Uno degli aspetti che maggiormente apprezzo del medium videoludico (e in generale anche negli altri media) è come logiche produttive completamente agli antipodi tra loro possano ugualmente coesistere e funzionare allo stesso modo. Mi spiego meglio: i videogiochi sono una realtà in circolazione da ormai circa quarant’anni, è ovvio quindi che si cerchi costantemente di innovare e creare qualcosa di diverso (si veda per esempio Death Stranding), eppure anche il “porto sicuro” di idee e generi in circolazione ormai da anni riesce spesso a tirar fuori prodotti molto interessanti.
Quest’ultimo caso coincide alla perfezione con la filosofia alla base di The Knight Witch, che riesce a combinare alla perfezione il twin stick shooter,