Recensione Surefire Kingpin M1 60%: la mini tastiera meccanica economica

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Recensione SureFire Kingpin M1 60%

SureFire, il marchio gaming di casa Verbatim, porta in Italia le sue nuove tastiere meccaniche economiche dotate di layout ITA. Abbiamo provato con mano il modello super compatto, la tastiera Kingpin M1 composta da soli 62 tasti. Vediamo insieme come se la cava all'atto pratico!

Surefire Kingpin M1 60% è una tastiera meccanica non hot-swappable NKRO formato 60% composta da 62 tasti. È quindi priva di tastierino numerico, di tasti funzione (F1-F12), di frecce direzionali e tasti quali Del, PgUp, PdDn che solitamente troviamo nell'isola sopra le frecce. La composizione quindi è pensata per renderla quanto più compatta possibile. Non solo quindi si può tenere il mouse molto vicino alla tastiera, ma in generale risulta così piccola da permettervi di usarla anche in spazi ristrettissimi. Il layout in compenso è quello ISO QWERTY italiano. La tastiera insomma è realizzata proprio per il nostro mercato.

I keycap neri in dotazione sono realizzati in ABS (Acrilonitrile butadiene stirene) e sono shine-through. Ciò significa che la retroilluminazione passa attraverso lettere, numeri e simboli, donando un aspetto particolarmente colorato e "gaming" al tutto. L'ABS non è il miglior materiale per i keycap, ma se non altro potete rimuoverli e sostituirli con quelli che più gradite. Il profilo dei tasti è un classico OEM. Lo potete osservare nell'immagine sottostante.

Gli switch del modello che abbiamo recensito sono i Jixian Red. Si tratta di switch meccanici rossi di tipo lineare, dotati di una forza di attuazione di 50 ± 10 gf, di una corsa totale di 4,0 ± 0,4 mm e di un tempo di risposta di 1 ms. Sono dei cloni degli switch Cherry MX, almeno per quanto riguarda la scocca (visto che la forza di attuazione è diversa), e dovrebbero comunque resistere per diverse milioni di pressione (Surefire ne riporta 50 milioni per la precisione). Non sono lubrificati, ma vista la fascia di prezzo è difficile aspettarsi una caratteristica del genere. Gli switch rossi lineari, sono la giusta via di mezzo per chi usa la tastiera sia in ambito gaming che lavorativo/studio. Surefire li ha scelti perché alla fine sono quelli che possono accontentare una più ampia base di utenza possibile. L'esperienza di digitazione tutto sommato non è malvagia, anche se ci sono delle considerazioni a livello ergonomico di cui tenere di conto. Ecco una clip audio della Surefire Kingpin M1 60% con switch Jixian Red in fase di digitazione.

Gli stabilizzatori non sono, per così dire, degni di nota. Non sono sostituibli (come d'altronde nemmeno gli switch), non risultano essere lubrificati e di conseguenza il rumore emesso dai tasti più grandi è ben percepibile. Non ci sono inoltre soluzioni di riduzione del rumore a livello della scocca, come strati di schiuma o di silicone. La struttura è tutta in plastica, e probabilmente sotto la PCB c'è uno strato vuoto che aumenta tutto il rumore emesso in digitazione. Di conseguenza anche il rumore della barra spaziatrice è particolarmente importante, molto più drastico rispetto agli altri tasti. Per mettere mano alla PCB dovreste rimuovere tutti i tasti, ma considerate comunque che gli switch, non essendo hot-swappable, potrebbero mettervi i bastoni tra le ruote. Ogni tasto è dotato di LED a sé stante rivolto verso nord. Più che discreto il livello di illuminazione emesso, aiutato ovviamente dal fatto che i tasti sono shine-through. Per quanto riguarda le dimensioni, la Kingpin M1 60% è lunga 293 mm, larga 104 mm e alta 42 mm. Il peso ammonta a 610 grammi.

Lato connettività, la piccola tastiera di Surefire si appoggia unicamente ad un cavo USB classico con rivestimento intrecciato (di buona qualità quindi) lungo 1,8 metri. È compatibile sia con Windows che con macOS. Il software di cui parleremo nella sezione Funzionalità è disponibile anche per il sistema operativo di casa Apple. Nulla vieta poi di usarla anche su altri dispositivi compatibili con tastiere Bluetooth, come banalmente smartphone e tablet Android.

Estetica, costruzione ed ergonomia

Surefire Kingpin M1 60% si presenta come una classica tastiera meccanica gaming di piccola taglia. Il colore predominante è il nero, ripreso sia dai tasti che dalla scocca. A dare il tocco da gamer c'è appunto la retro-illuminazione, completamente personalizzabile dal software (ci torneremo nella sezione Funzionalità). Non ha comunque particolari elementi destabilizzanti tali da renderla unica o fin troppo strana per i gusti di determinati utenti. Peccato solo che non esista una variante tutta bianca! L'unico rimando al marchio Surefire di casa Verbatim è il logo sul tasto Invio, per niente invasivo quindi. La scocca presenta delle linee geometriche altrettanto classiche, facili da ritrovare in tastiere meccaniche di questo formato.

Da un punto di vista costruttivo la piccola tastiera Surefire è solida, priva di scricchiolii o evidenti debolezze strutturali. A scanso di equivoci è tutta plastica, ma non c'è nulla di male. Anzi, tutto sommato è anche bella pesante, quasi a riprova della solidità generale del prodotto. Non ci sono però come già accennato riempimenti della scocca o altre soluzioni atte a ridurre o addolcire il rumore emesso in digitazione. La possibilità di rimuovere i tasti (ma non gli switch, giusto per ricordarlo) permette anche di effettuare un minimo di manutenzione. Per come sono messi i tasti, senza "isole" o particolari protezioni, la polvere potrebbe accumularsi facilmente, e già rimuovere i keycap può aiutare a fare un po' di pulizia. Occhio proprio a questi ultimi: sono opachi, e anche per via del materiale di cui sono costituiti attirano particolarmente le ditate e l'unto delle dita. Basta comunque un panno in microfibra per rimetterli a nuovo. Sulla parte posteriore ci sono 4 piedini gommati, più che sufficienti a donare grip alla tastiera e a non farla muovere sul piano su cui la appoggiate, e nient'altro. Non ci sono quindi rialzi per cambiare l'inclinazione della tastiera.

Questo ci porta a parlare dell'ergonomia. L'altezza dei tasti e le forme della scocca (leggermente rialzata e inclinata) permettono di adattarsi alla scrittura senza grossi problemi. Si tratta però di un fattore piuttosto soggettivo, che dipende anche dalle vostre esperienze pregresse con le tastiere meccaniche. Se siete abituati ai modelli a membrana, l'altezza dei tasti (derivante dal profilo OEM) e l'impossibilità di variare l'inclinazione potrebbero costituire un ostacolo iniziale nell'abituarsi alla scrittura. Nulla che non si possa risolvere con un poggia-polsi, che permette di mantenere appunto i polsi leggermente rialzati facilitando la scrittura. Nonostante la Surefire monti switch rossi, bisogna ammettere che la forza richiesta in digitazione è sufficientemente alta da rendere l'esperienza ben diversa da una tastiera a membrana. D'altronde i valori tecnici degli switch presenti a bordo sono leggermente più alti (proprio per forza) di altri rossi lineari. C'è poi da ribadire quanto il formato della tastiera stessa, 60% priva di tastierino, frecce direzionali e tasti funzione, possa influenzare profondamente la scrittura e l'utilizzo. Un modello del genere può benissimo essere usato per scrivere molto (la recensione come di consueto è scritta interamente usando la Surefire), ma certe tipologie di lavori richiedono un uso intensivo di frecce direzionali e tastierino. D'altronde la tastiera in questione nasce in ottica gaming, dove avere pochi tasti può risultare utile, così come il risparmiare spazio permettendo a mouse e tastiera di stare più vicini tra di loro. Cambia di conseguenza la posizione delle spalle, lo spazio richiesto sulla scrivania e tanti altri fattori che potrebbero tornare utili anche in ambito competitivo. Ribadiamo infine che non solo l'altezza, ma l'ergonomia tutta è un fattore soggettivo. Dal canto nostro possiamo dirvi di non aver avuto grossi problemi ad adattarci alla SureFire Kingpin M1, e anzi, anche solo il fatto che vanti layout ISO ITA è un gran bel punto a favore del prodotto.

SureFire Kingpin M1 60% sopperisce alla mancanza di tanti tasti con le classiche combinazioni da tastiera che partono dal tasto FN. A differenza di altri modelli, c'è stata l'accortezza in fase di progettazione di inserire vari simboli nei tasti coinvolti, in modo da far capire al volo all'utente cosa premere per attivare la funzionalità altrimenti non presente. Le frecce direzionali ad esempio sono attivabili con FN+WASD; i tasti funzione con FN + numeri da 1 a 0; e non mancano funzionalità aggiuntive per la regolazione della retro-illuminazione o la gestione del volume di sistema (FN+R, T, Y). Se ci fate caso mancano anche i tasti ESC e Canc, da cui si accede con FN e la pressione di | e Backspace.

A tutto ciò si aggiunge la presenza di un software ufficiale dedicato esclusivamente alla M1. Lo si trova sul sito ufficiale senza grosse difficoltà. Come purtroppo tanti altri applicativi del genere, anche quello di SureFire è solo in inglese e dotato di una grafica spartana (e a bassa definizione). Però funziona, il che è già di per sé più che sufficiente! Dal tab di partenza si può modificare l'associazione dei tasti, legandoli alla riproduzione di Macro, avvio di programmi, gestione multimediale e altro.

Dal tab Lighting, come è facile intuire, si gestisce la retro-illuminazione. Dal menu a tendina si può scegliere fra tanti effetti diversi, ma nulla vieta di crearsi il proprio illuminando ogni singolo tasto con il colore desiderato. Da Gaming Mode si possono disabilitare scorciatoie quali Alt-Tab e Alt-F4, oltre al tasto Windows, per evitare di incappare in incidenti di percorso durante le sessioni di gioco.

Infine, dal tab Macro, è possibile registrare Macro con le classiche impostazioni che abbiamo visto più volte su software del genere. Si inizia la registrazione, si premono i tasti, si stoppa e si regolano poi i ritardi tra le pressioni di un comando e l'altro. Si possono anche inserire comandi del mouse in un secondo momento, inserendosi tra i vari eventi che compongono la macro, o anche inserire ulteriori ritardi, spostare gli eventi e così via. Il tutto poi si salva in un database che è richiamabile dalla schermata di partenza, in modo da associare le macro così create ad uno dei tasti della tastiera.

Niente male insomma al netto dei difetti, vista comunque la fascia di prezzo della tastiera. C'è chi pretende investimenti maggiori senza offrire un software di supporto! Anche l'aver già predisposto le varie scorciatoie che sopperiscono alla mancanza dei tasti è un ulteriore valore aggiunto.

Il prezzo di listino della SureFire KingPin M1 60% ammonta a 59€. Già di per sé non è niente male, ma il bello è che su Amazon si trova già a 10€ meno. Non solo! Se proprio non vi piacesse il formato 60% ma voleste spendere una cifra simile portandovi a casa una tastiera completa, c'è anche la KingPin M2 (meccanica e full size) allo stesso prezzo!

È vero: in questa fascia di prezzo c'è comunque tanta concorrenza, e con le offerte che circolano (a breve c'è il Prime Day) non è così difficile trovare altri modelli allo stesso identico prezzo. Considerate anche che i modelli di SureFire sono sbarcati ora sul mercato e che potrebbero persino calare ulteriormente. Tenete anche in considerazione il rapporto di forma. Tra quelle 60% con layout ITA è una delle più convenienti.

Surefire Kingpin M1 60% - Foto dal vivo

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Giudizio Finale

SureFire Kingpin M1 60%

Se cercate una tastiera meccanica compatta, programmabile, con layout ITA ed economica potreste aver trovato ciò che fa per voi. SureFire Kingpin M1 non ha in serbo grosse sorprese, ma riesce a fare ciò per cui è realizzata senza intoppi o problematiche di alcun genere. Certo, il mondo delle tastiere meccaniche è enorme, e gli appassionati potrebbero non ritenerla degna di nota. L'utente che appunto vuole spendere una cifra congrua portandosi comunque a casa una tastiera meccanica a tutti gli effetti, potrebbe trovare nella KingPin M1 un ideale compagno di giochi e di scrittura.

Sommario

Caratteristiche tecniche 7

Estetica, costruzione ed ergonomia 7.5

Voto finale

SureFire Kingpin M1 60%

Pro

  • Economica
  • Compattissima
  • Personalizzabile via software

Contro

  • Formato particolare
  • Switch lineari ma duri
  • Bella rumorosa

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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