Mancano poco meno di tre settimane al lancio di Apple Vision Pro, il visore per la mixed reality della mela che vuol essere il punto d'ingresso dello spatial computing. Con il suo visore, infatti, Apple vuole cambiare il modo in cui guardiamo i film, usiamo i software, navighiamo online e tutto il resto: grazie alla mixed reality, sarà possibile fare tutto quel che adesso facciamo con smartphone e PC, ma con il mondo reale come tela su cui ancorare le nostre finestre.
Con Vision Pro l'interfaccia si controlla con lo sguardo e si fa clic unendo due dita; inoltre, le finestre delle applicazioni sono influenzate dalla luce della stanza e danno l'illusione di produrre ombra nel mondo reale. Insomma, l'esperienza utente promette di essere davvero magica: un vero peccato non poterla far provare ai propri amici!
O meglio, ovviamente potrete fargli provare il Vision Pro, ma l'esperienza non sarà ottimizzata come quella di chi lo acquista: dalle prime informazioni sulle modalità di acquisto (e prova in Apple Store), infatti, sembra che il dispositivo sarà specificatamente personalizzato a seconda delle necessità dell'acquirente, che dovrà eseguire una scansione della testa con un dispositivo dotato di FaceID.
Proprio per questo motivo, sembra che Apple incoraggerà l'acquisto in Apple Store, per accertarsi che l'utente riceva la giusta configurazione, ma in caso non fosse possibile, sarà comunque possibile comprare Vision Pro da casa, eseguendo autonomamente una scansione con FaceID.
A proposito di personalizzazione, ci sono tre componenti disponibili in diverse dimensioni, che vengono scelti a seconda della forma della testa dell'acquirente: light seal, fascia posteriore e cuscinetti. Ma mentre fascia e cuscinetti saranno disponibili solo in due varianti, per quel che riguarda il light seal (ossia la parte in tessuto che sta tra il visore stesso e la faccia dell'utente) si parla di 25 varianti disponibili.
L'utente riceverà quello più adatto al suo volto e questo implica che Apple prevede un'esperienza estremamente curata e ottimizzata (non ci saremmo aspettati altrimenti!), ma vuol dire anche che non si tratta di un componente "regolabile" e che chiunque altro proverà il visore, non avrà la stessa esperienza di chi l'ha acquistato.
Inoltre, in caso di problemi alla vista, sarà necessario fornire ad Apple la prescrizione di un oculista, in modo da regolare le lenti di conseguenza. Anche questo, ovviamente, limiterà molto la possibilità di passare il visore ad un'altra persona.