Recensione Razer BlackShark V2 Pro (2023): comode, personalizzabili e con un'autonomia bestiale

1 year ago 182

Cuffie gaming wireless

Dopo avervi parlato delle nuove Hammerhead HyperSpeed torniamo sulle novità audio gaming di casa Razer. Arrivano oggi sul mercato le nuovissime Razer BlackShark V2 Pro (2023), cuffie a padiglione che si propongono come evoluzione del modello 2020 e come prodotto pensato per il gaming competitivo. Sarà riuscita Razer a migliorare un prodotto già di per sé ottimo? Spoiler: sì, ma scendiamo un po' più nel dettaglio e scopriamo di che pasta sono fatte.

Unboxing Razer BlackShark V2 Pro (2023)

Nessuna sorpresa di rilievo nella confezione delle nuove Razer BlackShark V2 Pro (2023). Anzi, forse è una delle uniche cose che è peggiorata rispetto al passato. Oltre alle cuffie, troviamo la manualistica, il microfono ad archetto removibile, il ricevitore USB per l'uso in Wi-Fi, un cavo adattatore USB-A, e un cavo per la ricarica USB-A / USB-C. Manca una custodia per portarle sempre con sé. Vista la loro natura senza fili (sono anche Bluetooth) avrebbe fatto comodo. Come avrete intuito dalle immagini, si tratta della variante bianca. In Italia arriva anche il modello nero, ma ammetto che, da un punto di vista estetico, queste bianche sono davvero belle. Si tratta ovviamente di un fattore soggettivo, e se cercate qualcosa di meno vistoso la variante nera farà definitivamente al caso vostro. Non ci sono LED né sezioni colorate con il classico verde Razer che troveremmo su altri dispositivi del marchio.

La versione 2023 delle BlackShark V2 Pro è praticamente identica a quella del 2020.

Cambia davvero poco, ma facciamo un rapido recap. I materiali utilizzati sono vari: i padiglioni esternamente vantano una copertura in plastica con il logo di Razer in evidenza (senza LED però). I cuscinetti dei padiglioni sono ricoperti in tessuto traspirante, una scelta che ne favorisce l'utilizzo anche nei mesi estivi, e all'interno nascondono cuscinetti in memory foam di alta qualità. E visto che ci siamo, parliamo dell'isolamento acustico. Le BlackShark V2 Pro (2023) non usano sistemi di cancellazione attiva del rumore, ma i cuscinetti garantiscono un ottimo isolamento senza opprimere più di tanto le orecchie. Riproducendo musica al 50% del volume di sistema di Windows e digitando questa recensione con una tastiera meccanica dotata di switch tattili (quindi più rumorosi), difficilmente riesco a percepire il rumore della pressione dei tasti, tanto meno le voci dei colleghi. L'assenza di un sistema ANC non deve quindi spaventarvi: Razer ha lavorato bene sui materiali e sul modo in cui le cuffie calzano alla testa.

I padiglioni sono collegati all'archetto grazie a degli appositi cursori in acciaio rinforzato, cursori che consentono una discreta rotazione del padiglione in modo da adattarsi alle esigenze di quanti più utenti possibile. In questi cursori si inseriscono a mo' di ammortizzatore delle staffe in metallo che permettono di allontanare o avvicinare i padiglioni all'archetto. Qui si notano anche i cavi ricoperti in tessuto che collegano i padiglioni all'archetto. Una struttura insomma molto solida, che dovrebbe garantire una lunga vita alle cuffie. E il fatto che sia già stata usata nel 2020 e che non sia stata cambiata a distanza di tre anni, dovrebbe garantirci che Razer non ha riscontrato problemi con questa tipologia di montaggio. Molto, molto curato anche l'archetto: la parte che si poggia sulla testa presenta la stessa copertura in tessuto e la stessa imbottitura in memory foam vista nei padiglioni. Sopra invece c'è una copertura in pelle (probabilmente ecopelle) con cuciture a vista e la scritta Razer impressa.

Una volta indossate, nonostante il peso non sia tra i più contenuti, 320 grammi senza microfono, 334 circa con, le BlackShark V2 Pro 2023 sono comode, anzi, molto comode. Ci si dimentica quasi di averle addosso, e l'obiettivo di Razer era proprio questo. Essendo concepite come cuffie per il gaming competitivo, dovevano essere fatte in modo da essere indossate per ore e ore senza causare fastidio o senso di oppressione. Giusto per avere qualche pietra di paragone, le Stealth 700 Gen 2 Max pesano 385 grammi, le ROG Delta S Animate pesano 300 grammi, le ASTRO A30 Wireless 330 grammi (senza microfono) e le EPOS H3PRO Hybrid arrivano a 308 grammi.

Torniamo un attimo ai padiglioni. Quello di sinistra ospita un potenziometro che regola, su Windows e dispositivi mobili, il volume di sistema. Vanta una forma un po' atipica per delle cuffie a padiglione, ma l'ho trovato davvero, davvero comodo. È impossibile non trovarlo mentre si gioca, il che verte decisamente a suo favore.

Subito sotto troviamo il jack audio per il microfono ad archetto, la porta USB-C per la ricarica, il LED di stato, il pulsante di accensione e spegnimento e un pulsante a due stati per mutare al volo il microfono. Certo, si può sempre rimuovere del tutto il microfono staccandolo dalle cuffie, ma il pulsante è più comodo nel caso poi se ne abbia nuovamente bisogno.

Il padiglione destro ospita invece un solo pulsante. Se non altro la sua funzione rende ancora più interessanti queste cuffie. Con un doppio clic si passa dalla connettività Bluetooth a quella Wi-Fi con tecnologia HyperSpeed di Razer. Con i clic singoli si passa fra i preset degli equalizzatori. Qui la cosa si fa interessante: di base ci sono 4 equalizzatori standard: gioco, film, musica e custom, che di default è l'equalizzatore neutro senza modifiche di alcun genere. Tenendo premuto il pulsante si passa agli equalizzatori esport.

Razer ha ideato dei preset appositi pensati per Apex Legends, Call of Duty, CS:GO, Fortnite e Valorant. Un totale quindi di 9 equalizzatori sempre a portata di dita. E il bello è che se per qualche motivo non vi piacessero le modifiche al suono di base che apportano, potete sempre modificarli tramite Razer Synapse. Ma ci torniamo a breve.

Il microfono ad archetto presente nella custodia si inserisce nel suo slot grazie a un jack da 3,5 mm. È leggermente differente da quello del modello 2020, ma ci se ne rende conto solo guardandoli con attenzione. Non è flip-to-mute. Come già accennato, c'è un pulsante dedicato a mutare il microfono del tutto. La spugna paravento in dotazione è di dimensioni davvero generose, ma vista la natura esport del prodotto ha il suo perché. Nulla vieta di rimuoverla e rivelare il vero aspetto del microfono. Sulle performance dei microfoni ci torneremo nel paragrafo dedicato.

Grande assente, si fa per dire, il jack audio per usare le cuffie in modalità cablata. Nel caso rimaniate a secco di batteria, dovrete usarle mentre sono in ricarica.

In definitiva ci troviamo di fronte a un paio di cuffie comode e ben costruite, con accortezze che ne garantiscono l'indossabilità per un ampio bacino di utenza. L'unico difetto che mi sento di evidenziare riguarda l'impossibilità di sostituire i copri padiglione. In alcuni modelli ci sono sistemi magnetici o semplici coperture da sfilare che permettono di rinnovare le cuffie. Su queste nuove Razer sembra invece virtualmente impossibile.

Scheda tecnica

  • Peso: 320 grammi (senza mic), 334 grammi (con mic)
  • Driver: Razer TriForce 50 mm in titanio
  • Risposta in frequenza: 12 Hz - 28.000 Hz
  • SPL caratteristico: 100 dB SPL/mW a 1 KHz
  • Impedenza nominale: 32 Ohm
  • Tipo di trasmissione: Wireless a 2,4 GHz con tecnologia HyperSpeed, Bluetooth 5.2
  • Codec Bluetooth: AAC, SBC
  • Tecnologia Audio: THX Spatial Audio
  • Raggio d'azione wireless: 10/15 m
  • Compatibilità: PC, PlayStation, Nintendo Switch, mobile

Per quanto riguarda la compatibilità, le BlackShark V2 Pro 2023 sono compatibili con PC e Mac, dispositivi mobili (iOS e Android), Nintendo Switch (via Bluetooth) e PlayStation tramite ricevitore wireless.

Esclusa, purtroppo, la famiglia di console di casa Microsoft. Come accennato, è assente sulle cuffie l'ingresso jack audio da 3,5 o 2,5 mm, e di conseguenza questo modello non si adatta a tutti i dispositivi dotati appunto di jack.

Un cenno d'obbligo alla risposta in frequenza delle nuove cuffie Razer: le nuove BlackShark vantano un range ben più alto di tanti concorrenti, che di solito si "fermano" a range compresi tra i 20 Hz e i 20 kHz. I driver sono da 50 mm, più ampi della media quindi (spesso sono da 40 mm), e a bordo troviamo anche l'audio spaziale di THX (tramite software dedicato). I codec Bluetooth sono quelli che ci si aspetterebbe da un dispositivo del genere, nel senso che lo scopo di Razer non era quello di farvele usare in Bluetooth per il gioco. Non sono pensati per il gaming, vista la loro latenza, quanto più per collegare anche lo smartphone o per usarle in mobilità per ascoltare un po' di musica senza l'impiccio di cavi.

A tal proposito quindi, è possibile connettere il PC o una PlayStation ad esempio tramite ricevitore Wi-Fi, e allo stesso tempo collegare le cuffie in Bluetooth a un dispositivo mobile, in modo da intercettare le eventuali chiamate in ingresso senza dover passare fra un dispositivo e l'altro.

Funzionalità e qualità audio

Usando l'equalizzatore Custom, ovvero quello con tutte le frequenze a livelli standard, le Razer BlackShark V2 Pro restituiscono un suono estremamente pulito, quasi troppo. Non vengono esaltati i bassi, né tanto meno gli alti o i medi. Si ha insomma una resa quasi piatta, seppur gradevole ed estremamente nitida. Al massimo del volume (su PC) si percepisce una leggere distorsione, ma usarle al 100% è pura follia (per la salute delle orecchie). Già al 50/60% la resa è ottima, e non si sente troppo il bisogno di alzare ulteriormente. Questo fintanto che non si mette mano agli equalizzatori, sia da software che con l'apposito pulsante di cui vi parlavo poco fa.

Attivandone uno qualsiasi si riesce a intuire le vere potenzialità di queste cuffie. I bassi ci sono, e sono, se calibrati a dovere, piuttosto importanti. A volumi più alti si sentono anche i padiglioni vibrare leggermente. Niente di fastidioso, si intende. Tutto questo per dirvi anche che le BlackShark di nuova concezione sono cuffie che si adattano a qualsiasi genere di intrattenimento che richieda audio di buona qualità, che sia quindi di natura musicale, cinematografica e televisiva o gaming.

Un prodotto del genere a mio avviso lo si deve comprare se si ha intenzione di usarlo su PC. La compatibilità, come visto in precedenza, è ben più ampia, ma per sprigionare tutta la loro potenzialità le BlackShark necessitano di Synapse, il software proprietario di Razer. Premendo sul tab Audio in alto a destra si viene reindirizzati alla schermata Sound del software. Da qui possiamo finalmente mettere mano agli equalizzatori, modificando non solo la resa istantanea delle cuffie, ma anche quella ottenibile premendo il pulsante fisico presente sulle cuffie.

Il grafico dell'equalizzatore inoltre è ben più leggibile di quello presente in tanti altri software, con una chiara suddivisione delle frequenze e con suggerimenti su quali toni andate a modificare toccando i valori. In ogni caso se li modificate mentre state riproducendo una traccia audio potete sentire le modifiche in tempo reale. Scorrendo in basso c'è anche un menu dedicato ai giochi che sono installati sul PC. Da qui potete decidere quale equalizzatore attivare in caso di avvio del gioco, e a colpo d'occhio potete scoprire anche quali giochi sono compatibili con l'audio spaziale THX. Sempre da questa schermata si nota come ci sia anche uno switch per passare da Standard a Esport.

Nella schermata Esports, o con la pressione prolungata del tasto fisico posto sul padiglione destro, si possono usare i preset pensati per Apex Legends, Call of Duty, CS:GO, Fortnite e Valorant. Questi 5 equalizzatori sono stati realizzati in collaborazione con atleti esport dei giochi citati, e di conseguenza potete aspettarvi che si tratti davvero di impostazioni pensate per esaltare gli aspetti più importanti dei suddetti.

Se il vostro gioco preferito non è tra questi potete sempre cercare quali sono le impostazioni migliori per il titolo da voi giocato e adattare uno di questi preset (o quello Custom tra gli equalizzatori standard) modificando manualmente i parametri.

Si passa poi alla schermata Enhancement, che comprende alcune opzioni interessanti. C'è lo switch Do Not Disturb, che blocca le chiamate in ingresso nel caso abbiate collegato le cuffie allo smartphone via Bluetooth. C'è poi Sound Normalization, una modalità da attivare (e da bilanciare a piacimento) per evitare improvvisi picchi di volume alto dovuti a effetti quali esplosioni e simili. C'è poi Bass Boost, ottimo se non sapete come mettere mano agli equalizzatori per migliorare la resa dei bassi. Anche qui il valore è regolabile manualmente: il consiglio che mi sento di darvi è quello di mantenerlo sotto il 50%. E infine anche Voice Clarity, che migliora la resa audio delle voci delle persone che parlano con noi in chat vocale.

C'è poi il capitolo Audio Spaziale. Molto bello che ci sia il supporto al THX Spatial Audio, ma ci sono dei (grossi) limiti. Per cominciare dovrete scaricare un'app aggiuntiva, denominata ovviamente THX Spatial Audio. Da qui potrete attivare un trial di due settimane circa, che vi permetterà appunto di attivare la funzionalità. Se per qualche motivo la funzionalità vi piacesse, dovrete acquistare la licenza di utilizzo. Si parla di una ventina di dollari, anzi, la metà, visto che quando cercate di acquistarla dall'app Razer vi propone un codice sconto che taglia il prezzo del 50%. Ora, 10 dollari per la licenza di un applicativo che attiva una funzionalità così particolare ci possono anche stare, ma stiamo comunque parlando di cuffie che superano i 200€ di prezzo di listino. È chiedere troppo che una funzione del genere sia integrata senza bisogno di un ulteriore esborso? Detto questo, attivando l'audio THX si ha a che fare con un audio spaziale di alta qualità.

Per capire un po' meglio di cosa si tratta vi consiglio di guardarvi questo nostro video. Dal software si può non solo rimettere mano agli equalizzatori, ma anche calibrare la ricezione dell'audio da 7 diverse direzioni, regolando anche la distanza di queste fonti sonore. Ci sono anche un paio di demo per apprezzare la differenza tra audio normale e audio spaziale, e su questa pagina trovate anche tutti i giochi che supportano la tecnologia di THX.

A prescindere da quanto detto sull'audio spaziale, la qualità audio di queste BlackShark V2 Pro è ottima e, soprattutto, ampiamente personalizzabile. Le funzionalità tramite software dedicato non mancano, ed è difficile non soddisfare anche l'utente più esigente. Ripeto, le funzionalità THX dovevano essere incluse nel pacchetto (visto il prezzo delle cuffie) e forse si potrebbe anche avere da ridire sul mancato supporto all'app Razer Audio su dispositivi mobili, che avrebbe permesso agli utenti console di personalizzare la resa audio senza dover per forza passare da un PC.

Buone le performance del microfono, a cui Razer ha dato anche un nome: HyperClear Super Wideband Mic. Anche qui è d'obbligo passare da Razer Synapse per personalizzarne la resa. Di base tende a registrare la voce dell'utilizzatore in modo sufficientemente fedele e senza troppi artefatti o disturbi. Diciamo che può essere decente anche per streaming e simili, ma non vi aspettate la stessa qualità di microfoni dedicati. Tra le cuffie wireless è tra i migliori, ma non il migliore in assoluto. Comunque sia, non sono da sottovalutare le opzioni presenti in Synapse.

  • Risposta in frequenza: 100 Hz - 10 kHz
  • Signal-to-noise ratio: ≥ 60 dB
  • Sensibilità: -42 ± 3 dBV/Pa,1kHz
  • Pattern: unidirezionale

Dalla schermata Mic di Synapse si ha accesso a un bel po' di parametri. Sulla destra si nota l'equalizzatore, che anche in questo caso può contare su una lunga serie di preset o su personalizzazioni manuali. Dalla sezione Enhancements potete attivare la normalizzazione del volume (funziona in modo molto simile a quella dell'audio, la Vocal Clarity per migliorare la resa vocale e la cancellazione del rumore.

Quest'ultima funziona discretamente (ho provato con due persone nella stessa stanza che dialogavano), a patto di sacrificare un po' nella resa del microfono. Con tutte e tre le opzioni attive la voce risulta molto modificata, valutate quindi attentamente cosa attivare e cosa no. C'è anche il Mic Monitoring, per avere in cuffia il ritorno audio del microfono. Non è male, soprattutto quando giocate e avete in cuffia l'audio di gioco bello alto, e, soprattutto, funziona decisamente meglio di quello di Windows. Occhio anche allo slider dedicato al Voice Gate, che controlla la soglia di input del microfono. Insomma, anche qui la parola d'ordine è massima personalizzazione.

Sulla carta, la batteria integrata nelle nuove BlackShark V2 Pro promette qualcosa come 70 ore di uso continuato. Tantissimo. Di solito le cuffie a padiglione senza fili viaggiano sulle 30/40 ore di autonomia (senza ANC). Qui si parla quasi del doppio. Forse non arriverete a 70 ore, ma non si arriva troppo lontano, senza esagerare troppo con il volume.

Le ho usate per tutta una settimana lavorativa senza mai ricaricarle e la batteria era ancora al 50%. Certo, hanno la loro politica di standby che le spegne in automatico dopo qualche minuto (15 per la precisione) di inattività, ma si tratta comunque di valori encomiabili. E il bello è che vantano anche ricarica rapida. 15 minuti di ricarica garantisce qualcosa come 6 ore di gioco.

BlackShark V2 Pro 2020 vs. 2023

Il modello 2023, come accennato, migliora diverse cose. L'autonomia passa dalle 24 ore del modello 2020 alle 70 ore (fino a, ovviamente) dell'headset rinnovato, e c'è da annoverare anche la ricarica rapida, assente su quelle del 2020. Oltre alla connettività Wi-Fi le cuffie guadagnano anche Bluetooth 5.2, che fa sì che si ampli anche il bacino di dispositivi compatibili. Le cuffie guadagnano il selettore manuale di equalizzatori (il pulsante fisico posto sul padiglione destro), e si passa dalla ricarica tramite microUSB a quella tramite USB-C. Migliorano anche il microfono, che passa da 16 a 32 kHz di sampling rate, e la struttura che, a detta di Razer, è stata ulteriormente rinforzata.

Il prezzo di listino rispetto al modello del 2020 aumenta di circa 20€, ma le novità, come abbiamo appena visto, non mancano. Si parla di 229,99€. Molti senza dubbio, ma ci sono tante cuffie gaming che costano anche di più, proponendo sulla carta caratteristiche simili (se non talvolta peggiori). Al momento le cuffie hanno fatto capolino su Amazon con il loro prezzo di listino, anche se è visibile solo la variante nera. Occhio, se le cercate su Amazon, a non confondervi con il modello del 2020, molto, molto simile di aspetto ma, come già evidenziato, ben diverso a livello di performance.

Qualche esempio di prezzo di listino giusto per mettere le cose nella giusta prospettiva:

Ripeto, sono prezzi di listino e non i così detti street price, ma anche le nuove cuffie di Razer si troveranno presto a qualcosa in meno.

Recensione Razer BlackShark V2 Pro 2023 - Foto dal vivo

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Razer BlackShark V2 Pro (2023)

Difficile parlare male delle Razer BlackShark V2 Pro (2023). Il modello 2020 era già di per sé ottimo, e con questa edizione Razer ha migliorato quasi ogni loro aspetto. Ampiamente personalizzabili via software, autonomia sopra la media, comode, equalizzatori gaming e non raggiungibili velocemente con pulsante dedicato: virtualmente non gli manca praticamente niente. Persino il prezzo, che è senza dubbio alto, è comunque inferiore a quello di listino applicato dalla concorrenza. Quindi non solo è difficile parlarne male, ma è anche difficile non consigliarvele!

Sommario

Unboxing Razer BlackShark V2 Pro (2023) 7

Costruzione ed ergonomia 9

Funzionalità e qualità audio 9

Voto finale

Razer BlackShark V2 Pro (2023)

Pro

  • Comode e ben costruite
  • Potenziometro originale
  • Comando dedicato per gli equalizzatori
  • Autonomia al top, ben sopra la media
  • Audio super personalizzabile da software

Contro

  • Manca una custodia nella confezione
  • Audio spaziale THX a pagamento
  • Non compatibili con Razer Audio (app mobile)
  • No jack audio per l'uso cablato

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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