La voce era emersa in Corea del Sud già a fine maggio, e ora il noto analista Ming-Chi Kuo la rilancia: per i nuovi Galaxy S23 (a maggio si parlava pure dei Galaxy S24) Samsung avrebbe deciso di dismettere i chip proprietari Exynos su tutti i mercati (compreso il nostro, esatto), adottando invece ovunque il prossimo chip Snapdragon di Qualcomm.
Kuo fa notare che già oggi le proporzioni pendono in questa direzione, con la famiglia Galaxy S22 che adotta per il 70% a livello globale il chipset Snapdragon 8 Gen 1 targato Qualcomm, e che allo sfortunato (come e perché ve lo abbiamo spiegato nel nostro confronto tra le due piattaforme) Exynos 2200 resta di conseguenza il 30% - una percentuale che però qui da noi pesa di più, dato che interessa proprio il mercato europeo.
Con Exynos 2200 e la sua GPU XClipes con architettura RDNA2 sulla serie Galaxy S22, Samsung deve essersi accorta di aver fatto il passo più lungo della gamba, proponendo una soluzione sulla carta formidabile ma che poi si è rivelata problematica per via della mancanza di adeguato supporto, con problemi soprattutto sul lato grafico: insomma, la GPU da punto di forza si è tramutata in debolezza.
CHE FINE FA EXYNOS 2300?
Come si conciliano queste indiscrezioni con quelle che parlano di una Samsung impegnata a sviluppare la prossima generazione di chip proprietari, con i primi dettagli su Exynos 2300 a 4nm che sarebbero peraltro già filtrati? Semplice: sempre stando a quanto riferisce Kuo, il colosso coreano avrebbe realizzato che il proprio chip non potrebbe competere con quello di Qualcomm. Kuo precisa inoltre che SM8550 - per gli amici Snapdragon 8 Gen 2 - risulta ottimizzato per il processo produttivo a 4nm di TMSC, e parte quindi con un grosso vantaggio rispetto ai predecessori e all'alternativa progettata da Samsung.
Contestualmente, infatti, il chipset del colosso coreano si sarebbe rivelato problematico in termini di efficienza energetica, mentre quello di Qualcomm sarebbe superiore sia su quel fronte, sia su quello delle prestazioni. Tutto questo discorso non toglie, comunque, che Samsung possa scegliere di usare Exynos 2300 su prodotti non destinati alla fascia alta come quelli della serie Galaxy S.
Per chiudere il cerchio, va ricordato che sullo sfondo c'è il progetto più a lungo termine (ma neppure troppo) di sviluppare un chip dedicato agli smartphone Galaxy: una visione che Samsung ha confermato ufficialmente, e che però non si concretizzerà prima del 2025 (con Galaxy S25, quindi).
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