Negli ultimi mesi ci sono stati segnali che lo sviluppo di Android Auto (qui trovate un approfondimento sugli strumenti di Google per i veicoli) stia ricevendo un'accelerazione improvvisa.
L'addio alla versione per smartphone sembra infatti aver dato nuovo stimolo all'interfaccia dedicata per sistemi di infotainment, che ha visto l'aggiornamento alla versione 8.0 e a breve dovrebbe finalmente arrivare anche il nuovo design dal nome in codice "coolwalk".
Ma nel frattempo è successo qualcosa di piuttosto indicativo. Ad agosto infatti Google ha rimosso il supporto ad Android Auto per tutti i telefoni che non montavano almeno Android 8.0 (Oreo), un bel salto dal precedente prerequisito che richiedeva almeno Android 6.0.
Di per sé la notizia non sarebbe particolarmente grave, in quanto un utente potrebbe evitare di aggiornare Android Auto e comunque mantenere la funzione. Il problema è che da qualche giorno diverse persone hanno iniziato a ricevere un messaggio di avviso che blocca l'interfaccia a meno che non si aggiorni l'app alla versione più recente.
In pratica il messaggio è questo, o aggiornate Android Auto o non potete usarla. E se avete uno smartphone che monta una versione precedente ad Android 8.0, non potete aggiornare l'app. A quanto pare il messaggio è comparso nelle versioni di Android Auto da 7.0 a 7.7 e non c'è modo di farlo andare via (a meno di non seguire le indicazioni).
L'imposizione di Google potrebbe risiedere nell'imminente arrivo dell'attesa interfaccia Coolwalk, che dovrebbe rappresentare un'importante riprogettazione dell'interfaccia ed era attesa con il rilascio di Android Auto 8.0.
A quanto pare, un effetto collaterale di questa nuova regole riguarda gli utenti Waze. Da qualche tempo, infatti, il popolare navigatore mostra una schermata vuota su Android Auto, un problema che riguarda le versioni dell'interfaccia fino alla 7.7. L'unica soluzione per risolverlo, è aggiornare Android Auto, ma ovviamente chi non può farlo non può usare Waze (e ovviamente a breve neanche Android Auto).
In linea di principio, queste pratiche non sono del tutto illogiche, e sicuramente gli sviluppatori di app come Waze (ma anche la stessa Google Maps) non possono e non vogliono neanche garantire la retrocompatibilità in caso di un profondo cambiamento come quello di Coolwalk. Quindi la cosa più semplice è tagliare il supporto e obbligare gli utenti a cambiare telefono.
Ma è anche vero che la frammentazione di Android impatta milioni di persone, e se la maggioranza degli smartphone in circolazione non sono coinvolti, Android 7.0 e versioni precedenti rappresentano comunque qualcosa come quasi il 15% della distribuzione totale di Android (a maggio 2022). Stiamo parlando di circa 420 milioni di utenti.