Persona 5 e la sua versione riveduta e corretta Persona 5 Royal si sono rivelati negli ultimi anni un fenomeno videoludico senza pari, imponendosi come uno dei nuovi standard (assieme ad altri mostri sacri come Dragon Quest XI S) per il genere dei JRPG a turni di stampo più classico; titoli che si sono rivelati in grado di regalare al giocatore un equilibrio di gameplay perfetto, assieme a una mole di contenuti che è riuscita a sintetizzare quantità e qualità con uno stile invidiabile.
Quel 5 nel titolo però deve inevitabilmente farci riflettere su una cosa: la serie targata ATLUS non è nata dal nulla, e anzi varia una storia di successi che fino a oggi erano rimasti un po’ di nicchia e dedicati agli amanti del genere (soprattutto a chi possiede una discreta conoscenza della lingua inglese).