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Aspettavo con trepidazione questo nuovo Xiaomi 15, il nuovo top di gamma "quasi-compatto" dell'azienda cinese. Parliamo di uno smartphone con display da 6.36", dimensioni pari a 152.3mm x 71.2mm x 8.08mm ed un peso di 190g. Smartphone simili sono sempre più rari: device piacevoli da utilizzare, da tenere in tasca ed eventualmente usare con una mano senza far peripezie.
Xiaomi 15 è poi il top di gamma "più economico" del produttore cinese, uno dei più economici in generale del 2025, mantenendo comunque la firma di Leica sulle fotocamere posteriori. Difatti anche per questa nuova generazione si punta molto sul comparto fotografico (ma anche video), rinnovando essenzialmente il teleobiettivo lato hardware e l'intelligenza artificiale lato software.
Parliamo di 999€ per la variante 12/256GB e 1099€ per la 12/512GB. Potranno sembrare dei prezzi elevati di listino, e lo sono, ma occhio alle promozioni (pressoché perenni): 100€ di sconto immediato, ulteriori 100€ di supervalutazione (trade-in dando indietro anche uno smartphone valutato una manciata di euro) ed infine un Watch S4 in omaggio. Acquistando dal sito Xiaomi si hanno ulteriori 50€ di sconto.
In soldoni parliamo di 749€ e 799€ con anche il Watch S4 in omaggio soltanto con gli sconti diretti. Prezzi più che concorrenziali, in linea con quanto visto su Galaxy S25, un suo diretto rivale. Il prezzo in effetti è pressoché lo stesso, con il vantaggio del Watch incluso.
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Xiaomi 15
Compara Avviso di prezzo Espandi
14 minuti faTutte le promo attive.
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6 giorni faArriver al MWC il 2 marzo.
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1 settimana faCi sar anche Xiaomi Pad 7.
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2 settimane faSi dovrebbe quindi partire da 999 euro per Xiaomi 15 e 1.499 per l'Ultra.
Pi notiziePer 749€ ci portiamo a casa uno smartphone con tre ottime fotocamere, un bellissimo display AMOLED, una batteria rinnovata da 5240mAh e ricarica rapida a 90W, Bluetooth 6.0, un design simmetrico con delle cornici risicatissime, un frame e struttura in alluminio 6M42 ed una esperienza d'uso, una piacevolezza d'uso data dalle dimensioni impareggiabile.
Potremmo dire che lato hardware è quello che vorremmo vedere in smartphone "compatti" come i futuri Galaxy S26 o Pixel 10: autonomia super, prestazioni al top e fotocamere di alto livello. Scopriamo se però il software di questo Xiaomi è all'altezza, se è migliorato dalle precedenti generazioni e riesce a far splendere questo nuovo top di gamma.
INDICE
DESIGN E QUALIT COSTRUTTIVA
Xiaomi 15 è uno smartphone che prima di tutto si acquista per un fattore di dimensioni: non parliamo dei 7.2mm di spessore e 147mm di altezza di Galaxy S25, un unicum nel panorama smartphone attuale, ma siamo comunque nella fascia di dimensioni considerabili "umane".
Xiaomi 15 giustifica poi le dimensioni più ampie ed il peso maggiore (190g) con una batteria da ben 5240mAh, la stessa o più grande di smartphone come Honor Magic 7 Pro, Galaxy S25 Ultra, Pixel 9 Pro XL o iPhone 16 Pro Max. Rispetto a questi smartphone abbiamo sempre tre fotocamere di alto livello sul retro, una ricarica wireless, un sistema di dissipazione avanzato, delle antenne di ultimissima generazione ma anche un peso contenuto. Lo Snapdragon 8 Elite poi è meno limitato del "for Galaxy".
I materiali utilizzati sono finalmente un bel passo in avanti rispetto alle due precedenti generazioni: viene abbandonato il Gorilla Glass a favore di un proprietario Xiaomi Shield Glass e l'alluminio 6M42 garantisce un 33% di resistenza in più agli urti e cadute. Le cornici del display sono state ridotte fino al 94% di rapporto schermo/cornici e queste ultime sono spesse giusto 1.38mm.
Xiaomi 15 è l'esperienza visiva più simile all'iPhone 16 Pro che io abbia visto e provato e anche il touch&feel è molto simile. Questo non è un male assoluto: iPhone ha fatto scuola per anni lato design e piacevolezza d'uso ed è un bene che altri smartphone abbiano lo stesso touch&feel ed esperienza visiva.
Il blocco delle fotocamere posteriore lo rende diverso dall'iPhone appena citato: qui abbiamo un monoblocco nero con un unico vetro a protezione delle fotocamere. Esse sembrano 4 ma in realtà sono soltanto 3, uno dei quattro fori è occupato da alcuni sensori a vista.
Sul frame abbiamo il sensore ad infrarossi, un microfono (ne abbiamo quattro in totale), i tasti funzione, lo speaker principale, la type-c 3.2 con uscita video ed infine un carrellino per due SIM (una delle due rimpiazzabile con eSIM).
ATTENZIONE: abbiamo repentinamente testato situazioni di caldo/freddo per testare il problema della condensa, presente su Xiaomi 14 e Xiaomi 14 Ultra di scorsa generazione, senza però riscontrare alcuna noia. Come si dice però "una rondine non fa primavera", quindi preferiamo aspettare ulteriori feedback per dare la problematica risolta al 100%.
IL COMPARTO FOTOGRAFICO SPIEGATO
Xiaomi 15 integra tre fotocamere posteriori ed una selfie camera. L'hardware è lo stesso della precedente generazione ad esclusione del teleobiettivo che cambia sia le lenti che il sensore. Passiamo da un Isocell JN1 ad un Isocell JN5 con una capacità migliorata di 11.5EV in HDR, raddoppiando quindi la gamma dinamica raggiunta. Questo in soldoni significa foto migliori e più dettagliate. Restano le lenti flottanti che permettono una messa a fuoco fino a 10cm ma ora abbiamo 60mm di lunghezza focale, poco più di un 2.6X di zoom rispetto ai 3.2X del passato.
Non sono completamente fan di questa scelta, preferivo i 70/75mm delle precedenti generazioni, più semplici da usare e con più personalità, ma se questo cambiamento è stato fatto per beneficiare la qualità degli scatti è un compromesso che credo molti accetteranno di buon grado. L'apertura focale resta f/2.0, c'è sempre l'OIS e possiamo registrare sia con questa fotocamera che con le altre in 4K/60fps senza dover interrompere la registrazione.
La prima slide di fotografie era una serie di foto zoom dallo Xiaomi 14, per darvi una idea del potenziale che già aveva la precedente generazione. La fotocamera principale è la stessa, basata sul sensore Light Fusion 900 (OVX9000) da 1/1.3" di dimensioni, 50 megapixel con supporto alla registrazione video 8K/30fps, 4K/60fps in Dolby Vision HDR e LOG. I Video HDR si possono registrare anche dalle fotocamere secondarie, i video LOG no. L'apertura focale è di f/1.6.
La fotocamera ultragrandangolare rimane invece basata sull'Isocell JN1 da 50 megapixel e dimensioni 1/2.76" ed ha una apertura focale di f/2.2. C'è il supporto all'autofocus e rispetto alla fotocamera principale abbiamo uno zoom dello 0.6X (14mm).
ATTENZIONE: Le foto caricate qui sopra sono un confronto fra gli scatti in JPG modalità "Leica Vivid", senza particolari modifiche se non nella gestione esposizione. Le foto RAW elaborate sono scattate in SuperRAW, il formato RAW pre-elaborato di Xiaomi. Il vantaggio di questo formato è avere già tutte le ottimizzazioni del JPG integrate nel file, quindi anche un pubblico newbie riesce facilmente a tirarci fuori il massimo senza particolari conoscenze. L'unica foto altamente modificata è quella centrale, per mostrarvi la malleabilità dei file SuperRAW e l'ottima gamma dinamica a disposizione.
La partner con Leica è sempre al centro dell'esperienza di scatto degli Xiaomi: a disposizione per il Punta & Scatta abbiamo il profilo Leica Vivid (più colorato) e Leica Authentic (più cupo). Leica co-ingegnerizza anche le lenti, come fa Zeiss con Vivo: le due aziende tedesche forniscono la conoscenza per ottimizzare il software di scatto, la scienza colore, la gestione dei toni della pelle e più di tutto partecipano alla "creazione delle fotocamere".
Ciò non significa che le lenti di questo smartphone siano Leica, come quelle del Vivo non sono Zeiss, come anche la lente del mio obiettivo Panasonic Leica 15mm f/1.7 non ha lenti Leica. Le aziende in questi casi al più progettano assieme al produttore di smartphone le lenti, danno delle dritte sui vetri da utilizzare, le plastiche per le lenti, se utilizzarne di asferiche o meno, ma poi la produzione è totalmente nelle mani del produttore finale.
L'esempio lampante di quanto avere un hardware avanzato faccia la differenza è proprio nelle due foto che trovate qui sopra: Xiaomi 15 riesce a mettere a fuoco con il teleobiettivo anche a distanze ridottissime, circa 10 centimetri, mente un iPhone con la sua 5X zoom si deve allontanare a circa un metro di distanza. Questo cambia tutto perché con lo Xiaomi riuscite a fare macro, ritratti ravvicinati, create un bokeh naturale impareggiabile ed avente lenti a prescindere da tutto di qualità superiore.
Grazie allo Snapdragon 8 Elite adesso abbiamo l'ISP fuso direttamente all'interno della NPU, così da potenziare le funzioni di intelligenza artificiale e rendere i video ancor più efficenti fra toni della pelle ancor più credibili, colori naturali e un cielo sempre correttamente esposto.
Xiaomi continua poi a sviluppare la propria AI fotografica chiamata AISP 2.0 (AI + ISP) che porta ad un miglioramento fino all'82% delle prestazioni in fotografia computazionale. Queste migliorie comportano anche la possibilità di sfruttare possibilità di bokeh digitale differenti, come quello "a bolla". Xiaomi 15 si arricchisce anche di una modalità "street" chiamata "Fastshot". C'è anche il debutto di "Panning Car Shot" che ottimizza lo scatto di automobili in movimento.
La collaborazione con Leica ha reso il punta e scatta gradevole, pronto per essere condiviso sui social. Reputo che le foto manchino un po' di personalità e quindi prediligo sempre scattare in RAW o SuperRAW nel privato. Bene l'interfaccia grafica che nel tempo si è snellita e al contempo arricchita di eventuali funzioni accessorie: c'è il Master Shot per la modalità ritratto, la Master Mode per i video, l'istogramma, il source tracking, il teleprompter, lo scatto rapido e la modalità regista.
I video sono codificati in Rec.2020 ed in modalità Master Cinema registriamo in HDR 10-bit. Nella modalità regista possiamo connettere altri smartphone o tablet per avere un monitoraggio in tempo reale, una vera e propria "regia".
In conclusione la cosa che davvero stupisce di Xiaomi 15 è la sua facilità di scatto, la facilità nell'ottenere immagini belle e pronte all'uso. Quello che in fase di scatto sembra un risultato mediocre in realtà poi nella galleria diviene quasi eccellente. Lo shutter lag è pressoché assente, minimo anche con gli UltraRAW sia con la 1X che 2.6X.
Per il prezzo che ha questo smartphone si nota il passo in avanti che ha, se sfruttato in modalità PRO, ma anche col Punta e Scatta, rispetto i suoi concorrenti diretti.
IL DISPLAY AMOLED E LO SBLOCCO
Xiaomi 15 integra un nuovo pannello AMOLED, sempre da 6.36" ed LTPO quindi con refresh rate dinamico 1-120Hz. La risoluzione è di 2670 x 1200 pixel ed il PWM Dimming arriva a 3846Hz. Il touch sampling rate arriva fino ai 300Hz in modalità gaming e c'è la possibilità di sfruttare il DC Dimming ad ogni luminosità. C'è il supporto all'HDR10+, HDR10, Dolby Vision e HEVC (anche in app terze come Netflix). Ci sono poi certificazioni TÜV Rheinland a non finire: per la luce blu, flicker free e la certificazione "Circadian".
Il pannello è formato da uno strato M9 personalizzato da Xiaomi e ciò permette un consumo ridotto del 10% rispetto alla precedente tecnologia. Il nuovo materiale M9 combinato con una struttura a due micro-cavità permette per l'appunto il minor consumo energetico. Per il resto il pannello è pressoché simile se non identico alla precedente generazione. Anche la luminosità nel quotidiano è pressoche la stessa, attorno ai 1200 Nit.
Xiaomi dichiara 3200 Nit ma questo valore, come i 3000 di precedente generazione, li raggiungiamo soltanto con misurazioni di piccoli spot (1-5% della superficie totale) e mostrando il bianco in contenuti HDR.
LO SBLOCCO CON L'IMPRONTA ED IL VOLTO
Lo Xiaomi 15 migliora anche lo sblocco grazie ad un sensore di impronte ultrasonico rispetto a quello ottico di precedente generazione. Non solo ora il riconoscimento è più rapido e reattivo, su un'area più vasta, ma è anche più efficace in notturna. Occhio soltanto ad un aspetto chiave: con vetri piuttosto spessi lo sblocco potrebbe essere più arduo.
Bene anche lo sblocco con il volto seppur si basa ovviamente sul riconoscimento del volto in 2D, senza quindi garantire la sicurezza per pagamenti o funzioni avanzate.
RICEZIONE, MICROFONI E CONNETTIVIT
Xiaomi 15 è il primo smartphone che ho tra le mani con il nuovissimo Bluetooth 6.0. Questa tecnologia è stata annunciata verso la fine del 2024 ma ad oggi ancora nessun dispositivo montava tale tecnologia. I vantaggi sono diversi: una localizzazione ancor più accurata, la maggior sicurezza, una efficienza energetica ottimizzata ed infine una latenza ancor più ridotta per l'audio.
Questa potrebbe essere una grande novità se sfruttata dai tanti dispositivi smart della galassia Xiaomi come ad esempio a degli "Xiaomi Tag" sulla linea degli Air Tag di Apple. Il nuovo bluetooth darebbe lustro a prodotti di questo tipo grazie alle sue migliorie.
Bene anche il supporto al Wi-Fi 7 con tecnologia delle antenne 4x4 MiMo. I quattro microfoni funzionano egregiamente, sul livello di iPhone, Samsung e Google. La ricezione è eccezionale, poco sotto Magic 7 Pro e Vivo X200 Pro.
SCHEDA TECNICA
- display: OLED LTPO 6,36" 1,5K, 1-120Hz, 3.200nit picco
- piattaforma mobile: Snapdragon 8 Elite
- memoria:
- 12/16GB di RAM LPDDR5X
- 256/512GB interna (anche 1TB?) UFS 4.0
- resistenza: IP68
- connettività: 5G, WiFi 7, Bluetooth 5.4, GPS
- fotocamere:
- anteriore: 32MP
- posteriori:
- 50MP principale, f/1,6, OIS
- 50MP ultra grandangolare, f/2,2, FOV 115°
- 50MP telemacro, 2,6x, f/2,0, OIS
- batteria: 5.400mAh, ricarica 90W cablata, 50W wireless
- dimensioni e peso: 152,3x71,2x8,08mm per 191g
PRESTAZIONI, BATTERIA E RICARICA
Xiaomi 15 monta uno Snapdragon 8 Elite ma a differenza della variante "for Galaxy", tecnicamente più potente ma più "castrata" dal software Samsung, qui il throttling è davvero minimale. Le prestazioni insomma sono più costanti nel tempo ed i core possono operare maggiormente al massimo della loro possibilità.
Questo ovviamente permette di avere sempre il massimo delle prestazioni a disposizione, senza alti e bassi, ma attenzione alle temperature che potrebbero risultare occasionalmente più alte. Preferite le prestazioni nude e crude? Xiaomi 15 è perfetto per voi. Meglio un profilo conservativo ma meno prestante? Galaxy S25 è più ideale al vostro utilizzo.
In questa sezione troverete svariati screenshot batteria che abbiamo registrato in queste settimane. Abbiamo inserito un utilizzo misto, generico e multimediale, così da coprire la stragrande maggioranza dell'uso dell'utente medio. Negli screenshot in esterna abbiamo tentato di stressare lo smartphone con ben 50 minuti di Android Auto Wireless per poi stazionare in alcuni locali a -1 dal piano terra mettendo a dura prova il modem e la ricezione di questo smartphone. Il sistema di dissipazione si arricchisce di una LHP ovvero una Loop Heat Pipe a forma d'ala.
La batteria ha raggiunto nel gaming più spinto anche 45°C, non pochissimo in questo periodo storico. Con gli aggiornamenti potrebbe migliorare? Certo, ma c'è da sottolineare che la temperatura è raccolta in alcuni punti specifici della scocca dove la nostra mano quasi mai va a finire. Insomma il compromesso delle dimensioni è stato ben gestito comunque da Xiaomi con lo smartphone che non diventa mai veramente caldo ma si assesta a livelli poco superiori Honor Magic 7 Pro e OnePlus 13.
BATTERIA E RICARICA
Lo Xiaomi 15 monta una batteria da 5240mAh con supporto alla ricarica rapida da 90W via cavo e 50W via wireless. La batteria è aumentata in capacità del 14% e con tutte le dovute ottimizzazioni garantisce circa un 25% di autonomia in più della precedente generazione. Il consumo in standby è decisamente migliorato e Xiaomi dichiara addirittura un 52% di consumo ridotto globale rispetto alla precedente generazione (un valore secondo noi eccessivo e che non abbiamo riscontrato nei nostri test).
Xiaomi integra un chip proprietario "Xiaomi Surge P3" per gestire al meglio la ricarica rapida evitando ad esempio che lo smartphone si scaldi troppo e assicurarsi quindi che la batteria duri più a lungo possibile. L'unico smartphone a far meglio sul campo dell'autonomia, con circa le stesse dimensioni, è il Vivo X200 Pro Mini con 5700mAh che però non è venduto in Italia.
SPEAKER E VIBRAZIONE
Lo Xiaomi 15 ha due ottimi speaker che funzionano all'unisono ricreando un effetto stereo. Quello inferiore è poco più potente ma l'effetto risulta molto bilanciato. Rispetto ad un iPhone 16 Pro abbiamo un suono più chiuso, ricco di bassi ma più carente sugli alti, meno "tridimensionale".
La vibrazione è fantastica, per non dire eccellente. Non è la più potente e corposa che ci sia ma il come viene integrata da Xiaomi all'interno dei propri smartphone è un capolavoro. Ve ne potete accorgere dai piccoli dettagli come alzare o abbassare il volume. Immaginate ad esempio di avere il telefono in tasca e premere il tasto superiore per alzare il volume: una volta raggiunto il massimo livello, se continuerete a premere, avrete una vibrazione costante per avvertirvi di ciò.
AGGIORNAMENTI E SOFTWARE
Xiaomi 15 fa fede alla stessa politica di aggiornamento della precedente generazione: 4 Major Update e 5 Anni di Patch. Come vi avevo promesso ho utilizzato lo Xiaomi Mix Flip come smartphone secondario per molto tempo e ho potuto notare quanto sia stato ben supportato con aggiornamenti mensili e major update in tempo.
Anche i POCO F6, X6 Pro, Redmi Note 13 4G, Xiaomi 13T Pro e Xiaomi 14T Pro si sono aggiornati regolarmente ed in tempo. Occasionalmente su alcuni di questi ho dovuto cambiare la "Regione" in "San Marino" per scaricare in anteprima gli aggiornamenti, una procedura piuttosto buffa.. beati i sammarinesi!
La nuova HyperOS 2 basata su Android 15 è una bella interfaccia grafica. Al netto di non dare ogni tipo di permesso in fase iniziale, senza la capacità di leggere nulla, ovviamente ci si ritrova con qualche avviso pubblicitario nelle notifiche ed in alcune cartelle. Se invece non si dà alcun permesso in fase di configurazione non si avrà lo stralcio di pubblicità.
Quello che è comunque da condannare è la presenza latente di pubblicità che reputo una caduta di stile su smartphone così costosi. La HyperOS 2 per il resto è un processo di ottimizzazione non scontato e che rivoluziona l'interfaccia, la gestione delle notifiche e dei toggle rapidi ed aggiunge svariate funzioni di Intelligenza Artificiale
Vi cito alcune funzioni chiave (presenti ormai su tantissimi smartphone, anche medio gamma):
- Note AI: Riepilogo AI, Formattazione AI, Correzione di Bozze AI, Traduttore AI
- Galleria AI: Espansione immagine AI, Gomma Magica AI Pro, Filmati AI, Editor AI
- Registratore AI: Trascrizione AI, Riconoscimento AI, Riepiloghi AI, Traduzione AI
- Sottotitoli AI: Trascrizione in tempo reale AI, Traduzione AI
- Interprete AI: Traduttore in tempo reale AI durante videochiamate o telefonate
- Cerchia e Cerca
Da prima che esplodesse la moda dell'AI c'è da dire che Xiaomi aveva già tantissime feature avanzate come la Gomma Magica, la modifica del cielo dinamica e tante altre chicchette sparse qui e lì che però venivano puntualmente ignorati da tutti. Qui sopra ad esempio vi lascio alcuni esempi di foto scattate due anni fa con uno Xiaomi 13 Pro e che ai tempi alcune di essero vennero anche scambiate per vere, sia dai lettori del sito che da alcuni amici.
CONCLUSIONI E PREZZO
Arriviamo quindi a tirare le conclusioni su un prodotto che chi è piaciuto e non poco. Ha tutte le carte in regola, e questo lo dico in via personale, per essere il mio smartphone principale (ed unico). Avesse la stessa versatilità dell'iPhone 16 Pro per quanto riguarda i video non ci penserei troppo a fare il cambio (lo smartphone di Apple registra in AppleLOG 4K con conversione HEVC H.265 con tutte e tre le fotocamere, giusto con un tap).
L'hardware è da "uno dei migliori" fra i top di gamma "economici", quelli non Ultra da 1500€ di listino, se non di più. Il software è stato per anni il cruccio di Xiaomi ma reputo che con il passaggio a questa nuova HyperOS siano migliorate tante cose e sia diventata finalmente una interfaccia "affidabile".
Il problema credo sia la "reputazione", persa un po' negli anni per colpa di app proprietarie discutibili (le notifiche di Mi Browser o Mi Video ricordo come qualcosa di agghiacciante sui livelli di "persona calda a 1km da te") e pubblicità subdole fra i permessi di configurazione, possibili sì da rimuovere in seconda battuta ma che per 1000, 1500 ma anche 300 euro non dovrebbero esistere.
Va bene il bloatware preinstallato, lo fanno tutti ad esclusione di Google ed Apple (che potremmo dire pre-installano comunque le loro applicazioni), ma oltre quello è difficile scendere a compromessi. Anche sugli aggiornamenti c'è ancora la nomea che Xiaomi è pessima, quando invece nei vari contenuti sugli aggiornamenti abbiamo potuto notare come si sia comportata spesso meglio di competitor ben più affermati.
Infine il prezzo: il listino è rimasto identico alla precedente generazione! Considerando tutte le migliorie che ci son state direi che è giusto così, anche perché era gonfiato quello della scorsa generazione ed è gonfiato anche quest anno (come tutti gli smartphone ormai). Le promozioni del day one però ci raccontano il vero prezzo: 749€ per la 12/256GB e 799€ per la 12/512GB con anche l'orologio Watch S4 incluso.
Parliamo di prezzi inferiori all'OPPO Reno 13 Pro che esce a 799€ con sempre uno smartwatch in bundle, ma che è un medio gamma. Parliamo di un prezzo decisamente inferiore al OnePlus 13, OPPO Find X8 Pro, Galaxy S25 Plus, Honor Magic 7 Pro e che banalmente è identico al nuovo iPhone 16E "economico". Insomma se siete un minimo interessati è difficile che troverete nel breve promozioni più interessanti di questa iniziale.
Spiegazione del voto: lo Xiaomi 14 aveva ottenuto 8.6 con un hardware peggiore ed un prezzo di listino identico ma con meno sconti "utili". Il nuovo modello ha sì migliorato svariati ambiti hardware ma ad esclusione della batteria il display e le fotocamere sono rimaste molto simili alla precedente generazione. Insomma una nuova generazione che potremmo definire 2.0 e migliora di poco ma a tutto tondo già un ottimo prodotto. Avrebbe raggiunto il 9 (ed oltre) con migliorie più nette ed evidenti, come l'autofocus sulla selfie camera, una politica di aggiornamento rimpolpata o qualche tasto extra sulla scocca. Valutando i super sconti la valutazione sarebbe da 9 pieno, ma essendo questi soltanto validi per qualche settimana non avrebbe senso includerli nel giudizio totale.
VOTO: 8.8
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Xiaomi 15
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(aggiornamento del 28 febbraio 2025, ore 21:42)