Recensione Oppo Pad Air: come tablet da divano non vi servirà altro

2 years ago 170

Oppo Pad Air è il primo tablet dell'azienda ad arrivare in Europa. Un prodotto di fascia media su cui la scheda tecnica racconta tutto e il contrario di tutto: 4 GB di RAM sono pochi, avrà pensato chiunque, eppure la Color OS per Pad di Pad Air li sfrutta alla grande; il display è a 60 Hz, ma se li si contestualizza al prodotto van più che bene. Insomma, Oppo Pad Air è un prodotto che va provato. Noi lo abbiamo tenuto a lungo, ecco com'è andata.

DESIGN E COSTRUZIONE

Un tablet dal design moderno. Il telaio di Oppo Pad Air è sottile e squadrato come molti prodotti di concezione recente, è in metallo (e non era scontato) e comunica una piacevole sensazione di solidità: pesa quanto basta per non sembrare un prodotto economico. La superficie frontale ha un display perfetto in ampiezza per la sua indole e con cornici intorno né grandi né piccole ma uniformi nello spessore, il che dà la sensazione di avere tra le mani un prodotto concepito di recente.

Sul retro invece si può discutere. Molto sobria la colorazione grigia - l'unica disponibile - e in generale lo è tutto l'impianto della superficie, interrotta solamente dal logo Oppo tono su tono. A non convincere chi scrive, ma siamo nel campo delle opinioni personali, è l'inserto in plastica ricavato nel lato lungo della fotocamera posteriore: quando lo si guarda girandogli intorno con una sorgente di luce vicina, come dice l'azienda, dà un effetto 3D anche abbastanza gradevole alla vista, a non convincermi è la sensazione al tatto.

Un quinto della superficie posteriore di Oppo Pad Air è in plastica o comunque in un materiale di derivazione plastica, che di fianco al metallo delude i polpastrelli. Avrei preferito avere ovunque la sobrietà hi tech e la piacevolezza al tatto del metallo, piuttosto che una soluzione in plastica carina da osservare ma meno da toccare. Un tablet lo si tiene principalmente in mano, un vaso invece deve essere bello da vedere. Il rammarico è accentuato dal fatto che la lavorazione Oppo Glow è resistente a graffi e alle impronte come dice l'azienda, per cui sul metallo è stato fatto davvero un buon lavoro.

Ben posizionati i tasti fisici - di quello di accensione e spegnimento si potrebbe fare a meno grazie al software - e la fotocamera frontale, messa là dove la si vorrebbe utilizzando il tablet in orizzontale. Peccato che si sia andati al risparmio sul trattamento oleofobico dello schermo, avrebbe potuto trattenere meno le impronte.

SCHERMO

Se dovessi definire il display da 10,36 pollici di Oppo Pad Air con una sola parola direi onesto. Pur essendo un LCD IPS i neri sono sufficientemente "neri", la definizione è più che buona in rapporto alla diagonale (risoluzione 2K cioè 2.000 x 1.200 pixel, che fanno una densità di 225 pixel per pollice) e i 360 nit di luminosità, che sulla carta possono sembrar pochi, sono sufficienti a renderlo leggibile anche sotto la luce diretta del sole.

A tal proposito segnalo che è bassa anche la luminosità minima, fattore non secondario per un tablet che è uno strumento da utilizzare anche a letto, a luci spente: non dà fastidio, ecco, e il sensore crepuscolare nei pressi della fotocamera frontale fa il suo dovere con puntualità. Molto bene. Non mi soffermo neppure sulla precisione cromatica dal momento che il "mestiere" di Oppo Pad Air è un altro: è un tablet da divano, i professionisti che cercano fedeltà cromatica guardano altri prodotti.

Sulla questione della frequenza di aggiornamento invece va spesa qualche parola in più. Oppo Pad Air ha uno schermo a 60 Hz. Avrei desiderato di più? Chiaramente sì, e si esprimerebbe in maniera più decisa davanti ad animazioni e scroll chiunque abbia uno smartphone a 90 o 120 Hz. È un peccato mortale? No, è una scelta stirata che su un prodotto da 300 euro di listino, nel 2022, può ancora starci. Del resto è un tablet dall'indole pacata, votato ai video, allo streaming, alle videochiamate, tutte operazioni, social inclusi, che allo stato attuale si svolgono a 60 Hz.

ESPERIENZA D'USO

Ribadisco quanto appena scritto, alla fine del paragrafo precedente. Oppo Pad Air è un tablet che predilige le operazioni ordinarie da fare su un divano, quindi videochiamate, navigazione, notizie, quotidiani, social, documenti e, soprattutto, riproduzione dei video. Il primo tablet di Oppo ha un audio "da paura": quattro altoparlanti full range simmetrici da 1 watt con camere da 0,8 cc inappuntabili per volume (altissimo) e qualità (relativamente a un tablet, inutile immaginare bassi da sussulto).

L'audio è senz'altro la dote più evidente di Oppo Pad Air, la miglior freccia al suo arco. Peraltro l'aiuto del Dolby Atmos mette la potenza sonora sulla strada giusta, e rende parecchio coinvolgente l'esperienza multimediale. Un vero piacere guardare qualcosa su YouTube, su Netflix (c'è il Widevine L1) o altrove comodi sul divano o sul letto, merito anche della certificazione TÜV per le emissioni di luce blu.


Peccato non ci sia un lettore di impronte digitali: ci si rifugia nello sblocco sul viso per non dover star lì a digitare di continuo il codice di sblocco o la classica sequenza di Android. Ma è un riconoscimento in 2D, con i suoi limiti "fisici", inevitabili: funziona bene di giorno o in una stanza bene illuminata, ma al calar della luce, al buio e più in generale quando la luce o la prospettiva non sono ideali per consentire alla fotocamera di vederci bene, bisogna ricorrere alle "vecchie maniere".

Con Oppo Pad Air si può fare di tutto: si possono aprire documenti pesanti, svagarsi con giochi anche discretamente impegnativi, visitare pagine poco ottimizzate dunque pesanti da digerire per l'hardware che, comunque, non ha risorse da primato. I 4 GB di RAM e lo Snapdragon 680 a 8 nanometri non possono far miracoli, per cui più gli si chiede più si deve essere indulgenti, così come dopo diverse ore in standby gli si devono dare un paio di secondi per stropicciarsi gli occhi. L'utente medio comune gioca alla grande, ma i giochi, come altre operazioni impegnative, non sono il suo pane.


È un tablet da relax a cui è meglio approcciarsi senza pretendere risposte immediate, malgrado sia piacevole da utilizzare e privo di lag troppo evidenti o fastidiosi. Nei diversi giorni di prova non ho avuto problemi con le app background o con la navigazione sul web. Non mi aspettavo nulla di diverso da un prodotto di questa fascia di prezzo. Mi ha sorpreso l'autonomia: mai fatto meno di 4-5 giorni con una ricarica con il classico uso da divano con navigazione e tanto streaming, in stand-by consuma circa il 5% al giorno. La ricarica è parzialmente rapida: 18 watt, ma è improbabile che vi troviate in affanno con la batteria. Ottima la ricezione del Wi-Fi.

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SOFTWARE

Ho provato Oppo Pad Air con l'ultimo firmware disponibile al momento della recensione, cioè la Color OS 12.1 per Pad (build A.16) con Android 12 e patch di sicurezza di settembre 2022. A differenza che su Reno8 Lite 5G, su Pad Air manca quasi del tutto il bloatware, ed è un aspetto che apprezzo parecchio, così come la presenza di patch non troppo "stagionate": nessun produttore - in un mondo ideale, purtroppo - dovrebbe snobbare il rilascio dei correttivi che blindano i dispositivi, almeno quando son nuovi.

Oppo Pad Air arriva di serie con Google Kids Space, piattaforma di app, libri e video dedicati ai bambini con controllo Family Link integrato, le principali app Google, e le classiche app di sistema della Color OS. Non mi è andata giù una mancanza inspiegabile: non c'è modo - o almeno, in parecchi giorni in sua compagnia, non l'ho trovato io - di avere la percentuale della batteria a portata d'occhio. Non c'è all'interno dell'icona e va bene, ma la percentuale residua non appare nemmeno tirando giù la tendina delle notifiche. Bisogna aprire le impostazioni e andare alla sezione Batteria: scomodo a dir poco.

La Color OS per Pad è una variante ottimizzata per gli schermi di dimensioni maggiori. Nulla di game changer, sia chiaro, ma non manca la possibilità di dividere lo schermo a metà per affiancare due app, ci sono le finestre flottanti con una comoda barra laterale intelligente che con uno swipe consente in qualsiasi momento di aprire un'app flottante a propria scelta (screen in alto). In più lo schermo si accende con un doppio tocco e si spegne alla stessa maniera: il tasto di accensione potrebbe pure non esserci.

Tiene botta nonostante i 4 GB di RAM, segno che è stato fatto un buon lavoro di ottimizzazione sull'interfaccia. Bisognerà capire come evolveranno le prestazioni nel tempo: Oppo dovrebbe supportare Pad Air per quattro anni, come reggerà l'hardware al tempo e al riempimento dello spazio di archiviazione?

FOTOCAMERE

La fotocamera su un tablet è una sola, quella frontale. Intendiamoci: quella posteriore c'è (8 MP) e tutto sommato offre risultati decenti, ma su un prodotto di questo tipo, a differenza che sugli smartphone, non può essere considerata la principale. E sarò comunque breve, perché nel giudizio complessivo anche quella anteriore ha un'importanza relativa: il sensore da 5 megapixel sul fronte fa foto e video appena discreti, spendibili per le videochiamate e poco altro, a patto che la luce non manchi.

In condizioni difficili il rumore video aumenta in modo considerevole, ma per fortuna l'incremento è minore della perdita di dettaglio. Si poteva fare di più.

CONCLUSIONI

Se cercate un tablet da relax, Oppo Pad Air è perfetto. Non ha un display ad alta frequenza di aggiornamento, ma per la sua vocazione non è un difetto da penna rossa, si fa perdonare (pure alla grande) con un audio da riferimento per la fascia di prezzo, che alza parecchio il livello dell'esperienza multimediale. È ben costruito e per quello che costa, se non vi servono prestazioni da centometrista, è da consigliare. Consiglio, prendetelo con 128 GB di archiviazione: un tablet è un prodotto che si tiene mediamente a lungo, meglio star "larghi" con lo spazio.

PRO E CONTRO

VOTO: 7,5


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