Renault Arkana E-TECH Hybrid 145: alla moda ed efficiente | Recensione e video

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Arkana è il primo SUV Coupé di Renault, che non voleva certo infastidire i marchi “premium” ma al contrario ha proprio deciso di portare nel segmento C un tipo di auto sempre più di moda e che piace sempre di più anche agli italiani. Prima l’ha sviluppata per il mercato asiatico e per la Russia, ormai quasi tre anni fa, e poi è arrivata anche da noi nel 2021. Ma non è la stessa: il progetto originale è stato evoluto, comprende molti elementi derivati dai modelli più recenti di Renault, per esempio la più moderna e leggera piattaforma CMF-B (quella di Clio e Captur) che le consente di ospitare propulsori elettrificati.

Luigi aveva provato la versione TCe 140 EDC, quella mild hybrid meno potente. Poi Filippo ha avuto un primo contatto con questa E-TECH Hybrid 145, la full hybrid, effettuando una prova consumi. Io invece ho avuto l’opportunità di provare la versione elettrificata in ogni contesto, dalla città all’autostrada.

DESIGN E DIMENSIONI

Renault in molte occasioni nella sua storia ha proposto auto dallo stile davvero originale ed è bello vedere che qui ha osato un po’ con forme decisamente particolari. Quello dell’Arkana è un design che divide ma si fa notare, ha uno stile che colpisce, e mi piace di più nella versione R.S. Line: chi mi segue e mi conosce, sa che di solito preferisco gli allestimenti sportivi: non è certo una vera sportiva però così e con il colore nero si presenta molto meglio.

Segni distintivi: nel frontale la calandra, piuttosto grande, circondata da una linea cromata; i fari Full LED con l’inconfondibile firma luminosa C-Shape, che distingue ormai tutte le auto del brand transalpino, e che ritroviamo anche al posteriore; linea di cintura rialzata, fiancate piuttosto generose, quasi muscolose, soprattutto dietro, con protezioni dei passaruota marcati. I cerchi in lega da 18'' con le finiture rosse sono i Silverstone destinati a questa versione. L’unico modo per distinguere la full hybrid dalle altre? Il badge E-Tech.

Già con le “cugine” Clio e Captur, Renault ha migliorato in modo evidente la qualità costruttiva. Anche nell'Arkana dando un’occhiata più attenta, la verniciatura sembra curata e ben distesa e anche l'accostamento delle varie parti della carrozzeria presenta solo minime imprecisioni.

E’ lunga, eppure non si direbbe, sembra più compatta. E anche l’altezza non è esagerata: praticamente come la più piccola Captur. L’unica sua misura che spicca è l’altezza da terra: ben 19,9 cm. In decisa controtendenza rispetto alla maggior parte dei più recenti crossover dei segmenti B e C.

Ecco le dimensioni: lunghezza 4.568 mm x larghezza 1.820 mm x altezza 1.571 mm, con un passo di 2.720 mm

ABITABILITA' E INTERNI

Se nel design esterno hanno osato un po’, dentro lo hanno fatto decisamente di meno: l'abitacolo, comunque, ripropone i tratti caratteristici del corso stilistico più recente del brand francese. La plancia e i comandi rivelano l’evidente parentela con la Captur.

Anche dentro lo stile della versione R.S. Line mi convince di più: il volante in pelle traforata con il badge Renault Sport, la selleria mista pelle Alcantara con le impunture rosse, il rivestimento carbon look sulla plancia, con il profilo rosso nella parte alta, e nelle porte. Il cielo nero, la pedaliera in alluminio, il battitacco griffato Renault Sport. Sinceramente avrei evitato le cinture di sicurezza con la striscia rossa…

La qualità percepita non è male: plancia e comandi sembrano realizzati con cura e arricchiti da piccoli dettagli come la cornice satinata e zigrinata del tasto di avviamento. I sedili sono ben fatti, nei rivestimenti e nelle cuciture uniformi. Accontentano l’occhio anche le manopole del clima, comode anche da azionare. Il clima è automatico, efficace, ma non si può avere bizona, non è previsto nemmeno tra gli optional. Volendo fare i pignoli, le bocchette non hanno la regolazione indipendente della portata e del flusso dell’aria. Purtroppo il rivestimento antirumore c’è solo nel portabicchieri centrale.


Abitabilità parlando, in quattro si viaggia comodi: davanti e dietro, dove c’è un buon spazio anche per le gambe e la testa, nonostante la linea da coupé. Magari la forma delle porte posteriori rende un po’ più scomodo salire a bordo, ma una volta seduti si sta comodi e si può contare su un buon comfort: un ampio bracciolo centrale, le bocchette del clima, 2 prese USB

Il bagagliaio? Si potrebbe pensare che la linea dell’Arkana finisca per penalizzarne la capacità e invece ci sono solo 26 litri in meno per la nostra E-Tech, che lì sotto deve ospitare la batteria agli ioni di litio, ma siamo comunque a quota 492. Il divano posteriore si può anche abbattere in configurazione 1/3 o 2/3; purtroppo non c’è la botola centrale, o se preferite chiamarlo carico passante. Si può arrivare fino a quota 1278 per sfruttare il vano lungo e dalla forma regolare.

Peccato che qui abbiano risparmiato un po’ troppo: non ci sono ganci, elastici e occhielli per fissare il carico, e nemmeno prese di ricarica. La soglia di carico è alta da terra, ben 76 cm, e caricare oggetti pesanti diventa più faticoso; il portellone è un po’ pesante da chiudere.

SCHEDA TECNICA Arkana E-Tech Hybrid 145

  • Tipo di motore: ibrido autocaricante
  • Cilindrata: 1.598 cc
  • Numero di cilindri / di valvole: 4/16
  • Potenza massima: 69 kW a 5 600 g/min
  • Coppia massima: 148 Nm a 3600 g/min
  • Tipo di cambio: automatico multi-mode
  • Batterie: Tipo lithium-ion
  • Voltaggio: 230 V
  • Capacità:1,2 kWh
  • Trasmissione: trazione anteriore
  • Sospensioni anteriori: Pseudo McPherson
  • Sospensioni posteriori: Assale semirigido
  • Velocità massima: 172 km/h
  • Accelerazione 0 - 100 km/h: 10,8 s
  • Accelerazione 80 km/h a 120 km/h: 8,5 s
  • Consumo ciclo misto: 4,9 - 5,1 l/100 km
  • Massa in ordine di marcia: 1.435 kg
  • Capacità serbatoio carburante: 50 l
  • Pneumatici: 215/55 R18 95H

PROVA Arkana E-Tech Hybrid 145

Cominciamo dal posto di guida: non è male. Il sedile è alto, comodo, diciamo che per quelli XXL come me ci vorrebbe una maggiore escursione in profondità del volante e il sedile dovrebbe potersi abbassare un po’, però per tutti gli altri va più che bene. Buona anche l’ergonomia: tutto è dove deve essere; forse il pannello del clima è però un po’ troppo in basso. La visibilità è buona all’anteriore; dietro non lo è altrettanto: però il lunotto, pur essendo molto angolato, non crea grandi problemi. La coda, invece, non aiuta: per fortuna telecamera e sensori di parcheggio sono di serie su ogni allestimento.

Il powertrain della nostra E-Tech è composto da una batteria agli ioni di litio da 230 Volt e 1,2 kWh di capacità, un tranquillo motore benzina 1.6 aspirato con FAP da 69 kW e due motori elettrici per una potenza combinata fino a 145 cv. Per quanto riguarda i propulsori elettrici lavorano insieme e si alternano in base alla situazione: uno principale, di trazione, da 36 kW serve per l'avvio, la ricarica e per muovere il nostro SUV, da solo riesce a fornire trazione alle ruote anteriori fino ai 70/75 km all’ora.

L’altro, l'HSG da 15 kW, è collegato al primo, fa da starter e generatore, e a differenza del primo non è in grado di far muovere l’Arkana, se non in combinazione con il motore a benzina e ha anche il ruolo di stabilizzatore nel cambio di marcia. Si occupa anche dello start/stop anticipando lo spegnimento diversi metri prima di fermarci. Il cambio è l’automatico Multi-mode, già provato sulla Clio e la Megane: non ha frizione e sincronizzatore, e propone la soluzione dell'innesto a denti; il suo compito è quello di combinare e ottimizzare le performance del motore a benzina e dei due elettrici per ottenere il minor consumo possibile di carburante. E ci riesce? Direi proprio di sì.


In città, nonostante sia un po’ lunga, l’Arkana è a suo agio anche nel traffico più intenso. Lo sterzo è leggero, il cambio Multimode offre un buon comfort di marcia e una buona fluidità, e con la modalità Brake non solo si recupera più energia possibile in rilascio ma si può spesso evitare di usare il pedale del freno.

A batteria bella carica Renault dice che può percorrere almeno 3 km in modalità completamente elettrica; ma a parte questo, sfruttandone al meglio il suo potenziale si può arrivare a guidare la maggior parte del tempo nel traffico urbano in elettrico. Renault dichiara fino all’80%: così tanto proprio no però il sistema ibrido funziona bene e in città offre il meglio di sé. Consuma poco: sono arrivato a registrare una media sui 5 litri per 100 km.

Sulle strade extraurbane è piacevole da guidare ma non chiedetele troppo perché non è nata per correre: da 0 a 100 in 10,8 secondi e una velocità massima di 172 km all’ora. Va guidata in relax, il suo scopo è un altro. Ci sono le 3 modalità di guida dell’ormai famoso Multi-Sense di Renault, che agisce sulla mappatura del motore e sullo sterzo, ma anche se la mettete in Sport non ha proprio un gran temperamento.

Se cercate di spingere un po’ di più escono allo scoperto i limiti di questa trasmissione che diventa un po’ incerta e, di frequente, non cambia al momento giusto. Nella guida normale invece non c’è praticamente mai l’effetto “scooterone”. Quando la carica della batteria comincia ad esaurirsi, il millesei aspirato perde in reattività e diventa un po’ lento.


Lo sterzo è abbastanza leggero e non è certo sportivo. Mentre invece, visto che è così alta da terra, per ridurre il rollio e renderla un po’ più precisa hanno scelto un assetto un po’ rigido: questo significa sentire di più le asperità dell’asfalto e con i cerchi da 18 pollici soffre un po’ sulle buche più profonde. Io non la trovo comunque scomoda, ma molto dipende dalla sensibilità di ognuno di noi. Per non avere questi problemi bisognerebbe ricorrere a più sofisticate sospensioni adattive, ma il prezzo cambierebbe molto.

Però devo ammettere che tra le curve l’avantreno è più preciso di quanto mi aspettassi e infonde fiducia; si rivela facile e intuitiva da guidare, tiene bene la strada, ed è più agile di quanto immaginavo. Il peso a vuoto in ordine di marcia della nostra full hybrid è di 1.435 kg, nemmeno troppo. Certo ci vorrebbe un po’ più di motore, ma è inutile cercarlo qui…. Fuori città si riesce sempre a fare una media di almeno 18 chilometri al litro.

Buono anche l’impianto frenante: i quattro freni a disco sono sempre pronti; bisogna solo farci un po’ l’abitudine a modulare il pedale: un po’ di chilometri e non è più un problema. In autostrada si viaggia piuttosto comodi. Il propulsore termico quasi non lo si sente; ci sono solo un po’ di fruscii aerodinamici generati dai retrovisori, ma non troppi, mentre si sente il rumore di rotolamento delle gomme. Va precisato però che la nostra Arkana monta ancora le gomme invernali, che sono un po’ più rumorose.

Il SUV francese soffre un po’ le eventuali sconnessioni, sacrificando leggermente il comfort ma, ed è un punto a suo favore, nei curvoni più veloci si è rivelata molto stabile. A 130 all’ora costanti riesce ad ottenere una media di almeno 6,6 litri per 100 chilometri.

La Casa dichiara un consumo medio di 4,8 litri di benzina per 100 chilometri, circa 20,8 km al litro. Forse per arrivare a tanto dovrei proprio guidare come mia zia (con rispetto parlando…) ma guidandola normalmente si rivela davvero efficiente.

ADAS E SICUREZZA

L’Arkana è sicura e si è guadagnata le cinque stelle dell’Euro NCAP. Buona la dotazione di serie degli ADAS, di cui Luigi vi ha già mostrato l’efficacia nella sua prova. Positivo il fatto che con poco più di 600 Euro si possa avere l’Highway and Traffic Jam Companion, cioè la guida autonoma di 2° livello. I dispositivi di assistenza alla guida sono facili da usare ed efficienti, come ho notato per il cruise control adattivo e il centraggio attivo nella corsia.

TECNOLOGIA A BORDO

La tecnologia a bordo non manca di certo: dal cruscotto con display digitale da 10” al display centrale da 9,3’’ dell’infotainment, che non sarà velocissimo come altri della concorrenza e magari Android Auto e Apple CarPlay potrebbero girare meglio, però è intuitivo, facile da usare anche per chi non è uno “smanettone”. E non è poco. Il resto lo ha già spiegato Luigi, che è più technologiko, e molto meglio di quanto avrei potuto fare io.

Belle le prese USB davanti e dietro, ma nessuna è retroilluminata: la sera è un po’ dura trovarle…. Per chi ama la musica come me, tra gli optional c’è il Premium Bose Sound System con 9 altoparlanti, che se la cava piuttosto bene ma costa anche 860 Euro.

ALLESTIMENTI E PREZZI

Il SUV Coupé di Renault è offerto in due allestimenti, Intens e R.S. Line, entrambi con una dotazione molto ricca: fari Full LED anteriori e posteriori, cerchi in lega da 18'', vetri laterali posteriori e lunotto oscurati, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e parking camera posteriore, sistema multimediale con display touch 9,3'', navigazione 3D, aggiornamenti automatici Over The Air, Android Auto e Apple CarPlay, molti ADAS di serie e tanto altro.

Potete scegliere l’Arkana mild hybrid con un 1.3 turbo a benzina in due step di potenza: 140 o 160 cv, in entrambi i casi abbinato al cambio automatico a doppia frizione EDC. Oppure c’è la nostra E-Tech, la vera ibrida, con il 1.6 aspirato e 145 cv. So che c’è anche chi la vorrebbe con un bel turbodiesel, potente ed efficiente, ma viste le scelte più recenti di Renault, meglio mettersi il cuore in pace.

Il listino parte dai 31.350 Euro per la TCe 140 EDC in versione Intens e arriva ai 35.950 che servono per la TCe 160 EDC R.S. Line. La nostra E-Tech in allestimento Intens parte da 32.850 e arriva ai 35.650 di questa R.S. Line.


LE ALTERNATIVE

Un’alternativa vera nel suo segmento non c’è: tra quelle che si possono avvicinare all’Arkana ci metterei la nuova DS 4, magari anche la Citroen C4, che però è già un’altra cosa, perché è più corta e costa meno. Qualcuno avrà pensato anche alla Cupra Formentor, ma costa di più, però si può avere ibrida plug-in e anche a gasolio. Voi quale scegliereste? E questa Arkana vi ha convinti ?

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