Recensione Roborock Q5 Max+: fare una cosa ma farla bene

1 week ago 49

I robot per la pulizia odierni ormai sono sempre più ricchi di funzionalità e per tanti versi anche molto più complessi. Tutti cercano di catturare gli utenti con gli ultimi ritrovati tecnologici, magari perdendosi poi sulla qualità di quello che fanno. Ad anticiparvi le conclusioni possiamo dirvi che questo non è vero per Roborock Q5 Max+, che punta a fare una cosa sola. Ma molto bene.

Il design di questo robot aspirapolvere e della sua base di ricarica sono abbastanza classici per quanto riguarda i prodotti della famiglia Roborock. Il robot circolare ha una torretta Lidar sulla parte superiore per uno spessore totale di 9,5 centimetri. Frontalmente c'è un parurti ammortizzato e posteriormente una cassetta per la polvere estraibile da ben 770 ml. Già da questo elemento si capisce come questo robot sia diverso da altre soluzioni, permettendo di rimuovere rapidamente il contenitore ma anche di incapsulare al suo interno una grande quantità di polvere.

Ribaltando il prodotto troviamo la spazzola laterale per portare lo sporco al centro del prodotto dove è posizionato il sistema Dual Roller di Roborock, uno dei sistemi di spazzole centrale che abbiamo più amato negli anni. È lo stesso usato anche su robot di fascia molto più alta e consiste in un sistema di due spazzole in gomma che ruotano in direzione opposta andando così a smuovere lo sporco, soprattutto dai tappeti, in modo molto più efficace per poi aspirarlo con il potente motore da 5.500 Pa.

Se guardiamo ai nuovi robot top di gamma abbiamo valori di aspirazione che superano anche i 10.000 Pa ma non fatevi intimidire. 5.500 Pa è un valore molto buono per un prodotto di questa fascia e solo un paio di anni fa questo era il valore di riferimento per i prodotti più costosi.

Questo sistema permette di aspirare la polvere e lo sporco in modo molto efficace anche dalle superfici morbide come tappeti e moquette. Il robot riconosce poi automaticamente la presenza dei tappeti e aumenta al massimo la potenza di aspirazione anche quando è impostata (ragionevolmente) su valori inferiori. Dall'applicazione potrete poi indicare anche la tipologia di pavimento e se volete che il robot pulisca seguendo la direzione delle fughe delle mattonelle.

La mappatura dello spazio di questo robot è ottima, grazie proprio alla presenza della torretta Lidar, non necessariamente scontata nella fascia di mercato in cui si posiziona. Gli manca però una telecamera o altri sensori frontali.

Cosa vuol dire? Vuol dire che non riconosce e evita piccoli oggetti o eventuali tende che toccano terra. Quando pensate di avviare la pulizia sarà necessario un minimo di accortezza nel levare da terra eventuali cavi, calzini o ripiegare tende troppo basse. L'assenza di questo tipo di riconoscimento di oggetti fa anche sì che sia un po' più irruento verso oggetti meno facilmente riconoscibili, come le ciotole del cibo degli animali o le gambe delle sedie. Dopo la pulizia potreste trovare qualche oggetto leggermente spostato. Poco male.

Il robot può superare soglie fino a 2 centimetri e potrete indicarle nell'applicazione per fare in modo che il robot possa valutare la traiettoria migliore per non rimanere incastrato. Il fatto di poter mappare le casa e di gestirla tramite l'applicazione vi permette ovviamente di eseguire anche pulizie mirate per stanza o per zona, così anche come di programmare pulizie solo per certe aree della casa.

La base di ricarica funge anche da base di svuotamento e il sacchetto da 2,5L vi permetterà di non preoccuparvi per vari mesi di doverlo sostituire. Una bella tranquillità. È abbastanza rumoroso nello svuotamento e impiega qualche secondo in più dei concorrenti. Cosa che non si può invece dire per la pulizia della casa, che è una delle più veloci sulla piazza. È riuscito a pulire 100 mq in 57 minuti battendo quasi ogni record. I robot più avanzati moderni impiegano anche il doppio del tempo per pulire la stessa superficie. C'è da dire che questo è vero anche perché Roborock Q5 Max+ non ha nessun sistema di lavaggio, se non uno con il panno a trascinamento che va comprato a parte e che pertanto non consiglieremmo.

Roborock però ha fatto probabilmente la scelta giusta, investire tutto per garantire un buon robot aspirapolvere, invece che implementare per forza un sistema di lavaggio che è poco più di un placebo.

Tra le altre funzionalità che trovate nell'applicazione abbiamo la possibilità di impostare la voce che annuncia le varie funzioni anche in italiano e la possibilità di impostare la ricarica anche solo nelle ore in cui l'energia elettrica costa meno.

Roborock Q5 Max+ è disponibile a 399€ sul sito di MediaWorld. Si tratta di un ottimo prezzo considerando quello che può offrire e la presenza di una base di svuotamento.

Foto

Il sample per questa recensione è stato fornito da Roborock che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

Roborock Q5 Max+

Roborock Q5 Max+ è un robot aspirapolvere che fa una cosa, aspirare, e lo fa molto bene. Soprattutto per la sua fascia di prezzo. Non include il lavaggio che però i concorrenti di pari prezzo fanno solitamente male. Ma sull'aspirazione mette in campo una buona potenza e un sistema di doppia spazzola molto efficace. Dovrete però riordinare un po' casa prima di farlo partire.

Voto finale

Roborock Q5 Max+

Pro

  • Aspirazione efficace
  • Sistema Dual Roller
  • Buona app
  • Base di svuotamento inclusa

Contro

  • La casa va prima riordinata (almeno un po')
  • Non delicatissimo con gli ostacoli

Emanuele Cisotti

Emanuele Cisotti Ho fondato AndroidWorld nel 2008 durante il mio periodo di studi di ingegneria a Firenze. Ho continuato a gestire AndroidWorld e poi SmartWorld, espandendo quindi l'ambito di competenza, all'interno prima di Banzai Media e poi di Mondadori. A oggi svolgo principalmente il lavoro di gestione del mio team e di rapporto con i marchi, ma non per questo sono meno operativo. Sono conosciuto principalmente per le mie video recensioni di smartphone su YouTube, ma la mia specializzazione riguarda anche wearable (come smartwatch e smart ring), dispositivi di domotica e altri gadget tecnologici sfiziosi. Dal 2011 al 2014 ho lavorato sulla rivista Android Magazine disponibile in edicola e in versione digitale. Sono autore di tre guide riguardanti Android edite da LSWR. Molti di questi trovano spazio sul canale TikTok di SmartWorld. Tre le mie passioni principali la musica elettronica (in quasi qualsiasi declinazione) e le costruzioni LEGO, che sono il principale nemico del mio conto in banca.

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