Spotify, il trimestre è positivo. Obiettivo 200 milioni di paganti entro fine anno

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Spotify, il trimestre positivo. Obiettivo 200 milioni di paganti entro fine anno

26 Ottobre 2022 3

Spotify ha annunciato i risultati finanziari del terzo trimestre dell'anno, dai quali si evince che a fine settembre il numero totale di coloro che utilizzano il servizio almeno una volta al mese, anche con pubblicità, ammontava a 456 milioni, mentre i paganti erano quasi 200 milioni (195, +13% sul 2021). Il "quasi" Spotify vuole toglierlo entro il prossimo checkpoint finanziario: entro fine anno - è l'obiettivo - si deve arrivare oltre la soglia dei 200 milioni di clienti.


Alla fine del precedente, il Q2, Spotify ha fissato l'obiettivo per il trimestre che si è chiuso da poco dei 450 milioni di utenti attivi: i numeri hanno superato le aspettative, con un +6% sul Q2 e un +20% sullo stesso periodo del 2021. La previsione (alias, obiettivo) per fine dicembre è di 202 milioni di paganti e 479 milioni di attivi. Non tutti i numeri però sorridono alla piattaforma: se il fatturato è cresciuto del 21% intorno a quota 3 miliardi di euro, i contabili segnalano perdite per 166 milioni di euro.

'APPLE FRENA LA CONCORRENZA, DUNQUE IL MERCATO'

E poi c'è un braccio di ferro con Apple lungo anni (la quale, peraltro, ieri ha rincarato il prezzo italiano di Apple Music). Spotify ha pubblicato un lungo comunicato in cui rende nuovamente d'attualità il comportamento della Mela che secondo il servizio è contrario alla concorrenza su diversi fronti, l'ultimo dei quali riguarda gli audiolibri che Spotify ha introdotto recentemente negli USA. Il tema sembra noto: i pagamenti dei clienti iOS passano da Apple, e nel percorso verso il destinatario vengono privati di una somma, della commissione.

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Solo che Spotify attacca formalmente Apple e le regole che stabilisce (e modificherebbe di continuo) affinché terzi possano vendere un servizio ai suoi clienti. Scrive che il processo per l'acquisto di un audiolibro è "troppo complicato e confuso", e ciò danneggia "non solo i consumatori ma anche gli autori e gli editori che si trovano sotto il controllo di Apple. Crediamo che il potenziale di crescita degli audiolibri sia enorme, ma il flusso di acquisto che siamo costretti a utilizzare ne frena artificialmente la crescita". La "lettera" di Spotify contiene la dichiarazione del CEO Daniel Ek:

Quasi quattro anni. È il tempo trascorso da quando Spotify ha presentato una denuncia contro Apple alla Commissione europea, e siamo ancora in attesa di una decisione. E mentre aspettiamo, Apple continua a dettare la forma delle innovazioni online danneggiando gravemente l'economia di Internet, soffocando la concorrenza e la creatività di chi sviluppa le app. In mancanza di un intervento delle istituzioni, in Europa, negli Stati Uniti o in qualsiasi altro mercato nel mondo, Apple ha dimostrato più volte che non si autoregola e non ha alcun reale incentivo al cambiamento. Con il lancio degli Audiolibri, Apple ha dimostrato ancora una volta quanto sia sfacciata con le regole dell'App Store, modificando costantemente le regole per svantaggiare i competitor.


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