Sportequipe 8: SUV ibrido Plug-In e GPL | Primo contatto
07 Dicembre 2023 0
Poco più di una settimana fa abbiamo avuto modo di toccare con mano in quel del circuito di Vallelunga, a Roma, la "nuova" Sportequipe 8, il maxi suv a 7 posti del sub-brand di DR che vi ricordo avevamo già osservato al Salone di Parigi 2022. La strategia è semplice: unire tutto ciò di buono già osservato sui precedenti modelli 5,6 e 7, con una estetica che non stravolge i canoni già osservati dei modelli precedenti, ad una nuova alimentazione TRI-FUEL ovvero basata su un sistema ibrido plug-in basato su un 1.5 turbo benzina e GPL da 147CV e due motori elettrici rispettivamente da 75CV e 95CV.
Questa dotazione rende la Sportequipe 8 praticamente un unicum sul mercato e le permette di raggiungere un totale di 317CV con 545Nm di coppia massima per una accelerazione da 0 a 100 in soli 6.9s. Dati che come in tradizione DR sono più che rispettati una volta che ci si mette alla guida, tanto che ci hanno sfidato a provarla proprio in pista a Vallelunga per saggiare di questi dati. La vera anima di questa Sportequipe 8 però è sicuramente quella votata ai lunghi viaggi, il comfort ed i 1300km complessivi di autonomia, grazie al GPL e la funzione extended-range dei due motori elettrici, che permettono di spostarsi senza i minimi pensieri.
IMPATTO ESTETICO
Vista da vicino questa Sportequipe 8, la sorella gemella di Chery Tiggo 8 Pro, ci ricorda molto una via di mezzo tra Sportequipe 5 e Sportequipe 7. I fari posteriori sono ora isolati e con un design decisamente più caratteristico dei precedenti modelli. Cattura sempre il frontale con questa enorme griglia ad esagono affiancata da prese d'aria con stessa trama e gruppi ottici a led con design "a elle". Nella sua colorazione bi-tono con base rossa e tettuccio nero cattura decisamente il nostro sguardo ma è indubbio che le vere "star" della giornata sono state le Sportequipe 8 a colorazione opaca.
Fatta la legge e trovato l'inganno potremmo dire perché una volta osservate da vicino, ma molto vicino, ci accorgiamo che queste colorazioni opache non sono altro che auto in tinta nera con un wrap a coprire il tutto. Una delle grandi novità infatti è quella di poter decidere in fase di acquisto il proprio wrap preferito cosicché si abbattono i costi per eventuali colorazioni extra ma soprattutto, a detta di DR, i tempi di consegna. Sarà ovviamente possibile in ogni momento decidere di rimuovere il wrap o cambiarlo con una colorazione differente, ad un prezzo ovviamente inferiore rispetto ad una totale riverniciatura, non è anche qui qualcosa di mai visto ma sicuramente unico offerto direttamente da chi produce l'auto.
Lunga 4,7 metri, larga 1,9 metri e con un peso di 1,8kg è innegabile dire che sia un'auto di dimensioni generose ed importanti ma nulla di diverso da quanto osservato nelle concorrenti. L'auto rientra appieno all'interno del segmento D ma il gruppo DR sta già pensando di portare sul mercato nei prossimi mesi una soluzione più compatta, a 5 posti ovviamente, con lo stesso sistema TRI-FUEL. I cerchi in lega sono da 20" e vista di 3/4 l'auto sembra decisamente muscolosa ma senza linee e modanature eccessive. Insomma è un design che si adatta ai gusti un po' di tutti senza il rischio di finire in nicchie di mercato non avvezze a ciò a cui mira il sub-brand di DR.
Ultimamente, almeno a Roma, è decisamente frequente vedere sia in città che extra-urbana qualche DR 5 e svariate DR 4. Massimo Di Risio ha affermato che il brand al momento è circa al 2% di share del mercato e punta ad un incremento annuo di almeno il 70%, grazie anche ai vari brand EVO, Sportequipe e Ickx (del quale parleremo brevemente alla fine).
GLI INTERNI SORPRENDONO
Non aspettatevi gli interni di una auto di lusso ma il livello è decisamente pari alle sue concorrenti dirette, se non superiore in alcune scelte. Sarà che si parte sempre un po' scettici ma una volta saliti a bordo veniamo accolti da un ampio abitacolo con un tettuccio panoramico che aiuta ad aumentare questo senso di spaziosità. Il portellone come anche tutto il resto dell'interno auto si contraddistingue per "tre zone" differenti ovvero una superiore morbida al tatto in simil-pelle, essendo quella dove più spesso entriamo a contatto con il braccio e la mano, una seconda zona dove troviamo degli inserti opachi che rimandando ad uno stile "legno" e risultano essere molto gradevoli sia al tatto che alla vista, spezzando un po' il design. Terza ed ultima zona quella più inferiore del portellone e tunnel centrale che si basa molto su plastiche rigide che permettono di risparmiare al costruttore e non essendo zone a contatto con noi e a vista poco interessano.
Il tunnel centrale divide completamente il posto di guida da quello del passeggero e si contraddistingue da un uso importante della soluzione "piano black" di tipo lucido. A prima vista risulta essere una soluzione elegante che nasconde tutti i tasti soft touch e le icone a scomparsa dedicati alle funzioni del cambio e alle modalità di guida. Presente la ricarica wireless per gli smartphone come anche un sistema audio surround firmato da Sony. Appena accesa l'auto, tramite ovviamente il sistema keyless, abbiamo a prima vista ben tre display: quello dell'infotainment e quello della strumentazione di guida in realtà sono praticamente annegati nella stessa zona e complessivamente si sviluppano in orizzontale per un totale di 26". Il "terzo" display è quello dedicato alle funzioni del clima ed è nascosto all'interno della soluzione piano black citata prima, poco sopra al cambio automatico CVT.
Azzeccata la scelta dei sedili in simil-pelle che durante le circa due ore complessive di test drive ci hanno appagato, anche grazie alla funzione di riscaldamento e ventilazione per quanto riguarda la fila anteriore. Comodo il fatto che il movimento sia ovviamente elettrico e può essere attuato facilmente anche da chi è seduto posteriormente. Chi siede dietro può gestire autonomamente il clima e ricaricare il proprio smartphone tramite una porta USB-A e può tra l'altro sfruttare anche il terzo posto centrale come bracciolo con due porta-bicchieri.
ADAS DI LIVELLO 2 E SOLUZIONI SMART
Finalmente diventa la quotidianità anche su Sportequipe l'aver disponibili tutti gli ADAS di livello 2 ed un sistema di telecamere a 360° che abbiamo sfruttato spesso nelle stradine e vari incroci che si presentano attorno al lago di Bracciano. Il mantenimento della corsia, anche su strade sconnesse e con divisioni non proprio ben visibili, è dolce ma preciso con soltanto il sensore di angolo cieco integrato negli specchietti che risulta essere invadente in qualche situazione limite. Possiamo sfruttare ovviamente CarPlay ed Android Auto seppur durante il test drive ci siamo concentrati più a valutare la qualità e la rapidità dei comandi nel sistema proprietario messo a disposizione. La grafica è abbastanza curata e le traduzioni non sono assolutamente male. Bene per quanto riguarda tutti i sottomenù riguardanti la frenata rigenerativa e la gestione dei tre motori poiché sono molte le impostazioni a disposizione e risulta essere di facile uso.
L'impianto audio è decisamente sopra le aspettative ma ce lo aspettavamo appena letto della partnership con Sony, non proprio l'ultima arrivata e che dimostra ancor di più quanto seriamente si stia facendo per colmare anche quelle aree spesso sottovalutate. Vi ricordo infatti che questa Sportequipe 8, proprio come le precedenti, si basa sulla filosofia del gruppo DR di offrire soltanto una versione in vendita con tutti gli accessori e funzioni disponibili, senza creare quindi noiosi EXTRA Pack (e che spesso allungano anche i tempi di consegna).
LA GUIDA
La mia esperienza decennale alla guida di brillanti mezzi come Fiat Idea, Opel Mokka e Hyundai i20 sicuramente non mi rende la persona più avvezza a raccontarvi l'esperienza di guida con questa Sportequipe 8 ma è indubbio dirvi che mi ha sorprendentemente colpito. Tralasciando l'uso in pista che sì ci ha permesso di valutare l'effettiva potenza dei tre motori a disposizione -ma rimane un caso isolato- mi preme più raccontarvi di come siamo riusciti a fare praticamente un giro intero attorno al lago tornando al circuito di Vallelunga con 3km in elettrico guadagnati dopo circa 50 minuti al volante dell'auto.
Ciò è stato possibile ovviamente grazie ad una prima parte di "circuito" dove abbiamo immagazzinato energia che poi abbiamo parzialmente consumato nell'unica parte extra-urbana. Lo switch da EV ad HEV è immediato, così come la possibilità di attivare in due secondi la frenata più rigenerativa possibile con soli due tap e disattivarla poi con la stessa semplicità.
Il volante è piacevole da utilizzare ed è leggermente variato da quello osservato al Salone di Parigi 2022. Personalmente reputo sempre un po' troppo anonima la scelta del logo centrale poiché si basa su una "placchetta" con su stampato il logo del brand.
Capisco che è una soluzione pratica ed immediata essendo un voltante applicato ai vari brand e sub-brand ma per un prezzo di 50.000 euro ci sta proporre un qualcosa di poco più premium e curato all'utenza. Questa è l'unica critica che posso fare perché per il resto anche dopo lunghe sessioni ero decisamente appagato dal suo utilizzo e i comandi fisici a disposizione sono ben fatti e nella giusta posizione.
La trazione è ovviamente solo anteriore e l'autonomia in modalità EV si assesta su circa 80km di percorso medio. Essendo una soluzione Plug-IN possiamo ovviamente ricaricare la batteria direttamente da qualche colonnina con la batteria che vi ricordo essere da 20kWh.
Ci siamo trovati in qualche situazione a dover effettuare qualche sorpasso e grazie alla potenza instantanea erogata dai tre motori non abbiamo avuto la minima esitazione ad effettuarli in piena tranquillità. La versione GPL che sta per arrivare tra l'altro vi anticipo che sarà basata su un 1.6 con 200CV ed arriverà anche una variante a trazione integrale con un 2.0 e 260CV.
Seppur non abbia guidato molte auto, è vero, ne ho però provate molte come passeggero tra i mille e più taxi presi in giro per il mondo e non vi nego che se mi trovassi passeggero di questa Sportequipe 8 non mi lamenterei assolutamente. Anche su percorsi più "sconnessi" e sterrati, come quello per arrivare a "I Falchi di Rocca Romana", il comfort è stato dei migliori e grazie anche al tanto spazio a disposizione tra tasche dei sedili e quelle laterali, non c'è nulla di cui ci si possa lamentare.
Piccola curiosità: in alcune zone come quella del clima troviamo ancora le scritte TIGGO, dei piccoli "easter egg" che troviamo in varie zone dell'auto.
IL PREZZO GIUSTO?
Arriviamo a parlare di prezzi, vero motivo di spacco spesso tra l'utenza interessata a prodotti simili. Innegabile è che la "nuova" DR ha beneficiato di tante, tantissime vendite grazie ad auto come DR 4 proposte a prezzi decisamente competitivi come 20.000 euro (anche qualcosa meno), ma qui si prova a fare un passo avanti in un settore sì con della concorrenza ma cercando di offire qualcosa in più. La soluzione TRI-FUEL Plug-In con funzione extended-drive è sicuramente un unicum e ciò mostra come forse per la prima volta DR ed i propri sub-brand stiano provando ad offrire qualcosa di nuovo e lanciare anche una piccola sfida al resto del mercato.
Il prezzo parte da 49.000 euro e si potrà spendere di più soltanto nel caso si voglia la versione Exclusive con interni in alcantara e wrapping esterno dell'auto per 5000 euro di extra spesa. Seppur il prezzo sia alto, più del doppio rispetto al modello più venduto di DR, sarà decisamente curioso seguire il percorso di vendite legato a questa Sportequipe 8. La disponibilità alla vendita è immediata, con soltanto le due versioni extra citate in precedenza che arriveranno nel 2024.
UN PO' DI FUORISTRADA, MA CON LA ICKX K2.
Sfruttando le varie opzioni messe a disposizione dal circuito di Vallelunga abbiamo avuto modo di provare anche il modello Ickx K2 in Off-Road e su percorso cittadino. Il modello fuori strada "wrangler-wannabe" 4WD con motore diesel 2.0 162CV, 380 Nm a 2600 giri/min ed un cambio automatico a 8 rapporti. In ambito fuoristradistico abbiamo potuto apprezzare il sistema a marce ridotte e l'estrema agevolezza nel superare un percorso decisamente impegnativo. Il comfort, anche quando seduto dietro con l'intento di effettuare riprese durante l'uso fuoristrada, è stato superbo. C'è ovviamente il bloccaggio del differenziale e per portarvi qualche numero vi dico angolo di attacco di 37°, uscita di 31° e profondità di guado di 50 cm.
I dettagli estetici dell'auto sono accattivanti e anche qui sono sicuro che molti di voi, nascosto il marchio, ne rimarrebbero più che stupiti. Non mancano anche in questo caso rimandi ad auto già in commercializzazione e alle gemelle cinesi ma tutto sommato il mix è ben riuscito. Ben riconoscibili i fari a led ed i vari dettagli come la placchetta nera tra il cofano ed il laterale con la scritta ICKX. L'hard-top è ovviamente scomponibile ed è presente una ruota di scorta ancorata al portellone posteriore apribile in laterale. Piccola chicca per l'infotainment che si differisce da quello presente su Sportequipe e non fa nulla per nascondere la sua origine basata su Android, la versione 11 di preciso!
Abbiamo avuto anche modo di fare un breve percorso cittadino per saggiare le dimensioni e la comodità di guida tra le varie stradine dei piccoli borghi collocati sul lago di Bracciano e non ci siamo trovati assolutamente male. Il peso in ordine di marcia è di 2.180 kg mente il peso rimorchiabile è di 1.500 kg. I sedili anteriori riscaldabili e con movimento elettrico sono stati di nostro gradimento, così come lo switch semplice tra le quattro modalità di guida: Snow, Sport, Comfort ed Eco). Il prezzo rimane importante poiché per l'unica configurazione disponibile parliamo ancora di più di 50000 euro di listino. Anche in questo caso si può effettuare un WRAPPING a 2.500 euro in più.