Samsung, brevetto per lo sblocco sicuro col volto con due fotocamere in display

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Da quando Samsung si è inserita a pieno titolo nella corsa agli smartphone a tutto schermo gli ingegnosi ed efficaci sistemi per lo sblocco sicuro alternativi alle impronte digitali sono stati accantonati. È da Galaxy S8 e Galaxy S9 (ricordate il riconoscimento dell'iride?) che non esiste un metodo diverso dallo sblocco tramite impronta: intendiamoci, si può sempre impostare il riconoscimento del volto che tuttavia è intrinsecamente meno sicuro per la mancanza di un hardware dedicato come quello che c'è su iPhone per intenderci, il Face ID.

Un brevetto depositato presso le autorità coreane apre però uno spiraglio ad un'alternativa sicura alle impronte digitali, spendibile specie sui pieghevoli dove il lettore sotto il display allo stato attuale rappresenta una strada pressoché impraticabile. Il documento attesta come Samsung possa sistemare una seconda fotocamera sotto lo schermo, e non di fianco a quella già presente sulla zona superiore ma vicina al bordo opposto, in basso. Sarebbe invisibile come quella di Galaxy Z Fold 4 (qui la nostra recensione approfondita) e Z Fold 3 e servirebbe a rendere più sicuro lo sblocco con il volto.



Si otterrebbe più di un vantaggio, specie se la risoluzione delle prossime fotocamere sotto il display dovesse rimanere bassa, sui livelli dei 4 MP di Galaxy Z Fold 4/3: la prospettiva doppia fornirebbe all'algoritmo di riconoscimento un ritratto più accurato di chi in quel momento ha lo smartphone in mano, e inoltre averlo da due angolazioni diverse e con una maggiore profondità può ridurre, e non di poco, il margine d'errore.

OCCHIO... ALLA PUPILLA


A incrementare la sicurezza contribuirebbe un check inedito descritto nel brevetto: modulando la luminosità del display, le fotocamere possono rilevare la contrazione della pupilla, movimento che evidentemente una foto o un'immagine statica non possono permettersi.

Così l'algoritmo di sblocco sarebbe certo che l'identikit delle fotocamere appartiene a una persona in carne ed ossa e non a un'immagine messa lì per tentare l'inganno. Qualcuno potrebbe far notare che lo si può fare anche con una sola fotocamera, ma evidentemente Samsung ritiene che un sensore poco definito non sia in grado di rilevare in maniera credibile variazioni minime come quelle della pupilla.

In questo modo Samsung prenderebbe due piccioni con una fava: fornire un'alternativa allo sblocco tramite impronta che sia relativamente sicura e che non influisca sul design dei prodotti. Chissà se ci sono chance per vederla su Galaxy Z Fold 5 o si tratti di un progetto più a lungo termine, ammesso che verrà mai utilizzato.


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