Se TSMC arranca con il processo a 3 nm, a quanto pare Samsung sta facendo importanti progressi in quello a 4: stando a quanto riporta Pulse News, le fonderie del colosso sudcoreano sarebbero riuscite a raggiungere un tasso di rendimento quasi uguale a quanto visto nei 5 nm. Ciò significa che con ogni probabilità il prossimo SoC top di gamma di Google, il Tensor G3, “scenderà” finalmente a 4 nm, dopo due generazioni bloccate sui 5 nm.
Come sappiamo, Samsung ha iniziato a produrre chip a 4 nm addirittura a fine 2021, ma le cose non sono andate molto bene. Oltre ad avere un rendimento molto basso, gli Snapdragon 8 Gen 1 di Qualcomm facevano un po’ fatica dal punto di vista termico ed energetico, tanto che il chipmaker statunitense ha deciso di passare a TSMC per il refresh di metà ciclo, lo Snapdragon 8 Plus Gen 1, con differenze molto tangibili.
Il miglioramento del nodo a 4 nm potrebbe sembrare quasi irrilevante ormai, calcolando che i tempi sono ormai maturi per i 3 nm (in effetti Samsung ha iniziato la produzione in massa già il mese scorso), ma non è necessariamente detto. Il processo più raffinato in assoluto è generalmente dedicato agli smartphone o comunque più in generale ai chip mobile, ma ci sono molti altri produttori che aspettano con impazienza il proprio turno. Come AMD, per esempio, che sempre secondo la fonte avrebbe firmato un nuovo contratto di fornitura, anche se per il momento non è chiaro per quale scopo.
Vale la pena ricordare che, per quanto riguarda Google, solo Pixel 8 e Pixel 8 Pro, in dirittura d’arrivo con ogni probabilità questo autunno, dovrebbero montare il chip di nuova generazione; gli altri dispositivi in uscita, tra cui il primo pieghevole, il Pixel 7a di fascia economica e il tablet, dovrebbero essere tutti basati sul Tensor G2.