Snapdragon 8 Gen 2: la CPU cambia ancora e si migliora

2 years ago 166

Snapdragon 8 Gen 2 potrebbe essere uno dei migliori SoC di Qualcomm sin dai tempi della serie 865 e, in attesa di scoprire tutti i dettagli ufficiali nel corso dello Snapdragon Summit di metà novembre, le ultime indiscrezioni non fanno che migliorare la già interessante scheda tecnica che era emersa qualche settimana fa.

In quell'occasione era stata mostrata la presunta configurazione della CPU di Snapdragon 8 Gen 2, la quale aveva confermato la presenza di un mix molto strano per quanto riguarda l'architettura dei core gold, ovvero quelli ad alte prestazioni che gestiscono la maggior parte dei carichi pesanti, prima di arrivare a scomodare il core gold plus ad altissime prestazioni (quelli della serie Cortex-X).

I precedenti avvistamenti di Snapdragon 8 Gen 2, infatti, descrivevano una configurazione della CPU basata su ben 4 cluster 1 + 2+ 2 + 3, ovvero con 1 Cortex-X3, 2 Cortex-A715, 2 Cortex-A710 e 3 Cortex-A510. L'elemento fuori dal coro riguarda la presenza contemporanea dei Cortex A715 e A710, dal momento che il primo è il diretto successore del secondo, quindi ha colpito l'utilizzo di entrambi i core sullo stesso chip.

SNAPDRAGON 8 GEN 2: LE NOVIT DELLA CPU

A cambiare la carte in tavola ci pensa una serie di tweet pubblicati da Kuba Wojciechowski, nei quali viene confermato che la configurazione con 4 cluster è stata effettivamente considerata in passato, ma ora è stata abbandonata in favore di un design più semplificato. Effettivamente questo è emerso anche dai recenti benchmark di Galaxy S23, dai quali emerge che lo Snapdragon 8 Gen 2 utilizzato è dotato di soli 3 cluster della CPU, a conferma delle parole di Wojciechowski.

Il nuovo layout ha infatti visto la scomparsa dei due core A710, in favore di un cluster da ben 4 A715 che dovrebbero garantire un netto miglioramento rispetto ai core di attuale generazione. Il motivo della presenza degli A710 era da ricercarsi nel supporto al codice a 32 bit che questa soluzione offre, senza dei quali sarebbe stato impossibile eseguire applicazioni legacy sui dispositivi equipaggiati con Snapdragon 8 Gen 2.

La rimozione dei core A710 è stata resa possibile grazie ad un aggiornamento da parte di arm dei core Cortex-A510 che ha introdotto il supporto del codice a 32 bit su una revisione denominata R1 (revision 1), rendendo quindi non più indispensabile l'adozione dei due core scelti in precedenza. I 32 bit stanno per abbandonare definitivamente il mondo Android, ma è solo con Android 14 che ciò accadrà ufficialmente, visto che quella versione del sistema operativo supporterà solo le applicazioni a 64 bit, quindi è necessario che tutti i dispositivi con Android 13 abbiano ancora modo di eseguire le app a 32 bit.

L'utilizzo di 4 Cortex-A715 permetterà a Snapdragon 8 Gen 2 di massimizzare le prestazioni in multi core, anche perché la componente ad alta efficienza energetica - quella che ospita i core A510 - è stata ridotta da 4 a 3 core, in modo che uno di questi potesse essere destinato al cluster gold. Insomma, la CPU del prossimo top di gamma Qualcomm si presenta estremamente interessante sin da subito e lo stesso vale anche per la GPU Adreno 740, la quale introdurrà il supporto hardware al ray tracing (la cui utilità è tutta da discutere) e alla decodifica AV1.

NOVIT ANCHE PER IL MONDO PC: ARRIVA HAMOA

Il report di Wojciechowski non si limita a discutere di Snapdragon 8 Gen 2, ma ci offre anche un interessante approfondimento su ciò che sta accadendo in casa Qualcomm nel settore dedicato al mondo dei SoC per PC. Per poter vedere qualcosa di realmente interessante bisognerà aspettare ancora qualche anno, dal momento che il progetto più promettente del chipmaker statunitense dovrebbe concretizzarsi nel 2024, stando alle ultime informazioni riportate dall'insider.

Il nome in codice del chip è Hamoa e si tratta di un SoC basato sull'architettura Phoenix di Nuvia, la startup acquisita da Qualcomm proprio per lavorare allo sviluppo di nuove architetture per le CPU dei suoi chip. In questo caso il processore sarà composto da ben 12 core, di cui 8 ad alte prestazioni e 4 ad alta efficienza, i quali dovrebbero presentare una configurazione per la memoria e la cache molto simile a quella adottata da Apple sui SoC della serie M1.

Ma le novità non finiscono qui, dato che Hamoa pare introdurre un qualcosa di molto atteso per questo genere di SoC, ovvero il supporto alle GPU discrete. Questo vuol dire che i computer basati su Hamoa potranno sia accedere ad una eventuale GPU Adreno, sia ad una dedicata realizzata da altri partner, andando quindi a rappresentare un vero e proprio punto di svolta per la categoria.

Le fonti vicine al progetto hanno definito Hamoa come un chip dalle prestazioni molto promettenti; che sia veramente arrivato il momento in cui anche il mondo Windows potrà finalmente accedere ad una piattaforma in grado di non far rimpiangere le soluzioni x86? È ancora presto per saperlo, ma è chiaro che il settore si sta muovendo in questa direzione.


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