Il Canone Rai è una vera tassa che riguarda la detenzione di qualsiasi apparecchio dedicati alla ricezione delle radioaudizioni televisive e, secondo quanto ci dice la legge della stabilità datata nell’anno 2016, deve essere addebitato all’interno della bolletta dell’energia elettrica dell’abitazione in cui si ha la residenza. L’importo di questo canone TV in questi ultimi ammonta alla cifra di soli 90 euro annui e deve essere pagato nel modo che vi elenchiamo di seguito.
Innanzitutto il pagamento avviene tramite un addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in comode dieci rate mensili, che vanno dal mese di gennaio al mese di ottobre di ogni anno; qualora nessun componente della famiglia anagrafica che è tenuta al pagamento del canone, sia però titolare di un contratto elettrico, ecco che il canone va versato con il modello F24 entro la fine dell’anno corrente.
Al fine di poter pagare la tassa della TV proprio tramite un addebito sulla pensione, è obbligatorio farne richiesta al proprio ente pensionistico. L’esenzione da questo pagamento per quel che riguarda gli anziani è valida solo per i soggetti che hanno un reddito annuo che sia inferiore agli 8.000 euro. Nel caso in cui, però, non si possieda in casa una TV, allora non si è affatto tenuti a pagare e si deve presentare la dichiarazione sostitutiva relativa al canone d’abbonamento all’Agenzia delle Entrate. Badate bene perché tale richiesta è valida solo per l’anno in corso per cui deve essere ripresentata di anno in anno.
Pagamento del Canone Rai: a questa età non si paga più
L’articolo 1, comma 132, della legge finanziaria del2008, ha previsto la completa e totale abolizione del pagamento del Canone Rai per tutti i soggetti che hanno un’età pari o superiore ai 75 anni e che comunque siano in possesso di certi determinati requisiti. Ad ogni modo per avere diritto all’esenzione occorre:
- aver compiuto 75 anni entro il termine del pagamento dell’abbonamento;
- non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge titolari;
- possedere un reddito riferito all’anno precedente che non sia superiore alla cifra di 8.000.
Per poter verificare il reddito e per poter accedere all’esenzione si deve considerare la somma del reddito imponibile che risulta sulla dichiarazione dei redditi che è stata presentata per l’anno precedente. Per quelli che sono esonerati dalla presentazione di questa dichiarazione, allora si assume a riferimento:
- il reddito nel modello CUD;
- i redditi soggetti all’imposta sostitutiva;
- i redditi che hanno una fonte estera e che quindi non sono tassati in Italia.