Recensione OnePlus Watch 2: sfida a Samsung con Wear OS e un'ottima batteria

9 months ago 136

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Gli utenti Android hanno una scelta pressoché infinita di indossabili da abbinare al loro smartphone: orologi ideati per lo sport come quelli Garmin si affiancano ad altri più economici e addirittura a band, basti pensare alla proposta Xiaomi, che per poche decine di euro offrono tutte le funzioni utili a soddisfare le esigenze di un gran numero di utilizzatori.

Le cose cambiano - e anche di molto - se si cerca uno smartwatch con installato il sistema operativo firmato da Google: oltre a Pixel Watch, con i suoi limiti, le opzioni con Wear OS si restringono ai Galaxy Watch di Samsung, al recente Xiaomi Watch 2 Pro lanciato con Wear OS 3.5 e ad una manciata di altre soluzioni che non hanno però avuto una particolare presa sul mercato.

Per questa ragione abbiamo accolto con grande piacere la notizia che il nuovo OnePlus Watch 2 installa Wear OS 4 e dà quindi accesso alle funzioni e alle app presenti su Play Store, provando al contempo a risolvere uno dei limiti più evidenti di questi dispositivi, ovvero l’autonomia limitata. Ho provato OnePlus Watch 2 per qualche giorno e ora vi racconto cosa ne penso.

DESIGN PREMIUM E QUALCHE SCOMODIT

OnePlus Watch 2 è disponibile unicamente nella versione da 47 mm, con cassa in acciaio inossidabile e vetro zaffiro a protezione dello schermo AMOLED tondo da 1.43”. Il display, pur non impostando nuovi standard, fa bene il suo lavoro e si dimostra più che adatto all'utilizzo sia all'esterno, che all'interno, rendendo questo Watch 2 sempre piacevole da guardare. La densità di 326ppi rende l'esperienza visiva, anche quando si leggono i messaggi di testo o le mail, piacevole.

Tolto dalla scatola ci sono una serie di dettagli come l’acciaio spazzolato, il linguaggio estetico comune ai recenti OnePlus 12 / 12R e l’ottimo click dei due tasti laterali che danno inequivocabilmente l’idea di essere al cospetto di un prodotto premium. È stato anche testato per lo standard militare 810H, il che certifica un ulteriore livello di affidabilità per chi intende utilizzarlo all’aria aperta per attività più o meno avventurose.


Mi tolgo però subito anche l’onere di raccontarvi quello che secondo me è uno dei limiti principali di questo dispositivo, ovvero il peso e le dimensioni. OnePlus Watch 2 è grosso (47.0mm × 46.6mm ×12.1mm) e pesante (49 grammi senza cinturino, 80 grammi con quello incluso in confezione) e ciò non lo rende adatto a tutti. Sono valori giustificati dai materiali utilizzati e da scelte, come quella di inserire una batteria da 500 mAh, che portano con sé dei benefici, ma il risultato è che per molti utenti sarà una strada difficilmente percorribile.

Per i miei gusti, ad esempio, risulta un po’ scomodo da indossare per tutta la giornata e certamente troppo ingombrante per pensare di usarlo regolarmente per dormire. Una seconda versione più piccola e/o leggera, mi avrebbe fatto molto piacere. Chi invece dovesse essere abituato a wearable più importanti, come il Galaxy Watch Classic, sentirà meno questa problematica.

Il già citato cinturino fa bene il suo lavoro, è morbido e confortevole ma ha anche il pregio, essendo in gomma, di asciugarsi in pochi minuti. Tra l’altro la certificazione IP68 e la garanzia di poterlo utilizzare per le immersioni grazie alla resistenza fino a 5 ATM, ne fanno un buon compagno per gli appassionati di sport acquatici.

DOPPIO CHIPSET: LA SCELTA GIUSTA PER LAUTONOMIA

All’interno, la particolarità di OnePlus Watch 2 risiede nella presenza di due chipset: il più energivoro SoC Snapdragon W5 viene infatti accompagnato dal BES2700, estremamente parco quando si tratta di consumi. Il W5 gestisce l’esecuzione di WearOS, delle relative app (pre-installate o scaricate successivamente) e il gran numero di funzioni messe a disposizione dal sistema operativo di Google. BES2700, invece, si occupa di una serie di funzioni di base, come quelle legate al fitness e alla registrazione del battito cardiaco.

Il risultato, unitamente alla batteria da 500 mAh, è che attivando il cosiddetto Smart Mode, che si occupa di regolare in autonomia le impostazioni di consumo senza compromessi sulle funzionalità utilizzabili, secondo OnePlus si raggiungono fino a cento ore di autonomia. Con gli smartwatch non è mai semplice farsi un’idea precisa perché molto dipende dall’uso del GPS e dalle attività svolte, variabili da persona a persona ma anche da giornata a giornata, ma di certo vi posso dire che io ho superato regolarmente i tre giorni di autonomia ed è un gran risultato pensando alla concorrenza. Ancora meglio, un'ora di ricarica lo riporta da 0 al 100% e basta il tempo di una doccia per assicurarsi una giornata intera di utilizzo.


Volendo è possibile attivare una modalità risparmio energetico che esclude di fatto Wear OS, lasciandoci con la possibilità di registrare le attività sportive, il sonno, il battito cardiaco, ricevere le notifiche e consultare una serie di informazioni, come il meteo, portando la batteria a circa una dozzina di giorni di durata. Un’opzione valida per situazioni estreme, ma che ha poco senso utilizzare dopo aver acquistato un prodotto come OnePlus Watch 2.

La lista di sensori è ugualmente completa: accelerometro, giroscopio, sensore ottico per il battito cardiaco, quello per l’SpO2, di luce, barometro e GPS a doppia frequenza L1 / L5. Buoni il microfono e lo speaker. Manca, invece, una versione LTE del dispositivo.

SOFTWARE

Avere sotto al cofano Wear OS 4 porta con sé tutte le opzioni di quello che è senza dubbio l’ecosistema per smartwatch più completo sperimentabile su Android. App come Gmail e Calendar sono presenti nella loro versione più aggiornata e ci sono tutta una serie di ottimizzazioni che coinvolgono dall’utilizzo della batteria restante, fino alla precisione nel trascrivere il testo dettato (spesso una soluzione più pratica rispetto alla comunque presente tastiera). C’è ovviamente Google Assistant, Wallet e tutta la suite di app dell’azienda, ad eccezione di Chrome.

Aprendo il Play Store troviamo un gran numero di software, da WhatsApp al browser di Samsung per navigare su internet: non manca nulla e l’esperienza è paragonabile a quella descritta all’interno di altre recensioni di prodotti come il Galaxy Watch 6. Al limite la domanda da porsi è: ho davvero bisogno di tutte queste funzioni sul mio orologio? Qualsiasi sia la risposta, sappiate che l'utilizzo è sempre fluido e piacevole.

Preinstallate ci sono una ventina di quadranti differenti e molti di più possono essere scaricati gratuitamente. C’è un po’ di tutto ma, grossomodo, possiamo riportarli a due macro categorie: quelli che intendono far sembrare il nostro smartwatch un normale orologio da polso, quindi le altre che abbracciano anche visivamente la natura digitale e “smart” di un dispositivo simile. Io preferisco queste ultime sia perché mi danno un numero maggiore di informazioni, sia perché le prime mi sembrano un po’ l’equivalente delle magliette con disegnato sopra uno smocking, una brutta copia dell’originale. I gusti sono gusti, comunque, e OnePlus regala un gran numero di opzioni tra cui sbizzarrirsi.

PER LO SPORT E LA SALUTE?

Molti acquirenti di OnePlus Watch 2 vorranno tenere traccia delle loro sessioni di allenamento e, come prevedibile, il nuovo indossabile dell’azienda offre un buon numero di modalità. Ci sono tutti i principali indiziati dagli immancabili sport con la palla fino a quelli acquatici, dalle attività a corpo libero fino alla passeggiata con il cane e le freccette.

Per alcuni sport, poi, è stato fatto un lavoro specifico. La corsa in particolare analizza non solo frequenza del passo e battito cardiaco, ma anche tecnica di corsa e postura in modo da dare alcuni consigli utili, soprattutto a chi è alle prime armi, per migliorarsi ed evitare gli infortuni.


È stato fatto un lavoro ad hoc per lo sci (che considerando lo stato del clima è uno sport destinato a diventare sempre più impraticabile, perciò godiamocelo finché dura) e poi per il tennis e il badminton, che danno alcuni utili insight sui nostri colpi. Incredibilmente per un’app di allenamento che ci offre opzioni legate al gioco dell'aquilone e al croquet, manca il padel: chissenefrega? Chissenefrega, ovvio, ma è un peccato non poter creare delle attività personalizzate perché restano così fuori anche altri sport, come il CrossFit, che utilizzano marchi registrati.

Insomma se OnePlus Watch 2 non sostituirà il vostro Garmin per lo sport, quantomeno accompagnerà in maniera più che adeguata chi da uno smartwatch vuole anche questa funzione.


Due modalità specifiche ci informano infine sul nostro livello di stress, invitandoci eventualmente a fare delle pause, e monitorano la bontà del nostro sonno: la qualità di queste indicazioni frutto delle misurazioni da polso è piuttosto dibattuta ma OnePlus Watch 2 offre un’esperienza simile a quella dei suoi concorrenti, come Galaxy Watch, quindi se vi interessa avere dei dati simili a portata di mano non resterete delusi.

CONCLUSIONI

OnePlus ha fatto un buonissimo lavoro con Watch 2: l'ultima versione di Wear OS viene qui installata all'interno di un dispositivo con una batteria più che generosa, capace di soddisfare le esigenze di chi non vuole ricaricare il proprio smartwatch ogni singolo giorno. La qualità dei materiali è molto buona e l'estetica, pur essendo soggetta ai gusti di ciascuno, in linea con quella degli altri prodotti dell'azienda.

Certo io lo trovo un po' troppo grande e pesante, ma non tutti avranno la stessa esperienza indossandolo. Meglio ancora, OnePlus ha fatto un lavoro molto buono sul prezzo del prodotto: Watch 2 costa 329 euro ma, sfruttando le promozioni ce lo si può portare a casa a 299 euro con le OnePlus Buds 3, preordinandolo entro il 4 marzo, oppure a 299 euro con le Nord Buds 2 acquistandolo fino al 31 marzo.

Insomma un'alternativa più che valida a smartwatch Wear OS come il Samsung Galaxy Watch Classic, con una batteria più capiente e un'esperienza d'uso valida a 360 gradi.

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