisamente migliore. Non sono un grande fruitore delle lenti ultragrandangolari ma abbiamo comunque tutto ciò che serve come una messa a fuoco precisa e rapida e lo scatto a massima risoluzione.
Ho lasciato per ultimo la camera principale perché alla fine è quella che mi ha dato più soddisfazioni e ho usato più spesso. Si sente subito il peso dell'OIS in notturna che ci permette di ottenere file decisamente migliori e meno micromossi. Scattando in raw abbiamo molti margini di manovra nell'andare a modificare il file, mentre scattando in Hi-Res abbiamo il massimo dettaglio nell'andare a zoommare la foto. Ho apprezzato tantissimo la gestione della temperatura colore e del punto di bianco, migliorata grazie alla partnership con Hasselblad e ad un nuovo sensore per una analisi spettrale più ampia della luce e del colore chiamato “13-channel multi-spectral sensor for light-color identifying” . In parole povere avremo sempre dei colori accurati, temperature colore non sballate e nelle foto dove il soggetto ha tinte simili allo sfondo questo sensore cercherà di intervenire per differenziare il più possibile soggetto e sfondo senza alterare i veri colori della foto.
I video si spingono fino al 4K 60 fps o 8K 30fps. Personalmente non vado mai oltre il 4K 30fps ma posso dirvi che i video, soprattutto se registrati di giorno non hanno troppo da invidiare all'iPhone 14 Pro che utilizzo giornalmente (escludendo i soliti discorsi di video girati in app social e della completa mancanza di integrazione delle lenti secondarie). Per i video in notturna si può attivare la modalità AI che tende a migliorare la gestione del rumore ed evitare la sovraesposizione delle alte luci. Buonissimi i microfoni nelle registrazioni video.
LA SELFIE CAM
Con un sensore Sony IMX 471e 16MP le pretese non sono altissime essendo un sensore già visto e rivisto anche su precedenti OnePlus. Il livello è buono, si arricchisce anche di una modalità ritratto nei video ma inizia a sentirsi il peso degli anni rispetto a selfie cam come quella degli iPhone o dei nuovi Samsung. Ottima anche in questo caso la gestione dei microfoni.
CONCLUSIONI
Le conclusioni sono presto fatte, OnePlus 11 è uno smartphone completo, equilibratissimo e con solo quelle due mancanze come ricarica wireless e certificazione ip67/68 che sicuramente faranno storcere il naso ad una buona possibile fetta di utenza. Per il resto ai prezzi proposti non c'è molto altro in più che si possa chiedere, considerando i prezzi folli che stiamo vedendo ultimamente: OnePlus 11 infatti nella versione 8/128GB è proposto a 849€ mentre la 16/256GB che abbiamo in prova si posiziona a 919€, 70€ di differenza che oltre a ram e storage in più, vi ricordo si traduce in memorie UFS 4.0 anziché 3.1.
Non sono da sottovalutare poi eventuali bundle che potrebbero farvi portare a casa uno speaker B&O OnePlus X Bang & Olufsen Limited Edition Beosound A1 2a gen per un valore di 299€ o le OnePlus Buds Pro 2 per un valore di 179€, un risparmio assolutamente non trascurabile sul prezzo finale di listino.
VOTO: 8
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