Pare che abbiamo il primo avvistamento "ufficiale" di Samsung Galaxy S23 Ultra, ovvero quello che sarà la punta di diamante dell'offerta smartphone del colosso sudcoreano di inizio anno prossimo: sul social cinese Weibo è infatti iniziato a circolare lo screenshot della certificazione 3C (China Compulsory Certificate) a cui tutti gli smartphone si devono sottoporre prima di essere commercializzati in quel mercato.
Non possiamo garantire con assoluta certezza che l'immagine sia autentica e non sia stata elaborata/ritoccata in alcun modo, ma mettiamola così: sembra decisamente autentica, e non ha molto senso perdere tempo a fabbricare una prova così - un po' perché come dicevamo questa certificazione è un passaggio inevitabile, un po' perché emergono decisamente poche informazioni degne di essere riportate. In effetti oltre al codice del modello (SM-S9180, consistente con quanto visto nelle precedenti generazioni) ci sono solo i dati del caricatore, che avrà codice EP-TA800 e dai parametri operativi possiamo dedurre che avrà una velocità di ricarica massima di 25 W.
Da notare che ciò non significa che tale caricatore sarà presente in confezione, visto che già da diverso tempo la società ha deciso di abolire la pratica citando ragioni ecologiche: è già capitato in passato che la certificazione parlasse di un caricatore che poi era sì disponibile all'acquisto, ma separatamente. Sembra una questione squisitamente burocratica. Vale la pena ricordare che secondo indiscrezioni Samsung sta anche lavorando a un pad di ricarica wireless, nome in codice EP-P9500, che in effetti potrebbe essere presentato come Charging Hub, lasciando intendere che sarà in grado di caricare più dispositivi in contemporanea.
In ogni caso, l'unico altro dettaglio interessante che emerge dalle poche righe di testo è che il dispositivo sarà prodotto in Vietnam, più precisamente nell'enorme fabbrica Samsung che si trova nella provincia di Thái Nguyên. Ormai Samsung realizza la maggior parte degli smartphone lì - parliamo di circa 120 milioni di unità l'anno su un totale di circa 300 milioni. La capacità produttiva indiana è più o meno alla pari, poi ci sono grosse fabbriche in Sud America (Soprattutto Brasile), Indonesia e Corea del Sud stessa.