SUSE combatte per la supremazia nell’enterprise con SUSE Liberty Linux Lite, salvagente fino al 2028 per gli orfani di CentOS, ed una suite AI

3 months ago 105

Sul fatto che l’azienda tedesca SUSE, con il suo miliardo di fatturato, sia la prima rivale di Red Hat nell’ambito enterprise Linux ci sono pochi dubbi. È più che normale quindi come, alla luce di quanto avverrà il prossimo 30 giugno, ossia l’entrata in End Of Life di CentOS 7, l’azienda del camaleonte colga l’opportunità di intercettare i clienti spiazzati o impossibilitati a migrare verso distribuzioni alternative (come AlmaLinux, Rocky Linux o Oracle Linux) offrendo un salvagente dallo specifico nome: SUSE Liberty Linux Lite.

Come spiega l’articolo apparso nelle news del portale SUSE questa subscription, poiché è proprio di un abbonamento che si sta parlando, le organizzazioni potranno continuare ad utilizzare gli ambienti del sistema operativo CentOS 7 esistenti senza interruzioni, senza migrazioni e senza aggiornamenti.

Tutto ciò che i clienti dovranno fare per ricevere aggiornamenti e patch sarà semplicemente cambiare il puntatore di CentOS in un repository SUSE Liberty Linux.

Anticipata dal CTO di SUSE che aveva raccontato le ragioni dietro ad OpenELA già lo scorso novembre, SUSE Liberty Linux Lite subentra quindi alla precedente SUSE Liberty proprio in virtù della End Of Life di CentOS ed in termini di costi parte da 25 dollari per server/istanza all’anno, con un investimento minimo di 2.500 dollari (se si sottoscrive l’offerta entro il 31 ottobre 2024), ma i costi si riducono su investimenti più alti, come indica la specifica pagina del blog:

  • 100 subscription a 2.500 dollari
  • 1.000 subscription a 20.000 dollari

Ma la battagliera azienda tedesca non vuole fermarsi qui. Infatti ben conscia della costante affermazione dell’AI anche nell’ambito open-source, e forse con un occhio a quanto proposto da Red Hat con RHEL AI, la piattaforma basata sul progetto open-source InstructLab dedicata allo sviluppo di modelli AI, sta lanciando una nuova piattaforma di intelligenza artificiale generativa indipendente dal fornitore e dal Large Language Model scelto che si chiamerà, manco a dirlo, SUSE AI.

Come racconta TechCrunch SUSE AI – una soluzione ovviamente open-source – è espressamente mirata ad aiutare i propri clienti a mettere in produzione i carichi di lavoro AI in modo sicuro e rispettando la privacy. Non è una soluzione per il training di modelli AI, ma è pensata per aiutare le aziende a utilizzare i propri modelli o modelli di base aperti come Llama, il Large Language Model di Facebook di cui abbiamo già parlato in passato.

L’arena ormai ha già da tutti i contendenti schierati da un pezzo, chissà chi porterà a casa la vittoria.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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