Telegram, Durov annuncia nuove misure per rendere la piattaforma più sicura

2 months ago 102

Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha annunciato nuove misure volte a rendere la piattaforma più sicura e a combattere l'abuso della funzione di ricerca, una caratteristica che la distingue dalle altre app di messaggistica. In un post pubblicato sul suo canale ufficiale, Durov ha spiegato che questa funzione, utilizzata per trovare canali e bot pubblici, è stata "sfruttata da alcuni utenti" per violare i Termini di Servizio, vendendo beni illegali.

AGGIORNATI I TERMINI DI SERVIZIO

Negli ultimi mesi, Telegram ha affrontato critiche crescenti per la presenza di attività criminali sulla piattaforma e proprio la sua funzione di ricerca è stata oggetto di particolari attenzioni da parte di diversi enti governativi, poiché alcuni utenti l’hanno utilizzata per promuovere traffici illeciti.

In risposta a queste accuse, che lo hanno condotto all'arresto in Francia lo scorso agosto, Durov ha spiegato che Telegram ha implementato un team di moderatori dedicati, supportati dall'intelligenza artificiale, per monitorare e ripulire la funzione di ricerca. "Tutti i contenuti problematici identificati sono stati rimossi e non sono più accessibili", ha affermato Durov, ribadendo l'impegno della piattaforma a garantire un ambiente sicuro per i suoi utenti e invitando gli utenti a segnalare eventuali contenuti illegali ancora presenti tramite il bot @SearchReport.

Oltre al rafforzamento della moderazione, Durov ha annunciato un aggiornamento ai Termini di Servizio e alla Politica sulla Privacy di Telegram. Le nuove politiche prevedono la possibilità di condividere con le autorità competenti gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti che violano le regole della piattaforma, in risposta a richieste legali valide. “Questi cambiamenti sono stati adottati per scoraggiare ulteriormente i criminali dall’abusare di Telegram”, ha spiegato Durov.

Telegram, che ha sempre difeso con forza la privacy degli utenti, si sta dunque adattando alle crescenti richieste di sicurezza provenienti da vari governi, cercando però di mantenere l'equilibrio tra la protezione dei diritti digitali e la necessità di contrastare l’illegalità. “Telegram Search è pensato per trovare amici e scoprire notizie, non per promuovere beni illegali”, ha ribadito Durov, sottolineando l’obiettivo della piattaforma di proteggere la sua integrità.

Telegram ha visto una crescita vertiginosa negli ultimi anni, arrivando a contare quasi un miliardo di utenti. Questo aumento ha comportato nuove sfide in termini di moderazione e sicurezza. Secondo Durov, gli sforzi per migliorare la moderazione e le misure di sicurezza sono già in corso da settimane e rappresentano una delle priorità dell'azienda.

“Non permetteremo a chi agisce in malafede di compromettere l’integrità della nostra piattaforma”, ha dichiarato Durov, mostrando una ferma determinazione nel voler proteggere Telegram dall’abuso da parte di criminali. L’obiettivo è quello di garantire che la piattaforma rimanga uno strumento sicuro e affidabile per i suoi milioni di utenti in tutto il mondo.

ACCUSE GRAVI IN FRANCIA

Lo scorso agosto, ricordiamo, Pavel Durov è stato arrestato all’aeroporto Le Bourget, vicino a Parigi, dopo essere atterrato da un volo proveniente dall'Azerbaigian. L’arresto è avvenuto nell’ambito di un'indagine preliminare condotta dalla direzione nazionale della polizia giudiziaria francese, che aveva emesso un mandato di perquisizione nei confronti di Durov, subordinato alla sua presenza in Francia. Alla fine di agosto, dietro il pagamento una cauzione di 5 milioni di euro, gli è stata concessa la libertà condizionale con la proibizione di lasciare la Francia: dovrà presentarsi due volte a settimana in una stazione di polizia.

Durov, che non è nuovo alle tensioni con le autorità di vari Paesi, aveva ridotto significativamente i suoi spostamenti in Europa, consapevole di essere nel mirino delle autorità, trascorrendo la maggior parte del suo tempo tra gli Emirati Arabi, il Sud America e i Paesi dell’ex Unione Sovietica, evitando in particolare l’Europa occidentale. Lo scorso marzo, Durov aveva anche ricevuto un avvertimento anche dal Cremlino, dopo che l'app di messaggistica era stata utilizzata per reclutare gli uomini coinvolti nell'attacco al Crocus City Hall, una sala da concerti a Mosca.

Le accuse contro Durov sono decisamente gravi, sono 12 i capi di accusa: la magistratura francese, infatti, lo ritiene responsabile della mancata moderazione dei contenuti su Telegram e della mancata cooperazione con le forze dell’ordine. Questo atteggiamento, secondo le autorità, avrebbe reso Telegram un terreno fertile per attività illegali, tra cui traffico di droga, pedopornografia e frodi. Durov potrebbe dover affrontare un processo nei prossimi giorni, con la prospettiva di una lunga detenzione.

Nonostante le accuse, Durov ha ribadito a inizio settembre la sua posizione in un post pubblicato su Telegram, criticando duramente l'approccio delle autorità francesi, definendolo "fuori luogo" e sottolineando che non è corretto usare leggi obsolete per ritenere un amministratore delegato responsabile dei crimini commessi da terzi sulla sua piattaforma. "Costruire tecnologia è già abbastanza difficile", aveva detto, aggiungendo che l'innovazione tecnologica rischia di essere soffocata se gli imprenditori tecnologici possono essere perseguiti penalmente per l'abuso dei loro strumenti.


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