Samsung potrebbe essere il prossimo produttore ad aggiungere un servizio di comunicazione di emergenza satellitare ai suoi smartphone, seguendo le orme di Apple che ha fatto da apripista con il lancio degli iPhone 14. Lo ha detto qualche giorno fa il leaker Ricciolo con un tweet piuttosto lapidario, che non aggiunge dettagli o contesto alla dichiarazione in sé. Il leaker ha una buona reputazione e non c'è motivo di dubitarne la veridicità - anche perché a dirla tutta è estremamente credibile, visto che Samsung e Apple, le due principali protagoniste del settore, tendono a "rincorrersi", per così dire, molto frequentemente.
C'è poi da dire che tutte le funzioni di networking di uno smartphone sono gestite dal modem, e nel caso di iPhone i modem sono prodotti da Qualcomm (almeno per ora). Gli iPhone 14 sono equipaggiati con uno Snapdragon X65, mentre sugli Snapdragon 8 Gen 2, i chip top di gamma dell'anno prossimo che dovremmo vedere sui Galaxy S23, ci sarà lo Snapdragon X70. Insomma, a meno che non ci siano accordi di esclusiva in piedi con Apple, Qualcomm è perfettamente in grado a livello teorico di includere la comunicazione satellitare anche nei suoi prossimi chip flagship.
Se dovessimo azzardare qualche ipotesi, è probabile che la funzionalità sarà offerta solo sui dispositivi più prestigiosi, almeno all'inizio; quindi potrebbe partire dai prossimi Galaxy S e Galaxy Z e magari diffondersi sui Galaxy A più avanti nel tempo. Lecito assumere che la feature avrà un nome leggermente diverso, così come l'interfaccia e alcuni dettagli chiave di funzionamento.
Sugli iPhone, ricordiamo, la connettività satellitare è stata prevista per permettere agli utenti di comunicare in situazioni di emergenza anche da aree in cui non c'è alcuna copertura cellulare. Bisogna essere in grado di osservare direttamente il cielo, e un'app apposita guida addirittura l'utente nel puntare fisicamente il dispositivo nella direzione ottimale. È possibile inviare solo messaggi precompilati, e ci va diverso tempo.