Nell’anno 2019 la Repubblica Italiana ha coniato e ha messo in circolo un nuovissimo esemplare di moneta da 2 euro commemorativa in onore della celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci. Andiamo a rivedere insieme questa bella moneta e tutti i suoi valori sul mercato del collezionismo a 4 anni dalla sua primissima emissione.
Leonardo Da Vinci è nato ad Anchiano il 15 aprile del 1452 ed è stato un vero uomo simbolo del Rinascimento. Egli è considerato uno dei più grandi geni che l’umanità abbia mai avuto l’onore di avere e morì ad Amboise, in Francia, nel 1519, all’età di 67 anni. Nel 2019, quindi, in occasione dei 500 anni dalla sua scomparsa, è stato deciso di coniare e di emettere una moneta commemorativa da 2 euro, dedicata al grande artista e scienziato toscano.
Per quel che riguarda le dimensioni della moneta, i materiali che sono stati utilizzati e le rappresentazioni sulla facciata del Rovescio, vediamo che questa moneta italiana è esattamente identica a qualsiasi altro esemplare che ha lo stesso valore nominale d’Europa. Essa presenta un diametro di 25,75 millimetri, un peso di 8,5 grammi e possiede un interno dorato composto da una lega di nichel e di ottone e un bordo esterno argentato che è stato realizzato, invece, con una lega di rame e nichel.
Due euro di Leonardo Da Vinci: quanto valgono?
Sul lato del Dritto, ovvero quello in cui appare la commemorazione, vediamo raffigurato il volto della Dama con l’Ermellino, uno dei più celebri dipinti del Da Vinci. A sinistra c’è la scritta “Leonardo”, la sigla dell’autore che l’ha ideata e il monogramma RI, che indica acronimo della Repubblica Italiana. Nel campo di destra troviamo invece la lettera R della Zecca di Roma e le date “1519-2019”, che sono rispettivamente l’anno della scomparsa di Leonardo e anno in cui è stata emessa la moneta. Nel giro, in fine, ci sono le dodici stelle simbolo dell’Unione Europea.
Se siete in possesso di uno dei tantissimi esemplari che hanno circolato fino ad oggi, il suo valore sarà esattamente come quello nominale, ovvero “solo” di 2 euro ma se, invece, possedete un esemplare di questa moneta che si trova in stato Fior di Conio, quindi che non presenta alcun segno di usura o di graffio, esso vale circa il doppio, 4 euro.
La Zecca di Roma, però, ha anche coniato e venduto tramite dei canali web circa 2000 esemplari in versione Fondo Specchio: data la bassissima tiratura e la bellezza della stessa, ad oggi un collezionista potrebbe anche essere capaci di sborsare una circa pari 170 euro. Per una in cofanetto, infine, si può parlare addirittura di 500 euro a pezzo.