TIM ha recentemente distribuito un aggiornamento dei suoi TIMVision Box che blocca via software il decoder del digitale terrestre a chi non è abbonato al servizio TIMVision. Il problema è che il blocco è stato attivato anche per chi i box li ha comprati regolarmente, pagando quindi anche per il tuner del digitale terrestre.
I TIM Vision Box vengono oggi offerti solo in comodato d'uso: sono di fatto parte dell'abbonamento a TIMVision. La maggior parte degli utenti quindi non incapperà mai in questo problema, perché se hanno il box hanno l'abbonamento attivo. Tuttavia, in passato i box erano anche acquistabili dall'utente finale. Ancora oggi esiste la possibilità di diventarne proprietari definitivi pagando un conguaglio che varia in base al numero di anni di abbonamento/noleggio del decoder pagato.
Il documento che illustra le condizioni del noleggio del box spiega quanto bisogna pagare per completare l'acquisto - si parla di 69€ per il primo anno, 49 per il secondo, 19 per il terzo e 10 dal quarto in poi. Poche righe più in basso, lo stesso documento indica che tra le caratteristiche tecniche del dispositivo c'è, appunto, il "Digitale terrestre integrato". Si può argomentare che se un decoder è in comodato d'uso rimane di fatto di proprietà di TIM che può decidere di fare ciò che vuole con le funzionalità software, ma se questo viene venduto a terzi non è corretto disabilitare una funzione così importante - o meglio, metterla dietro a un paywall.
È plausibile che qualcuno abbia deciso di acquistare il dispositivo e usarlo come set-top box a 360°, magari per rendere smart un televisore un po' datato, a prescindere dall'interesse riguardo al servizio di VoD di TM; ricordiamo che il box è basato su sistema operativo Android TV, quindi ha accesso al Play Store e tutte le app di streaming come Netflix, Disney+, Prime Video, DAZN e così via. La presenza di un decoder per il digitale terrestre è un valore aggiunto piuttosto grosso - non c'è bisogno di cambiare ingresso nel televisore (e magari telecomando) per passare da Netflix ai canali tradizionali live, cosa che capita per esempio con dispositivi come il Chromecast con Google TV o NVIDIA SHIELD (vero che è possibile aggirare la limitazione con app come Kodi, ma qui si entra un po' nel complicato).
Per il momento TIM non si è espressa pubblicamente sulla faccenda. Non sappiamo insomma se è una modifica voluta o se si tratta di qualche sorta di bug/errore involontario. Resta il fatto che al momento gli utenti si trovano con un dispositivo a cui manca una funzione garantita e dichiarata decisamente importante.