Recensione Sony Xperia 5 IV: unico ma non per tutti

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Recensione Sony Xperia 5 IV: unico ma non per tutti

28 Settembre 2022 6

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Guardando le specifiche avevo sbarrato gli occhi per un attimo: dimensioni ok, batteria ok, fotocamere ok, audio stereo, ricarica wireless, IP68, jack audio, LED di notifica (vabbè): allora esiste lo smartphone perfetto! Sto parlando di Sony Xperia 5 IV, uno smartphone che ha tanto da offrire sotto il profilo tecnico e un design diverso dal solito ed elegantissimo.

Ecco, a dire la verità non è proprio perfetto, il prezzo di listino è davvero alto, l'hardware non è proprio aggiornatissimo, il display OLED non è LTPO e il software andrebbe rivisto su molte cose. Insomma, dipende da che valore volete dare a quel "quasi".

INDICE

DESIGN E QUALITA' COSTRUTTIVA

I gusti son gusti, chiaro, lasciatemi dire però che questo smartphone incontra al 100% il mio. Non posso dire che sia compatto, ma non è nemmeno enorme, è un dispositivo che nell'utilizzo di tutti i giorni non risulta mai troppo pesante (173 grammi) o ingombrante, oltre ad essere veramente molto stretto, il che facilita a dismisura l'impugnatura.

Le immagini sopra conservano le giuste proporzioni, se quindi a primo impatto sembra più grande (tra i piccoli), in realtà essendo il più stretto è quello che in mano risulta più snello. Certo bisogna farsi piacere quel formato in 21:9 che un po' fa l'effetto telecomando e poi è dannatamente scivoloso, perché quest'anno hanno arrotondato ancor di più gli spigoli, tanto che lo smartphone sembra quasi "morbido", sì, come una saponetta. Una cover e passa la paura.


A livello ergonomico vi segnalo che il lettore di impronte digitali non è sotto il display ma sul lato destro, insieme anche al bilanciere del volume e al tasto per scattare foto e richiamare la fotocamera. E mi tocca fare alcune considerazioni che ahimè sono le stesse che faccio per i Sony Xperia da qualche anno.

La prima è che un sensore a destra sarà comodissimo per alcuni, molto meno per i mancini come il sottoscritto, anche se le dimensioni contenute aiutano nel riuscire a sbloccare con l'indice "fasciando" il corpo dello smartphone con il palmo della mano. La seconda è che il bilanciere del volume così piccolo è una tortura, perché di continuo si abbassa anziché alzare e viceversa, ma cosa costa farlo un po' più grande?


Come già detto in alto c'è il jack audio da 3,5 mm, accanto è presente un LED di notifica, il lato sinistro è completamente pulito mentre in basso trovano posto la porta Type-C e il cassettino della SIM che ancora si estrae con l'unghia, senza bisogno della spilletta, grazie Sony.

Vetro Gorilla Glass Victus fronte e retro, altoparlanti stereo con uscite frontali incastonate divinamente tra vetro e telaio. Ovviamente IP68.

DISPLAY

Il display è un OLED da 1 miliardo di colori con diagonale da 6,1 pollici (21:9) a 120 Hz, presente il supporto HDR10, la risoluzione è 1080x2520 pixel. Il picco di luminosità è cresciuto notevolmente rispetto allo scorso anno e già alla vista si nota una maggiore luminosità, che si concretizza in un picco misurato appena superiore ai 1000 nit. A livello hardware la vera mancanza è il refresh rate adattivo, non essendo dotato di un pannello LTPO.

A proposito di refresh rate, Sony permette all'utente di abilitare lo switch "120 Hz", null'altro. In realtà poi la gestione è parzialmente dinamica tra 60 e 120 Hz, in particolare vengono impostati i 60 Hz visualizzando i contenuti multimediali, mentre tutta la UI rimane fissa a 120 Hz.


Ottime invece le possibilità offerte per quanto riguarda la calibrazione: si può scegliere tra una modalità standard che è la classica con colori enfatizzati degli smartphone, oppure una modalità creazione che è stata calibrata per lo spazio colore BT2020, capace tra l'altro di adeguarsi ai contenuti, passando da DCI-P3 a sRGB. Indipendentemente dalla modalità scelta è poi possibile impostare un punto di bianco manualmente, oltre ai valori RGB. In modalità standard si può abilitare il miglioramento dinamico dell'immagine con tecnologia X1 for mobile, inoltre la stessa funzione sblocca un'analisi HDR frame by frame (una sorta di HDR10+).

Al di là dei numeri questo smartphone offre un'esperienza visiva davvero di livello, specialmente nella visione di contenuti multimediali, paragonabile per qualità ed accuratezza solo al mondo iPhone.

I sensori di luminosità e prossimità funzionano correttamente, ho notato invece un leggero sfarfallio dell'immagine se si importa al minimo la luminosità con schermo fissato a 60 Hz. Infine una menzione per il trattamento oleofobico che è impeccabile.

SOFTWARE

A bordo di Sony Xperia 5 IV c'è la classica UI di Sony con base Android 12 e patch di sicurezza aggiornate a luglio 2022. Sony promette 2 major update del robottino verde e 3 anni di patch di sicurezza.

Gioie e dolori per questo software, ma complessivamente la valutazione non è sufficiente e rappresenta forse il vero punto debole dello smartphone, per tanti motivi. Fin dal primo momento questo dispositivo vi accoglie con un mix estetico parecchio strano, da un lato Android 12 in versione praticamente stock con tutte le sue curve, i bottoni enormi, le icone colorate e colori adattivi, dall'altro una suite di applicazioni Sony con design anni 80 che fanno sembrare tutto vecchio e un launcher inadeguato per uno smartphone del 2022.

Che poi il launcher si cambia, e va bene, ma sono anche le funzionalità come finestre fluttuanti o finestre affiancate ad avere una grafica ormai superata da un pezzo e poco intuitiva, oltre a mostrare anche alcuni bug, come l'orologio dell' AOD che spesso segna l'ora sbagliata. Per non parlare poi delle app proprietarie, Musica è quasi identica all'app di cui ero soddisfattissimo su Sony Xperia Arc S (2011), il "potenziatore di gioco" è ricco di funzioni ma con una grafica vintage, News Suite, un aggregatore di notizie che... e infine le tante app per registrare foto e video, inutilmente complesse e confusionarie, di cui vi parlerò in un paragrafo dedicato.

Meritano una menzione l'app Headphones, che permette di controllare più finemente eventuali cuffie Sony associate, sia wireless che cablate, l'app Bravia Core per accedere al catalogo di film Sony in streaming (1 anno incluso), l'app Imaging Edge per collegare fotocamere e mirrorless Sony e usare lo smartphone come monitor (attraverso type-c) e Music Pro, che è uno strumento completissimo per registrare audio dallo smartphone, con tanto di metronomo, monitoraggio real time in cuffia, tool di modifica delle tracce, funzioni di modifica audio (denoiser, simulazione audio studio o micrfono, riduzione riverbero, separazione audio).

SCHEDA TECNICA

  • soc: Snapdragon 8 Gen 1
  • display: 6,1", 21:9 FHD+, OLED, 120Hz, 240Hz motion blur reduction, 240 touch scanning rate
  • memoria:
    • 8GB di RAM
    • 128GB di storage, espandibile sino a 1TB tramite microSDXC
  • fotocamera:
    • posteriore tripla:
      • 16mm, 12MP, 1/2.5", 120FPS, f/2.2, AF
      • 24mm, 12MP, 1/1.7", 120FPS, f/1.7 1.8um, AF OIS
      • 60mm, 12MP, 1/3,5", 120FPS, f/2.4, AF OIS
    • fotocamera frontale: 12MP, 1/2.9"
  • connettività: 5G
  • audio: jack audio 3,5mm, altoparlanti stereo, Dolby Atmos, Hi-Res Audio, Hi-Res Audio Wireless LDAC, DSEE Ultimate, 360 Reality Audio
  • batteria: 5.000 mAh, 30 min di ricarica per ripristinare il 50% di batteria con caricatore a 30W, supporto ricarica wireless
  • costruzione e resistenza: certificazione IP68, Corning Gorilla Glass Victus
  • dimensioni: 156 x 67 x 8,2mm
  • peso: 172 grammi

ESPERIENZA D'USO

L'esperienza d'uso con Sony Xperia 5 IV è in generale positiva, lo smartphone ha una buona gestione di tutta la parte telefonica e della connettività, il software è snello e in generale non si ha mai la sensazione di un prodotto problematico, come invece accadeva per il fratello maggiore Xperia 1 IV (che per la cronaca abbiamo in prova dopo i tanti aggiornamenti, vi diremo).

Le prestazioni non sono eccellenti, capita di vedere cali di frame nell'uso comune, questo perché il refresh rate a 120 Hz viene tagliato non appena le temperature salgono leggermente, anche il processore, lo Snapdragon 8 Gen 1, pare sedato rispetto a quanto visto su Xperia 1. Certamente in Sony sono corsi ai ripari ma il risultato è uno smartphone meno brillante rispetto a quanto potrebbe dare, un prezzo comunque più che accettabile per tenere basse le temperature e migliorare l'autonomia.

Sia chiaro, Xperia 5 IV non è uno smartphone lento, ma provando altri prodotti top di gamma si percepisce immediatamente un po' di brillantezza in più. Un grosso rammarico è il mancato utilizzo dello Snapdragon 8+ Gen 1, che si è più volte confermato come un processore globalmente migliore della versione 8 standard.


GAMING E MULTIMEDIA

Una certa cura è stata riservata per il comparto gaming, con una suite di funzionalità avanzate tra cui la simulazione tramite interpolazione di un frame rate di 240 Hz o lo streaming diretto delle sessioni di gioco. Ci sono anche varie modalità di miglioramento dell'immagine e la possibilità di impostare diversi profili colore per differenti giochi. E' tutto molto bello, ma le prestazioni non sono all'altezza della situazione, non c'è mai troppo surriscaldamento ma la fluidità del gioco è lontana da ciò che riescono ad offrire altri smartphone.

Bene tutta la parte audio, i due speaker frontali non sono potentissimi ma il suono è ben bilanciato tra i due canali ed equilibrato su tutte le frequenze. Inoltre ogni speaker è incapsulato in un contenitore che assorbe le vibrazioni per evitare che queste si propaghino alla scocca causando distorsioni. Come detto c'è il jack audio con la possibilità di collegare cuffie Sony e ottenere una personalizzazione sulla base del modello.

AUTONOMIA E RICARICA

La batteria da 5.000 mAh è una gran cosa se pensiamo che è stata inserita in un corpo relativamente compatto, l'autonomia che ne consegue è convincente riuscendo a coprire agevolmente una giornata intera di utilizzo, anche due in realtà se non se ne fa un uso smodato e non si sfruttano i 120 Hz del display. Con tutte le funzioni attive, AOD compreso e 120 Hz son riuscito a coprire quasi 6 ore di display attivo, un risultato ottimo.

La ricarica avviene con cavo fino a 30 Watt (alimentatore non fornito in confezione) e impiega quasi 2 ore rallentando nettamente nella parte finale della ricarica. Presente anche la ricarica wireless a 15 Watt e quella inversa a 5 Watt.

FOTOCAMERE

Su Sony Xperia 5 IV c'è un comparto foto più classico rispetto al fratello maggiore Xperia I IV, in realtà quasi del tutto identico a ciò che offriva Xperia 5 di terza generazione. La cam principale è una 12 MP con sensore Sony IMX557 1/1.7" e obiettivo standard stabilizzato otticamente F/1.7 e PDAF; troviamo poi una ultrawide da 12 MP con Sony IMX563 con AF, e un teleobiettivo con ingrandimento 2,5x e stabilizzazione ottica, il sensore è un Sony IMX650 da 12 MP e apertura F/2.4.

Infine è stata aggiornata la selfie cam rispetto al modello precedente, ora con un sensore Sony IMX663 da 12 MP a fuoco fisso.


SOFTWARE FOTOGRAFICO

Come nel passato Sony propone una soluzione che strizza l'occhio agli utenti più esperti, fatta di più applicazioni sia per le foto che per i video. Personalmente non mi trovo allineato con l'idea del brand giapponese, che a mio parere crea molta confusione ma senza reali vantaggi per l'utente, al quale basterebbe una semplice modalità pro inserita all'interno dell'app fotografica.

L'app Fotocamera Pro dispone di una modalità BASIC che corrisponde alle classiche fotocamere per smartphone, l'utente può agire su alcuni limitati parametri come il bilanciamento del bianco, la compensazione dell'esposizione, il flash, lo scatto a raffica e l'autoscatto, oltre a poter selezionare il formato e chiaramente l'obiettivo con cui scattare.

La modalità AUTO attiva un'interfaccia completamente diversa, pensata per l'utilizzo in orizzontale. Qui i parametri modificabili sono gli stessi della modalità BASIC, si aggiunge però il controllo dell' AF (singolo o continuo) la scelta dell'area di messa a fuoco e la possibilità di attivare/disattivare AF automatico sul volto/occhi. In compenso però si perde il controllo sul WB e quello sulla compensazione dell'esposizione.

Poi abbiamo la modalità "P", che sta per programma automatico. Qui è tutto come in AUTO ma possiamo anche agire sulla compensazione EV, sul WB, sugli ISO e sulla scelta HDR/auto/ON/OFF.

La modalità "S" permette di agire sul tempo di scatto, si perde il controllo sugli ISO ma si riprende quello sulla compensazione dell'esposizione.

"M" è uguale a "S" ma con in più il controllo ISO. Infine il programma "MR" ovvero un preset globale con i valori scelti dall'utente che vengono memorizzati e non riportati al setup di default alla chiusura dell'app.

Ecco, capite perché credo che tutto questo crei soltanto confusione? Anche perché tutti questi parametri sono esattamente gli stessi che si possono controllare con le modalità "pro" delle app fotografiche, tranne forse il focus metering. Perché non fare semplicemente una modalità standard e una pro con tutto sbloccato?


Passiamo poi all'app Video Pro, ecco, questa secondo me ha già più senso perché offre una serie infinita di controlli video che solitamente non si trovano. Oltre a tempi, ISO, AF/MF, WB, possiamo attivare un limite ISO, limite ISO in HDR, volume in ingresso, volume in uscita, filtro anti vento e la possibilità di gestire uno streaming in RTPM (protocollo professionale utilizzato dalle emittenti) o su YouTube.

Tra le funzioni di quest'app c'è la possibilità di registrare in 4K a 120 fps, cosa che non è disponibile con la normale app fotografica. Stranamente invece utilizzando l'app Fotocamera Pro (che nella modalità BASIC ha uno switch per passare alla registrazione video) non si arriva oltre al 4K a 30 fps ed il setting è bloccato.


Infine c'è anche l'app Cinema Pro, che offre tutti i controlli dell'app Video Pro e aggiunge i look, ovvero delle LUT preconfezionate che facilitano la color correction in post produzione. Non ci sono qui tutti gli aiuti per l'AF, su tutti il focus tracking, in compenso mettendo in manuale si può attivare lo spostamento automatico tra una distanza focale A e una B, una funzione prettamente cinematografica. Inoltre mancano tutti i setting per la gestione dello streaming video.

Globalmente le immagini hanno un'ottima qualità di giorno, il post-processo non è invasivo come su altri smartphone, vengono quindi mantenuti i colori naturali pur senza rinunciare ad un buon dettaglio. C'è una buona coerenza tra i tre obiettivi con solo una tendenza alla sovraesposizione del teleobiettivo, sicuramente il più debole dei tre, sia per qualità che per versatilità. La pulizia dell'immagine chiaramente è migliore con il sensore principale ma nel complesso siamo sul livello dei migliori top di gamma. Peccato solo per la ultrawide che, in automatico, non viene sfruttata per scatti macro nonostante l'autofocus, nulla vi vieta comunque di utilizzarla in modalità manuale.

Interessanti anche i ritratti che vengono molto bene e possono essere controllati con un apposito switch che attiva il bokeh simulato con un bel risultato sul ritaglio e sulla naturalezza del de-focus.

Di notte la qualità degli scatti scende parecchio, o meglio, la qualità degli scatti a mano libera scende, perché usando un treppiede andiamo benone. Sony persevera in un approccio "da mirrorless", per cui fa poco uso della fotografia computazionale e si affida invece al buon senso dell'utente. Lo smartphone in automatico abbassa tantissimo i tempi di scatto, il ché porta a foto quasi sempre mosse se non si fa uso di un treppiede, proprio come succede con una macchina fotografica. Ormai però l'utente è abituato al punta e scatta notturno con la magia del software e personalmente penso sia la soluzione più giusta visto che siamo su un Xperia 5 IV, appunto, non su una A7 IV.

Sui video non ci si può lamentare, le opzioni a scelta dell'utente sono moltissime e si arriva al 4K 120 fps in modalità Pro. La qualità delle immagini è più che buona, anche se ho notato qualche problemino nella gestione dei tempi con tanta luce. Ottimo l'audio catturato dai microfoni direzionali e ambientali.

IN CONCLUSIONE

Sony Xperia 5 IV viene proposto a 1.049 euro di listino, nell'unico taglio di memoria 8+128 GB. Sony ha realizzato ancora una volta uno smartphone che fa storia a sé, difficile da valutare nel suo complesso, con alcuni elementi molto positivi ed altri che vengono penalizzati da scelte anacronistiche. E' diverso dalla massa, sia esteticamente che nelle sue logiche di funzionamento, e questo lo rende da un lato attrattivo per un target preciso di utenti, dall'altro poco user friendly e di conseguenza meno adatto ad un utente generico.

Sony Xperia 5 IV

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E' un peccato perché ci sarebbero tutte le potenzialità per accontentare tutti, invece il brand giapponese si perde su aspetti marginali come le innumerevoli modalità di scatto, dimenticandosi delle foto in notturna a mano libera; mette un hardware completissimo e poi non utilizza l'ultimo Snapdragon 8+ Gen 1; equipaggia un display a 120 Hz ma senza un controllo software adeguato; utilizza speaker eccellenti e il jack audio e poi lascia un'app musica con 10 anni sulle spalle. Insomma, la solita Sony, che già dal mio primo smartphone mi ha fatto esaltare e arrabbiare in egual misura.

VOTO FINALE: 8.0

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