Recensione Onyx BOOX Note Air2 Plus: il migliore mai provato

1 year ago 204
 il migliore mai provato

La prima volta che ho provato un prodotto Onyx Boox era il lontano 2018: era il primo dispositivo della serie Note, molto promettente ma un po' acerbo. Quando ho preso in mano questo BOOX Note Air2 Plus, la prima impressione è stata diametralmente opposta: un dispositivo maturo, premium, che trasmette subito un'eccellente sensazione di solidità.

Dopo più di un mese di utilizzo quotidiano, posso finalmente raccontarvi tutto quel che penso di BOOX Note Air2 Plus: non è un prodotto per tutti, non è un prodotto semplice, ma è senza dubbio il dispositivo che consiglierei agli utenti più esperti che cercano uno strumento il più flessibile possibile per studio e lavoro.

Flessibilità qui è la parola d'ordine: non solo perché è un tablet basato su Android, con tutte le app e le opzioni che possiamo immaginare, ma anche perché tutto il software è estremamente flessibile, con una quantità di funzioni, opzioni e configurazioni da far girar la testa.

L'abbondanza del software può spiazzare, ma è il vero punto di forza di questo eccellente dispositivo. Ma andiamo con ordine.

Contenuto della confezione

La confezione di vendita di BOOX Note Air2 Plus include il dispositivo, lo stylus (con un cappuccio in gomma di dubbio gusto), il cavetto USB/USB-C e alcune punte di ricambio per la penna. Tuttavia, se lo acquistate dal sito ufficiale di BOOX, riceverete in omaggio anche la cover magnetica.

Qualche parola sugli accessori inclusi in confezione: la penna utilizza la tecnologia Wacom EMR (la stessa di Kindle Scribe) quindi non va ricaricata. La versione base (quella che ho provato io) non ha tasti o gomma, ha un design scanalato che migliora la presa. Si aggancia magneticamente al lato del dispositivo e, anche se mi è capitato che si staccasse nello zaino, solitamente sta al suo posto. 

D'altra parte, la cover contribuisce a tenere lo stylus al suo posto, grazie alla fascetta che lo circonda ed evita che possa muoversi troppo. Anche la cover si aggancia al dispositivo tramite magneti, ma risulta molto più stabile di altri prodotti simili e non si è mai staccata per sbaglio.

Si tratta di una Sleep Cover, che risveglia il dispositivo quando si apre. La parte frontale è divisa in tre scanalature, che permettono di ripiegare la cover su sé stessa e usarla come stand.

In generale, anche se la qualità non è male e ci sono dettagli notevoli (come la piccola sezione rivestita in tessuto con il logo BOOX), i materiali e le finiture della cover sono decisamente meno pregiati rispetto al dispositivo in sé.

Costruzione ed ergonomia

BOOX Note Air2 Plus si presenta subito come un prodotto solido ed ricercato: la scocca è in metallo, di un colore verde foresta che mi aveva inizialmente spiazzato ma che apprezzo, gli dà carattere. Sul bordo sinistro troviamo la griglia dello speaker, un microfono, il connettore USB-C e il pulsante di accensione, mentre su quello destro due piccoli puntini indicano il punto di aggancio magnetico per lo stylus. 

La parte frontale è occupata principalmente dal display da 10,3": le cornici sono ridotte, ma sul lato destro c'è un bordo di circa 1,5 cm che facilita l'impugnatura con una mano sola.

Le dimensioni (229,4×195,4 mm) ricordano quelle di un quaderno A4, il peso contenuto (445 g) e lo spessore ridotto (5,8 mm) lo rendono un dispositivo particolarmente maneggevole, specialmente se utilizzato senza cover.

Il display è rivestito da una pellicola opaca, applicata di default: facendo un po' di ricerche online, ho scoperto che la pellicola sarebbe removibile, ma non è consigliato farlo. Oltre a proteggere lo schermo dai graffi, la pellicola in questione aggiunge una certa porosità che migliora il feedback quando si scrive, restituendo una sensazione più simile a quella della carta. Inoltre, per dispositivi del genere è altamente consigliato avere un pannello opaco: rimuovendo la pellicola, avrete invece un display lucido, meno indicato per la tipologia di prodotto.

Considerando che la pellicola è letteralmente invisibile e sembra essere parte integrante del dispositivo, vi suggerisco caldamente di lasciarla applicata.

Purtroppo BOOX Note Air2 Plus non ha alcun tipo di resistenza ai liquidi (nessuna certificazione IP).

Hardware e software

Caratteristiche tecniche

La dotazione hardware di BOOX Note Air 2 Plus è davvero eccellente: il display è un pannello e-ink Carta da 10,3", con risoluzione 1.872 x 1.404 pixel e densità di pixel di 227 PPI (come ReMarkable II, Kobo Elipsa 2E o Huawei MatePad Paper).

Sotto la scocca troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 662, 4GB di RAM LPDDR4x e 64GB di spazio di archiviazione (memorie UFS 2.1).

Per quel che riguarda le connessioni, invece, abbiamo Wi-Fi dual band (2.4 GHz e 5 GHz), Bluetooth 5.0 e porta USB-C che supporta lo standard OTG (potete quindi collegarci accessori esterni).

La batteria è da 3.700 mAh e riesce a garantire un'autonomia davvero elevata, grazie anche ad una gestione del risparmio energetico piuttosto aggressiva. Come sempre, l'autonomia complessiva dipende interamente da come lo utilizzate e se è vero che i display e-ink sono particolarmente contenuti nei consumi, è anche vero che Note Air 2 Plus è un tablet Android a tutti gli effetti e, a seconda di quel che ci installate, potreste avere anche diversi servizi in esecuzione in background.

Dulcis in fundo, BOOX Note Air 2 Plus è dotato di un sistema di illuminazione con temperatura regolabile: grazie alla presenza di LED bianchi e LED gialli potrete quindi passare a un'illuminazione più calda man mano che cala la sera.

Software

Partiamo dalle cose facili: BOOX Note Air 2 Plus ha un sistema operativo basato su Android 11. L'interfaccia è riprogettata dal team di Onyx BOOX, ci sono tante (tantissime!) ottimizzazioni per la gestione del display e-ink ma il dispositivo è a tutti gli effetti un tablet Android e non fa nulla per nasconderlo. 

C'è perfino Google Play Store, che vi permette di installare qualsiasi applicazione. Ovviamente le performance dei vari software variano molto rispetto ad un normale tablet: non tanto per le prestazioni del dispositivo, che è sempre rapido e scattante, ma per la natura stessa dei pannelli e-ink, che hanno elevati tempi di refresh. Applicazioni con più animazioni saranno più fastidiose da usare e ovviamente vi sconsigliamo di guardarci video, ma avere il Play Store permette di installare facilmente app come Kindle, Kobo, Pocket o qualsiasi altro servizio di lettura.

La cosa che stupisce subito del software è la quantità spropositata di funzioni, opzioni e personalizzazioni: non starò qui ad elencare tutte le opzioni e configurazioni possibili perché sarebbero davvero troppe, ma vi basti sapere che questa estrema ricchezza del software è sicuramente il punto di forza del dispositivo, ma a seconda dell'utente potrebbe rivelarsi perfino un problema. Per intenderci, non è un tipo di dispositivo (passatemi il termine) a prova di scemo: non perché richieda configurazioni particolari o chissà quale esperienza pregressa, ma perché il software è talmente ricco da richiedere un utente abbastanza scafato, che sappia sfruttare al meglio le possibilità offerte senza farsi sopraffare.

Un elenco rapido e non esaustivo di alcune delle cose che mi hanno stupito, per dare l'idea di quel che intendo:

  • il sistema può essere navigato interamente con gesture o con navbar (e l'ordine dei pulsanti della navbar è personalizzabile);
  • ci sono gesture aggiuntive per regolare volume e luminosità;
  • è possibile regolare il comportamento del tablet per ogni singola app (scegliendo DPI, spessore del font, frequenza di refresh del display, contrasto dei neri, possibilità di stare attiva in background e molto altro);
  • ci sono 4 modalità di refresh del display tra cui scegliere, che possono essere personalizzate (impostando i secondi tra un refresh e l'altro) ed è possibile assegnare ad ogni app la modalità di refresh preferita;
  • c'è un action button con azioni rapide, che può essere riposizionato trascinandolo;
  • ci sono impostazioni per freezare automaticamente le app;
  • è possibile creare un profilo di lavoro, separando le app personali da quelle lavorative

In ogni caso, questo elenco non dovrebbe spaventarvi: sebbene ci siano tutte queste possibilità e il primo contatto col dispositivo possa essere spiazzante, nell'utilizzo quotidiano non dovrete impazzire con DPI o modalità di refresh: il software di BOOX gestisce automaticamente le applicazioni al meglio e non mi è mai capitato di dover davvero modificare qualcosa.

A tutte queste opzioni si aggiungono tutte le funzioni tipiche di un buon tablet Android: screenshot, possibilità di castare lo schermo (solo su PC Windows), split screen per affiancare due app, modalità non disturbare e altro ancora.

A completare il tutto c'è un buon sistema di cloud proprietario che sincronizza note, libri e app: PDF e note sono quindi sempre consultabili dall'app per smartphone (o dall'interfaccia web) e c'è perfino un comodo sistema integrato per trasferire file da e verso dispositivo via rete locale, chiamato BOOXDrop.

E poi, ovviamente, un po' di app di sistema utili (calcolatrice, calendario, registratore vocale) e un ottimo browser: grazie alle modalità di refresh dello schermo intelligenti, il browser è comodamente utilizzabile. A scanso di equivoci: che un browser sia realmente usabile su un dispositivo con display e-ink non è scontato e, oltre Huawei MatePad Paper, non ci sono altri tablet con e-ink che considero utilizzabili per la navigazione web.

Tutto rosa e fiori, quindi? Quasi: la mia critica più grande va alla traduzione italiana del software, praticamente inutilizzabile. Se volete usare il BOOX Note Air2 Plus, impostate l'inglese come lingua di sistema.

Blocco note ed esperienza di scrittura

Il blocco note e la naturalezza della scrittura sono senza dubbio la killer feature del dispositivo.

Il pennino utilizza la tecnologia Wacom EMR, non va ricaricato e supporta 4.096 livelli di pressione (quindi lo spessore del tratto varia a seconda dell'intensità della pressione). La latenza del tratto della penna è praticamente assente e la sensazione di scrittura è eccezionale: i primi giorni potreste avvertire un'eccessiva "durezza" durante la scrittura, una sensazione di gesso sulla lavagna, ma è una sensazione che dura solo poche ore, il tempo che la punta del pennino si consumi quel minimo che basta da risultare meno "affilata" e più morbida.

In generale, prendere appunti con BOOX Note Air 2 Plus è un'esperienza che risulta molto naturale, come scrivere su un foglio di carta.

È in assoluto il motivo per cui consiglio questo genere di dispositivi: per chi prende tanti appunti, per studio o per lavoro, possono essere una vera svolta. I taccuini sono multi-pagina ed è possibile organizzare le note in cartelle.

Nel caso di BOOX, l'app Note è davvero eccezionale, con una quantità di funzioni e opzioni utili fuori dal comune. Come sempre, ci metterete un po' a familiarizzare con gli infiniti strumenti della toolbar, ma ne varrà la pena.

Gli strumenti di scrittura sono 5 (penna stilografica, pennello, penna a sfera, matita e pennarello), è possibile regolare lo spessore della punta su ben 20 livelli e ci sono ben 16 colori disponibili. Il display e-ink mostra ovviamente tutto in bianco e nero, e quindi potreste domandarvi a cosa serve avere perfino due tonalità diverse di rosso e due di blu, ma dovete tener presente che, una volta esportata la pagina, sugli altri dispositivi potrete vedere tutti i colori utilizzati.

Una cosa che mi piace molto è la possibilità di tener salvati e a portata di clic diversi strumenti di scrittura (regolando tipo di penna, colore e spessore): in questo modo, se in un documento usate – ad esmepio – pennarello rosso per i titoli e penna a sfera nera per il testo, potrete rapidamente passare dall'uno all'altro con un clic dalla barra in alto.

C'è il riconoscimento della scrittura, che permette di trasformare in testo digitale gli appunti scritti a mano e funziona incredibilmente bene, anche con una grafia pessima come la mia, anche in corsivo. 

C'è uno strumento per inserire linee e forme, c'è il lazo che permette di selezionare porzioni di testo e spostarle tra la pagina (utilissimo per riorganizzare le idee quando si fanno schemi), c'è la possibilità di inserire immagini, allegati (qualsiasi tipo di file), link ad altre note o a siti esterni e anche registrazioni audio. A proposito dell'audio, è possibile scrivere mentre si registra (e non si nota alcun tipo di latenza) ed è possibile aggiungere fino a 20 marker nella registrazione, per salvare i momenti più importanti: questo lo rende un dispositivo particolarmente comodo per prendere appunti e registrare durante una lezione universitaria.

Ma gli aspetti più interessanti sono la gestione dei livelli e il numero praticamente infinito di template che è possibile usare. I livelli funzionano come vi aspettereste, come un qualsiasi programma di disegno grafico: è possibile aggiungerne di nuovi e nascondere quelli che non ci interessano.

I template (ossia gli "sfondi" della pagina) disponibili di defualt sono tantissimi, ben 47, suddivisi in quattro sezioni (comuni, lavoro, studio, altri). Ce n'è per tutti i gusti, ma la cosa più importante è la possibilità di utilizzare dei template custom: vi basterà caricare un'immagine (in PDF o PNG) nella giusta cartella, per poterla usare come sfondo. Questo è molto comodo se usate sempre un particolare layout per gli appunti, ma può servire anche per lavorare partendo da un'immagine (nell'esempio qui sotto, un'ipotesi di arredamento usando la piantina della casa come template).

Infine, è possibile esportare il documento in PNG, PDF (Bitmap PDF o PDF vettoriale) o file di testo, scegliendo se mostrare tutti i livelli o solo quelli visibili.

Ed essendo basato su Android, ovviamente la condivisione non è un problema: il menu di condivisione è quello classico, quindi potrete inviare il file per mail, su un qualsiasi servizio cloud (Dropbox, Drive) o perfino via Telegram come faccio io. 

Lettura e appunti sui libri

Parlando di letture, in primo luogo tenete presente che lo Store del dispositivo è praticamente inutile. Ha pochissimi titoli, solo in inglese. Per leggere ebook dovrete quindi acquistarli da altri negozi.

L'app di lettura di default, chiamata Neo Reader, supporta tutti i formati più comuni per ebook e fumetti: non solo ePub, Mobi e PDF, ma anche CBR e CBZ (per i fumetti) e perfino documenti Word (.doc) e presentazioni PowerPoint (.ppt).

Considerando quanto scritto prima, non vi stupirà sapere che anche per la lettura di ebook ci sono una valanga di impostazioni: oltre alle solite regolazioni di font e margini, è possibile cambiare le spaziature, l'intensità delle indentazioni, il contrasto dei grigi per la resa delle immagini, l'intensità dei grassetti e ogni altra cosa che possa venirvi in mente.

E poi ci sono sei modi diversi di evidenziare i paragrafi (tre evidenziatori, tre tipi di sottolineature), la possibilità di cercare online una definizione o una traduzione e – molto comoda – la possibilità di ascoltare la lettura del libro tramite un sistema di Text-to-speech (collegando delle cuffie Bluetooth o usando gli altoparlanti del dispositivo). Anche il sistema di lettura (che di base si appoggia al motore TTS di Google) funziona piuttosto bene, è – ovviamente – molto configurabile e sottolinea le parole che legge. 

La gestione dei PDF è eccezionale, la migliore che abbia mai provato. Come sempre, questo è possibile grazie ad una sconfinata pletora di opzioni e configurazioni, che si rivelano però incredibilmente utili per gestire un formato così comune ma allo stesso tempo così "complesso" come il PDF. Potete eseguire un reflow del testo (o perfino estrarre il testo, tramite un sistema OCR), potete ridimensionare a piacere la pagina per adattarla allo schermo, configurare il contrasto delle immagini e perfino impostare una visualizzazione con "scorrimento a colonne" scegliendo quante colonne e l'ordine di lettura (l'ideale per le riviste, con articoli impaginati in modi diversi).

Se il PDF contiene testo, funziona anche il sistema di lettura con Text-to-speech. Inoltre, grazie alle diverse configurazioni per il refresh del pannello e-ink, BOOX Note Air2 Plus riesce a gestire senza troppi problemi anche i PDF più pesanti.

Una nota negativa è l'assenza di un dizionario incluso di default: è possibile usarne uno scaricato da internet, nei soliti formati supportati (Stardict, Babylon o MDICT) che basterà copiare nella cartella /dicts per vederlo riconosciuto nell'app Dizionario preinstallata. Ma, soprattutto, è possibile utilizzare un'app di terze parti come dizionario integrato: in altre parole, potete scaricare un'app dizionario dal Play Store e usarla come default per la ricerca di parole durante la lettura con l'app di default (Neo Reader).

Infine, ovviamente è possibile prendere appunti su libri, PDF e perfino fumetti, in maniera sostanzialmente indifferente.

Gli strumenti a disposizione vengono gestiti tramite una toolbar fluttuante: è possibile aggiungere più tipi di strumento (penna a sfera, stilografica, matita, pennarello, pennello) da tenere sempre a portata di mano, aggiungere forme o cancellare.

Curiosamente, non esiste uno strumento evidenziatore: è possibile evidenziare selezionando il testo con le dita come si farebbe su un qualsiasi altro ebook reader, ma l'evidenziatore non è disponibile come strumento a sé stante, magari per cerchiare qualcosa o evidenziare con più naturalezza, come si farebbe su un libro: si può sostituire con il marker (pennarello), disponibile in vari colori, che però tende comunque a coprire un po' troppo il testo, dato che non è possibile ridurre l'opacità.

Al netto di questa stranezza, gli appunti sui libri funzionano bene: anche quando si modificano font e margini, l'app di BOOX riesce a scalare abbastanza bene il tratto, che si adatta alle dimensioni del testo. In altre parole, se sottolineate a mano una frase (e perfino se questa va a capo), anche cambiando le dimensioni del font, la frase sottolineata resterà sempre la stessa.

Allo stesso modo, scrivendo un appunto ai margini del foglio o negli spazi tra i paragrafi, il testo scritto a mano si adatterà alle dimensioni fin quando possibile; quando la variazione di font o margini non è più sostenibile per "scalare" il testo, il software di BOOX aggiunge un'icona che ci segnala che lì c'è del testo scritto a mano (proprio come fa Kobo Elipsa).

Intendiamoci: non è affatto un sistema impeccabile e, specialmente con testo scritto ai margini del foglio, capita di frequente che non venga ridimensionato bene e vada a sovrapporsi al testo, creando un pasticcio. Ma, dopo aver provato diversi dispositivi di questa tipologia, ho capito che la soluzione migliore è semplicemente non modificare font e margini.

C'è di buono che le evidenziazioni e gli appunti sugli ebook si possono esportare (un aspetto non scontato): è possibile selezionare tutte le pagine in cui abbiamo scritto qualcosa per esportarle come PDF (o in altri formati). 

Infine, ovviamente è possibile salvare ed esportare i PDF con annotazioni, il che è perfetto per condividere i propri appunti quando si studia sulle slide.

Prezzo

Il prezzo di BOOX Note Air 2 Plus è di 519€; il dispositivo è disponibile anche su Amazon, ma chi lo acquista dal sito ufficiale riceve in omaggio anche la cover magnetica.

A prescindere da dove lo acquistiate, 519€ è sicuramente un costo impegnativo: tuttavia, l'unico vero competitor (ossia l'unico altro tablet e-ink con Android), Huawei MatePad Paper ha un costo molto simile (499€), ma personalmente trovo che il software di BOOX sia più completo e francamente non posso fare a meno di consigliare questo dispositivo, nonostante il prezzo.

BOOX Note Air 2 Plus, infatti, nonostante un software fin troppo ricco e complesso, è sicuramente il prodotto migliore della categoria tra quelli che io abbia mai provato, l'unico con il quale sono riuscito a fare tutto quel che vorrei fare con un dispositivo simile.

Giudizio Finale

BOOX Note Air2 Plus

BOOX Note Air2 Plus è un prodotto eccezionale, sicuramente lo strumento più completo e versatile che possiate trovare. Il software è sorprendentemente ricco, a volte perfino troppo: la quantità di opzioni e funzioni è francamente spiazzante ma, grazie anche alla flessibilità di Android, l'esperienza utente che offre non ha paragoni.

Il blocco note è il migliore che abbia mai provato su un dispositivo del genere e ha tutto quel che serve per essere usato come uno strumento professionale (inclusi template custom e un ottimo riconoscimento del testo), la gestione dei PDF è ottima e gli appunti sui libri funzionano bene (a patto di non modificate troppo il font).

Peccato per la scarsissima traduzione in italiano e il prezzo elevato: se questi due aspetti non vi preoccupano, e vi considerate abbastanza esperti da affrontare il ricco software di BOOX, il Note Air2 Plus è probabilmente il miglior dispositivo del genere che possiate acquistare.

Voto finale

BOOX Note Air2 Plus

Pro

  • Ottima qualità costruttiva
  • Una valanga di funzioni utili
  • Ottima esperienza di scrittura (con tecnologia Wacom EMR)
  • Ottima gestione dei PDF
  • Blocco note sorprendentemente ricco, il migliore della categoria
  • Riconoscimento del testo eccellente
  • Prestazioni eccellenti per essere un e-ink
  • Tutta la flessibilità di Android

Contro

  • Costoso
  • Non impermeabile
  • L'abbondanza del software può spiazzare i meno esperti
  • Pessima traduzione in italiano

Giuseppe Tripodi

Giuseppe Tripodi Faccio cose, vedo gente, ascolto musica, clicco tasti, leggo libri, scrivo articoli.

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