Recensione Oppo Enco X2: design simile, qualità audio (e ANC) migliori

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Recensione Oppo Enco X2: design simile, qualit audio (e ANC) migliori

03 Agosto 2022 0

A due anni circa dal debutto delle Enco X, cuffiette true wireless (TWS) di punta considerate tra le migliori sul mercato per la categoria (che abbiamo recensito al tempo), Oppo rilancia con la seconda generazione: le Enco X2. In un settore fiorente come quello degli auriculari in-ear, dove le uscite si susseguono a ritmo sostenuto e i produttori non lesinano su migliorie e perfezionamenti, far ricadere la propria scelta su uno o l’altro modello è oggi quantomai difficile. Prezzo o design, funzionalità o qualità audio, a pesare sono ormai tutti i fattori indistintamente: molto dipende dal gusto, dalle esigenze personali e dalle funzioni a disposizione.

Ci avevamo messo rapidamente mano al Mobile World Congress 2022 e la curiosità era tanta, vista l’attesa. Dopo qualche settimana di utilizzo, vi racconto la mia esperienza in questa recensione.

SOMMARIO

DESIGN E VESTIBILIT

L’aspetto delle Enco X2 è un grande déjà-vu: non solo per la somiglianza con il modello precedente, da cui differisce per qualche dettaglio aggiuntivo, ma anche per il palese richiamo allo stile della Mela, un trend che ad oggi accomuna anche altri produttori di TWS e che quindi non sorprende (a me, personalmente, piace molto). Il case ovale, che custodisce e ricarica allo stesso tempo gli auricolari, ha una finitura lucida bianca che non trattiene le impronte ma che si sporca piuttosto facilmente, problema condiviso anche da altri modelli con materiali e colorazione simili. Nonostante l’assenza di materiali di pregio – si tratta pur sempre di policarbonato – la qualità costruttiva è buona e la custodia appare robusta, con una chiusura magnetica impeccabile, grazie a una cerniera ben salda che scongiura il rischio di aperture e cadute accidentali degli auricolari.

Le Enco X2 si trasportano facilmente e si adagiano in tasca senza eccessivo ingombro; come sul modello precedente, il case è infatti piatto (soltanto 22,7 mm di spessore), un aspetto che gradiranno in molti. Il peso della custodia è piuttosto contenuto, con i suoi 47g circa.

Anche gli auricolari ricordano le vecchie Enco X, pur mantenendo una loro individualità: ho apprezzato i piccoli dettagli argento sulle estremità e gli steli molto corti per la discrezione (si notano molto meno), l’ergonomia e il giusto incastro con le mie orecchie (un po’ meno per i comandi touch, ma su questo tornerò più avanti), coadiuvato da un corpo principale anatomico davvero ben costruito. Utili ed eleganti anche gli inserti che differenziano la cuffietta per l’orecchio destro da quella per il sinistro, di colore nero nella versione in nostra dotazione.

La vestibilità in-ear è ottima: gli immancabili gommini, odiati da molti ma amati da altrettanti (tra cui la sottoscritta), si incastrano a pennello nel padiglione auricolare e non stressano l’orecchio neanche dopo sessioni di ascolto prolungate, a patto che si scelga la misura adatta tra le molteplici presenti in confezione. Le cuffie rimangono inoltre ben incastonate nell’orecchio anche in caso di movimento sostenuto del capo e del corpo, un aspetto non trascurabile se si è soliti utilizzarle durante l’attività sportiva o in situazioni di particolare dinamicità. Le ho trovate generalmente comode, anche perché il peso dei singoli auricolari è di soli 4,7g ed è ben distribuito, complice la presenza degli steli.

APP E FUNZIONI DI CONTROLLO


Abbinare le cuffie a un dispositivo è molto semplice: nel caso si utilizzi uno smartphone Android, basterà aprire la custodia in prossimità del dispositivo per vedere comparire il pop-up di pairing sul display. Per iOS, invece, sarà necessario scaricare l’app HeyMelody, che include informazioni aggiuntive sugli auricolari e ha un’interfaccia gradevole e intuitiva. Le Enco X2 possono collegarsi a due dispositivi alla volta, un’opzione tipica della fascia alta che ultimamente sta iniziando ad abbracciare anche le gamme inferiori.

I comandi touch collocati sugli steli producono un buon feedback aptico e si fondano sulla gestualità dello “Squeeze, la cosiddetta “pizzicata”, al contrario di altri modelli TWS che funzionano tramite tap (che io, personalmente, prediligo). Ci vorrà una pressione singola per mettere play o in pausa un brano o riattaccare la chiamata, doppia per passare alla traccia successiva (o rifiutare una chiamata), tripla per tornare alla traccia precedente, prolungata per attivare, disattivare o regolare la cancellazione del rumore, e così via. Per regolare il volume direttamente dagli auricolari, una possibilità difficile da trovare su gran parte della concorrenza, bisogna invece far scorrere il dito su e giù.

Gli auricolari sono ricettivi e i comandi intuitivi, tuttavia la lunghezza ridotta degli steli, sebbene lodevole dal punto di vista estetico ed ergonomico, limita il campo d’azione, rendendo un po’ più difficoltoso l’input.

QUALIT AUDIO

Andrò dritta al punto: le Enco X2 suonano davvero molto bene. La resa è notevole con qualsiasi genere musicale: frequenze alte cristalline, basse bilanciate ma non esageratamente profonde e medie morbide che rendono l’ascolto ben dettagliato.

Il merito va a un sistema acustico che vanta la collaborazione, ormai pluriennale, del produttore di altoparlanti danese Dynaudio, all’ottimizzazione del sistema di cancellazione del rumore, alla presenza della modalità Hi-Res e alle migliorie lato SoC, che includono un perfezionamento della struttura interna del chip DAC e l’introduzione di un induttore audio di qualità maggiore.

Per scendere ancora di più nei dettagli tecnici, l’architettura interna delle Enco X2 è composta da un sistema coassiale a doppio driver SuperDBEE (Dynamic Bass Enhace Engine), driver dinamici da 11 mm e driver a membrana bilanciata da 6mm, abbinati a diaframmi ultraleggeri integrati e un tweeter planare a quadruplo magnete che garantiscono prestazioni ancora più elevate. Inoltre, il nuovo protocollo LHDC 4.0 ha aumentato la velocità di trasmissione audio senza fili, portandola a 900 kbps/24 bit/96 kHz, un dato maggiore di circa tre volte rispetto alle tecnologie tradizionali. Il Bluetooth è nella versione 5.2.

Ottime anche le prestazioni in chiamata: la voce dell’interlocutore risuona limpida e chiara, così come la nostra, grazie al doppio microfono a cancellazione di rumore di ciascun auricolare e ai nuovi sensori a conduzione ossea che riescono a catturare le vibrazioni della voce per restituire un suono più nitido anche in ambienti particolarmente rumorosi.


Molto valido il sistema di cancellazione del rumore, che secondo l’azienda riuscirebbe a isolare fino a 45db di rumore ambientale: un dato che parrebbe veritiero, dal momento che gli auricolari si sono rivelati a prova di ufficio, treno e aereo (con tanto di pianto di bambini). Unico appunto: quando si imposta l’ANC durante la riproduzione di un brano musicale, il suono risulterà leggermente più ovattato.

Nelle impostazioni o tramite l’app HeyMelody si possono impostare tre livelli diversi di cancellazione del rumore - massima (d’obbligo per i suddetti mezzi), moderata e tenue -, oltre a una modalità Intelligente che regola l’intensità in automatico in base al vigore dei rumori circostanti. La trasparenza, invece, attiva i microfoni e consente l’ascolto dei suoni esterni, una modalità che sulle Enco X2 funziona bene e che si rivela ottimale per chi non desidera – o non può – isolarsi completamente. Il passaggio è oltretutto automatico se si inizia a parlare indossando le Enco X2: il volume di riproduzione si abbassa, i microfoni si attivano e si può dialogare serenamente senza dover togliere le cuffie.

Con la modalità Enco Master EQ si possono invece optare per quattro diversi profili audio Dynaudio, che variano da una versione “autentica” a una “chiara e semplice”, passando per la classica e una più decisa. Mi sono piegata alla banalità e ho mantenuto l’opzione “Dynaudio Real” per l’intera prova degli auricolari, ma vi consiglio di sperimentare anche le altre, sebbene non comportino differenze decisive nell'esperienza di ascolto.

AUTONOMIA

Oppo promette una durata della batteria fino a cinque ore dopo una ricarica completa e cancellazione massima del rumore attivata, fino a 20 ore se si considera anche la batteria integrata nel case. Dati a cui tendiamo a credere vista la longevità ormai raggiunta dall'azienda (e non solo) in questo segmento. Resta ovvio che, disattivando l’ANC, si riesca a guadagnare qualcosa in più (fino a 6,5 ore con singola carica). C’è anche la ricarica rapida: bastano cinque minuti per avere a disposizione due ore di riproduzione musicale (senza ANC).

Un plus davvero fondamentale è il supporto alla ricarica wireless Qi, per la quale basta posizionare la custodia su una base di ricarica compatibile. Altro aspetto interessante è la possibilità di caricare la custodia appoggiandola a uno smartphone che supporti la ricarica wireless inversa.

CONCLUSIONI E PREZZO

Disponibili nelle classiche colorazioni bianco e nero, le Enco X2 rappresentano una validissima opzione nella fascia medio-alta delle TWS, in primis per chi predilige i modelli muniti di stanghetta. Nel corso delle ultime settimane le ho utilizzate in modo completo, apprezzando soprattutto i vantaggi tecnologici che hanno ulteriormente elevato la qualità audio in ingresso e in uscita. Si sono rivelate comode, semplici da indossare e poco invadenti per essere un modello in-ear; su questo fronte, ha giocato un ruolo non indifferente il peso contenuto.

Abbastanza soggettivo, invece, il tipo di interazione: le pizzicate rendono i comandi più precisi, ma possono risultare un po’ complesse all’inizio, soprattutto nel pieno di una sessione sportiva. Naturalmente, è solo una questione di abitudine (e abitudini).

Molto interessante il prezzo, ma non quello di listino: si parte ufficialmente da 199 euro, ma alcuni giorni di super sconto online le hanno portate sulla soglia dei 150 euro. Attualmente si trovano a un po' di più, ma si allontanano comunque dal costo di partenza, forse leggermente elevato.

Per concludere, la mia esperienza con indosso le Enco X2 è stata decisamente positiva. Un grande sì, quindi, ma occhi aperti per intercettare il prezzo giusto, viste le recenti, decisive fluttuazioni.

PRO E CONTRO


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