Telegram, un miliardo di utenti al mese entro un anno: la scommessa di Durov

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Si è detto fiducioso sulla possibilità di raggiungere il miliardo di utenti attivi al mese nel giro di un anno, Pavel Durov, il fondatore di Telegram. Per mimare la rapidissima diffusione della sua piattaforma, il russo ha usato una metafora a dir poco singolare: "Telegram si sta diffondendo come un incendio in una foresta", ha detto al giornalista americano Tucker Carlson.

I due si sono incontrati nella sede Telegram di Dubai, dove Durov vive ormai da diversi anni, dal 2014, temendo ritorsioni da parte del governo per la sua scarsa "attitudine" ad accettare ordini o suggerimenti. Carlson, che ha postato l'intervista con Durov sul suo profilo X, ha sottolineato come per il fondatore e attuale proprietario di Telegram fosse il primo dialogo davanti a una telecamera da quasi dieci anni a questa parte.

Ep. 94 The social media app Telegram has over 900 million users around the world. Its founder Pavel Durov sat down with us at his offices in Dubai for his first on-camera interview in almost a decade. pic.twitter.com/NEb3KzWOg8

— Tucker Carlson (@TuckerCarlson) April 16, 2024

Durante il dialogo con Carlson, Durov ha spiegato che: "Probabilmente supereremo il miliardo di utenti attivi al mese entro un anno". Il proprietario di Telegram ha sostenuto la posizione super partes della piattaforma, confessando che alcune istituzioni hanno tentato più volte negli anni di mettere pressione a lui e a Telegram per ottenere qualcosa ma lui crede che la piattaforma debba rimanere neutrale. Anche da questo la scelta di Dubai come base, il miglior posto per una "piattaforma neutrale" dal momento che gli Emirati Arabi sono un "Paese neutrale", amico di tutti e alleato di nessuno.

Telegram è stata durante il Covid il principale veicolo della cosiddetta "contro informazione" sul virus e sui vaccini e con la guerra in Ucraina è diventata la principale fonte di contenuti non filtrati sia dalla parte Russa che da quella Ucraina. Durov ha bollato come falsa la voce secondo la quale la piattaforma sarebbe controllata da Putin e soci, messa in giro da un qualche concorrente per arginarne la crescita, e ha confessato di aver ricevuto più di qualche attenzione dagli americani, FBI incluso che avrebbe tentato di reclutare uno degli sviluppatori di Telegram per aprire una backdoor.

Durov, che secondo le stime di Forbes, ha accumulato una fortuna da oltre 15 miliardi di dollari, ha confessato di non avere proprietà: niente immobili, yacht o jet, non vuole essere schiavo né ancorato a qualcosa. Vuole essere libero.

Telegram di recente ha superato i 900 milioni di utenti attivi al mese, un'enormità se si pensa che a inizio 2021 l'indicatore era fermo a quota 500 milioni. Durante una recente intervista al Financial Times, Durov ha spiegato di voler raggiungere la redditività attraverso un modello di business basato su abbonamenti e pubblicità, elementi che hanno consentito di accumulare "centinaia di milioni di dollari".

Telegram, che conta solo una cinquantina di dipendenti a tempo pieno, ha lanciato circa due anni fa il piano in abbonamento Premium riuscendo rapidamente a superare 1 milione di utenti paganti. La società, inoltre, offre soluzioni pubblicitarie per canali "one-to-many" e prevede di lanciare a breve anche la condivisione delle entrate pubblicitarie con i proprietari dei canali.


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