Safari e Chrome frenano l'innovazione: la CMA contro Apple e Google

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Il mercato dei browser per dispositivi mobili non funziona bene per consumatori e aziende. Lo dice la Competition and Markets Authority britannica (CMA) in un rapporto in cui spiega come questo problema rischi di frenare l'innovazione e limitare la crescita del Regno Unito.

La maggior parte delle preoccupazioni identificate riguarda le policy di Apple che determinano il modo in cui i browser mobili - il modo in cui accediamo al web sui dispositivi mobili - funzionano sui dispositivi Apple.

NON SOLO APPLE

L'antitrust britannico torna così a monitorare il comportamento della società guidata da Tim Cook dopo aver aperto di recente un'indagine sull'eventuale posizione monopolistica dell'App Store sul mercato dei negozi digitali e coinvolgendo anche Google riguardo l'ecosistema Android. Il CMA fa sue le conclusioni a cui è arrivato il gruppo d'inchiesta che ha guidato l'indagine di mercato, confermando le sue preoccupazioni in tutte le aree tranne due relative ai browser mobili, ovvero:

  • con il rilascio di un aggiornamento software a dicembre 2024 Apple ha modificato il modo in cui gli utenti possono cambiare il browser predefinito
  • Google ha fornito nuove prove sul suo impiego di prompt per incoraggiare gli utenti ad impostare Chrome come browser predefinito su Android

Restano tuttavia valide le preoccupazioni della CMA in merito alle limitazioni all'innovazione e alla crescita che la posizione dominante di Apple su iOS e Google su Android stanno causando sul mercato dei browser mobili. L'eventuale attribuzione dello Strategic Market Status (SMS, status di mercato strategico) ai due ecosistemi e ai relativi browser Safari e Chrome consentirebbe alla CMA di avere maggiori poteri normativi sulle due società.

In particolare, l'autorità potrebbe adottare "misure che potrebbero migliorare la capacità di altri browser di competere offrendo nuove funzionalità innovative ai consumatori, oltre a consentire agli utenti di scegliere attivamente il loro browser preferito, il che potrebbe stimolare la concorrenza".


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