Probabilmente nessuno se lo sarebbe mai aspettato, ma a quanto pare l'app di messaggistica Telegram è stata ufficialmente bandita in due regioni della Russia: Daghestan e Cecenia. Le autorità locali hanno giustificato questa decisione citando un preoccupante aumento di attività estremiste sulla piattaforma e il timore che possa essere utilizzata per pianificare attacchi contro lo stato. La situazione appare particolarmente paradossale considerando che Telegram, fondata dal russo Pavel Durov, è stata spesso accusata all'estero di essere "spyware russo", mentre ora viene bandita proprio in alcune zone del suo paese d'origine.
Secondo quanto riportato dalle autorità, il divieto è stato implementato a seguito di un incremento di contenuti considerati estremisti sulla piattaforma. Per giustificare tale provvedimento, è stato citato un episodio preoccupante risalente al 2023, presentato come prova dell'utilizzo dell'app per scopi malevoli.
Non è la prima volta che Telegram si trova nei guai in Russia, ma questa volta il blocco nelle regioni di Daghestan e Cecenia sembra destinato a durare. Le autorità stanno già esortando i residenti a passare a piattaforme alternative, lasciando nel vago la possibilità di una futura revoca del divieto.
Non si tratta di un buon epilogo per la piattaforma, che non è stata esente da problemi anche a livello internazionale. Lo scorso anno, il fondatore Pavel Durov è stato arrestato in Francia con l'accusa di aver facilitato attività criminali organizzate attraverso la sua app. Secondo le autorità francesi, la posizione di Telegram sulla privacy degli utenti e sull'anonimato avrebbe reso la piattaforma complice di qualsiasi attività illecita avvenuta sui suoi server.
Dopo una strenua resistenza, Telegram ha infine ceduto alle pressioni legali. Durov ha dichiarato che l'app fornirà ora indirizzi IP e numeri di telefono degli utenti alle autorità su richiesta, un cambiamento significativo nella politica di privacy della piattaforma, che in passato era stata criticata per aver favorito la formazione di cellule radicali.
Come molte altre piattaforme che offrono crittografia end-to-end, Telegram non è più responsabile delle attività dei suoi utenti di quanto lo siano Discord o altre app di messaggistica. Nonostante l'immagine talvolta associata al "lato oscuro" di internet, Telegram è una piattaforma enormemente popolare con milioni di utenti e migliaia di gruppi di discussione su argomenti legittimi.
Resta il fatto che gli utenti delle regioni colpite dal divieto dovranno ora cercare alternative, mentre rimane da vedere se questa misura sarà estesa ad altre zone della Russia o se rappresenta un caso isolato legato alle specifiche preoccupazioni di sicurezza in Daghestan e Cecenia.