Recensione YUNZII Royalaxe Y68: look tamarro, prestazioni al top

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 look tamarro, prestazioni al top

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli del 01 novembre 2022, 11:00,modifica il 29 ottobre 2022, 21:25

Tastiera meccanica compatta Wireless

Torniamo a parlare di tastiere commercializzate dal marchio cinese YUNZII. Dopo la più che discreta Keynovo IF98 è il turno della Royalaxe Y68, una tastiera meccanica ancora più particolare. Il look è decisamente fuori dalle righe, indirizzato probabilmente ad un pubblico gamer. Sotto un aspetto così visto però, nasconde caratteristiche davvero niente male (compresa connettività wireless) e qualche gradita sorpresa. Scopriamola insieme!

Niente male la confezione della Royalaxe Y68, soprattutto per la presenza di un oggetto. Si comincia con un copri-tastiera rigido, per continuare poi con la classica dotazione di pinzette per la rimozione dei keycap e quella per gli switch. In una bustina troviamo una serie di piedini magnetici da collocare sul retro della tastiera, e ci sono anche 4 switch meccanici di ricambio. Il valore aggiunto in questo caso è costituito dal cavo in dotazione, un modello a spirale con connettore "aviatore" da 210 cm. Solo un cavo del genere vale tra i 15 e i 20€. Non male insomma! Il ricevitore per l'uso in Wi-Fi è direttamente incastonato nella tastiera. Non manca ovviamente la manualistica del caso.

Royalaxe Y68 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato 65% composta da 66 tasti. È priva di tastierino numerico, ed è assente anche la classica linea con i tasti funzione (F1-F12). In questa struttura però ritroviamo frecce direzionali e il tasto Del.

PgUp e PgDn non ci sono: al loro posto troviamo un selettore in metallo, utile per passare fra le varie modalità di connessione, e un tasto privo di simboli che funge da tasto FN.

In realtà la tastiera commercializzata da YUNZII ha due tasti FN, uno blu e uno arancione. Ne parlo più nello specifico nel paragrafo relativo alle funzionalità. In sostanza è un po' diversa dai soliti modelli 65% che ci sono in circolazione, e non per questo è un male (anzi). Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il  tasto invio è più piccolo, e la u accentata (ù), se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto lungo posto subito sopra invio.

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT (polibutilentereftalato) double-shot, tra i più resistenti, sia per solidità che per qualità della stampa, che potete trovare in commercio.

Se masticate l'inglese qui trovate una valida spiegazione relativa alle differenze fra i materiali di cui di solito sono costituiti i tasti. Non sono shine-through, di conseguenza la retro-illuminazione non va ad illuminare lettere e simboli. Il modello che ho in prova è dotato di tasti grigio canna di fucile scuro con lettere di colore bianco. Molto ben visibili, e con un font molto elegante, che quasi stona con il resto della tastiera. Bello anche il feeling al tatto, quasi ruvido. Gli altri tasti sono grigio chiaro con simboli sembra color bianco, altrettanto ben visibili e di buona qualità. Alcuni tasti presentano anche stampe sul lato frontale: sono le funzionalità che si attivano con i due tasti FN.

Il profilo dei tasti è OEM, ovvero molto, molto simile allo Cherry. Sono sempre molto geometrici ma leggermente più alti. Qui si vedono bene le differenze.

Nella foto seguente il profilo della Royalaxe Y68.

Gli switch del modello che ho testato sono gli ottimi Gateron G Pro Brown, che avevo tra l'altro già testato sulla recente JAMESDONKEY RS2. Si tratta di switch meccanici a 3 pin di tipo tattile, dotati di una forza di attuazione di 55 ± 15 gf, di una distanza di attuazione di 2 ± 0,6 mm e di una corsa totale di 4,0 ± 0,6 mm. Sono switch molto classici, dotati di una copertura trasparente, uno stelo a croce e base bianca. Facendo parte della linea Pro, sono già lubrificati di fabbrica. Essendo poi tattili sono ovviamente diversi dai classici lineari che troviamo a bordo di un po' tutte le tastiere. C'è appunto il feedback di tipo tattile, che fa comodo probabilmente a chi odia i lineari per via dei possibili errori di battitura. Di base dovrebbero essere anche più rumorosi dei lineari, ma vi anticipo che le accortezze a livello costruttivo di questa Royalaxe fanno sì che il rumore emesso in digitazione sia smorzato e davvero fantastico.

In generale tutta l'esperienza di digitazione è sorprendente. Ad essere sincero non me lo aspettavo da un prodotto del genere, fatto apposta per risultare vistoso e anche "cafone". Ecco una clip audio della YUNZII Royalaxe Y67 con switch Gateron G Pro Brown in fase di digitazione.

Ottimi gli stabilizzatori già lubrificati di fabbrica. Sono sempre a marchio Gateron e sono fissati alla piastra. Vantano paratie laterali che proteggono in parte dalla polvere e contribuiscono a rendere un po' più stabile il punto di giunzione con lo stelo dello switch. Ora, ad essere sinceri c'è un po' troppo lubrificante, tant'è che si vedono chiaramente dei grumi rimuovendo i tasti. Nulla vieta di toglierne un po', ma il rumore emesso in digitazione è ottimo.

Nelle fessure della piastra all'altezza della barra spaziatrice si notano degli ottimi inserti in silicone che non si limitano a riempire la fessura, ma si estendono anche sulla parte frontale della piastra.

Come già accennato, il rumore è ottimo, per niente metallico, e anche sufficientemente coerente tra uno stabilizzatore e l'altro. Già così com'è, la tastiera potrebbe soddisfare anche i palati più fini.

La PCB è compatibile con switch a 3 pin o 5 di tipo MX. Ogni slot è dotato di LED orientato verso nord. Vediamo anche lo schema costruttivo di questa tastiera. Subito sotto i tasti e gli switch troviamo una piastra in alluminio dove sono attaccati gli stabilizzatori a incastro. È di colore chiaro e aiuta in qualche modo la diffusione della retro-illuminazione. Non è una gasket mount (montaggio a guarnizione), di conseguenza la piastra è semplicemente incastonata tra la scocca superiore e quella inferiore. Subito sotto la piastra è presente uno strato fonoassorbente in poliuretano di 3,5 mm. Poi troviamo la PCB, uno strato di silicone fonoassorbente di ben 8,1 mm, batteria e scocca inferiore. Ci sono anche due pad in silicone nelle fessure della barra spaziatrice a cui ho già fatto cenno.

Di seguito lo schema costruttivo diffuso da YUNZII. Nel caso la voleste veder smontata date un'occhiata a questo video.

La scocca è in plastica ABS di ottima fattura, impreziosita da due staffe in alluminio ai lati che svolgono sia una funzione decorativa (se vi piace il genere), sia di rinforzo alla struttura. A vista non ci sono viti, se non quelle (parecchio vistose) delle staffe in alluminio, ma è sufficiente rimuovere switch e tasti per notarne alcune da rimuovere nel caso si voglia smontare la tastiera. Quindi sì, è smontabile, ma occhio ai fili della batteria. Le dimensioni sono compatte: si parla per la precisione di 326,5 x 118,1 x 39,5 mm. Vista la presenza delle frecce direzionali e di alcuni tasti extra, la tastiera risulta più grande ad esempio di una AKKO ACR61, ma proprio per la presenza di questi tasti alcuni utenti potrebbero essere più invogliati a testare appunto un qualcosa di così compatto.

Giusto per farvi un altro paragone, è leggermente più grande di una AKKO 3068B Plus. Davvero niente male il peso: 996 grammi, quanto una tastiera completa sempre in ABS! Di solito le tastiere 65% si aggirano intorno ai 600/700 grammi! Si sente tutta la solidità di quanto inserito all'interno della scocca e il peso degli inserti in alluminio laterali. In realtà c'è anche una targhetta metallica sul retro che gli dona ulteriore peso. Subito sopra il tasto Backspace ci sono dei LED di stato per CapsLock e batteria, oltre a un LED che ci indica il cambio di modalità d'uso. Il polling rate non è specificato ma dovrebbe raggiungere i 1.000 Hz sia in modalità cablata che con il dongle USB.

Lato connettività, la Royalaxe Y68 può essere utilizzata in tre diversi modi: cablata, grazie al cavo USB-C aviator coil in dotazione (o qualsiasi altro cavo), via Bluetooth 5.0 o via Wi-Fi 2.4 GHz grazie all'apposito dongle che trovate incastonato sul lato posteriore.

Si possono collegare fino a 5 dispositivi contemporaneamente, 3 in Bluetooth, 1 via dongle Wi-Fi e l'altro via cavo. Per le modalità d'uso si può usare il fantastico selettore che si trova in alto a destra (foto in dettaglio nella gallery che trovate qui sopra). Quando siete nella modalità Bluetooth si può passare fra i 3 dispositivi connessi con FN + Q, W ed E. La batteria a bordo è una più che discreta 3.000 mAh al litio. Per quanto riguarda la compatibilità, la tastiera in analisi è utilizzabile su sistemi Windows, macOS, e anche su dispositivi mobili tramite Bluetooth (o cablata su Android). C'è addirittura la modalità d'utilizzo iOS per usarla su iPhone (e, suppongo, anche iPad). Un cenno anche alla porta USB-C. È posizionata sul lato posteriore centralmente, in un incavo appena accennato che la rende compatibile con vari cavi personalizzati. Se non altro quello in dotazione non rende per forza necessario l'acquisto di qualcosa di diverso.

A fianco della porta USB c'è anche lo switch per l'accensione o lo spegnimento della tastiera.

Estetica, costruzione ed ergonomia

Teoricamente la Royalaxe Y68 sarebbe disponibile in 4 colori. Quelli commercializzati da YUNZII anche su Amazon Italia sono però solo due: il "Black", che però di nero non ha nulla (altrove lo chiamano Ranger o Wanderer), e il "Pink". Quest'ultimo è di un rosa così acceso da fare male agli occhi. Quasi stavo per cedere alla tentazione facendomela inviare proprio rosa!

Che dire del look? Tamarro credo sia l'aggettivo giusto. C'è chi potrebbe preferire cafone. A me è piaciuto: un qualcosa di diverso dal solito, che emerge grazie a tutta una serie di dettagli che, con qualche scelta alternativa di stampe, potrebbe anche diventare elegante. Così com'è però strizza l'occhio al gamer che cerca qualcosa di vistoso e di aggressivo. Sulla barra spaziatrice capeggia la scritta "You have slain an enemy", sulla parte frontale troviamo la scritta ROYALAXE bella estesa, con subito a destra un altro motto ancora, "Never stop fighting". Sulle piastre laterali in alluminio invece c'è la parola "Unstoppable". Detta così sembrano un po' quelle scritte che troveresti sulle magliette comprate al mercato, ma è così, prendere o lasciare.

Anche il selettore (o knob) sull'angolo in alto a destra contribuisce a donare al tutto un look diverso dal solito. Però appunto è un po' strano che in un prodotto del genere si trovi una qualità costruttiva e delle sonorità praticamente al top.

Tornando nuovamente sulla qualità costruttiva, quanto detto nel paragrafo relativo alle caratteristiche tecniche potrebbe essere sufficiente a farsi un'idea delle qualità della tastiera. È tutto estremamente solido, senza punti deboli o scricchiolii di alcun tipo. È praticamente impossibile da flettere, e anche tamburellando la scocca si percepisce l'uniformità dei materiali presenti all'interno. Lo schema costruttivo che abbiamo visto ci conferma quanto siano stati lungimiranti in fase di costruzione i produttori. Le piastre in metallo laterali e la placca posteriore sempre in metallo donano poi ulteriore peso al tutto, rendendola di fatto un piccolo gioiellino che resisterà al tempo e, volendo, anche alle vostre trasferte.

Discreta la retro-illuminazione, anche se non particolarmente luminosa. Come vi dico sempre per tastiere di questo genere, i tasti in PBT non shine-through rendono i LED un po' fini a sé stessi. Donano un look più colorato alla tastiera, ma di fatto sono abbastanza inutili.

Sul retro ci sono 4 piedini gommati che già di suo donano un certo grip alla tastiera (in combinazione con il peso elevato). I due superiori in realtà sono removibili: si possono infatti sostituire con gli altri piedini magnetici di due diverse altezze presenti in confezione, per un totale quindi di tre inclinazioni d'uso. Una soluzione carina e forse anche più stabile dei classici rialzi in plastica. Non so se l'OEM può andare bene per l'uso all'inclinazione di base. D'altronde si tratta di un fattore soggettivo e anche dalla disponibilità o meno di un poggiapolsi di buona qualità. Nel mio caso l'ho sempre usata con i piedini più alti.

Potete vedere le inclinazioni d'uso nella galleria qui di seguito.

Come di consueto ho utilizzato la Royalaxe Y68 per scrivere questa recensione per intero, sfruttandola anche in classiche sessioni di gaming con Overwatch 2 e altri titoli. L'esperienza di digitazione è fantastica, sia per quanto riguarda il rumore smorzato e la qualità degli stabilizzatori, sia per la velocità di digitazione che si riesce a mantenere. Il fatto che switch tattili come questi non siano rumorosi e caciaroni è un pro di non poco conto. È anche la riconferma della qualità degli switch Gateron G Pro. Odio ripetermi, ma di solito i produttori quando sfornano tastiere del genere tendono a "favorire" il look tralasciando tutti gli altri aspetti. Non è questo il caso della Royalaxe. Occhio però al layout ANSI USA diverso dal nostro, che implica un posizionamento e una dimensione diversa per alcuni tasti, e simboli diversi sulla fila dei numeri e accanto alle lettere.

A livello ergonomico comunque è promossa, vista anche la possibilità di inclinarla ed usarla quindi a 3 diversi gradi di inclinazione.

La Royalaxe Y68 sfrutta un software "proprietario" che potete recuperare dal sito di YUNZII seguendo questo link. È compatibile sia con Windows che con macOS, non scontato visto che si solito sono software solo Windows. Ora vi spiego il perché delle virgolette a "proprietario": è palesemente lo stesso software visto per altre tastiere, come banalmente quello delle tastiere EPOMAKER, solo leggermente modificato nel posizionamento dei tasti. Se non altro potete fidarvi del software in questione: non ha codice malevolo al suo interno, altrimenti Windows non permetterebbe proprio di scaricarlo (cosa successa con altri software).

Di base la tastiera è già programmata con tutta una serie di scorciatoie: troviamo ad esempio quelle per cambiare modalità di retroilluminazione e gestirne i parametri (luminosità, velocità, direzione); avviare applicazioni; gestire la riproduzione di contenuti multimediali.

Il manuale incluso in confezione vi accoglie con un lungo elenco di queste scorciatoie. Per replicare la linea dei tasti funzione è sufficiente premere FN + i numeri da 1 a 0, e non avrete alcun problema anche nel compiere scorciatoie quali Alt+F4 (replicate con Alt + FN + 4). Sempre con le scorciatoie si gestisce il passaggio tra i vari dispositivi collegati. Come già accennato, per passare fra le modalità d'uso (cavo, Wi-Fi, Bluetooth) si usa il knob metallico; per passare fra i 3 dispositivi Bluetooth invece si usa FN + Q, W ed E. La cosa bella della Royalaxe Y68 è che le scorciatoie sono indicate direttamente sui tasti, grazie alle stampe presenti sul lato frontale. In questo modo non c'è bisogno di memorizzarle, e basta un colpo d'occhio per ritrovare anche quella che magari usiamo meno di frequente. A tal proposito, ci sono due tasti FN, uno blu e uno arancione. I simboli che troviamo sui tasti sono o blu o arancioni, e per attivarli va premuto l'FN corrispondente.

Non è la prima volta che trovo una soluzione del genere su una tastiera: è molto utile per dotarla di ancora più funzionalità, anche se c'è chi la troverà un po' macchinosa. Inoltre vorrei spezzare una lancia a favore della levetta / selettore / manopola / knob (chiamatelo un po' come volete) a cui ho già fatto cenno più volte: così è davvero comodo passare tra le modalità d'uso!

Dal software, che si chiama ROYALAXE Driver, potrete:

  • Cambiare l'associazione dei tasti, riprogrammandoli quasi tutti. Occhio che c'è anche lo switch FNLayer per gestire le funzionalità da attivare con la pressione di FN.  Dal solito tab si può anche regolare la sensibilità dei tasti
  • Registrare macro, grazie ad un'interfaccia piuttosto classica con gli indicatori di ritardo, elenco di macro e altre funzioni classiche; occhio però che in fase di digitazione prende il layout USA ANSI, di conseguenza se avete bisogno di lettere accentate o simboli specifici dovrete guardare la tastiera o scoprire le eventuali combinazioni di tasti giusti
  • Aggiornare il firmware della tastiera 
  • Creare effetti di retro-illuminazione completamente personalizzati, utilizzare quelli già presenti e modificare i parametri di standby sia del Bluetooth che del Wi-Fi

Vale,in definitiva, quanto già detto in passato, anche nel caso di altre tastiere: l'interfaccia è spartana e solo in inglese.

Ciò non toglie che riesce a svolgere il suo lavoro senza grossi problemi.

Buona la batteria da 3.000 mAh che troviamo a bordo, anche se tornano un po' poco i dati di riferimento diffusi dal produttore. Si parla di 14 ore di autonomia con RGB sempre accesso e 350 ore con retro-illuminazione spenta. Penso che il primo dato sia fin troppo severo: da quando ho tolto la Royalaxe Y68 dalla confezione non l'ho mai usata in modalità cablata e non ho mai avuto necessità di ricaricarla. Una batteria del genere vi porta tranquillamente al termine di una settimana lavorativa, e se siete in trasferta non dovreste aver necessità di correre a ricaricarla al termine di ogni sessione. Ovviamente con retro-illuminazione spenta si raggiungono davvero le centinaia di ore, anche perché i consumi sono in pratica azzerati. Occhio al tab di gestione dello stand-by presente nel software, che vi permette di rendere lo spegnimento ancora più aggressivo risparmiando magari qualche ora di autonomia.

Il prezzo di entrambe le varianti ammonta su Amazon Italia a 123,83€, un prezzo tutto sommato in linea con quello richiesto per altri prodotti (talvolta dotati di performance peggiori). In fase di acquisto, oltre al colore si può scegliere anche la dotazione di switch tra gialli, marroni e rossi, sempre Gateron G Pro ovviamente.

Alternativamente potete ordinarla sul sito ufficiale di YUNZII a 95$ (è attualmente in sconto) senza ulteriori spese di spedizione o tasse. Temo però in tal caso che ci possa essere il rischio di dogana, visto che appunto non vengono pagate tasse all'Unione Europea. C'è anche la spedizione "business" a 25$, e in tal caso le spese di dogana sono quasi certe.

Come già accennato il prezzo è buono. È una tastiera più solida della media, sicuramente originale e dotata di ottime sonorità. Nulla vieta poi di smontarla e di personalizzarla ulteriormente. Se cercate qualche alternativa potete dare un'occhiata alla AKKO 3068B Plus, alla CIDOO ABM084 o alla TH66 di EPOMAKER.

Nel seguente video su TikTok, la Royalaxe è l'ultima tastiera della sequenza di modelli mostrati!

Recensione Royalaxe Y68 - Foto dal vivo

Giudizio Finale

YUNZII Royalaxe Y68

La prima volta che l'ho vista, soprattutto nella colorazione "rosa cazzotto" (in un occhio), non mi aveva convinto fino in fondo, ma vi aveva genuinamente sorpreso. Ecco, proprio il termine "sorpreso" è quello che posso usare dopo aver provato con mano questa Royalaxe Y68 di YUNZII per un po' di tempo. Solidissima, compatta, esperienza di digitazione spettacolare, suono contenuto (nonostante gli switch tattili), tante scorciatoie, modalità d'uso senza fili. Certo, ci sono i soliti difetti che troviamo anche in altre tastiere cinesi, ma se si riesce a passare oltre, e non si trova troppo pacchiano l'aggiunta di scritte e di dettagli in metallo, la Y68 saprà sicuramente soddisfarvi, anche più di modelli di marchi ben più blasonati.

Sommario

Caratteristiche tecniche 9

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Voto finale

YUNZII Royalaxe Y68

Pro

  • Solidissima e compatta
  • Hot-swappable, keycap in PBT
  • Anche Bluetooth o Wi-Fi via dongle
  • Look fuori dalle righe
  • Selettore di modalità d'uso

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Software spartano (e solo ENG)
  • Retro-illuminazione utile fino a un certo punto
  • Per alcuni risulterà troppo "cafona"

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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