Tiktok non ci sta e fa causa agli USA: "la vendita forzata incostituzionale"
08 Maggio 2024 3
TikTok è alle strette, e fa causa al governo degli Stati Uniti con un atto giudiziario presentato nella giornata di ieri, martedì 7 maggio. La mossa della piattaforma di ByteDance è una risposta alla legge ("Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act"), approvata a fine aprile dal presidente USA Joe Biden, che mette l'azienda davanti ad un bivio: vendere il social oppure andare incontro ad una chiusura negli States fissata per il 19 gennaio 2025.
Per gli Stati Uniti TikTok e il suo algoritmo costituiscono una minaccia alla sicurezza nazionale per l'uso improprio che il governo cinese farebbe dei dati raccolti dal social. Nella causa intentata da TikTok le accuse vengono ritenute infondate, dal momento che secondo il social il governo USA ancora non avrebbe fornito prove in merito:
Le dichiarazioni di singoli membri del Congresso e un rapporto di una commissione congressuale indicano semplicemente preoccupazione per l’ipotesi che TikTok possa essere utilizzato in modo improprio in futuro, senza citare prove specifiche, anche se la piattaforma ha operato in modo prominente negli Stati Uniti sin dalla sua nascita, nel 2017.
PER TIKTOK LA CESSIONE IMPOSSIBILE
TikTok afferma che la cessione dell'attività limitatamente al mercato statunitense per evitare il ban non è una vera proposta perché impossibile da attuare in termini commerciali, tecnologici e legali. Qui entrano in gioco, tra le altre cose, le limitazioni imposte invece dalla controparte, ovvero il governo cinese, che non consentirebbe la vendita di TikTok col suo algoritmo. E perciò il duro aut-aut imposto dagli USA è ritenuto da TikTok irricevibile, e la richiesta alla corte - appellandosi al Primo Emendamento - è quella di pronunciarsi con una sentenza che lo definisca incostituzionale.
Prima di oggi, TikTok era già stata vicina al ban negli USA nel 2020, finendo nel mirino dell'allora presidente Donal Trump, che fu però frenata alla fine dai tribunali statunitensi: vedremo se questa volta gli eventi prenderanno un'altra piega. Dietro questo scontro c'è una partita molto ampia e profonda, che riguarda i rapporti tra il mondo occidentale e la Cina, e TikTok sta facendo fronte a quello che assume sempre di più i contorni di un accerchiamento. Anche in Europa cominciano ad esserci movimenti importanti in direzione del ban, con il commissario dell'Unione Europea Ursula von der Leyen che in qualità di candidata alle elezioni europee ha dichiarato che la possibilità "non è da escludere".