Recensione ROCCAT Kone XP Air: un mouse di fascia alta a tutti gli effetti

2 years ago 226

Recensione ROCCAT Kone XP Air

È vistoso, aggressivo, pieno di LED e di pulsanti programmabili: il nuovo mouse gaming di ROCCAT (Turtle Beach), il Kone XP Air sembra sapere il fatto suo. Scopriamo insieme di che pasta è fatto e se può competere con i big del settore.

Confezione ricca quella del Kone XP Air, anche se priva di grandi sorprese. Oltre al mouse troviamo un cavo in PhantomFlex, una soluzione adottata da ROCCAT di cui torneremo a parlare a breve, un dongle Wi-Fi STELLAR WIRELESS 2.4 GHz USB-A e, soprattutto, l'apposita base di ricarica. Quest'ultima merita un breve approfondimento a parte.

ROCCAT Kone XP Air è a tutti gli effetti un mouse gaming. Lo si capisce in primis dal look, che sfrutta linee aggressive e aerodinamiche, e soprattutto dalla scocca traslucida che mostra la particolarissima illuminazione LED del mouse. Se già il Kone Pro Air del 2021 stupiva per l'illuminazione, questo nuovo modello, con le sue particoari strisce sinuose, risulta anche più originale. Anche la rotella del mouse è illuminata, con una sezione superiore traslucida e una laterale completamente trasparente. E anche sulla base di ricarica non potevano mancare LED che seguissero lo stesso patern di illuminazione del mouse. Quella da noi testata è la versione nera del nuovo mouse ROCCAT, ma ce n'è anche una bianca in cui forse i LED sono ancora più incisivi.

Recensione ROCCAT Kone XP Air (7 di 38)

Tralasciamo per un momento l'estetica e concentriamoci sulle caratteristiche nude e crude. Il sensore di cui è dotato il nuovo Kone XP Air è un ROCCAT Owl-Eye (basato sul PAW3370) capace di arrivare a 19.000 di DPI. Il sensore permette regolazioni di 50 in 50 dpi, da un minimo appunto di 50 fino ai 19.000 massimi consentiti. Per mettere mano ai parametri (non solo i DPI) serve ovviamente il software ufficiale. Ne parliamo nel paragrafo relativo alle funzionalità. La connettività senza fili è affidata ad un adattatore Wi-Fi con tecnologia proprietaria STELLAR che porta con sé un polling rate di 1.000 Hz. Ottimo per il gaming, ma c'è chi fa di meglio. Quanto basta comunque per donargli la compatibilità con NVIDIA Reflex, un plus gradito per chi ha schede video NVIDIA di recente concezione. C'è anche la connettività Bluetooth, utile in trasferta se vi siete scordati il dongle o nel caso vogliate abbinare il mouse a più di un dispositivo. Non è purtroppo specificata la versione del modulo Bluetooth a bordo.

Dando uno sguardo al retro si notano, oltre al già citato sensore, anche i piedini in PTFE (arrivano con una pellicola protettiva) che garantiscono al mouse un'ottima mobilità su diverse superfici di utilizzo. Ce n'è uno anche intorno al sensore. Ci sono poi un pulsante per l'abbinamento e uno switch per passare fra le varie modalità di utilizzo (cablato, Wi-Fi, Bluetooth). Si notano anche una fessura per collocare il dongle USB e i due pin per collocare il mouse sulla stazione di ricarica. Ma veniamo alla ricchissima dotazione di tasti di questo Kone XP Air.

A differenza di altri concorrenti, che puntano sempre di più su leggerezza e pochi fronzoli, Kone XP Air non si fa mancare davvero nulla. I due tasti principali vantano switch Titan Optical: sono caratterizzati da un feedback uditivo e tattile bello marcato, sono garantiti per 100 milioni di pressioni ed essendo ottici sono velocissimi. La rotellina del mouse, dotata di un feedback discreto (non il migliore, ma nemmeno il peggiore mai provato) è anche 4D. Significa che oltre a ruotare ed essere premibile, può essere mossa anche verso destra o verso sinistra. Dal software potete quindi assegnare a questi due movimenti altrettante azioni da svolgere. Sotto la rotella c'è il primo pulsante programmabile, che di default è assegnato al passaggio tra i profili di utilizzo che è possibile creare sempre da software. Il mouse integra una memoria interna che permette di memorizzare fino a 5 profili completi di mappature, impostazioni e pattern di illuminazione personalizzati. Niente male insomma. Una nota sul pulsante appena citato: lo abbiamo disabilitato quasi subito, purtroppo lo premevamo troppo spesso per errore.

Sul lato sinistro il numero di pulsanti aggiuntivi cresce vertiginosamente. Ce ne sono due subito a fianco del tasto grande sinistro che permettono la regolazione rapida dei DPI. Un posizionamento questo che ritroviamo anche su altri mouse e che preferiamo di gran lunga al classico pulsante sotto la rotella del mouse (che si preme spesso per errore). Al fianco, raggiungibili con facilità dal pollice, ci sono ben altri 4 tasti. Sono ben distinguibili tra di loro, non si premono per errore e hanno un feedback uditivo diverso dal resto dei pulsanti. Scendendo verso il basso c'è un altro pulsante, bello lungo e anch'esso difficile da premere se non volontariamente. A questo troviamo assegnata una delle funzionalità più interessanti di questo mouse ROCCAT: l'Easy-Shift. Di base ROCCAT vi dice che ci sono 15 pulsanti programmabili (oltre a quelli elencati vengono anche considerati tasti il gesto di scorrimento in avanti o indietro della rotella). Con Easy-Shift il totale diventa 29. Tenendo premuto il tasto in questione, sbloccate funzionalità diverse per ogni altro tasto. Di fatto il mouse diventa uno strumento incredibile, se avete sufficiente memoria e abilità per ricordarvi come usare tutte e 29 le combinazioni possibili!

Attenzione: approfittiamo del paragrafo per dare un suggerimento ai possibili acquirenti. Il primo collegamento del mouse al PC potrebbe risultare in una strana latenza del mouse, quasi come se non rispondesse istantaneamente ai comandi o addirittura non ne recepisse alcuni. È sufficiente installare il software ed effettuare una calibrazione della superficie di utilizzo, esattamente come succede anche per altri marchi altrettanto blasonati (come Corsair e Logitech G). Dopo la prima configurazione il mouse non ha dato alcun segno di incertezza in nessuna occasione.

Come avrete oramai capito, tutti i tasti programmabili si concentrano sul lato sinistro del mouse. Ciò significa che non è un mouse propriamente adatto ai mancini. L'impugnatura è pensata proprio per accogliere al meglio la mano destra, con il pollice che trova la sua comoda nicchia sul lato sinistro e il mignolo che invece si posiziona sul fianco destro. Entrambe queste sezioni vantano classiche scanalature pensate per aumentare il grip del mouse. Non viene però utilizzata gomma o altri materiali più morbidi: di fatto tutto il mouse è realizzato con gli stessi materiali plastici di buona qualità. Alcune sezioni sono traslucide per permettere ai LED di far passare i loro giochi di luce.

Le dimensioni complessive lo collocano tra i mouse medio/grandi: si parla di 126 x 72 x 40 mm, per un peso complessivo di 99 grammi. Quest'ultimo, considerati i tanti tasti aggiuntivi, l'illuminazione a LED, la batteria integrata, moduli Wi-Fi e Bluetooth e switch ottici per i tasti principali, ci pare veramente, veramente contenuto. Se pensate che il recente Burst Pro Air di ROCCAT, un mouse che punta tutto sulla leggerezza, pesa 81 grammi, quanto ottenuto con il Kone XP Air è davvero lodevole. A non far sentire il peso poi ci sono i già citati piedini in PTFE (politetrafluoroetilene), che già in passato abbiamo apprezzato su altri mouse. Tornando un attimo alle dimensioni, forse non si tratterà del più adatto per chi ha mani particolarmente piccole, ma c'è da dire che i tasti favoriscono qualsiasi tipologia di presa, compresa quella ad artiglio. I pulsanti principali sono infatti premibili per quasi tutta la loro lunghezza, anche se ovviamente più ci si avvicina alla fine e più diventano duri da premere. Diciamo che fino al raggiungimento dell'altezza della rotella il feedback e la forza da applicare sono più o meno le stesse.

Dal canto nostro, abbiamo sfruttato Kone XP Air nel corso di tutte le ultime giornate lavorative. Ovviamente, vista la sua natura, il mouse ci ha fatto compagnia anche nelle sessioni di gioco, ma nulla vieta di usarlo come strumento poliedrico per gaming e lavoro. Proprio in campo lavorativo si possono sfruttare i tanti tasti programmabili (e la funzione Easy-Shift) e anche la precisione del sensore, che può magari tornare utile per l'editing fotografico. A riconferma di questo fatto, nell'elenco delle Macro già presenti nel software ce ne sono anche alcune relative all'uso di Photoshop. Ci siamo adattati subito alle sue forme, trovandolo comodo, scorrevole e davvero piacevole da utilizzare. In gioco tornano utilissimi sia i tasti extra che la possibilità di regolare velocemente i DPI del sensore, e come già accennato c'è anche la compatibilità con NVIDIA Reflex a migliorare ulteriormente il tutto. Certo, dovreste avere in quest'ultimo caso una build PC e un monitor sufficientemente competitivi, ma d'altronde lo stesso Kone XP Air è un mouse di fascia alta pensato per utenti esigenti.

Un ultimo cenno alla qualità costruttiva prima di procedere oltre. Non abbiamo notato particolari debolezze strutturali, scricchiolii o altre criticità. Il feedback dei tasti è buono, e l'unica cosa che forse potrebbe non convincere del tutto gli utenti più esigenti è la rotellina del mouse. Considerate però che vista la sua natura 4D non poteva essere troppo rigida o di altri materiali più solidi. Peccato però che non sia come quella trovata sul KONE Air Pro del 2021, realizzata in una lega di alluminio leggerissima ma resistente. In definitiva ci troviamo di fronte ad un mouse comodo e ben costruito, fatto (si spera) per passare diversi anni sulla nostra scrivania.

La base di ricarica

Una menzione la merita anche la base di ricarica rapida del mouse. Ha una soluzione piuttosto intelligente a bordo: visto che di fatto collegarla al PC occupa già una porta USB, per evitare di occuparne un'altra con il dongle Wi-Fi integra direttamente a bordo una porta su cui collegare il dongle stesso (o qualsiasi altra cosa).

In questo modo avete anche sempre a disposizione il cavo in paracord per passare alla modalità cablata, ma sinceramente non se ne sente il bisogno. Avendo sempre la base di ricarica sulla propria scrivania, viene quasi spontaneo la sera prima di staccare metterci il mouse sopra. Di conseguenza è praticamente impossibile rimanere a secco, vista anche l'autonomia complessiva del mouse. Alla base della basetta di ricarica c'è anche una striscia LED che corre lungo tutto il perimetro che non solo riprende le colorazioni dei LED del mouse, ma quando il mouse è in carica si colora anche per farci capire il livello di carica residuo dello stesso. Da sottolineare poi che sono sufficienti 10 minuti di ricarica sulla base per garantire 5 ore di gioco. Insomma, una graditissima aggiunta che impreziosisce la scrivania occupando pochissimo spazio.

La gestione delle funzionalità del mouse è affidata come di consueto al software proprietario ROCCAT Swarm. Non è il più elegante del mondo, ma se non altro è tradotto in italiano (cosa rara) e permette di gestire una valanga di parametri. Si comincia dal tab Impostazioni, da cui è possibile regolare i DPI scegliendo fra 5 diverse modalità (con scorrimento a gradini di 50 DPI, e selezionare le velocità del puntatore Windows, del doppio clic e dello scorrimento verticale. Occhio alla funzionalità Calibra: nel nostro caso è stata fondamentale per far sì che il sensore e in generale il mouse rispondessero al meglio ai nostri input.

Si passa poi ad Assegnazione Tasti, che permette di scoprire quali sono le funzionalità assegnate di default a tutti e 15 i tasti e anche di personalizzarli a piacimento. Da notare la colonna Easy-Shift+ che è quella delle funzioni che si attivano alla pressione del tasto lungo posto all'estrema sinistra del mouse. Nulla vieta di impostare scorciatoie da tastiera di qualsiasi genere o macro più o meno complesse.

Il tab Illuminazione, come è facile intuire, serve appunto a gestire le routine dei LED del mouse. L'effetto Onda è quello che permette di mostrare luci bi-colore sfumate, molto affascinanti. Passando a illuminazione Fissa invece è anche possibile creare combinazioni ad-hoc personalizzando 5 diverse aree di luce. Quello per la gestione della base di ricarica è in un tab a sé stante. Qui se scegliete AIMO, il sistema di illuminazione intelligente di ROCCAT, farete sì che la base cerchi di seguire i pattern di luce del mouse. Non sempre funziona però.

Dal tab Impostazioni Avanzate si possono visulizzare Stato Batteria, attivando anche notifiche pop-up di avvertimento, e stato di intensità del segnale. Qui troviamo anche lo switch per il Risparmio Energetico, che attiva un paio di opzioni molto furbe. La prima serve a limtiare la quantità di batteria consumata dai LED: ogni qualvolta muovete il mouse, o comunque anche durante l'utilizzo continuato, la luminosità di tutto il mouse si riduce in automatico al minimo. In ogni caso i LED sarebbero coperti dalle mani, per cui è inutile tenerli accesi al massimo. La seconda cosa che fa è mandare il tutto in standby in caso di inutilizzo prolungato. Sempre dal tab Impostazioni Avanzate si regolano la Velocità di Polling (massimo 1.000 Hz), l'Angle Snapping (ovvero un assistente di traiettoria che per il gaming non è il massimo), Unità Controllo Distanza (ovvero di quanto il mouse deve essere alzato prima di smettere di mandare segnali) e una opzione per ripristinare velocemente le impostazioni di fabbrica del mouse.

Come avrete forse notato in tutti gli screenshot delle varie schermate, in basso ci sono varie opzioni raggiungibili da qualsiasi Tab. Quella più evidente riguarda i Game Profiles. Come accennato il mouse permette di salvare nella sua memoria interna fino a 5 profili di utilizzo, ognuno caratterizzato da tasti mappati, colori e opzioni d'uso diverse. Potete assegnare un colore ad ogni profilo, e premendo l'apposito pulsante per ciclare tra di loro, le luci del mouse cambieranno colore per farvi capire quale avete appena selezionato. C'è anche Gestione Macro, dove trovate un lunghissimo elenco di macro già pre-compilate per giochi più o meno recenti (tra cui anche LOL, DOTA 2, Apex Legends, Overwatch) e programmi quali quelli della suite Office, Photoshop e Skype. Il tool in questione è molto complesso, e offre un bel po' di opzioni per gli amanti delle macro.

Insomma, se non installi ROCCAT Swarm "godi solo a metà" (Cit). Il software sblocca tutte le potenzialità del mouse, e nulla vieta anche di installarlo, settare profili e opzioni e disinstallare il tutto, vista la presenza a bordo del mouse della memoria interna pensata proprio per memorizzare i profili di utilizzo. Tutte le funzionalità hardware poi le avevamo già elencate nel paragrafo relativo alle caratteristiche tecniche, come ad esempio le varie opzioni di connessione, i tanti tasti programmabili e l'Easy-Shift.

Nei materiali promozionali del ROCCAT Kone XP Air si parla di una batteria in grado di resistere fino a 100 ore di utilizzo. Non siamo arrivati a 100 ore, ma una cosa è sicura: tenendo accesi tutti i LED al massimo della luminosità, la batteria residua cala più rapidamente. Come accennato nel precedente paragrafo, ci sono opzioni di risparmio energetico che migliorano molto l'autonomia. E in ogni caso, avere la base di ricarica sulla scrivania fa sì che ogni volta che terminate la vostra sessione di gioco o di lavoro venga voglia di riporlo lì sopra, quasi come fosse un trono su cui risposare. Per la cronaca, la batteria integrata è una 450 mAh al litio, e come già accennato, la dock con 10 minuti di ricarica garantisce qualche ora di gioco in più.

Quanto detto finora dovrebbe farvi intuire che ROCCAT Kone XP Air non è certo un mouse di fascia bassa. Serve un investimento di 169,99€ per portarselo a casa in una delle due colorazioni previste.

Si tratta di 40€ in più del prezzo di listino del ROCCAT KONE Pro Air del 2021. Cosa troviamo in più per 40€? La base di ricarica, una batteria più ampia, moltissimi pulsanti programmabili in più e un sistema di luci LED rinnovato. Niente male insomma!

Rimane ovviamente un investimento importante. Ci sono mouse gaming di marchi blasonati che, nonostante qualche anno alle spalle, hanno ancora molto da offrire (ci viene in mente il G502 Wireless) anche a prezzi inferiori. Trovarne però uno che non sia troppo pesante, che abbia un sacco di tasti programmabili, effetti di luce, buoni componenti e una base di ricarica ad-hoc non è poi così banale.

Recensione ROCCAT Kone XP Air - Foto dal vivo

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

ROCCAT Kone XP Air

ROCCAT è letteralmente andata all-in con il suo nuovo Kone XP Air. Il mouse è sufficientemente leggero, dotato di una valanga di tasti programmabili (potenzialmente raddoppiabili), di un sensore rodato e preciso, di un sistema di illuminazione ad effetto, ampiamente programmabile tramite il software e dotato, tra le altre cose, anche di una base di ricarica davvero funzionale. Difficile trovargli dei difetti, se non l'essere poco adatto ad un'utenza mancina e il vantare un prezzo non esattamente alla portata di tutti.

Sommario

Caratteristiche tecniche 9

Costruzione ed ergonomia 9

Funzionalità e Software 9

Voto finale

ROCCAT Kone XP Air

Pro

  • Tanti tasti extra programmabili
  • Base di ricarica con porta USB
  • Scorrevolissimo e non troppo pesante

Contro

  • Non pensato per i mancini
  • Prezzo elevato
  • 1.000 Hz iniziano a stare stretti?

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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