Recensione Poco X6 Pro: super rapporto qualità-prezzo

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Recensione Poco X6 Pro: super rapporto qualit-prezzo

11 Gennaio 2024 2

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POCO inaugura il 2024 con il lancio di X6 Pro, uno smartphone medio di gamma che prende quanto di buono fatto con il POCO F5, che abbiamo inserito nella nostra top dei medio gamma del 2023, e ne migliora pressoché ogni aspetto. La cosa più sorprendente però non è tanto sul fronte hardware, software ed estetico ma piuttosto sul prezzo. Dai 429€ di partenza del POCO F5 scendiamo ai 350€ di POCO X6 Pro, un taglio di quasi 100€ che non ci saremmo decisamente aspettati e fa ben sperare.

Poco X6 Pro arriva difatti con una estetica completamente rinnovata grazie alla nuova colorazione in simil pelle gialla e migliorata in alcuni aspetti funzionali. Anche l'hardware fa un bel salto in avanti grazie a degli speaker stereo più potenti e qualitativi, un display migliore e più visibile in esterna, un SOC Mediatek Dimensity 8300 Ultra più potente ma energivoro allo stesso modo dello Snapdragon 7s Gen 2, dei microfoni rinnovati e memorie decisamente più rapide. Lato prestazioni, display, connettività e speaker è riduttivo chiamare questo smartphone medio gamma. Ovviamente aspetti come la fotocamera sono più trascurati ma è anche giusto così o il prezzo lieviterebbe alle stelle.

All'interno di questa recensione faremo alcuni paragoni rispetto a POCO F5, andando così a rispondere preventivamente a molte domande future nei commenti. Di base però il discorso è molto semplice: se si trovano delle super offerte sul POCO F5 ha assolutamente senso acquistarlo e risparmiare qualcosa ma in tutti gli altri scenari POCO X6 Pro è decisamente una scelta migliore. C'è tra l'altro anche una versione 12+512GB che per un prezzo in offerta early bird di 380€ ci offre il doppio dello storage e quattro GB di RAM in più allo stesso prezzo del POCO F5 base.

INDICE

DESIGN E QUALIT COSTRUTTIVA

Esteticamente le forme rimangono identiche alla precedente generazione ma in questa colorazione gialla con il retro in simil pelle il peso aumenta di circa 15 grammi, rimanendo comunque attorno ai 190g. Il frame rimane in plastica opaca ma crea uno scalino decisamente meno evidente e fastidioso al tatto rispetto a F5. Salta all'occhio una mancanza sul frame: l'ingresso per il jack da 3,5mm presente su F5 e che qui scompare. Tutto il resto rimane al suo posto ma ora il tasto di accensione è di un giallo opaco e non integra un sensore di impronte, spostato sotto al display.

Le fotocamere, seppur non cambiate praticamente in nulla rispetto a POCO F5, adesso vengono annegate all'interno di un bump decisamente più vistoso ma che rende il design simmetrico, evitando ad esempio che il telefono traballi se poggiato ed utilizzato su una scrivania. La Type-C rimane una 2.0 ed anche il carrellino per le due SIM fisiche rimane lo stesso e ciò anticipa una ulteriore generazione di POCO senza il supporto all'eSIM. La certificazione IP54 non è la migliore che potessimo aspettarci ma è un compromesso accettabile su questa fascia di prezzo dove soltanto Samsung e Motorola fanno meglio tra certificazioni IP67 e IP68.

DISPLAY, FINGERPRINT E FACE UNLOCK

Per sbloccare il POCO X6 Pro sfruttiamo il nuovo e comodissimo sensore di impronte digitali posto sotto al display. Il sensore laterale di POCO F5 non funzionava male ma era decisamente meno immediato e comodo se, come nel mio caso, si è mancini. Abbiamo provato la sensibilità del sensore di impronte sia con la pellicola pre-applicata sia senza e in entrambi i casi la reattività è fulminea ed eccellente. Ovviamente c'è anche il classico riconoscimento del volto 2D tramite la selfie camera.

Seppur il display ad un primo sguardo possa sembrare identico a quello di POCO F5 in realtà le differenze ci sono e sono anche abbastanza importanti. La risoluzione di 1.5K del display di POCO X6 Pro si assesta a metà tra il FHD+ ed il WQHD+ e ci garantisce una maggior nitidezza. Nella vita quotidiana e nelle app social è difficile notare differenze evidenti mentre in esterna c'è un grandissimo cambio di passo: da 1.000nit di picco passiamo a 1.200nit in HBM e 1.800nit in contenuti HDR. Il refresh rate è di 120Hz e manualmente può essere posto soltanto a 120Hz o 60Hz mentre una impostazione intermedia a 90Hz, che sarebbe stata decisamente gradita, è assente. L'AOD classico di Xiaomi è presente e funziona bene seppur non abbia funzioni decisamente smart.

La lode più grande che posso fare a POCO e Xiaomi è il supporto software che riceve questo pannello poiché in applicazioni terze quali Netflix sin dal day one troviamo l'HDR10+, l'HEVC e il Dolby Vision. Nel giro di qualche settimana dovrebbe arrivare un aggiornamento che in modalità gaming porta il touch sampling fino a 2.160Hz ma non avendo modo di provare questa funzione non ci esprimiamo in merito. Il vetro piatto a protezione è un Gorilla Glass 5.

SOFTWARE E AGGIORNAMENTI

Il POCO X6 Pro arriva in vendita con a bordo la "nuovissima" interfaccia grafica HyperOS basata su Android 14. Ho volutamente inserito le virgolette dal momento che allo stato attuale, come potete anche vedere dal video Youtube e dagli screenshot nell'articolo, non è cambiato pressoché molto. Piccoli cambiamenti li notiamo nel control center che diventa più grazioso ed ottimizzato, nella disponibilità del font Mi Sans già dalla fase di configurazione, una impostazione in configurazione iniziale del Daemon che non avevo mai notato, un'app fotocamera leggermente ottimizzata e qualche menù extra.

Capiamoci, ormai la ex MIUI 14 ed attuale HyperOS è ottimizzatissima, al punto che nel 2023 ho utilizzato per più di sette mesi uno Xiaomi come smartphone principale e non ho avuto il minimo bug, glitch o altro. Mi sarei aspettato però qualcosa in più considerando le aspettative che si erano create e che mettevano HyperOS quasi al pari di un nuovo sistema operativo stand alone. Appena sarà disponibile sui nuovi Xiaomi 14 ci faremo sicuramente un approfondimento dedicato andando a capire, magari assieme a Xiaomi direttamente, cosa cambia e il perché di questo stravolgimento di nomenclatura. Piccola critica per il bloatware: va bene che la maggior parte di esso non è installato ma ci viene suggerito, e la cosa risulta essere effettivamente eccessiva.

SCHEDA TECNICA

  • display: AMOLED DotDisplay 6,67" CrystalRes 1.5K Flow, refresh rate fino 120Hz, touch sampling rate 2.160Hz, luminosità picco 1.800nit, contrasto 5.000.000:1, 100% DCI-P3, schermo-scocca 94%, Corning Gorilla Glass 5
  • processore: MediaTek Dimensity 8300-Ultra 4nm
  • memoria:
    • 8/12GB di RAM LPDDR5X
    • 256/512GB interna UFS 4.0
    • Memory extension 3.0
  • LiquidCool Technology 2.0
  • connettività: 5G dual SIM, WiFi 6, Bluetooth 5.4, NFC, IR, GPS
  • resistenza: IP54
  • altro: ottimizzazione WildBoost 2.0 per il gaming
  • sensore impronte digitali: integrato nel display
  • audio: 2x speaker
  • OS: HyperOS
  • fotocamere:
    • anteriore: 16MP
    • posteriori:
      • 64MP principale, OIS
      • 8MP ultra grandangolare
      • 2MP macro
      • Motion Capture e Motion Tracking
  • batteria: 5.000mAh, ricarica 67W
  • dimensioni e peso: 160,45x74,34x8,25mm (plastica) / 8,35mm (pelle vegana) per 186g (plastica) / 190g (pelle vegana)
  • colori: Black, Yellow, Grey

ESPERIENZA D'USO E AUTONOMIA

POCO X6 Pro si basa sul nuovissimo SOC, presentato a fine novembre 2023, Mediatek Dimensity 8300 Ultra. La produzione è sempre a nome di TMSC, proprio come l'ottimo Snapdragon 7s Gen 2 di POCO F5 che ci aveva fatto innamorare. Rispetto a quest'ultimo, l'8300 Ultra ha molta più potenza a disposizione e una GPU quasi al pari di un top di gamma attuale. Ciò si tramuta, assieme alle memorie più rapide tra RAM LPDDR5x e archiviazione UFS 4,0, in una esperienza generale e più che altro in un gaming decisamente migliore.

Fare del video editing 4K e videogiocare a titoli di ultima generazione come Black Clover M è piacevole pure grazie alla completa assenza di perdita di frame rate anche su sessioni medio-intense. Certo, con un core X di ultima generazione avremmo eguagliato a tutti gli effetti un top di gamma ma per 350-380€ non si può desiderare di più se pensiamo che sulla maggior parte dei competitor troviamo Dimensity 1080 e 8020 assolutamente non all'altezza di questo.

BATTERIA E RICARICA

Poco X6 Pro ha delle temperature sempre sotto controllo grazie al sistema di dissipazione LiquidCool 2.0 già presente su POCO F5. Anche dopo lunghe sessioni di gaming è difficile salire oltre i 30°C e la temperatura media tra uso social, navigazione AA wireless in 5G e gaming si aggira attorno ai 23°C come potete notare dagli screen sottostanti. Durante la mia canonica giornata con 200km in auto con cambi celle, Apple Music al massimo della qualità, 5G fisso e luminosità praticamente sempre sopra la media ho raggiunto le oltre 5h di display. Anche in una giornata gaming sono arrivato a 5h di display con ancora il 21% di autonomia residua.

La ricarica è possibile effettuarla soltanto via cavo e con i suoi 67W permette una carica completa in meno di un'ora per i 5.000mAh che abbiamo a disposizione.


RICEZIONE, MICROFONI E CONNETTIVITÀ

Il POCO X6 Pro migliora sia in ricezione che microfoni, piazzandosi poco più sopra del precedente F5. Stesso discorso per connettività WiFi e Bluetooth grazie al WiFi 6E ed al Bluetooth 5.4. Ovviamente in Dual SIM, vi ricordo soltanto fisico, possiamo sfruttare il 5G completo su entrambe le SIM o scegliere se avere un 5G+4G a favore di un risparmio energetico considerevole.

I "DUE" SPEAKER PER L'AUDIO STEREO

POCO X6 Pro migliora così tanto lato speaker che sembrano essere passate 3-4 generazioni rispetto a F5. Vi invito ad ascoltare la differenza all'interno della video recensione perché già soltanto da qui si nota il salto. La capsula auricolare riesce a sprigionare un volume più alto e la corposità in generale è migliorata con dei bassi molto più convincenti e veritieri. Vero è che abbiamo perso l'ingresso per il jack da 3,5mm ma a conti fatti è un compromesso più che ottimo se pensiamo a quanto raramente si utilizzino cuffiette o microfoni col filo.

LE FOTOCAMERE

POCO X6 Pro, per quanto riguarda le fotocamere, innova poco e nulla. La principale rimane da 64MP con OIS e Motion Tracking disponibile proprio come sulla serie F ed anche le fotocamere secondarie da 8MP ultrawide a fuoco fisso e 2MP macro rimangono le stesse di tutti gli Xiaomi medio gamma del 2023 con una qualità a disposizione decisamente bassa. La selfie camera da 16MP rimane sovrapponibile alla famiglia F dei POCO del 2023 e ancora una volta non permette di registrare video in 4K e non ha l'autofocus. Avendo due ISP differenti rispetto alle foto di POCO F5 troviamo delle tonalità differenti con l'X6 Pro leggermente più tendente al giallognolo.

La qualità degli scatti tutto sommato non è male e, considerando che abbiamo una soluzione pari al passato, mi sono concentrato sugli scatti in notturna, in interna e tutti quegli scenari più complicati per uno smartphone di questa fascia di prezzo. I risultati che potete osservare sono di un livello discreto ma occhio soltanto ad un fattore: in caso di ISO e tempi di esposizione alti c'è un rischio ampio di ottenere del micro mosso soprattutto se è anche in funzione la modalità notte. I video con la fotocamera principale in 4K sono dettagliati e con una stabilizzazione affidabile tra OIS ed un EIS molto leggero.

CONCLUSIONI

In conclusione, POCO X6 Pro è un passo avanti in ogni ambito rispetto a POCO F5, se escludiamo la fotocamera che rimane invariata. Il vero plus è sicuramente il prezzo dal momento che non solo non è aumentato, seppur ora ci sia una versione col doppio dello storage e un terzo della RAM in più, ma è addirittura sceso. 350€ di listino per l'8/256GB e 380€ in offerta per la 12/512GB sono prezzi assolutamente corretti e competitivi sin dal day one che pongono il dispositivo tra uno dei migliori di fascia media al momento e che vi consiglierei a mani basse.

Le aspettative per HyperOS purtroppo sono state vane, al momento, avendo una esperienza pressoché identica alla precedente MIUI 14. POCO F5 e POCO F5 Pro al momento si stanno aggiornando circa ogni 3 mesi e la speranza è che con questa nuova X6 series si passi ad un supporto più costante circa ogni due mesi. Bene che arrivi in vendità già con Android 14 dove altri smartphone usciti in questo 2024, come il Magic 6 Lite, sono ancora fermi ad Android 13 "bruciando" di fatto un major update dalla politica di aggiornamento. Bene - anzi benissimo - la nuova colorazione che rende X6 Pro meno anonimo e più coerente con il brand POCO. Buona la prima in questo 2024 per POCO ma ora fateci sapere nei commenti cosa ne pensate di questo smartphone.

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