Stage Manager è stato fin da subito una delle novità principali di macOS Ventura (ed anche di iPadOS 16, ma quello è un altro discorso), e doveva essere una di quelle genialate alla Apple per "reinventare il multitasking". Purtroppo, su macOS, non solo non sembra avere particolari effetti positivi, ma sono più quelli negativi dei benefici apportati.
Cos'è Stage Manager
Stage Manager è un sistema di multitatsking, che, per bocca di Apple, permette di "creare il tuo spazio di lavoro ideale ed eseguire facilmente piu attivita in contemporanea". E com'è possibile tutto ciò? Visualizzando contemporaneamente le finestre di tutte le app aperte in una colonna a loro dedicata, posta su un lato dello schermo. È sufficiente un clic su una di queste miniature animate (nel caso in cui l'app lo sia) per portare rapidamente l'app relativa in primo piano.
Di fatto è lo stesso effetto che già avevamo con il vecchio cmd+tab, solo che in questo caso potete fare tutto anche col mouse, e senza ricorrere a strumenti quali Mission Control o app Exposé.
Lo screenshot qui sopra vi dà un'idea di come appaia Stage Manager durante il suo utilizzo.
Come attivare Stage Manager in macOS Ventura
Attivare (e disattivare) Stage Manager è molto semplice: è sufficiente andare nelle Impostazioni di Sistema di macOS Ventura, alla voce Scrivania e Dock, e scorrere le varie opzioni fin quasi alla fine, dove troverete una voce per Stage Manager, con a fianco una casellina per attivarlo, ed un pulsante per personalizzarlo. Qui potrete decidere se visualizzare o meno gli eventuali elementi presenti sulla scrivania, le applicazioni recenti, e se mostrare le finestre da una certa applicazione una alla volta o tutte assieme.
Il meccanismo è tutto qui, ed è anche molto semplice; il problema, al di là di qualche rallentamento e bug di gioventù che magari potevano non esserci, è che Stage Manager non porta nemmeno particolari benefici al multitasking su macOS.
Cosa fa Stage Manager (e cosa non fa)
Ok, abbiamo capito che Stage Manager permette di avere sia un rapido colpo d'occhio sui programmi aperti, che di passare con un clic da uno all'altro.
Ciò può essere molto utile nel caso in cui le app aperte siano davvero tante, ma se fossero solo 2 o 3, con un semplice cmd+tab otterrete lo stesso effetto in meno tempo.
Stage Manager introduce inoltre una novità importante nel mondo in cui vengono gestite le finestre: per avere app diverse affiancate le dovete trascinare dalla barra di Stage Manager al centro dello schermo. In questo modo potete anche creare dei gruppi di app, il che può avere una sua comodità, ma se poi una di queste applicazioni la voleste affiancare ad un'altra non facente parte del gruppo dovrete nuovamente ri-spostarla da Stage Manager, "rompendo" il gruppo precedente.
Di nuovo, l'impressione è che questa funzione possa essere davvero utile solo nel caso di un gran numero di applicazioni aperte (ci sarà davvero bisogno di tenerle tutte aperte?), ma al contempo può anche generare confusione, perché comunque lo spazio a disposizione di Stage Manager non è infinito, ed è più che possibile che alcune app aperte non vengano mostrate.
Al contrario la dock (o cmd+tab) "non mente", e con i suoi puntini neri sotto le icone chiarisce subito chi è in esecuzione e chi no, come mostra anche lo screenshot qui sopra.
Alcune app inoltre non si comportano nel modo dovuto. Il senso è che l'app in primo piano occupi la porzione centrale dello schermo, lasciando libera la colonna di Stage Manager, ma Photoshop o Prememiere semplicemente non lo fanno automaticamente (le potete sempre ridimensionare a mano). È vero che, se Stage Manager fosse coperto, spostando il mouse dal suo lato è possibile richiamare le finestre in esecuzione, ma è comunque un passo in più.
E tutto ciò senza parlare dei rallentamenti nel passare da un'app all'altra, perché comunque Stage Manager introduce una complicazione in più a livello di animazioni che altrimenti non avremmo, e che diventa particolarmente evidente aprendo i programmi più pesanti.
Apple è insomma rinomata per saper reinventare la ruota, ma questa volta forse ha voluto fare il passo più lungo della gamba, sopratutto su macOS, dove il multitasking non è mai stato un vero problema (al contrario dell'affiancamento delle finestre, che ancora rimane inferiore a quello di Windows, ed al quale nessuno sembra voler dedicare attenzioni)