Al rilascio della prima versione della beta, previsto per la terza settimana di luglio, non manca molto, e a quanto pare i dipendenti di Samsung ci hanno già messo le mani sopra da qualche giorno. Fino ad oggi, però, della One UI 5 avevamo sentito poco e visto praticamente nulla: ma a 9to5Google sono riusciti a intercettare una versione preliminare della nuova personalizzazione del colosso coreano basata su Android 13, e quindi per la prima volta abbiamo l'occasione di vederla in azione.
Dal momento che si tratta di una build preliminare anche rispetto alla prima versione della beta, è possibile che non includa tutte le modifiche che avrà poi One UI 5 in versione stabile. Inoltre, date le circostanze particolari, manca un changelog che elenchi sinteticamente tutte le novità apportate: quelle che vi mostriamo, quindi, sono frutto del confronto tra la nuova interfaccia e One UI 4. Fatte queste due doverose precisazioni, cominciamo a sbirciare dietro il velo di One UI 5.
NOTIFICHE
Niente di stravolgente, ma il design con cui vengono rappresentate le notifiche è leggermente cambiato, con icone più grandi (forse meno eleganti, ma più facilmente riconoscibili), e così pure il livello di trasparenza della tendina, che ora lascia trapelare maggiormente la tonalità di sfondo (che è scura nel caso delle catture di schermata qui sotto).
Al momento, inoltre, le finestra di dialogo risultano quelle predefinite di Android. Ma è probabile che non si tratti di una caratteristica definitiva, e che semplicemente sia legata alla versione embrionale del firmware, che più avanti implementerà l'interfaccia di Samsung più in profondità, raggiungendo tutti gli angoli del sistema.
OCR IMPLEMENTATO IN GALLERIA
Sul fronte della funzionalità invece troviamo l'OCR (Optical Character Recognition) che consente di riconoscere il testo all'interno delle immagini contenute nella Galleria, selezionarlo e copiarlo: la feature non è una novità assoluta, ed in precedenza era legata a Bixby Vision, ma con One UI 5 è stata traghettata a livello di sistema.
PRIVACY
Per quanto riguarda la privacy troviamo una versione targata Samsung di quell'hub che Google ha realizzato per i suoi Pixel su Android 13. E quindi troviamo tutte le opzioni per gli account, le password, la sicurezza, e in generale le opzioni connesse alla privacy, comprese quelle per la schermata di blocco, racchiuse in un'unica schermata, rendendo così più immediato ed intuitivo avere la situazione sotto controllo.
GESTURE SPERIMENTALI E ALTRO
Nella sezione Labs, inoltre, compaiono due nuove gesture, ovvero "scorri per il multitasking a schermo diviso" (swipe dal basso dello schermo con due dita) e "scorri per la visualizzazione pop-up" (swipe dall'angolo in alto).
Altre modifiche da segnalare sono l'aggiunta della modalità "Collaborazione" in Samsung Note, che consente di lavorare con fino ad altri 100 utenti su una nota condivisa osservandone gli aggiornamenti in tempo reale, la comparsa del pannello "App attualmente attive" nelle impostazioni rapide, un interruttore per la connettività Ultra-wideband (UWB) aggiunto nelle impostazioni e la schermata delle informazioni sul dispositivo che ora mostra un immagine dello smartphone in miniatura.
Nel complesso al momento One UI 5 non offre nulla di rivoluzionario, ma piccoli cambiamenti all'interno di una cornice già nota, e che dovrebbe restare per lo più invariata nel feeling generale, a partire dall'estetica, di cui Samsung è ancora convinta. Ovviamente c'è da tenere in conto che da qui al rilascio della beta e poi della versione stabile avremo modo di vedere implementate altre novità.
FLUIDIT
Come detto in apertura, della One UI 5 fino ad oggi non sapevamo quasi nulla. Un aspetto su cui Samsung aveva però scelto di accendere i riflettori è la velocità, promettendo che la nuova interfaccia basata su Android 13 sarebbe stata particolarmente reattiva (e forse hanno quindi concentrato il lavoro sulle prestazioni più che sull'estetica, lavorando su basi già note e puntando ad ottimizzare le performance).
Mac Weinbach di 9to5Google ha condiviso anche una breve clip sul proprio profilo Twitter che dovrebbe darci un'idea della fluidità con cui saranno gestite le animazioni di apertura e chiusura delle applicazioni, oltre che della rapidità con cui verranno eseguiti i comandi. Entrambi fattori che, inevitabilmente, varieranno a seconda dello smartphone utilizzato.