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Il mercato dei tablet ha subito una serie di evoluzioni e involuzioni nel corso della sua storia e, in questi ultimi due o tre anni sta vivendo una nuova fioritura. Dopo aver visto un periodo di diffusa indifferenza, con Apple e Samsung come uniche aziende a continuare a crederci, queste tavolette digitali sono tornate in voga, più tra i produttori che tra gli utenti forse, ma di fatto molte realtà hanno ricominciato a portare dei tablet sul mercato.
Una di queste è Xiaomi che ha compiuto questa operazione mantenendo anche in questo segmento quelle che sono le caratteristiche tipiche dei suoi prodotti: una buona scheda tecnica abbinata ad un prezzo interessante. Insomma, questo Xiaomi Pad 6 si configura per essere una delle soluzioni da tenere in considerazione per una ampissima fetta di utenti. Ma non mi voglio dilungare oltre, meglio addentrarci subito nei particolari.
ESTETICA E MATERIALI
Partiamo dall'aspetto estetico e dai materiali utilizzati da Xiaomi per la realizzazione di questo Pad 6. Inutile negarlo, appena tolto dalla scatola la prima cosa che salta all'occhio è una spiccata somiglianza con gli iPad di Apple. Diciamo che il form factor del prodotto non lascia spazio a chissà quale tipo di fantasia in termini di forme e finiture ma, i profili così squadrati e il blocco fotocamere quadrato sul retro riportano senza dubbio alle tavolette della mela morsicata. Detto ciò è comunque una soluzione che appare assolutamente sobria e piacevole nella sua semplicità.
Parlando invece di dimensioni siamo di fronte ad una soluzione che offre uno spessore di soli 6,5 mm e un peso di circa 490 grammi. Siamo quindi di fronte ad un tablet abbastanza leggero e compatto che, tuttavia, non rinuncia ad una buona robustezza, caratteristica assolutamente non scontata quando abbiamo a che fare con prodotti cosi sottili. Tutta la scocca e la struttura interna del tablet sono in alluminio, mentre a protezione del display troviamo un vetro Gorilla Glass 3. Sì, non si tratta dell'ultima versione di questo materiale ma resta comunque sufficientemente resistente a graffi e urti.
La cornice è unita al retro del tablet senza interruzioni, una soluzione stilistica che mi piace molto e che, probabilmente, contribuisce anche a rendere il tutto più solido. Su di essa troviamo semplicemente il tasto di accensione, il bilanciere del volume e la USB-C che è di tipo 3.2 ma non offre uscita video. C'è anche un piccolo inserto magnetico che serve per agganciare la penna e ricaricarla, mentre sui due lati corti trovano posto anche una serie di fori in corrispondenza dei 4 altoparlanti. Non c'è il carrellino per la SIM perchè questo tablet offre unicamente la connettività WiFi, e non c'è nemmeno il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali. Peccato, perchè l'unico metodo di sblocco biometrico e tramite riconoscimento del volto, non il massimo della sicurezza dal momento che è solo uno sblocco 2D.
Sul retro abbiamo poi una serie di pin che permettono di collegare il pad ad uno degli accessori opzionali, ovvero la custodia con tastiere, a mio modo di vedere molto utile per aumentare il livello di produttività. Come allo stesso modo è utile anche la penna, forse ancor più della cover con tastiera. Viene venduta anch'essa separatamente e non è sicuramente economica. Parliamo di circa 100 euro, secondo me ben spesi se vi troverete spesso a prendere appunti, sottolineare documenti, disegnare o compiere altre operazioni che la penna può velocizzare e facilitare.
Anche perchè è una penna ben fatta, capace di riconoscere fino a 4096 livelli di pressione, ottimamente bilanciata e che funziona davvero bene. Io l'ho trovata molto precisa, con un lag decisamente basso e un effetto parallasse non così evidente. Non siamo ancora ai livelli della Apple Pencil di seconda generazione per quel che riguarda la modulazione del tratto in base alla pressione e, più in generale, per il feedback offerto alla scrittura, ma restiamo comunque su un'esperienza d'uso di buonissimo livello. Si collega ovviamente tramite Bluetooth e ha una batteria in grado di durare fino a 150 ore. Tuttavia, se la portate sempre con voi attaccata al tablet sarà un dato di cui non dovrete preoccuparvi perchè, di fatto, la terrete sempre carica.
DISPLAY E AUDIO
Ma passiamo a parlare del display che è sicuramente uno degli elementi più importanti, se non il più importante in assoluto, quando parliamo dell'esperienza d'uso di un tablet, come anche di uno smartphone. Il pannello in dote a questo Xiaomi Pad 6 misura 11 pollici di diagonale e offre una risoluzione di 2880 x1800 pixel, oltre ad un refresh rate che può arrivare fino a 144Hz. Si tratta di uno schermo IPS e questa è forse la caratteristica che, inizialmente, mi ha lasciato più perplesso. Utilizzando in continuazione soluzioni con display OLED, trovarsi di fronte ad un classico LCD è un pochino spiazzante. Tuttavia, vi dirò la verità, mi sono dovuto presto ricredere.
Certo non abbiamo i neri assoluti di un pannello OLED ma, in generale, l'esperienza d'uso derivante dalla visione di questo display è comunque appagante. Il contrasto è abbastanza elevato e i colori discretamente brillanti, quello che basta per non far rimpiangere le soluzioni con display a matrice organica nella maggior parte dei contesti. La luminanza massima è poi di circa 550 nit, sufficienti per avere un buon grado di visibilità anche in ambienti molto luminosi o in esterna, a patto di non esporlo direttamente alla luce del sole.
In generale è un pannello con cui si può fruire di contenuti multimediali con soddisfazione e, se questo è il prezzo da pagare per avere un costo un pochino più contenuto, sono assolutamente disposto a scendere a compromessi.
Molto buona anche l’esperienza dal punto di vista dell’audio, il volume prodotto dai quattro speaker è abbastanza elevato e anche per quello che riguarda la qualità non ci si può lamentare. Con la modalità Dolby Atmos attiva i bassi vengono un pochino amplificati e abbiamo anche la sensazione di ascoltare un suono molto più profondo. Si tratta sempre di giudizi da rapportare alla dimensione degli speaker, ovviamente. In generale, però, è un comparto audio che mi ha certamente soddisfatto e che rende l’esperienza della visione di contenuti multimediali ancora più immersiva, esattamente come ci si aspetterebbe da un tablet.
HARDWARE E PRESTAZIONI
Bene, vediamo però che cosa troviamo dentro a questo Pad 6 e quindi quali sono gli elementi che fanno muovere sistema e applicazioni. Partiamo dalla piattaforma: uno Snapdragon 870, non più giovanissimo, ma comunque in grado di garantire un buon livello di prestazioni e una ottimizzazione eccellente dal punto di vista dei consumi. Ad affiancare questo SoC abbiamo poi 6 o 8 GB di RAM LPDDR5 e 128 o 256 GB di storage su memorie UFS 3.1 a seconda della versione scelta. Direi che se non avete particolari esigenze in termini di produttività la versione 6-128 è già più che sufficiente per soddisfare delle esigenze "classiche".
Tutte le operazioni standard, come la gestione dell'interfaccia, l'inviare mail, navigare, scrivere, gestire appunti e documenti, e qualsiasi altra azione si possa fare in una giornata lavorativa che possiamo considerare normale, viene portata a termine senza alcun tipo di problema. Ma onestamente non mi sarei aspettato niente di meno. Anche con una piattaforma non recentissima queste sono tutte situazioni nella quale un tablet di questo tipo deve assolutamente sentirsi a suo agio, ed effettivamente qui è così.
SCHEDA TECNICA XIAOMI PAD 6
- display: LCD 11" 2880x1800, 309ppi, refresh rate 144Hz, 5.000nit, contrasto 1.400:1, DCI-P3, certificazione TÜV, Dolby Vision, HDR10, Corning Gorilla Glass 3
- processore: Qualcomm Snapdragon 870
- memoria:
- 6/8GB di RAM LPDDR5
- 128/256GB interna UFS 3.1
- connettività: WiFi 6, Bluetooth 5.2, USB-C
- OS: MIUI 14 per Pad basato su Android 13
- audio: 4x speaker, 4x microfoni, Dolby Atmos, HiRes
- fotocamere:
- anteriore: 8MP, pixel da 1,12um, f/2,2
- posteriore: 13MP, f/2,2, PDAF
- batteria: 8.840mAh, ricarica cablata 33W
- colori: Gravity Grey, Gold, Mist blue
- dimensioni e peso: 253,95x165,18x6,51mm per 490g
Quello che invece non era scontato sono le solide prestazioni in gaming. Abbiamo provato a far girare un titolo abbastanza comune come Call of Duty aggiustando le impostazioni grafiche per avere la massima qualità possibile. Il risultato sono prestazioni di primissimo livello, immagini fluide e un'esperienza di gioco sicuramente appagante. Tutto questo con temperature comunque nella norma; capita di sentire il retro leggermente caldo, probabilmente in corrispondenza del chipset, ma comunque mai al punto da risultare realmente fastidioso.
Non abbiamo potuto provare la cover con tastiera ma date le prestazioni generali e le dimensioni del display sono certo possa essere una soluzione ottima anche per il multitasking e la produttività multi-finestra. Una cosa che sicuramente manca in questo senso, nonostante la presenza di una USB-C 3.2, è invece la possibilità di usare il tablet come display esterno sia in modalità cablata che Wireless e allo stesso modo pesa un pochino l’assenza di una modalità desktop dedicata.
FOTOCAMERE E AUTONOMIA
Dobbiamo poi spendere due parole anche a proposito della fotocamera che, pur non essendo il motivo per cui comprare questo tablet, c'è e quindi è giusto dare un giudizio a riguardo. Il sensore è da 13 megapixel di risoluzione, c'è la messa a fuoco a rilevamento di fase ed è anche abbastanza precisa. Come vedete dalle immagini che vi ho messo qui sotto i risultati sono sufficienti, sicuramente nulla di strabiliante ma diciamo che in emergenza potete comunque farci conto. Si possono anche girare video fino a 4K 30 fps con risultanti nella media della altre soluzioni della stessa fascia di prezzo. Discorso analogo per la frontale da 8 megapixel; non dobbiamo aspettarci chissà quali miracoli. C'è, funziona discretamente ed è sicuramente una soluzione pensata più per le videochiamate che per foto e video.
Chiudo parlando di autonomia. Dentro a questo Pad 6 abbiamo una batteria da 8840 mAh che è in grado di garantire una giornata completa di utilizzo lavorativo. Se invece utilizzato come dispositivo di intrattenimento per 2-3 ore massimo al giorno ecco che può arrivare a durare anche 2-3 giorni senza problemi. Purtroppo la ricarica “rapida” si ferma a soli 33W e quindi per una ricarica completa occorre circa un’ora e 40 minuti. Considerando le velocità di ricarica degli smartphone Xiaomi e la possibilità di dissipare il calore della batteria su una superficie maggiore mi sarei sinceramente aspettato una ricarica decisamente più veloce, diciamo almeno a 67W.
CONSIDERAZIONI
E siamo al momento di tirare le somme, partendo come sempre dal prezzo di questa soluzione. E quindi quanto costa questo Xiaomi Pad 6? La versione con 6 GB di RAM e 128 GB di storage è disponibile ad un prezzo di circa 330 euro, mentre per quella 8-256 si sale a circa 430. Come già dicevo poco fa, se non avete particolari esigenze dal punto di vista dello spazio di archiviazione io vi consiglio il modello da 128GB che, al prezzo a cui è proposto è certamente un prodotto molto interessante.
Se cercate un tablet per utilizzo casalingo, o anche per studiare, leggere, sottolineare e prendere appunti, questa è sicuramente una soluzione che può fare al caso vostro e che diventa ancora più utile se ci abbinate la Smart Pen. State inoltre attenti alle offerte perchè questo è un prodotto che, a mio parere, sarà presto portato a 299 euro e quello diventerà poi il suo prezzo. A maggior ragione a questa cifra, con le caratteristiche e le prestazioni offerte è assolutamente una soluzione che mi sento di consigliarvi.
PRO E CONTRO
VIDEO